Ascolta il canto del vento

La Fondazione Roma presenta, lunedì 20 aprile 2009 alle ore 21.00 sul palco del teatro Sistina, lo spettacolo “Ascolta il canto del vento. Il destino degli Indiani d’America” scritto da Ennio Speranza, diretto da Massimo Natale, prodotto da Gabriele Guidi.
Ogni anno la Fondazione Roma omaggia la città capitolina con un evento, una manifestazione, uno spettacolo in memoria di popolazioni ed etnie vittime di soprusi, guerre e stermini. Quest’anno lo spettacolo “Ascolta il canto del vento. Il destino degli Indiani d’America” è dedicato alla storia, alle tradizioni, alla cultura dei Nativi Americani espropriati durante la colonizzazione dalle loro terre, rinchiusi in riserve e decimati da guerre e soprusi. Leggi il resto

All’asta i cimeli della Civil War

E’ incredibile, ma numerosi cimeli della Guerra Civile Americana saranno battuti all’asta, a dispetto della loro rilevanza storica. Tra i pezzi che saranno battuti dalla Heritage Auction Gallery anche la bandiera del generale Custer e la sciabola di Ulysses Grant.
Battaglia tra collezionisti nel fine settimana a Gettysburg (Pennsylvania), la località americana teatro nel 1863 di un epico scontro tra nordisti e sudisti. Leggi il resto

Un nuovo viaggio nel west (settembre 2009)

A cura di Omar Vicari

Un anno e mezzo fa, ho avuto la fortuna di andare negli Stati Uniti con alcuni amici di Farwest.it. Un viaggio meraviglioso che mi ha permesso di vedere e di toccare con mano i posti che tanto spesso avevo immaginato. Deadwood, Little Big Horn, le Black Hills, Fort Phil Kerney, il luogo del massacro di Fetterman, la casa dove Jesse James è nato e quella dove è stato ucciso sono ora impresse nella mia mente, un ricordo che mi accompagnerà per tutta la vita. Visto la riuscita del primo, vorrei provare ad organizzarne un altro, questa volta nel sud-ovest, nei quattro Stati che gravitano intorno a quello che gli americani chiamano “ Four Corner Point “, in altre parole Colorado, Utah, Arizona e New Mexico. Leggi il resto

Le “Badlands” ritornano ai Sioux

A cura di Vittorio Zucconi

Le “Badlands”
Le terre di desolata e stupenda bellezza, dove tra resti fossili dei dinosauri crescono soltanto leggende di guerrieri e spettri di bambini uccisi, torneranno a essere abitate dai loro legittimi proprietari, dai nipoti di Nuvola Rossa, di Piccolo Grande Uomo e soprattutto dallo spirito di colui che su di esse regna e aleggia, da Cavallo Pazzo.
Seicento chilometri quadrati di Badlands in South Dakota, di male terre impossibili da coltivare e difficilissime da attraversare per chi non ne conosca le trappole e i crepacci di sabbia, dove avvenne l’ultima strage di Oglala Sioux a Wounded Knee 118 anni or sono, saranno restituite dall’Esercito degli Stati Uniti che le aveva requisite come poligono di tiro per l’artiglieria, agli Oglala della riserva di Pine Ridge. Leggi il resto

L’addio ad Alberta Martin

A cura di Omar Vicari

Alberta Martin
Alberta Martin, l’ultima vedova di un soldato degli Stati della Confederazione, si è spenta lunedì 31 maggio 2004, il giorno del Memorial Day, nella cittadina di Enterprise in Alabama alla veneranda età di 97 anni. La signora Martin è morta presso il ricovero per anziani di Enterprise a causa di complicazioni a seguito di un attacco cardiaco.
Nata come Alberta Stewart il 4 dicembre 1906, all’età di appena undici anni venne a mancarle la madre e suo padre a quel tempo si trasferì a Tallassee, una cittadina situata nella zona centrale dell’Alabama.
All’età di diciotto anni (1924), Alberta conobbe Howard Farrow, un giovane guidatore di carri che si affrettò a sposare subito dopo. Sfortunatamente, a seguito di un incidente, l’uomo morì nel 1926 poco dopo la nascita del loro unico figlio Harold. Leggi il resto

Estate di Powwow nella Wind River Reservation nel Wyoming

Pow WowI Powwow nella Contea di Fremont abbondano d’estate nel Wyoming, stagione tradizionale per i raduni dei Nativi Americani.
La regione della riserva indiana di Wind River offre serate e notti con echi di tamburi e voci che cantano. I Powwow hanno antica origine e le tracce sono già presenti prima dell’arrivo degli Europei nel continente americano.
Gli Indiani delle praterie danzavano per onorare i membri della tribù, per festeggiare eventi importanti e per richiedere la protezione per i guerrieri e cacciatori. Leggi il resto

Le spoglie di Toro Seduto

A cura di Cesare Bracchi

Toro Seduto
Dopo le discussioni riguardanti la destinazione finale delle spoglie di Toro seduto, documentate anche su questo sito, a far riportare all’attenzione della cronaca il grande capo Sioux sono, questa volta, vicende che fanno riferimento ad alcune reliquie.
La notizia, del settembre scorso, è che una ciocca di capelli e un paio di gambali che erano stati sottratti da un medico dell’esercito al cadavere di Toro seduto, saranno restituiti al pronipote del capo indiano dal Museo Nazionale di Storia Naturale. Il Museo ha annunciato la decisione dopo una attenta verifica, durata 5 anni, della reale discendenza di Ernie LaPointe, 59 anni di Lead nel South Dakota, e delle sue tre sorelle maggiori, dal grande capo indiano. Leggi il resto

Benvenuti!

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Sergio Mura – Canku Ota

Guerriero Dakota

Gloria Mattioni, l’autrice del libretto che qui vi propongo, è giornalista e scrittrice da anni impegnata nell’esplorazione del mondo alla ricerca del contatto con altre culture.
Nel corso di uno dei suoi viaggi ha conosciuto James Weddel, pellerossa Sioux condannato a 80 anni di carcere per un delitto che non ha certamente commesso e che è comunque il risultato delle persecuzioni che lo stato del Sud Dakota perpetra ai danni dei Sioux ogni volta che si presenta l’occasione.
In questo libro James Weddel parla dal carcere del suo popolo, della spiritualità e della miseria della vita nelle riserve di oggi, dell’attaccamento di parte del suo popolo alla cultura dei tempi antichi. Leggi il resto

Dichiarazione ONU sui Popoli Indigeni

Approvata all’ONU la Dichiarazione sui Popoli Indigeni e Tribali

New York – I popoli indigeni di tutto il mondo celebrano l’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione sui Diritti dei Popoli Indigeni. La dichiarazione è stata approvata con maggioranza schiacciante nel corso di una votazione che passerà alla storia.
Il voto costituisce l’epilogo di 22 anni di dibattiti e negoziazioni molto intensi. Australia, Nuova Zelanda, Canada e Stati Uniti hanno votato contro, mentre 143 nazioni si sono espresse a favore. Gli astenuti sono stati 11. Leggi il resto

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