Scuole, istruzione e insegnanti nel west

A cura di Sergio Mura

Bambini a scuola
Alla frontiera c’era giusto il tempo per imparare quel che era utile a sopravvivere. L’inclemenza del clima, le difficoltà di relazione tra bianchi e con gli indiani, la distanza dalla civiltà, la natura sostanzialmente ostile, erano tutti elementi che rendevano quasi inutile pensare a qualcosa legato all’istruzione delle persone. D’altro canto, quando erano pochissimi gli adulti che sapevano leggere o far di conto, era perlomeno un azzardo pensare alla scuola ed alla sua promozione.
Solo dopo il 1870 gli stati decisero di affrontare seriamente la problematica, istituendo i distretti scolastici nel tentativo di migliorare la diffusione dell’istruzione in tutto il West.
Nonostante queste premesse, in numerosi avamposti della civiltà, a ovest del Missouri, c’era sempre chi tentava di istruire i propri bambini.

L’istruzione
Le sessioni scolastiche dipendevano principalmente dal posto in cui esse si svolgevano e più in particolare dai capricci del clima e dall’esigenza familiare che i ragazzi aiutassero a casa, specialmente nelle regioni in cui erano diffuse le aziende agricole.
Durante il primo periodo dei pionieri e dei primi insediamenti le scuole, quando c’erano, venivano anche usate come centri di ritrovo per le comunità. Divennero quindi non solo posti per istruire i bambini che dovevano imparare a leggere e scrivere, ma anche luoghi in cui la gente si incontrava per fare tutta una serie di attività quali le elezioni, gli incontri pubblici, le serate danzanti e altre occasioni sociali.
In Oklahoma le prime scuole funzionanti furono quelle gestite dagli indiani; gli stessi indiani che si occupavano di insegnare e di fare funzionare queste scuole. Le scuole erano degli indiani Cherokee, Choctaw, Creek, Chickasaw e Seminole.


Bambini indiani alla Carlisle School

I Cherokee gestivano le loro scuole già prima del loro spostamento nel Territorio Indiano negli anni ’30 non solo gestirono scuole rurali nella nuova riserva, ma costruirono anche collegi maschili e femminili in cui tenere corsi avanzati di studio per i componenti della tribù.
I Choctaw iniziarono a organizzare i propri corsi di studi subito dopo il loro trasferimento nel Territorio Indiano e alla fine si trovarono a gestire ben nove collegi a partire dal 1848.
Creek, Chicasaw e Seminole avevano le loro scuole, ma l’opportunità di studiare non veniva offerta a tutti gli indiani.
I corsi scolastici delle scuole indiane prevedevano prevalentemente un’istruzione nelle materie inglese, latino, pronuncia, aritmetica, storia, lettura, e anche argomenti legati alla pratica e al mondo del lavoro come agricoltura, carpenteria, meccanica, cucina, taglio del legno e cura dei bambini.
Alcune tribù prevedevano facilitazioni per fare studiare le persone inabili, con difficoltà alla vista, o persino con problemi mentali. Quando ancora altre tribù furono trasferite nel Territorio Indiano, all’interno delle riserve vennero avviate numerose scuole per i bambini e alcune classi furono organizzate direttamente all’interno della riserva; altri bambini, invece, venivano forzatamente inviati verso altri collegi gestiti dai bianchi in altre regioni, tra cui ricordiamo la Carlisle School.
In generale possiamo dire che la gran parte dello sforzo educativo portato avanti dai bianchi in quel periodo per educare i bambini indiani era diretto a produrre una rapida assimilazione culturale dei bambini nella società dei bianchi.

Le scuole
Le prime scuole della frontiera vennero avviate all’interno di case private o in capanne grezze e nei primi corsi veniva usato qualunque materiale educativo fosse possibile trovare nei dintorni. La Bibbia era spesso l’unico testo scritto disponibile per chiunque avesse il desiderio di insegnare ai propri figli o agli altri bambini a leggere. Le aule, prevalentemente, avevano il pavimento in terra battuta e questo pavimento serviva anche come lavagna; le insegnanti – che erano in genere le mamme dei bambini o qualche vicina che sapeva almeno leggere – potevano scarabocchiare le lettere dell’alfabeto o facili problemi di aritmetica direttamente sul pavimento usando un legno appuntito.


