- www.farwest.it - https://www.farwest.it -

La battaglia di Chickamauga

A cura di Giuseppe Rufino

La battaglia di Chickamauga
Dopo il successo nella Campagna di Tullahoma nell’estate del 1863, Rosecrans si spostò a sud-est verso Murfreesboro nel Tennessee, inseguendo Bragg che si dirigeva verso la città di Chattanooga. Questa città era essenziale nella strategia bellica dell’Unione in quanto la sua conquista avrebbe aperto una porta verso l’assalto ad Atlanta e le terre del Sud.
Il generale in capo dell’esercito dell’Unione Henry W. Halleck insisteva che Rosecrans si muovesse velocemente verso Chattanooga.
Il Presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln, aveva dichiarato che “chi avesse controllato Chattanooga, avrebbe vinto la guerra”.
Allo stesso tempo, però, Chattanooga era vitale anche per i Confederati: il luogo, situato tra Lookout Mountain, Missionary Ridge, Raccoon Mountain e Stringer’s Ridge, era quindi anche per loro importante strategicamente.
Inoltre Chattanooga era un nodo ferroviario (la linea si dirigeva a nord, verso Nashville e Knoxville e a sud verso Atlanta), un centro bancario, commerciale e manifatturiero. Situata lungo il fiume Tennessee perfettamente navigabile, usufruiva anche di questa via di comunicazione.
Rosecrans ritardò per settimane ma finalmente, il 16 agosto, rinnovò l’offensiva, con l’obiettivo di costringere i Confederati ad abbandonare Chattanooga, minacciando le loro linee di rifornimento a sud. Il maggior ostacolo al suo piano era costituito dal fiume Tennessee, e Rosecrans pianificò dei movimenti diversivi per non far capire a Bragg che lo avrebbe attraversato a Caperton’s Ferry. La seconda battaglia di Chattanooga fu una parte di questo diversivo.
RosecransUna fotografia di William S. Rosecrans
Il colonnello John T. Wilder, al comando del XIV Corpo d’armata, si avvicinò con una brigata alla città che bombardò con l’artiglieria per due settimane, facendo così credere a Bragg che quella fosse la reale direttrice di attacco delle truppe dell’Unione. Rosecrans riuscì, quindi, ad attraversare il Tennessee senza incontrare alcuna opposizione.
Bragg e l’alto comando Confederato si innervosirono per gli sviluppi che aveva preso questa situazione e decisero di rinforzare le truppe già presenti in città. Il 4 settembre l’armata del generale Joseph E. Johnston, dal Mississippi inviò una divisione sotto il comando del maggior generale Hiram T. Walker e, dalla Virginia, il generale Robert E. Lee inviò un Corpo d’armata sotto il comando del tenente generale James Longstreet.
Braxton Bragg
Tre Corpi d’armata dell’Armata di Rosecrans si separarono ed avanzarono per vie differenti sulle uniche tre strade che erano adatte a tali movimenti. Al fianco destro il XX° Corpo d’armata, comandato dal maggior generale Alexander M. McCook, si mosse a sudest verso Valley Head in Alabama; al centro, il XIV° Corpo d’armata al comando del maggior generale George H. Thomas, si spostò verso la periferia di Trenton in Georgia; alla sinistra, il XXI° Corpo d’armata, comandato dal maggior generale Thomas L. Crittenden, avanzò direttamente verso Chattanooga, aggirando Lookout Mountain.
L’8 settembre, dopo aver saputo che Rosecrans gli era passato alle spalle, Bragg evacuò Chattanooga e mosse la sua armata verso sud, a La Fayette in Georgia; egli era informato degli spostamenti di Rosecrans e progettò di sconfiggerlo attaccando separatamente i suoi Corpi d’armata isolati. I Corpi d’armata erano dispiegati a 40 miglia di distanza l’uno dall’altro, distanza che non avrebbe permesso di aiutarsi vicendevolmente in caso di necessità.


