Un ricordo di Sergio Bonelli

A cura di Domenico Rizzi

Sergio Bonelli e Tex
Quella di Sergio Bonelli è una grave perdita, come se fosse scomparso – non sembri un’esagerazione – uno dei tanti eroi del West. In effetti, portare avanti per tanto tempo con successo il discorso del western, un genere letterariamente e cinematograficamente in declino da almeno trent’anni, ha in sé qualcosa di eroico. Quando mi è giunta la notizia, stavo appunto per contattarlo, perché mi avrebbe fatto immenso piacere incontrarlo alla presentazione del nuovo libro che ho appena pubblicato insieme al giornalista Andrea Bosco, dal titolo significativo “I cavalieri del West”, un cocktail di storia, cinema e leggenda. Proprio la leggenda, che egli ha saputo alimentare per tutta la vita insieme ai fedeli collaboratori, con i suoi apprezzatissimi fumetti, sarebbe stato un terreno su cui discutere anche con lui, azzardando raffronti fra Tex e i personaggi reali della Frontiera, fra il vero Kit Carson e quello della finzione. Leggi il resto

E’ morto Sergio Bonelli

Sergio Bonelli accanto a Tex
Oggi è un giorno triste per tutti noi di Farwest.it. E’ morto a Milano all’età di 79 anni, Sergio Bonelli. Il patron della omonima casa editrice è creditore del sogno con cui sono cresciute generazioni di lettori di fumetti e, nel nostro caso, anche di appassionati del genere western di cui sono porta bandiera personaggi quali Tex, Ken Parker, Zagor e molti altri della scuderia Bonelli. Sergio Bonelli era nato il 2 dicembre del 1932 a Milano; era ricoverato in ospedale San Gerardo da una settimana dopo aver iniziato ad accusare problemi di salute ad agosto. Editore, fumettista, anche conosciuto all’inizio della sua carriera con lo pseudonimo di Guido Nolitta, che aveva scelto per evitare di essere confuso con il padre Gian Luigi, creatore nel 1948 di Tex Willer. L’eroe western che difende i deboli qualunque sia il loro colore della pelle.
Bonelli, spiega una nota della casa editrice, si è spento dopo una breve malattia a lascia la moglie e un figlio. Leggi il resto

Cowboys & Aliens. Passa qui la rinascita del western?

Basato su una recensione di Mymovies.it

E’ già uscito negli Stati Uniti e in alcuni altri paesi il film western intitolato “Cowboys & Aliens” di cui si è fatto un gran parlare in quanto è atteso un buon successo e perché la critica si è espressa bene a più riprese, elogiando questa brillante trasposizione cinematografica di un fumetto. Noi tutti, appassionati del genere western, siamo qui a chiederci se è davvero possibile digerire la pillola, ossia se veramente la salvezza debba passare obbligatoriamente per la commistione tra generi diversi e per l’accostamento di elementi altrimenti impossibili anche da avvicinare idealmente.
Per carità, chi studia a fondo la storia del west sa perfettamente che episodi assolutamente “strani e straordinari” sono stati registrati dalla gente del west a più riprese. Solo che a quei tempi era complicato parlare di alieni, UFO o presenze dallo spazio. Leggi il resto

Tex Willer, il romanzo della mia vita

La copertina del libro
Si parla spesso di commistione tra generi artistici diversi e anche stavolta, nel caso del secondo romanzo su Tex Willer, si parla di fumetti che si trasformano in libri. Quello in uscita è il secondo caso in cui il brillante e saggio Ranger del Texas lascia le nuvole parlanti per sperimentare le righe fitte di parole, ma il primo episodio (“Il massacro di Goldena”, scritto da Gianluigi Bonelli), lascia ben sperare.
Stavolta parliamo de “Il romanzo della mia vita”, un volume edito da Mondadori e firmato da Tex Willer in persona (in uscita il 12 aprile nelle librerie)! Come scrive Sergio Bonelli nella prefazione del libro, si tratta quasi di un ritorno ai tempi ingenui degli anni ’50, quando i lettori scrivevano in redazione rivolgendosi direttamente al Ranger, pensando che Tex esistesse davvero. Con questa iniziativa, infatti, abbiamo voluto tornare ai tempi “mitici”, agli albori del successo del personaggio bonelliano, immaginando che il nostro eroe sia realmente esistito e abbia deciso di raccontare in queste pagine la sua vita e le sue avventure. Leggi il resto

Deerfield 1704

L’epopea della frontiera, le guerre franco-indiane nel ‘700, le battaglie fra Inglesi e Francesi, gli assalti degli indiani Uroni e Abenaki agli avamposti dei coloni, difesi dalla Milizia Coloniale. E’ una storia affascinante di guerra, massacri, amore e vendetta, con i testi e la sceneggiatura di Carlo Bazan, gli acquarelli e le tavole a fumetti di Lele Vianello, collaboratore per tanti anni di Hugo Pratt.
Ecco una breve intervista a Carlo Bazan.
Perchè la scelta di contattare Lele Vianello?
“I motivi della mia scelta sono almeno un paio. Il primo, la bravura di Lele nel saper ricreare nei disegni e negli acquarelli l’immaginario della Frontiera, così come ce lo ha lasciato quel Maestro dell’avventura disegnata che risponde al nome di Hugo Pratt, del quale Lele fu amico e collaboratore per molti anni. Il secondo motivo è la comune passione per la storia della Frontiera, dell’America delle Colonie e per i romanzi, i film, l’iconografia e, ovviamente, i fumetti sull’argomento.” Leggi il resto

Il fumetto western

A cura di Domenico Rizzi

Kit Carson
Fra tutte le escursioni nel mondo della fantasia, una delle più ricche ed interessanti rimane sicuramente quella riguardante la leggenda del West americano.
Le tavole a fumetti sui più popolari protagonisti della Frontiera – Davy Crockett, Buffalo Bill, Kit Carson, il generale Custer – circolavano già da tempo negli Stati Uniti quando soggettisti e disegnatori italiani lanciarono il loro richiamo nel nostro paese. In qualche caso si trattò semplicemente di tradurre e adattare per le esigenze del mercato nazionale fumetti che in America avevano già ottenuto celebrità, come il famoso “Daves King”, ideato dallo scrittore Zane Grey e distribuito in Italia come “Audax”.
Nel 1937 Rino Albertarelli diede vita ad una serie alquanto originale con il suo discutibile “Kit Carson”, contrapponendo al tradizionale clichè dell’eroe giovane, bello e prestante, la figura di un uomo di mezza età, calvo e baffuto, decisamente fedele all’immagine storica del vero “frontiersman”, ma poco somigliante al personaggio storico. Leggi il resto

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