I segreti di Alamo

A cura di Andrea Carlucci

Alamo
Si dice che San Antonio del Texas sia una città infestata, piena di fantasmi, ma di certo se questa storia corrisponde a realtà la maggior parte di essi risiede certamente ad Alamo.
Grazie al cinema e non solo, tutti conoscono la storia di Alamo ed i personaggi di un episodio che sfumò in leggenda, già prima che nascesse il mito del West.
Quello che fuori del Texas non è invece noto è però il folklore che lo riguarda.
Per molti anni, dopo la battaglia, testimoni hanno riferito di strane apparizioni vagare tra le pareti ancora intrise di sangue, di luci inquietanti danzare sui muri di pietra e di inspiegabili suoni forse le urla dei moribondi, oppure le esplosioni o la tromba della banda di Santa Ana sta ancora suonando El Deguello*. Ed ancora oggi guardie, custodi, e altri dipendenti, di quella che è divenuta un’importante attrazione turistica, evitano certe stanze dopo il calar della sera. Leggi il resto

William Barret Travis

A cura di Rino Di Stefano

Un ritratto di Travis
Il futuro comandante di Alamo nasce il primo agosto del 1809 in Alabama da Mark Travis e Jemina Stallworth. Aveva nove fratelli. Notando una chiara inclinazione intellettuale, i genitori lo iscrivono alla Sparta Academy della quale lo zio Alexander Travis era sovrintendente.
Terminati gli anni delle scuole superiori, William frequenta l’Accademia universitaria del professor William H. Mc Curdy nella nuova Monroe County. Concluso il ciclo accademico, il giovane diventa allievo del giudice James Dellet che gli insegna tutti i trucchi della professione forense.
Per quanto appena diciannovenne, il 26 ottobre 1828 William Barret Travis sposa la sedicenne Rosanna Cato che due mesi dopo gli darà un figlio, Charles Edward. A quel tempo il giovane avvocato guadagnava in tutto 65 dollari al mese, poco per il tipo di vita lussuosa che egli intendeva fare. Leggi il resto

Il Texas, lo stato della stella solitaria

A cura di Sergio Mura

Un qualunque texano, oggi, non è per nulla differente nell’approccio alle cose da un texano del 1820. L’orgoglio è lo stesso, la prontezza di reazione alle aggressioni esterne è la stessa. Il desiderio di autonomia e la volontà fortissima di mantenere fuori dai confini le interferenze è lo stesso del passato.
Su queste caratteristiche è nato lo stato della stella solitaria.
Per circa una decina d’anni il Texas, con quell’enormità del suo territorio, riuscì ad esistere come stato indipendente, sia dal Messico che dagli Stati Uniti, con un suo governo, una sua amministrazione autonoma e persino un suo esercito. Il governo regolava l’economia dello stato e tesseva una sua particolare politica estera.
Certo, nel 1820 sarebbe stato difficilissimo ipotizzare una cosa del genere, quando le prime persone si spostarono dalle terre ad est del Mississippi verso ovest e precisamente verso le vaste distese non popolate del Texas. Leggi il resto

Alamo, ritrovato il luogo dove si arresero i messicani

A cura di Paolo Salom

Davy Crockett
«Ricordatevi di Alamo!». Tutto era cominciato nel forte di Davy Crockett, per finire lungo il fiume San Jacinto: qui, 173 anni or sono, i miliziani di Sam Houston sconfissero in un’epica battaglia i soldati del generale Antonio Lopez de Santa Anna (guidati dal colonnello Almonte), strappando al Messico il Texas e tutti i territori occidentali fino alla California. «L’espansione verso Ovest degli Stati Uniti dipende tutta da questo evento», spiega l’archeologo Roger Moore, autore di una scoperta che ha ridisegnato la mappa della “Rivoluzione texana”. Molti luoghi dove si verificarono gli scontri, infatti, sono noti e riconosciuti. Agli archeologi e agli storici mancava però il luogo della resa di Santa Anna, riconosciuto erroneamente nel 1890 dai veterani americani non lontano da San Antonio, e mai più ritrovato. Leggi il resto

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