I Soldati che salvarono le bandiere a Gettysburg

A cura di Angelo D’Ambra

Il profondo rispetto che avevano i soldati per i loro vessilli, la riverenza quasi mistica per la bandiera di reggimento è qualcosa di difficile da comprendere, ma, sia per i blu che per i grigi, le bandiere erano concrete icone dei loro valori, incarnavano i loro principi, rappresentavano il loro governo, la loro famiglia, la loro terra. “I soldati di entrambe le parti morirono a migliaia intorno e per le loro bandiere”, annota con correttezza Robert Krick, infatti, delle 1.527 medaglie d’onore assegnate nella guerra civile, più della metà sono motivate dall’aver catturato la bandiera di una forza nemica o impedito la cattura della propria bandiera. Così a Gettysburg furono assegnate ben tre medaglie d’onore nei ranghi nordisti per aver salvato delle bandiere. Leggi il resto

L’importanza del generale Robert E. Lee

A cura di Angelo D’Ambra

La grandezza di Lee è oggettiva. Nel periodo precedente le dimissioni di Lee dall’esercito, William H. Seward si era vantato che il Sud avrebbe potuto essere conquistato in novanta giorni, invece con Lee per tre anni riuscì a tener testa ad un esercito superiore in numero, mezzi di sussistenza ed armamento. Lee per tre anni dette speranza alla Confederazione contro un avversario più forte sotto il punto di vista dello sviluppo industriale e della logistica. Si stenta a credere che la guerra sia potuta durare tanto a lungo. Ciò fu dovuto proprio alle doti e alla guida del generale confederato. Leggi il resto

La battaglia di Franklin

A cura di Angelo D’Ambra

La battaglia di Franklin fu combattuta il 30 novembre 1864 e si risolse in una disastrosa sconfitta per il Sud. Il tenente generale John Bell Hood spedì circa 23.000 fanti confederati in un attacco attraverso due miglia di terreno sino alle trincee unioniste di fronte alla città di Franklin. Fu un bagno di sangue e, al tramonto, l’armata confederata del Tennessee ripiegava, contando 6.252 vittime tra cui sei generali: States Rights Gist, John Adams, Otho Strahll, Hiram Granbury, John C. Carter e Patrick Cleburne. Leggi il resto

Patrick Cleburne, soldato esemplare

A cura di Angelo D’Ambra

Dei primi anni di vita del maggiore generale Patrick Ronayne Cleburne si sa poco. Nacque in Irlanda, ad Ovens, nella contea di Cork. Respinto all’esame di ammissione al Trinity College of Medicine nel 1846, si arruolò 41° reggimento di fanteria dell’esercito britannico e ne divenne caporale. Tre anni dopo si congedò ed emigrò negli Stati Uniti con due fratelli ed una sorella. Visse in Ohio e poi si stabilì a Helena, in Arkansas, come farmacista. In quegli anni fece amicizia con Thomas C. Hindman e si sa che insieme ebbero un alterco con alcuni appartenenti al Know-Nothing Party, riportando ferite in uno scontro. Leggi il resto

William Booth Taliaferro, generale confederato di origine italiana

A cura di Angelo D’Ambra

Ricostruire la vita e la carriera militare di William Booth Taliaferro significa trovarsi faccia a faccia con la storia statunitense di buona parte dell’Ottocento, soprattutto virginiana. Non solo si incontrano i conflitti, la guerra col Messico e la guerra civile, ma anche lo schiavismo e le difficoltà dei coloni, i loro sforzi per popolare e rendere produttive quelle terre, soprattutto l’impegno costante per affermare una convivenza fondata sul diritto.
I Taliaferro furono una delle prime famiglie che si stabilirono in Virginia nel XVII secolo.
Provenivano da Londra, dove un loro antenato era stato musicista alla corte della regina Elisabetta I. Leggi il resto

Il raid di Wilson

A cura di Angelo D’Ambra

Dopo la vittoria a Nashville, l’Armata del Cumberland poteva dirsi, di fatto, priva di minacce reali. Così George H. Thomas pensò di assestare il colpo di grazia alla Confederazione, ordinando al generale James H. Wilson, che comandava il corpo di cavalleria della divisione militare del Mississippi, ma era assegnato all’Armata del Cumberland, un’incursione volta a distruggere la capacità produttiva industriale dello stato dell’Alabama.
Fu così che ebbe luogo ciò che è passato alla storia col nome di “Wilson’s Raid”. Leggi il resto

I parenti confederati della signora Lincoln

A cura di Angelo D’Ambra

Nathaniel Dawson
La guerra civile americana, si sa, divise la nazione e divise pure le famiglie, anche quella di Lincoln. Con i suoi suoceri il presidente non ebbe mai un ottimo rapporto, ma quando scoppiò la guerra le cose peggiorarono.
Originari del Kentucky, i Todd erano proprietari di schiavi e si impegnarono profondamente per i confederati. Robert Smith Todd (1791 – 1849), padre della futura first lady, Mary, figlia avuta dalla sua prima moglie Elizabeth Ann Parker (1794 – 1825), possedeva numerosi schiavi e i figli avuti dal secondo matrimonio, quello con Elizabeth “Eliza” Humphreys (1800 – 1874), prestarono servizio con la Confederazione, così parimenti i suoi cognati. Leggi il resto

Perché il nord ha vinto la guerra civile e il sud l’ha persa

Intorno alle cause della guerra, ai motivi che ne decretarono l’esito e persino al suo stesso nome sono state fatte moltissime discussioni tra esperti e storici. Al termine del conflitto, gli stati del nord e dell’ovest videro aumentare la loro prosperità, mentre i ricchi stati del sud andarono incontro ad un periodo di recessione che perdurò per circa un secolo; il potere politico nazionale dei proprietari di schiavi e dei ricchi sudisti andò quindi a concludersi. Gli storici sono tuttavia meno certi circa i risultati della cosiddetta “Era della Ricostruzione” post-bellica, in particolare per quanto riguarda la cittadinanza di seconda classe dei liberati e la loro povertà. Leggi il resto

Il più grande conflitto americano

A cura di Domenico Rizzi

Il 17 marzo 1861 nasceva il Regno d’Italia, di cui si celebra quest’anno il 150° anniversario. Meno di un mese dopo, il 12 aprile, dall’altra parte dell’Atlantico iniziava la guerra fra gli Stati Uniti d’America e i “ribelli” della Confederazione degli Stati del Sud, dopo che l’unione federale si era spaccata irrimediabilmente in febbraio. La secessione era incominciata quando Alabama, Florida, Georgia, Louisiana, Mississippi, South Carolina e Texas avevano costituito una nuova repubblica sotto la presidenza del piantatore kentuckyano Jefferson Davis. Leggi il resto

La divisa dei Generali dell’Esercito Confederato

A cura di Gian Carlo Benedetti

Inizialmente le divise e le insegne del costituendo Esercito Confederato erano le stesse dell’Unione ma a secessione avvenuta si avvertì la pressante esigenza di una differenziazione e con Ordine Generale del 6 giugno 1861 fu approvato il nuovo Regolamento. Le uniformi, bandiere ed insegne furono ideate da Nichola Marschall, un ricco piantatore immigrato dalla Germania stabilitosi nel Sud che, nel disegnare i gradi degli ufficiali, prese come campione l’esercito austriaco in gioventù tanto ammirato. Leggi il resto

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