Il quartier generale di Rosecrans

Rosecrans era convinto che Bragg fosse demoralizzato e stesse fuggendo verso Dalton, Rome o Atlanta. Invece l’Armata del Tennessee di Bragg era accampata a La Fayette, 20 miglia a sud di Chattanooga. Rosecrans era sicuro di questa interpretazione anche per le informazioni false che gli erano state abilmente propinate da finti disertori dell’esercito Confederato. Rosecrans ordinò a McCook di aggirare Lookout Mountain attraverso Winston’s Gap e di utilizzare la sua cavalleria per distruggere la linea ferroviaria dei rifornimenti di Bragg a Resaca in Georgia. Crittenden avrebbe dovuto conquistare Chattanooga e, subito dopo, marciare a sud all’inseguimento di Bragg. Thomas avrebbe continuato la sua avanzata verso La Fayette. Il 10 settembre una divisione avanzata di Thomas, comandata dal maggior generale James Negley, si incontrò fortuitamente con la divisione Confederata del maggior generale Thomas C. Hindman e ci furono alcune scaramucce a Dug Gap in Pigeon Mountain. Questo piccolo scontro è conosciuto come la battaglia di Davis’ Crossroads. Subito dopo i federali di Negley si ritirarono a Stevens’s Gap in Lookout Mountain.
Bragg decise di attaccare Crittenden e ordinò al maggior generale Leonidas Polk di attaccare la divisione di testa, comandata dal generale di brigata Thomas J. Wood, prima del 13 settembre, credendo che la divisione di Crittenden fosse abbastanza sparpagliata sul campo. Polk, invece, scoprì che Crittenden aveva tenuto la sua divisione unita, perciò decise di non attaccare, facendo infuriare Bragg. Per la seconda volta, in tre giorni, Bragg non era riuscito a mettere in grado i suoi generali di assalire il nemico nel tempo giusto e ora Rosecrans stava nuovamente raccogliendo le sue forze.
Il 17 settembre i tre Corpi d’armata dell’Unione furono nuovamente concentrati, quindi, da quel momento erano molto meno vulnerabili. Tuttavia Bragg decise che avrebbe avuto ancora un’opportunità. Rinvigorito dalle truppe giunte dalla Virginia al comando del maggior generale James Longstreet e dalle truppe arrivate dal Mississippi con il generale di brigata Bushrod R. Johnson, il mattino del 18 settembre, decise di avanzare alla sinistra di Crittenden e di tagliar fuori i tre Corpi d’armata dell’Unione dalle loro linee di rifornimento di base a Chattanooga. Questa decisione innescò la battaglia di Chickamauga.


Una stampa raffigurante la battaglia di Chickamauga

Bragg divise le sue forze in due ali, la sinistra comandata da Longstreet e la destra dal Lt. Gen. Leonidas Polk, il “vescovo combattente” della Confederazione. Polk avrebbe comandato le divisioni di John C. Breckinridge (che aveva prestato servizio come vicepresidente degli Stati Uniti sotto il Presidente James Buchanan) e Patrick Cleburne. Al comando di Polk vi erano anche le divisioni di Benjamin Franklin Cheatham, States Rights Gist e San John R. Liddell. Breckinridge e Cleburne erano sotto il controllo diretto di un altro tenente generale, D.H. Hill. A Longstreet fu dato il comando delle brigate di Evander Law e Joseph Kershaw della divisione di Hood, A.P. Stewart e William Preston del corpo di Simon Bolivar Buckner, e le divisioni di Bushrod Johnson e Tomas Hindman.
Breckinridge e Cleburne dovevano iniziare la battaglia con un assalto su Thomas alle prime luci dell’alba. L’attacco doveva poi procedere lungo tutta la linea, con ogni unità pronta ad entrare in azione al seguito di quella alla propria destra. L’ordine di Bragg, che subordinò Hill a Polk, portò della confusione fra i comandanti sudisti quando arrivò l’ordine per l’attacco. In qualche modo, Hill si era perso nella confusione e non ricevette l’ordine per attaccare. Bragg trovò Polk che leggeva tranquillamente un giornale ed aspettava la colazione due miglia dietro alle linee. Polk aveva semplicemente presunto che Bragg stesso avrebbe informato Hill del piano di battaglia!
Quando la marea Confederata finalmente avanzò alle 9:45, Thomas era pronto con le divisioni di Absalom Baird, Richard Johnson, John Palmer e John Reynolds. Le tre brigate di Breckinridge colpirono l’estrema sinistra della linea dell’Unione. Due di loro avanzarono intelligentemente lungo tutta la Strada di La Fayette prima di incontrarsi coi rinforzi comandati dal Brig. Gen. John Beatty i cui reggimenti, 42° e 88° dell’ Indiana, consolidarono momentaneamente la linea Federale. Uno sforzo dei Ribelli raddoppiato costrinse di nuovo il 42° a sostenere l’88°, e molti reggimenti dell’ Unione furono obbligati a spostare il fuoco di 180 gradi per respingere la spinta delle truppe nemiche sulle loro retrovie. All’arrivo di truppe fresche finalmente respinsero Breckinridge.


