Osage, il popolo venuto dalle stelle (Origini – 1800)

A cura di Pietro Costantini

Nel corso del XVII secolo, le Pianure orientali furono occupate da una serie di nazioni agricole, sia di lingua Caddo, come i Wichita, i Caddo e i Pawnee, sia di lingua Siouan, nella variante Dhegihan come gli Osage, i Kansa (o Kaw), gli Omaha e i Ponca, e nella variante Chiwere come gli Iowa e i Missouri. Costruivano vicino a fiumi e torrenti villaggi di case circolari coperte di terra o erba, coltivavano campi di mais, zucche, fagioli e tabacco, e parte dell’anno si avventuravano nelle praterie per cacciare il bisonte.
Il popolo Osage proveniva dalla valle del fiume Ohio, nell’attuale Kentucky, dove aveva vissuto per migliaia di anni. Come per altri popoli, la necessità di migrare a ovest fu determinata dalla forte espansione degli Irochesi nelle loro terre d’origine. Al culmine della loro potenza, a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, gli Osage controllavano una zona compresa fra gli stati attuali del Kansas, Missouri, Arkansas e Oklahoma. Leggi il resto

Ombre Rosse sulla Nuova Olanda

A cura di Pietro Costantini

Fin dal 1606 gli Olandesi esplorarono il fiume San Lorenzo in cerca di pellicce, sfidando il monopolio francese; in quell’area la nave Witteleeuw catturò due vascelli francesi e saccheggiò olio di balena, fucili e altre ricchezze da navi portoghesi e spagnole. In seguito presero avvio in America imprese più legittime: il 26 luglio 1610 Arnout Vogels di Amsterdam inviò con brevetto la nave de Hoope in risposta alle scoperte di Henry di Hudson che, solo l’anno prima, era stato al soldo degli Olandesi. Vogels si occupava anche del commercio delle pellicce con la Russia, ma gli era stato negato l’accesso alla Nuova Francia. Tentò perciò di superare il monopolio francese commerciando con gli Indiani direttamente risalendo il fiume Hudson appena scoperto e tramite due mercanti francesi che potevano commerciare con la Nuova Francia. Così iniziò la concorrenza e la cooperazione franco-olandese in Nord America nel commercio delle pellicce. Leggi il resto

Nella Matagorda Bay

A cura di Armando Morganti

Indiani Karankawa
Le tribù della Matagorda Bay, con le quali il La Salle fu costantemente in lotta durante il suo soggiorno nel territorio, erano collettivamente note come Karankawa, anche se, sia gli spagnoli che i francesi, non facessero alcun riferimento a questo nome, ma soltanto a diverse varianti recuperate dagli storici. Secondo il Jean Baptiste Talon, che venne da loro catturato e che visse circa due anni e mezzo (1689-91) con la tribù Clamcoeh, probabilmente i veri e propri Karankawa, questi indiani vivevano quasi sempre nelle vicinanze delle baie e non si dedicavano ad alcun tipo di agricoltura. Anche se è accertato che cacciavano i bisonti quando si spingevano a sud, essi vivevano principalmente di caccia ad animali di media e piccola taglia – cervi, tacchini selvatici e uccelli acquatici -, ma anche di pesca, inclusi i delfini, e delle varie risorse acquatiche della zona, oltre a vari prodotti della flora locale – pecans, frutti di cactus, bacche e radici -. Leggi il resto

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