La spedizione di Forbes

A cura di Pietro Costantini

La guerra franco-indiana. Speciale a puntate: 1) Venti di guerra: Fort Necessity 2) La battaglia di Monongahela 3) La battaglia di Lake George 4) La battaglia di Sideling Hill 5) La battaglia di Fort Oswego 6) La conquista di Fort William Henry 7) Le due battaglie delle “Snowshoes” 8) La guerra in Acadia e le deportazioni 9) La spedizione di Forbes 10) Le due battaglie di Fort Carillon 11) La battaglia di Fort Niagara 12) La presa di Quebec 13) Il raid contro St Francis 14) La battaglia di Sainte-Foy 15) La caduta di Montreal e la pace di Parigi

“Highlander” e guida Mohawk
La campagna per la conquista di Fort Duquesne aveva le sue origini nella lotta tra Francesi e Inglesi per il controllo della fertile vallata del fiume Ohio. Il disatro di Braddock del 1755 aveva permesso ai Francesi e ai loro alleati Delaware e Shawnee di usare Fort Duquesne come base per compiere impunemente raids sugli insediamenti inglesi recentemente stabiliti sul margine occidentale del fiume Susquehanna. I coloni inglesi alla frontiera della Pennsylvania erano spaventati e cominciarono a spedirsi lettere a vicenda, e anche a Philadelphia, ricordando che le contee di Cumberland e dello York occidentale erano in preda al terrore, che si propagava come un incendio, e pressavano i loro leader provinciali affinché mandassero soldati e costruissero fortificazioni. Il governatore della Pennsylvania, Robert Huter Morris, in ogni caso poteva fare poco. Leggi il resto

Le due battaglie delle “Snowshoes”

A cura di Pietro Costantini

La guerra franco-indiana. Speciale a puntate: 1) Venti di guerra: Fort Necessity 2) La battaglia di Monongahela 3) La battaglia di Lake George 4) La battaglia di Sideling Hill 5) La battaglia di Fort Oswego 6) La conquista di Fort William Henry 7) Le due battaglie delle “Snowshoes” 8) La guerra in Acadia e le deportazioni 9) La spedizione di Forbes 10) Le due battaglie di Fort Carillon 11) La battaglia di Fort Niagara 12) La presa di Quebec 13) Il raid contro St Francis 14) La battaglia di Sainte-Foy 15) La caduta di Montreal e la pace di Parigi

Nel corso della Guerra Franco-Indiana avvennero due battaglie che furono battezzate “delle snowshoes”, in quanto in entrambe i combattenti di parte inglese indossavano racchette allo scopo di non sprofondare nella neve alta.

La prima battaglia delle “Snowshoes”

Questa battaglia fu più che altro una schermaglia combattuta fra i Rangers del capitano Roberts e le truppe Franco-Indiane.
Avendo per base a Fort Frédéric (situato nel luogo dove ora sorge Crown Point, stato di New York) e Fort Carillon (chiamato dagli Inglesi Fort Ticonderoga), i Francesi e i loro alleati Indiani continuavano a tenere sotto osservazione le difese inglesi sul lago George e il corso superiore dell’Hudson.
Gli Inglesi, che avevano un numero inferiore di alleati Indiani, ricorsero a compagnie di “Rangers” per le attività di esplorazione e ricognizione. Le compagnie dei Rangers vennero organizzate e dirette da Robert Rogers, e da subito divennero note come “Rangers di Rogers”. Leggi il resto

La conquista di Fort William Henry

A cura di Pietro Costantini

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Il piano di Loudoun per la campagna del 1757 fu sottoposto al governo di Londra nel settembre 1756, ed era focalizzato su una singola spedizione mirata a colpire il cuore della Nuova Francia, la città di Quebec. Esso richiedeva la costruzione di un sistema di postazioni esclusivamente difensive lungo la frontiera con la Nuova Francia, compreso il contestato corridoio tra il fiume Hudson e il lago Champlain, che era incluso nel triangolo Albany-New York-Montreal.
In seguito alla battaglia del lago George, nel 1755, i Francesi avevano iniziato la costruzione di Fort Carillon (ora noto come Fort Ticonderoga) vicino all’estremità meridionale del lago Champlain, mentre gli Inglesi avevano costruito i forti William Henry, sulla riva sud del lago George, ed Edward, a 16 miglia a sud del primo. Leggi il resto

La battaglia di Fort Oswego

A cura di Pietro Costantini

La guerra franco-indiana. Speciale a puntate: 1) Venti di guerra: Fort Necessity 2) La battaglia di Monongahela 3) La battaglia di Lake George 4) La battaglia di Sideling Hill 5) La battaglia di Fort Oswego 6) La conquista di Fort William Henry 7) Le due battaglie delle “Snowshoes” 8) La guerra in Acadia e le deportazioni 9) La spedizione di Forbes 10) Le due battaglie di Fort Carillon 11) La battaglia di Fort Niagara 12) La presa di Quebec 13) Il raid contro St Francis 14) La battaglia di Sainte-Foy 15) La caduta di Montreal e la pace di Parigi

Ricostruzione di azione indiana a Oswego
Nell’aprile-maggio 1756 continuarono le incursioni franco-indiane contro villaggi e installazioni inglesi. In particolare il 18 aprile a Great Cacapon, attuale West Virginia, in un agguato vennero massacrati circa una quarantina di miliziani coloniali inglesi, mentre più a nord, in Nuova Scozia, si verificarono continue incursioni di Acadiani (Francesi dell’Acadia, cioè gli attuali Nuova Scozia, New Brunswick e isole adiacenti) assieme agli alleati indiani Mi’kmaq e Maaliset, culminate nel terribile raid di Lunenburg dell’8 maggio 1756.
La battaglia di Fort Oswego fa parte di una di una serie di vittorie riportate dai Francesi all’inizio della Guerra dei Sette Anni, nonostante l’inferiorità della Nuova Francia rispetto alle truppe più numerose e meglio equipaggiate della Gran Bretagna. Il 10 agosto del 1756 una forza composta di regolari, Milizia canadese e Indiani, al comando del Marchese di Montcalm, catturò e occupò Fort Oswego, oggi nei pressi della città di Oswego, stato di New York, vicino Syracuse. Leggi il resto

