I Cherokee confederati

A cura di Angelo D’Ambra

I Cherokee avevano un gran numero di schiavi di colore a cui proibivano di ottenere la cittadinanza. Sicuramente questo rappresentava un punto di forte vicinanza con la Confederazione e i Cherokee stessi lo fecero presente nella dichiarazione con cui, il 28 ottobre 1861, aderivano allo schieramento. Vi leggiamo, infatti: “Il popolo Cherokee ebbe origine nel sud; le sue istituzioni sono simili a quelle degli Stati meridionali e i loro interessi identici ai loro… Il popolo Cherokee e i suoi vicini furono avvertiti prima dell’inizio della guerra che il primo obiettivo del partito che ora detiene i poteri di governo degli Stati Uniti sarebbe stato quello di annullare l’istituzione della schiavitù nell’intero paese indiano e di farne ciò che chiamano territorio libero e dopo un certo tempo Stato libero. Leggi il resto

Shiloh, la battaglia più sanguinosa della guerra civile

Svoltasi tra il 6 e il 7 aprile del 1862, nel sud-ovest del Tennessee, la Battaglia di Shiloh, conosciuta unanimemente anche come Battaglia di “Pittsburg Landing”, fu uno dei maggiori fatti d’arme del fronte occidentale della Guerra di secessione americana. Le forze confederate sotto i Gen. Albert Sidney Johnston e Pierre Gustave Toutant Beauregard lanciarono un attacco a sorpresa contro l’esercito unionista di Ulysses S. Grant e furono a un passo dal vanificare la sua invasione del Tennessee. Leggi il resto

Il messaggio segreto nell’orologio di Lincoln


Il mistero sembra risolto una volta per tutte: l’orologio da taschino appartenuto al presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln contiene veramente un messaggio celato all’interno dall’orologiaio che lo riparò nel 1861. L’hanno appurato i curatori dello Smithsonian Museum.
La storia circolava da anni. Come spiega il quotidiano statunitense The New York Times la storia circolava da anni nella famiglia di Jonathan Dillon, l’orologiaio in questione, senza che fosse mai stata fatta una verifica: finché uno degli ultimi discendenti non ha scoperto un articolo del 1906 in cui lo stesso Jonathan, allora 84enne, raccontava il fatto. Leggi il resto

Il colonnello Robert Gould Shaw

A cura di Angelo D’Ambra

L’assalto guidato da Shaw a Fort Wagner on Morris Island, in South Carolina
Nel giugno 1863, il generale di brigata Quincy Gillmore assunse il comando del Dipartimento del Sud e iniziò a pianificare operazioni contro le difese confederate a Charleston. Le abilità dell’ingegnere Gillmore erano state fondamentali per la cattura di Fort Pulaski ed ora ci si affidò a lui anche per prendere le fortificazioni confederate sulle isole James e Morris con l’obiettivo di stabilire batterie per bombardare Fort Sumter. Leggi il resto

La cattura di Jefferson Davis

A cura di Angelo D’Ambra

Il gruppo al seguito di Jefferson Davis poco prima della cattura
Il 10 maggio 1865 Jefferson Davis fu catturato ad Irwinville.
Sui giornali qualcuno disegnò Davis mentre tentava di nascondere la propria identità vestito da donna. L’immagine ebbe grande successo e molteplici incisori pubblicarono litografie con caricature spietate e didascalie beffarde che ritraevano Davis con cappellino e gonna.
Col tempo le vignette si dimenticarono, ma finì col consolidarsi nell’opinione pubblica che Davis avesse davvero indossato un abito di sua moglie per sfuggire alla cavalleria dell’Unione. Leggi il resto

Il primo soldato nero a guadagnare la medaglia d’onore

A cura di Angelo D’Ambra

William H. Carney con la bandiera del reggimento
Il primo soldato nero degli Stati Uniti a guadagnare la medaglia d’onore fu William H. Carney, United States Colored Troops.
Carney nacque schiavo il 29 febbraio 1840 a Norfolk, Virginia. Suo padre fuggì dalla schiavitù, raggiungendo la libertà attraverso la celebre Underground Railroad, una rete di rotte segrete percorse dagli schiavi per fuggire in Canada, in Messico, poi negli Stati abolizionisti. William Sr. ha poi lavorato duramente per comprare la libertà del resto della sua famiglia. La famiglia riunita si stabilì a New Bedford nella seconda metà degli anni ’50 dell’Ottocento, dove il giovane William imparò a leggere e scrivere, sognando di divenire pastore. Leggi il resto

La presa di Columbus (Georgia, 1865)

A cura di Angelo D’Ambra

L’atto chiave del raid di Wilson fu la presa di Columbus.
Il 16 aprile 1865, domenica di Pasqua, i giornali Columbus avvertirono i cittadini di lasciare la città, poiché era imminente un attacco della cavalleria dell’Unione. Non ci fu tempo per organizzare una evacuazione. Quello stesso giorno ebbe luogo una violenta battaglia, l’azione conclusiva del raid di Wilson che aveva sconquassato cantieri, miniere, magazzini e siti di produzione militare in Alabama spingendosi sino in Georgia. Leggi il resto

La battaglia di Selma

A cura di Angelo D’Ambra

Uno dei momenti più rilevanti del raid di Wilson fu la battaglia di Selma.
Nathan Bedford Forrest aveva tentato di ostacolare l’avanzata dei nordisti nel pomeriggio del 1 aprile, a Stanton, presso Plantersville, a circa 19 miglia dalla città, presso la Ebenezer Church, lì dove la Randolph Road intersecava la strada principale per Selma. Il limite di questa iniziativa stava, però, nel ridotto numero di uomini su cui poteva contare il generale confederato, appena 2.000 uomini, in gran parte scarsamente addestrati, contro i 9000 di Wilson. L’esito della battaglia di Ebenezer Church fu nefasto per i sudisti. Leggi il resto

Come Grant determinò le sorti della Civil War

A cura di Angelo D’Ambra

Nel marzo 1864, Lincoln nominò Grant comandante generale degli eserciti dell’Unione.
Nonostante una serie di successi, tra cui Gettysburg, Vicksburg e la cattura di Chattanooga, le prospettive del Nord erano incerte. Grant avrebbe giocato un ruolo fondamentale e, per molti aspetti, sotterraneo, determinando davvero le sorti del conflitto.
Ad est, George Meade, al comando dell’Armata del Potomac, non aveva fatto seguire, dopo Gettysburg, operazioni offensive significative, così, respinta l’invasione confederata del nord, l’esercito di Lee rimaneva una forza potente ed integra. Leggi il resto

John Darling Terry, un soldato nella Guerra Civile

A cura di Angelo D’Ambra

Un ritratto di John Darling Terry
Nel maggio 1861, appena un mese dopo i fatti di Fort Sumter, John Darling Terry lasciò le comodità della vita con la sua famiglia a Montville, nel Maine, per Boston dove, il 23, si unì al 1° Reggimento Volontari del Massachusetts. Aveva solo 15 anni.
Quando il papà mise al corrente l’esercito che John era minorenne, i vertici militari affrettarono a congedarlo e, due mesi dopo il suo arruolamento, dovette tornare a casa. John, però, quella guerra voleva combatterla e, due giorni dopo aver compiuto i 16 anni, il 5 settembre 1861, si unì al 23° reggimento di volontari del Massachusetts, sfidando ancora le regole che imponevano i diciotto anni per l’arruolamento. Leggi il resto

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