Brotherton House

Le truppe di Cleburne seguirono l’assalto di Breckinridge e subirono un destino simile. I Ribelli duramente pressati si ritirarono di 400 yarde verso una collina che li proteggeva dal fuoco nemico. Mentre controllava l’approvvigionamento di munizioni dei suoi uomini, prima di rispedirli di nuovo in battaglia, uno dei più abili generali di brigata di Cleburne, James Deshler venne ucciso da un granata esplodente che gli lacerò il cuore strappandoglielo dal torace. Cercando riparo in un boschetto di alti pini, i Confederati ribatterono colpo su colpo ma non riuscirono a prendere le trincee nemiche.
Thomas fece allestire in fretta dei ripari difensivi che avevano già dato prova di essere di grande utilità ma molti dei reggimenti dell’ Unione ebbero perdite che superarono il 30% ed in alcuni casi ancora più alte. Le brigate del Colonnello Joseph Dodge, del Brig. Gen. John H. King, colonnello Benjamin Scribner e Brig. Gen. John C. Starkweather avevano tenuto l’estrema sinistra della linea Unionista fin dal giorno prima ed erano stati impegnati per più di un’ora quando gli attacchi di Cleburne svilupparono tutta la loro potenza. Nonostante un’apparente futilità, gli assalti Confederati contro la sinistra di Rosecrans ebbero un risultato positivo. L’urgente richiesta di aiuto di Thomas stava facendo sì che Rosecrans assottigliasse il suo fianco destro per rinforzare quello sinistro attraverso il folto e intricato groviglio della foresta.
All’apice del combattimento sulla sinistra, uno degli aiutanti di Thomas, il Capitano Sanford Kellogg, si diresse da Rosecrans con un’altra delle quasi continue richieste per truppe di rincalzo. Kellogg osservò quello che sembrava essere un’apertura troppo larga tra le divisioni del Brig. Gen. Tommaso J. Wood sulla destra e John Reynolds sulla sinistra. Proprio in quel momento l’area boschiva tra Reynolds e Wood fu occupata dal Brig. Gen. John Brannan e dalla sua divisione. Quando Kellogg passò di là, le truppe di Brannan erano occultate dall’oscuro fogliame della tarda estate. Quando Kellogg informò Rosecrans della falla,quest’ultimo reagì di conseguenza. Nella fretta di evitare quella che sarebbe stata una catastrofe per il suo esercito, Rosecrans non confermò l’esistenza della falla ma, invece, emise quello che sarebbe stato il più disastroso ordine della Guerra Civile.
Il comunicato recitava: – Quartier generale armata del Cumberland, settembre 20, ore10:45, Generale Wood, Il comandante in capo ordina che Lei rinserri su Reynolds quanto più velocemente possibile e lo sostenga -.
Wood che aveva già precedentemente ricevuto un rimprovero dal suo comandante sapeva che non vi era alcuna falla nello schieramento nordista ma ecco arrivare il disastro! Per eseguire l’ordine di Rosecrans, lui doveva togliere dallo schieramento due brigate, marciare alle spalle di Brannan e ricongiungersi al fianco destro di Reynolds. Per fare questo andò a creare una falla laddove prima non c’era. Quasi tre divisioni dell’ala destra Federale erano in movimento, al cospetto di un nemico concentrato.
