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Buckshot Roberts e la sparatoria di Blazer’s Mills

A cura di Mario Raciti


Una delle figure più controverse ed enigmatiche che furono coinvolte nella Lincoln County War fu sicuramente Andrew “Buckshot” Roberts. Quest’uomo rimase un perfetto sconosciuto fino all’inizio degli scontri, e di conseguenza tutto ciò che diremo su di lui è solo quel poco che egli stesso o suoi conoscenti hanno raccontato, e quindi è necessario spostarci nel campo delle ipotesi.
Si sa che era un uomo del Sud (un Southerner) e che era nato nel 1837, come egli stesso avrebbe detto.
Non ebbe una storia affascinante, ma si limitò ad una vita di vagabondaggio, alla partecipazione nella guerra civile per l’esercito Nordista e a qualche anno come cacciatore di bisonti insieme a Buffalo Bill Cody, quando riforniva di carne i lavoratori della ferrovia.
Lui stesso disse di esser stato anche nelle file dei Texas Rangers, ma dai documenti degli stessi non risulta confermabile la sua dichiarazione. Più probabilmente era stato inseguito dai Texas Rangers, per via di alcune “illegalità”. Questa fu, a detta sua, la ragione per cui lasciò il Texas e si spostò nella Contea di Lincoln (New Mexico).
Una sparatoria
Raccontava anche che durante una battaglia era rimasto ferito in modo permanente, e che nella sua spalla destra erano rimasti alcuni proiettili: a causa di ciò gli venne affibbiato il soprannome “Buckshot” (“Pallettoni”). Come conseguenza di questa menomazione, Roberts doveva necessariamente maneggiare il fucile impugnandolo all’altezza del fianco, in quanto era fisicamente impossibile per lui alzare il braccio, per via dei proiettili nella spalla. Nonostante ciò, era considerato un buon tiratore ed un eccellente cavaliere, e veniva descritto come “coraggioso”, “che non conosce la paura”, “difficilmente impressionabile”, ma anche “irritabile”, “scontroso”, “un serpente”.
Secondo i fuorilegge Henry Brown e John Middleton, il vero nome di Roberts era in realtà Bill Williams. Lo stesso Roberts spiegava che quello era uno degli “alias” che utilizzava in casi “pericolosi”, in quanto a quei tempi “Bill” o “Billy” erano nomi comunissimi.
Di lui si dice anche che avesse fatto parte della banda di Jesse Evans (i “Seven Rivers Warriors” – “Guerrieri dei Sette Fiumi”), uno dei tirapiedi del duo Murphy-Dolan, che aiutava questi ultimi nell’ascesa politica ed economica all’interno della città di Lincoln, ma ciò non risulta provato. Quando essi si scontrarono con i nuovi arrivati Tunstall e McSween, Roberts comprò alcuni capi di bestiame e un piccolo pezzo di terra nei pressi del Rio Ruinoso, non lontano dalla città.
Se la sua presenza nella banda Evans non è certa, risulta però quasi sicuramente che Roberts fece parte di un’altra banda di Dolan, guidata dal vice-sceriffo Jacob “Billy” Mathews, e che aveva il compito di confiscare il bestiame dei ranch intorno alla città, soprattutto di quello di Tunstall.
Di questa banda facevano parte anche George Hindman, John Hurley, Manuel Segovia, Frank Baker, Tom Mill e lo stesso Jesse Evans.
L’unica foto di Dick Brewer
Nel pomeriggio del 13 Febbraio 1878, la banda arrivò al ranch di Tunstall. In quel momento al ranch erano presenti Billy the Kid, Dick Brewer, Fred Waite, John Middleton, Rob Wìdenmann, Godfrey Gauss, William McCloskey ed altri otto, tutti ben armati. Quando videro di essere più numerosi degli uomini di Dolan, si rifiutarono di consegnare il bestiame e ordinarono alla banda di Mathews di andarsene. Essi, consapevoli della loro inferiorità numerica, tornarono a Lincoln e fecero rapporto allo sceriffo Brady (che, lo ricordiamo, era in amicizia con Murphy e Dolan).
Cinque giorni dopo, Tunstall stava seduto sul suo calesse e ritornava al ranch insieme ai suoi cowboy, Billy the Kid, Middleton, Brewer, Waite e Windenmann, quando essi, temendo un qualche attacco, si allontanarono da Tunstall per dare una controllata in giro. Fu in quei pochi minuti che la banda di Dolan si avvicinò al calesse e uccise Tunstall sparando da distanza ravvicinata. Sebbene fosse uno dei membri della banda che arrivò al ranch di Tunstall quel pomeriggio del 13, Roberts insistette nel dire di non essere stato insieme al gruppo che uccise Tunstall.
In seguito alla morte dell’allevatore inglese, il suo pard, l’avvocato Alexander McSween, organizzò una banda che chiamò The Regulators (I Regolatori) e che aveva come unico scopo la vendetta della morte di Tunstall. Componenti di questa posse, il cui leader era Dick Brewer, erano Billy the Kid, Frank McNab, Waite, Jim Franch, Charlie Bowdre, John Middleton e Henry Brown. McSween emise dei mandati legali per tutti coloro che erano implicati nell’assassinio di Tunstall, compreso Buckshot Roberts.


