Nantan Juh del popolo Apache e Porfirio Diaz

A cura di Gian Maria Tolu

Al centro, forse, c’è Juh
Dopo che la riserva Chiricahua venne soppressa nel 1876, la maggior parte degli Apache decise di non recarsi a San Carlos con Tazah, ma di seguire Juh in Messico. Ecco cosa raccontò Daklugie su suo padre e i meeting che ebbe con Porfirio Diaz: “Ogni uomo decise di restare con Juh. Erano buoni guerrieri, costretti dalla disperazione a fare quel passo. I messicani avevano invaso la loro terra, ucciso i loro cervi, e li avevano sccciati dai loro vecchi territori. Come avrebbero potuto procurarsi cibo? I loro nemici non avevano grandi mandrie di cavalli e bestiame? Perché avrebbero dovuto vagare affamati con quell’abbondanza di cibo nella loro stessa terra?”
“Per altre necessità tutto ciò che dovevano fare era osservare i convogli di carri che arrivavano da Chihuahua City, e quando uno di essi restava isolato, aiutare sé stessi.
E loro fecero esattamente questo. Anche prima che un convoglio di carri lasciasse Chihuahua City, Juh ne conosceva sia il contenuto sia la destinazione. Vi furono diverse occasioni in cui catturò un intero convoglio di carri senza sparare un colpo. Juh e Geronimo potevano sempre sconfinare in Arizona e, prima che gli USA stringessero un accordo con i governanti di Chihuahua e Sonora che permettesse gli inseguimenti oltre confine, le evasioni furono compiute così facilmente come andare avanti e indietro.
Porfirio Diaz
Sia Juh che Geronimo parlavano un po’ di spagnolo. Erano pochi i nostri uomini che non parlassero un po’ di questa lingua. Molti erano chiamati con nomi Messicani (come Geronimo-da Jerome). Ma questo venne dopo. Comunque, era conosciuto con il suo nome Apache che non pronuncerò.”

Juh aveva un tale successo nelle sue scorrerie che il Governatore di Chihuahua desiderò incontrarsi ed avere un colloquio con lui. Mio padre aveva lo stesso scarso desiderio di pace dei Messicani. Venne a sapere che non solo il governatore ma El Presidente desiderava vederlo. Così egli scelse il luogo dell’incontro con cura. Era su una montagna con non una, ma molte vie di fuga in caso di tradimento. Egli domandò che solo cinque uomini venissero al rendezvous e che venissero disarmati. Inoltre, scelse cinque uomini, ognuno dei quali era fidato e che non poteva essere ingannato. E sedettero in consiglio. Juh attese i loro discorsi. Ci volle tempo, ma alla fine l’oggetto (del discorso) fu affrontato da Diaz (Porfirio Diaz, Presidente del Messico). Fu veramente diplomatico nel suo approccio. Chiese l’aiuto di mio padre e della sua banda nel controllare le depredazioni che frequentemente avvenivano in Chihuahua e specialmente lungo le strade usate per il commercio.
Juh gli disse solennemente che avrebbe preso precauzioni per la difesa dei suoi Apache. Questo non era esattamente ciò che il Presidente intendeva comunicare. Commercianti messicani, così come molti viaggiatori avevano subito imboscate, erano stati derubati, ed uccisi. Cavalli, muli e bestiame erano stati rubati.


Guerrieri Apaches

“La nostra terra è stata invasa e i nostri cervi sterminati” replicò mio padre. “La nostra terra è stata presa agli Indiani e la loro selvaggina distrutta finchè il mio popolo fu ridotto alla fame. Perché le mie donne e bambini dovrebbero morire di fame con grandi mandrie che pascolano nella loro terra? Che cosa dovremmo fare?”
Diaz non disse nulla per un po’. Quindi parlò rapidamente rivolto a Terrazas (Luis Terrazas, Governatore del Chihuahua e proprietario di una grande distesa di terre e bestiame) così rapidamente che Juh non potè capire tutto quello che disse. Finalmente si girò verso mio padre e disse: “Se siete affamati, uccidete il bestiame. Non uccidete cavalli e muli per la carne, ma prendete bestiame. Non uccidete le vacche, ma uccidete i maschi. Quindi questi aumenteranno per tutti.”
Mio padre pensò e fu d’accordo con questo. Sentiva che dovevano ancora arrivare molte rimostranze e aspettò. Il presidente finalmente disse: “Questo scalping, non permetterlo.”
“Chi ha iniziato a scalpare?” Domandò Juh. “Forse che il tuo Gobernador non offre cento pesos per gli scalpi di uomini Apache, cinquanta per quelli delle donne, venticinque per quelli dei bambini? E forse che non prendono molti più capelli dal tuo popolo che non dal mio? Ricompense non sono forse date per gli scalpi ogni giorno nella tua Città dei Muli? Se tu fermerai il tuo popolo dal prendere capelli, io fermerò il mio; ma non prima che tu lo faccia”.


Ancora guerrieri Apache sulla pista

“Io voglio la pace” – disse Diaz – “e quindi ordinerò questo.”
“Anche io voglio la pace” – disse Juh – “E tu puoi fare meglio che dare ordini. Potresti verificare che siano obbediti.”
E così terminò l’incontro tra i due.
“Non sono riuscita a trovare documenti sul fatto che tuo padre abbia mai incontrato Diaz” – disse Eve Ball a Daklugie – “o anche Terrazas. Ovviamente, ci saranno resoconti in spagnolo.”
“Juh si incontrò con Diaz non solo una volta, vi furono due o tre meetings. Io ero un bambino, ma ero con lui quando avvenne quello sul fianco della montagna. I mie due fratelli, Delzhinne e Daklegon, sedettero in consiglio con loro durante gli altri.”
“Hai un’idea del perché non furono prese registrazioni di questi incontri?” Daklugie indulse in uno dei suoi infrequenti sorrisi. ”Pensi che a El Presidente del Messico sia piaciuto strisciare verso un ignorante selvaggio? E così lui descrisse mio padre. Pensi che avrebbe voluto che il Messico sapesse che aveva perso la faccia incontrando un apache?”

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