Ora, completamente per caso, in una di quelle situazioni incredibili che fanno girare le fortune di uomini e nazioni, Longstreet lanciò un colpo di maglio di 23.000 uomini diritto nel posto dove fino a poco prima si trovava Wood.
Alle 11:30 le legioni grigie vennero avanti dalla foresta, attraverso la Strada di La Fayette, nei campi che circondano la piccola capanna di tronchi della famiglia di Brotherton. Quasi immediatamente finì sotto il fuoco degli uomini di Brannan, ancora appostati nel bosco oltre la strada. Brannan controllò Stewart di fronte e iniziò a sommergere di fuoco il fianco destro della colonna Confederata che avanzava. I Federali di Davis, che arrivavano dall’altro lato, colpirono i Ribelli sulla loro sinistra mentre la sua artiglieria cominciò ad aprire vuoti nelle file degli assalitori. Johnson comprese presto che la resistenza più forte stava venendo dai fianchi e dal fuoco di batterie sparse. Il suo fronte era virtualmente libero da opposizione ed egli ordinò intelligentemente alle sue truppe di avanzare a passo accelerato. Quando emerse dalla linea degli alberi che avevano segnato la prima posizione di Wood, Johnson vide le truppe di Davis precipitarsi a sinistra, mentre due delle brigate di Sheridan erano schierate sul lato nord verso Thomas. Sulla destra di Johnson, le due brigate di Wood erano ancora nell’atto di rinserrare su Reynolds. Mentre Johnson ruotò per prendere alle spalle le brigate di Wood e Brennan , Hindman colpì in pieno Davis e Sheridan, gettandoli in confusione. Quando Brannan cedette, la divisione di Van Cleve rimase esposta al fuoco nemico e si unì alla fuga. In un bagliore di lampi grigi l’intera destra dell’Unione si disintegrò.
Dappertutto sembrava che i soldati dell’Unione fuggissero nel panico più totale, per i campi e giù per la Dry Valley Road verso il McFarland gap, l’unica strada disponibile per arrivare a Chattanooga e alla salvezza. La scena che si presentava davanti agli occhi di uno spettatore era indicibile. Il prode ma spesso imprudente Hood raggiunse Johnson alla fattoria di Dyer e l’esortò ad avanzare. “Vada avanti e si tenga davanti a tutti” gridò Hood, aveva il braccio ancora appeso al collo per la ferita di 10 settimane prima a Gettysburg. Qualche attimo più tardi, Hood fu colpito di nuovo. Questa volta una pallottola Minie fracassò la sua gamba destra. Cadde dal cavallo nelle braccia di alcuni membri della sua vecchia Brigata del Texas che lo portarono in un ospedale da campo dove la gamba gli fu amputata. Nel frattempo Longstreet era estasiato vedendo le sue truppe che spazzavano via gli uomini in blu di fronte a loro. “Hanno lottato fino all’ultimo uomo e anche lui sta scappando” esclamò. Solamente due unità Federali offrirono una certa resistenza.