Una famiglia porta i figli a scuola

Le attrezzature a disposizione della classe erano molto poche e povere e in genere includevano un barile di legno, da usare come scrivania dell’insegnante, e varie scatole da imballaggio o direttamente il tavolo su cui si mangiava, come banchi per gli studenti.
In un primo momento le scuole e la loro costruzione, oltre che l’assunzione degli insegnanti, dipendevano esclusivamente dalle risorse finanziarie messe a disposizione dalle famiglie che vivevano in una certa area e che erano interessate alla realizzazione di un progetto di istruzione dei fanciulli. Venivano volentieri accettati anche i contributi in natura. In quest’ultimo caso qualcuno donava lo spazio per costruire la scuola e altri aiutavano a costruirla.
Spesso si adattavano a scuole le capanne di legno abbandonate o in molti casi, soprattutto nelle pianure, le case scavate nel fianco di una collina o costruite con zolle di terra. Una tipica scuola del west aveva le pareti piene di fessure non tappate, due piccole finestre, un pavimento di terra battuta e il riscaldamento assicurato da un piccolo camino. Gli studenti si sedevano su un tronco appoggiato al pavimento con delle piccole gambe di legno e fissato alle pareti della capanna. L’insegnante non aveva né sedia né tavolo e non c’era alcuna lavagna. Nonostante tutto questo l’insegnamento andava avanti nella misura in cui l’insegnante riusciva condividere le proprie conoscenze.
Spesso nelle prime aule i piccoli studenti sedevano su sedie così alte che le loro gambette stavano a dondolare tutto il giorno. Nel corso della stagione invernale le aule venivano riscaldate con stufe a legna. Gli studenti si sedevano in prossimità delle stufe finché non avevano troppo caldo, mentre gli altri erano ancora al freddo. A quel punto gli studenti più vicini al fuoco dovevano semplicemente ruotare con quelli che erano più lontani. In questa maniera si faceva una turnazione per riuscire a riscaldarsi tutti.


Una maestra e i suoi alunni in una tipica scuola del west

Gli studenti in genere non avevano mappe, disegni, carte geografiche e neppure molti libri. Non mancava mai un libro di pronuncia e in ogni caso altri libri venivano portati direttamente dall’insegnante che li usava con tutti i ragazzi. Libri molto utili e richiesti, ma che non sempre erano disponibili, erano certamente i dizionari e gli almanacchi. Gli studenti in genere cercavano di impegnarsi insieme alle loro famiglie per procurare altri strumenti utili come i libri, le tavole di ardesia, righe e matite.
In genere i ragazzi raggiungevano la scuola a piedi, in groppa a un cavallo o talvolta persino guidando un calesse. Era molto raro che gli adulti potessero portare i bambini a scuola tutti i giorni. Le scuole, in genere, si trovavano al centro di un insediamento in maniera da facilitare il loro raggiungimento da parte delle famiglie.
Generalmente i bambini portavano con sé il cibo per il pranzo che veniva chiuso in una piccola pentola.
Le scuole diventavano spesso il centro della vita di una comunità per tutto il periodo in cui restavano aperte. Spesso venivano utilizzate come luogo in cui svolgere servizi religiosi, incontri pubblici, divertimenti, elezioni e persino matrimonio funerali almeno finchè non ci si dotava di una chiesa.


Genitori, insegnanti e bambini a scuola di domenica

Le scuole spesso praticavano la segregazione razziale e così accadeva, ad esempio, che in California i ragazzi afroamericani non potessero prendere parte alle lezioni nelle scuole frequentate dai bambini bianchi, oppure era necessario organizzare classi separate per loro. Allo stesso modo, anche i bambini di origine asiatica o messicana avevano difficoltà a iscriversi nelle scuole frequentate dai bambini bianchi. La segregazione razziale non veniva praticata ovunque e molto spesso nelle zone rurali bambini di differenti etnie studiavano nelle stesse classi.

Gli insegnanti
I primi insegnanti erano spesso i genitori, specialmente madri, dei bambini. L’assunzione di un’insegnante si verificava solo quando un numero sufficiente di famiglie si insediava nella stesso posto, rendendo utile la spesa. In molti casi, specialmente nel primo periodo di diffusione della scolarizzazione, la paga degli insegnanti era interamente a carico dei genitori dei bambini che pagavano una piccola cifra mensile per ogni bambino. Il costo era compreso tra un dollaro e due dollari al mese per ogni bambino. Molto spesso l’insegnante andava a vivere in casa delle famiglie facendo un turno tra quelle che si rendevano disponibili.
Naturalmente questo sistema rischiava di procurare grattacapi agli insegnanti che molto spesso erano testimoni di liti tra le varie famiglie. In particolare possiamo ricordare il caso di un’insegnante che verso la fine del 1890 e i primi del 1900 fu testimone dell’organizzazione di un vero e proprio agguato da parte di una famiglia ai danni di un’altra famiglia di allevatori. L’insegnante in quel periodo viveva in casa di una delle due famiglie.