La battaglia di Sideling Hill

A cura di Pietro Costantini

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Nei primi mesi del 1756 la guerra continuò a favorire le armi francesi. Esse conseguirono vittorie a Fort Bull e nello scontro di “The Trough”, avvenuti tra marzo e aprile. Il 4 di aprile avvenne un’altra battaglia importante, quella di Sideling Hill.
Le informazioni su questo scontro non sono molto precise. Quella che segue è la versione più accreditata in base ai risultati delle ricerche più recenti. Le cause della battaglia vanno comunque ricercate in base agli avvenimenti di tre anni prima. Nel 1753, William McCord ottenne una concessione di terreno dai Penn, proprietari della Pennsylvania, verso la frontiera occidentale. Per secoli questa terra e una vasta area circostante erano state il terreno di caccia preferito dei Delaware. Di conseguenza nella zona essi avevano costruito dei ripari temporanei da usare nelle loro battute di caccia. McCord fece loro sapere che non erano più i benvenuti e che avrebbero dovuto cessare di aggirarsi nei terreni vicini a casa sua. Leggi il resto

La battaglia di Lake George

A cura di Pietro Costantini

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La Battaglia del lago George fu combattuta l’8 settembre del 1755 nel nord della provincia di New York. Lo scontro avvenne durante una campagna militare lanciata dagli inglesi per assumere il controllo strategico dei laghi George e Champlain.
L’esercito britannico, composto da millecinquecento uomini delle truppe coloniali americane e da duecento guerrieri Mohawks, al comando di Sir William Johnson, sconfisse una forza di millecinquecento soldati francesi ed alleati indiani comandata dal Barone di origini tedesche Ludwig August Dieskau.
Johnson era arrivato sul lago Saint Sacrament il 28 agosto ed aveva rinominato il lago Lake George in onore del suo sovrano Giorgio II. L’intenzione del comandante inglese era quella di avanzare per la via d’acqua sui laghi George e Champlain e attaccare il forte St. Frédéric a Crown Point. Leggi il resto

La battaglia di Monongahela

A cura di Pietro Costantini

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“Spiando Braddock”, di Robert Griffing
Il generale Edward Braddock era stato inviato nell’America del Nord per ricoprire l’incarico di Comandante in Capo dell’esercito inglese. Giunse in Virginia il 19 febbraio 1755, con due reggimenti (il 44esimo e il 48esimo) di truppe irlandesi, che con l’aggiunta di uomini della milizia coloniale portavano gli effettivi a circa 1200 armati. Lo scopo di Braddock era quello di sferrare un attacco nel territorio dell’Ohio, conteso tra Francia e Inghilterra. Era accompagnato dal colonnello George Washington, che l’anno precedente aveva condotto una spedizione in quell’area, subendo una sconfitta a Fort Necessity. Il tentativo di reclutare nella sua forza di spedizione delle truppe native non ebbe successo: il capo dei Delaware, Shingas, preferì rimanere neutrale, e Braddock dovette accontentarsi di soli otto guerrieri Mingo da impiegare come scouts. L’obiettivo immediato degli Inglesi era la conquista di Fort Duquesne, per poi lanciarsi successivamente su Fort Niagara. Una volta scacciati i Francesi da quelle postazioni, il controllo dell’Ohio sarebbe stato completo. Leggi il resto

La guerra franco-indiana: venti di guerra a Fort Necessity

A cura di Pietro Costantini

La guerra franco-indiana. Speciale a puntate: 1) Venti di guerra: Fort Necessity 2) La battaglia di Monongahela 3) La battaglia di Lake George 4) La battaglia di Sideling Hill 5) La battaglia di Fort Oswego 6) La conquista di Fort William Henry 7) Le due battaglie delle “Snowshoes” 8) La guerra in Acadia e le deportazioni 9) La spedizione di Forbes 10) Le due battaglie di Fort Carillon 11) La battaglia di Fort Niagara 12) La presa di Quebec 13) Il raid contro St Francis 14) La battaglia di Sainte-Foy 15) La caduta di Montreal e la pace di Parigi

Nel periodo compreso tra il 1713 e il 1744, mentre perdurava un lungo periodo di tregua tra Francia e Inghilterra nel Nord America, la Confederazione Irochese ammetteva i Tuscarora come sesto membro, anche se in posizione subordinata, e avanzava le sue pretese di dominio sul cosiddetto Ohio Country, considerando i villaggi, ivi presenti, dei Delaware, Shawnee e Mingo (gruppi di Seneca e Cayuga fuori della Confederazione) come nazioni indiane politicamente dipendenti dalla Confederazione. Inoltre, ampliava i propri contatti diretti con le colonie inglesi al di là di New York e della Pennsylvania. Ma proprio questa crescita di influenza della Lega Irochese doveva segnare l’inizio del suo lungo declino: l’orgoglio e l’avidità irochesi portarono infatti ad errori nelle relazioni diplomatiche e ad un aumento del potere europeo sul Nord Est.
Nel 1742 i rappresentanti della Confederazione confermarono solennemente la precedente vendita alla famiglia Penn (la famiglia fondatrice della colonia proprietaria della Pennsylvania) dei territori Delaware nella parte orientale della colonia, il famigerato e fraudolento “Walking Purchase”. Leggi il resto

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