Snodgrass House

Una volta che la rotta incominciò i cavalleggeri di Wilder, dell’ Indiana e Illinois, furono capaci di respingere un nemico di gran lunga numericamente superiore a loro grazie agli Spencer a retrocarica. L’assistente del ministro della Guerra, Charles Dana, era con l’armata del Cumberland a Chickamauga per riferire, con una serie di rapporti a Washington, sui progressi della guerra.
“Fui svegliato dal rumore più infernale che io abbia mai sentito” ricordò, “Io sedevo sull’erba e la prima cosa che vidi fu Rosecrans farsi il segno della croce, egli era un cattolico molto devoto. Bene, mi dissi, se il generale si fa la croce, siamo in una situazione disperata”. Col tempo il furioso assalto Confederato guadagnò metro su metro, spazzando via non solo le truppe Federali ma anche Rosecrans e due dei suoi comandanti di corpo, Crittenden e McCook. Dopo avere organizzato la ritirata di uomini, animali e mezzi sulla Strada della Dry Valley, Rosecrans ed il suo capo di stato maggiore, (il futuro presidente) Gen. James A. Garfield, si fermarono per un momento. A quella distanza i suoni della battaglia erano attutiti. Rosecrans e Garfield misero le orecchie a terra ma ancora non erano consapevoli della rotta di Thomas e dell’ala sinistra dell’esercito dell’Unione. Se avesse avuto conoscenza della situazione complessiva, probabilmente, Rosecrans sarebbe stato in una situazione migliore, anche se solo di poco. Thomas, per fortuna della causa dell’Unione, era ben lungi dall’essere finito.
James Longstreet
Quelle truppe che non avevano abbandonato il campo le aveva raggruppate sul pendio di uno sperone boschivo che puntava verso Missionari Ridge.
Da questa posizione strategica, la Collina di Snodgrass, chiamata così da una famiglia locale, ritenne possibile proteggere il grosso dell’armata ritirandosi attraverso la cresta di McFarland gap e le posizioni originali della linea sinistra dell’Unione. Se solamente questa linea fosse stata in grado di tenere! Un insieme disordinato di nordisti, dai singoli uomini alle brigate, si riunì per l’ultima resistenza. Virtualmente tutta l’organizzazione di comando era scomparsa ma i soldati, seppure sfiniti, in gran fretta si disposero in linea per controbattere il nemico avanzante in stato di eccitazione per la momentanea vittoria. I Ribelli si schierarono su una posizione difensiva, ed una tregua transitoria si stabilì nel campo di battaglia.