I bambini andavano a scuola anche così

L’agguato fu portato voi a termine e nel corso di questo perse la vita un ragazzo di 14 anni, alunno dell’insegnante, e quest’ultima venne chiamata in causa in quanto non aveva denunciato gli assalitori.
L’insegnamento era una delle poche professioni veramente accettate per le donne durante il periodo della conquista del West e spesso le donne riuscivano a mettere da parte dei soldi o aiutare la propria famiglia insegnando. Gran parte delle insegnanti era composta da giovani donne; alcune di esse avevano appena 16 o 17 anni e avevano completato almeno una parte degli studi ed erano riuscite a dimostrare una certa abilità nell’insegnamento anche se non avevano alcun diploma o certificato che attestasse questo.
Le prime insegnanti avevano l’appoggio completo dei cittadini del luogo in cui era stata costruita una scuola.
Più avanti negli anni, quando vennero organizzate le scuole di Stato e regolari corsi di istruzione con tanto di standard minimi, gli insegnanti dovettero mostrare di aver ottenuto un certo profitto nei loro studi prima di riuscire a ottenere un lavoro.
Se è vero che l’insegnamento garantiva una giovane donna l’opportunità di lavorare e questo era in genere accettato dalle comunità, è altrettanto vero che questa posizione sociale si perdeva in un soffio qualora l’insegnante decideva di sposarsi.


Una vecchia scuola ristrutturata per i turisti

A quel tempo infatti si credeva che un insegnante non dovesse sposarsi perché qualora lo avesse fatto sarebbe stato opportuno dedicarsi alla famiglia.
Gli insegnanti in genere potevano scegliere quali materie preferivano insegnare, ma la lettura, la scrittura, la dizione e la grammatica dovevano essere sempre incluse nel loro curriculum; altri importanti corsi come quello di aritmetica, geografia, geometria e storia venivano insegnati solo quando si riusciva a procurare i libri adatti.
È noto un caso in cui un’insegnante usava una mela e una palla al posto di un mappamondo, visto che quest’ultimo non era possibile averlo. I testi su cui si studiava erano talvolta semplici copie di giornali che era stato possibile procurare nella zona in cui c’era la scuola.
La paga di un’insegnante in genere andava dai 15 ai 20 dollari al mese, sebbene durante la corsa all’oro della California in certe aree fosse certamente ben più alta.
All’insegnante era quasi sempre richiesto di fornire un grande quantitativo di servizi alla scuola. Un’insegnante a tal proposito diceva: “non solo devo insegnare, ma devo fare anche l’amministratrice, la madre, il dottore, la baby-sitter, il giudice e la giuria, l’artista, la cuoca, la bibliotecaria, il custode, il carpentiere, lo psicologo… in questa comunità rurale opero in posizione molto ravvicinata ai bambini e alle famiglie; i loro problemi diventano spesso i miei problemi e questo rende il mio lavoro molto complicato.”
Durante l’ultimo periodo della corsa a ovest tutta la frontiera si dotò di una struttura organizzata per la diffusione dell’istruzione. Questo garantì uno standard minimo accettabile per l’istruzione e soprattutto la possibilità per tutti i bambini di partecipare a un corso di studi, anche quelli di famiglie che non avevano disponibilità per iscriverli a scuola e pagarne i costi.

Gli anni scolastici
Gli anni scolastici duravano generalmente da qualche settimana a qualche mese e la durata stessa era strettamente dipendente dal tempo atmosferico ed altre situazioni particolari. Era molto complicato, ad esempio, portare avanti un corso di studi nel periodo in cui i bambini venivano trattenuti a casa per aiutare i genitori nel lavoro di tutti i giorni, ad esempio quando venivano piantate le sementi nei campi o nei periodi del raccolto, oppure ancora in periodi in cui era necessario radunare tutte le forze per la gestione del bestiame. Le classi non potevano lavorare neppure nel periodo in cui il tempo era particolarmente inclemente, anche perché gli spostamenti in certi casi erano veramente troppo pericolosi per i bambini e diventava impossibile raggiungere la scuola.
Era raro che l’educazione scolastica andasse oltre un ciclo primario o secondario, soprattutto nella prima parte della storia del West. Dopo il 1862 ci fu una legge speciale che obbligava i collegi a fornire anche un’istruzione tecnica e collegata all’agricoltura. Nel 1890 questa legge fu integrata da un’ulteriore disposizione con cui si attribuivano fondi finanziari alle scuole che decidevano di ospitare bambini di etnie diverse.

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