Con la meta chiaramente di fronte a loro, i Confederati imbaldanziti, sorsero all’unisono ed assalirono il nemico con vigore rinnovato. Spinsero fino ad arrivare a pochi piedi dalle posizioni dell’ Unione ma solamente per essere respinti più volte, e ogni volta di nuovo lasciavano sul terreno dietro di sé decine di morti e feriti.
Con tre delle divisioni di Longstreet che quasi lo pressavano fino al punto di rottura, Thomas osservò una nube di polvere ed un grande numero di truppe che si muovevano verso lui. Erano amici o il nemico? Quando la colonna che avanzava si avvicinò, Thomas ebbe la risposta. Era il Gen. Gordon Granger con due brigate del corpo di riserva dell’esercito dell’Unione al comando del Brig. Gen. James Steedman.
James Steedman
Queste truppe fresche (ma in battaglia per la prima volta) non solo portarono fucili in più ma anche munizioni disperatamente necessarie ai difensori della Collina di Snodgrass che fino a quel momento erano ricorsi alle cartucciere dei morti e feriti. Da due giorni Granger proteggeva il nord del campo di battaglia sulla Strada di Rossville. Dal pomeriggio della domenica stava spingendo per gettarsi nella mischia. Finalmente, quando non riuscì a sopportarlo più, ruggì “Sto andando da Thomas, con o senza ordini”.
Ad un certo punto, i Ribelli che pressavano davvero duramente, presero la cresta della Collina di Snodgrass, piantandovi la loro bandiera di guerra. Grazie a numerose azioni di eroismo individuale gli yankee, caparbiamente, li respinsero ancora una volta indietro. Nessun singolo atto di valore fu più spettacolare di quello di Steedman stesso che afferrò la bandiera reggimentale dalle mani di una unità che arretrava e gridò: “andate pure indietro ragazzi ma la bandiera non può venire con voi!”
Quando la luce del giorno cominciò ad affievolirsi, Thomas cavalcò alla sinistra per controllare personalmente il ritiro delle forze che erano rimaste sul campo, lasciando Granger al comando sulla collina di Snodgrass. Longstreet aveva inviato la divisione di Preston in un tentativo da “tutto per tutto” di prendere la posizione. Il movimento verso l’Apertura di McFarland cominciò mentre gli assalti di Preston stavano progredendo. I difensori della collina di Snodgrass erano di nuovo senza munizioni. L’ordine di Granger fu di innestare le baionette e caricare lungo le linee del 21° e 89° Ohio ed il 22° Michigan, gli ultimi tre reggimenti rimasti. La carica disperata servì a fornire alcuni minuti di respiro per il resto dell’esercito. Mentre gli ultimi 563 soldati dell’Unione, sulla collina furono accerchiati dai Confederati di Preston, la lunga marcia notturna verso Chattanooga cominciò per quei fortunati che riuscirono a scappare. Secondo una propria stima, Longstreet, aveva ordinato 25 assalti separati contro Thomas prima di ottenere un successo.
La tenacia della difesa della Cresta di Ferro di cavallo fornì tempo prezioso all’Armata del Cumberland. Purtroppo non contribuì a far ricredere Bragg sul fatto che le sue forze avevano ottenuto una grande vittoria e la avrebbero completata annientando il nemico allo spuntar del giorno dopo. Nemmeno gli umori forti dei suoi soldati, lungo tutta la linea ad esultare, erano abbastanza per convincere il loro comandante. Bragg era preoccupato dalle perdite terribili di 17.804 uomini, 2.389 morti, 13.412 feriti e 2.003 prigionieri. L’esercito dell’Unione, dopo avere subìto 16.179 perdite, 1.656 morti, 9.749 feriti e 4.774 prigionieri si ritirò dietro le difese di Chattanooga senza ulteriore molestia.
La storia è stata meno che generosa con Bragg, non senza causa.
Pur se è vero che egli perse un terzo dei suoi effettivi a Chickamauga, in nessun’altra occasione, in quattro anni di lotta, vi fu una più grande opportunità di far seguire a un trionfo sul campo di battaglia l’inseguimento di un nemico battuto. Se Bragg avesse attaccato ed avesse distrutto Rosecrans il 21 settembre, ci sarebbe stato ben poco a contrastare un’avanzata verso il Fiume Ohio. Anche in questa occasione Bragg non si smentì. Come già accaduto a Perryville e a Murfreesboro lasciò che la vittoria divenisse inutilmente tronca!
Rosecrans, d’altra parte, aveva visto un ordine sbagliato far naufragare la sua reputazione militare e pressoché distruggere il suo esercito.
La sua campagna, quasi perfetta della primavera ed estate, era finita con l’Esercito del Cumberland tappato dentro Chattanooga ed il nemico che stringeva il cappio occupando le alture di Lookout Mountain e Missionary Ridge. Lincoln perse fiducia nell’abilità del vecchio Rosey di comandare, disse di lui “sembrava sbalordito e confuso, come un’anatra che aveva avuto una botta sulla testa”.
Chickamauga, la battaglia di due-giorni più sanguinosa della guerra intera, si dimostrò un terreno ricco di opportunità perdute per i Confederati. Mentre Bragg dispose l’assedio a Chattanooga con un esercito inadeguato a fare quel lavoro, al Gen. Ulysses S. Grant, l’eroe di Vicksburg fu dato il comando di tutto l’Ovest cambiando lo stato delle cose. Rinforzi si riversarono da est e dell’ovest. L’Armata del Cumberland pareggiò il conto coi ribelli in una carica da poema epico sulla Cresta del Missionario, durante la campagna di novembre. E quando il soldato dell’Unione mise di nuovo piede sul campo di battaglia di Chickamauga, era ormai in marcia per Atlanta.