Blazer’s Mill immediatamente dopo la sparatoria

I Regolatori, durante le settimane successive, fecero piazza pulita degli accusati, iniziando così la loro vendetta. Morton e Baker vennero raggiunti e arrestati, e uccisi durante un tentativo di fuga.
L’1 Aprile fu la volta dello sceriffo Brady, crivellato di colpi in una strada di Lincoln. Uno per uno, i membri della banda Dolan furono spazzati via, e anche Buckshot Roberts era nella lista di quelli che sarebbero morti con gli stivali ai piedi puniti dalle pistole e dai fucili dei Regolatori.
Quando Roberts scoprì di essere in quella lista, decise velocemente di levare le tende da Lincoln e scappare. Il 2 Aprile vendette il suo ranch ad un tizio di Santa Fe, che gli spedì il saldo al post office di Blazer’s Mill.


Una foto di Blazer’s Mills nel 1891

Brazer’s Mill era un ammasso di edifici in legno lungo la riva nord del Tularosa, un piccolo fiume che provvedeva all’alimentazione del mulino, ed era gestito dal dottor Joseph Hoy Blazer, un dentista.
Gli alberi venivano abbattuti dalle vicine montagne, trascinati al mulino e segati sottoforma di tavole e assi.
L’area era affittata dal governo federale e serviva come quartier generale dell’Agenzia Indiana dei Mescalero, con Frederick Godfroy a dirigerla.
Lo Stato vi allevava bestiame bovino da destinare agli indiani della zona.
Blazer, con l’aiuto del figlio e di altri uomini, dirigeva il mulino e di tanto in tanto svolgeva anche il ruolo di dentista e postino.
Blazer aveva costruito una casa a due piani di adobe nell’eventualità di un attacco indiano, ma in quel momento veniva utilizzata come sede dell’Agenzia, ed era occupata da Godfroys. Sul retro vi era un’ampia stanza che serviva da emporio. La parte anteriore dell’edificio comprendeva un ristorante, gestito da Giara Godfroy, moglie dell’agente indiano. Più avanti, c’erano degli edifici di adobe ad un piano, uno dei quali era la casa di Blazer, e un altro il suo ufficio, anche se alcuni dicono che fosse nell’angolo nord-ovest dell’agenzia.
Quel giovedì mattina (4 Aprile 1878), Roberts arrivò presto all’ufficio postale per ritirare i suoi soldi. Quando Blazer gli disse che non erano ancora arrivati, lo invitò dentro a fare colazione. Roberts smontò dal mulo ed entrò nell’edificio. Mentre stavano bevendo il caffé, un apache Mescalero che stava radunando il bestiame si precipitò da Blazer, dicendo che c’erano degli uomini che avevano ucciso un capo e lo stavano mangiando. Dalla descrizione che ne fece l’indiano, Blazer riconobbe i Regolatori e consigliò a Roberts di scappare, in quanto la banda sarebbe potuta capitare al mulino.


La mappa del posto della sparatoria

Roberts acconsentì e, prima di salire in sella, disse a Blazer di inviare la sua eventuale posta a Las Crucis, dove si sarebbe stabilito. Dopodichè spronò lungo la pista di Las Cruces, circa 100 miglia a sud-ovest, trascinandosi dietro il cavallo con le provviste.
Stava cavalcando da un’ora, quando vide la banda dei Regolatori che cavalcava verso il mulino di Blazer. Si nascose tra gli alberi, e potè così riconoscere Billy the Kid, Bowdre, Brewer e gli altri. Continuò a cavalcare per altri venti minuti, fin quando non vide il carretto che portava la posta all’ufficio postale. Girò il cavallo, e seguì nuovamente la pista verso il mulino di Blazer.
I Regolatori, dopo l’uccisione di Brady, si erano ormai allontanati definitivamente da Lincoln, almeno fin quando le acque non si fossero calmate, ed avevano iniziato a battere la campagna in cerca di altri componenti della banda di Dolan da poter uccidere. Alla fine, avevano pensato che Roberts si sarebbe diretto da Blazer, e così fecero anch’essi. Quel giorno la banda era composta da Billy the Kid, John Middleton, Charlie Bowdre, Frank Coe e suo cugino George Coe, Stephan Stevens, Doc Scurlock, McNab, Henry Brown, Dick Brewer e Waite.
Arrivarono al mulino, scesero da cavallo e ordinarono che i loro cavalli venissero rifocillati e abbeverati. Blazer, dopo averli accolti, seppur con riluttanza, chiamò il figlio Almer e due suoi amici, Si Maxwell e Willie Pits, dicendogli di condurre i cavalli prima al torrente e poi ai corral a sud dell’agenzia. Poi disse alla banda che c’era un pasto caldo a disposizione.
I banditi presero i fucili dai foderi ed entrarono in casa. Si sedettero al lungo tavolo di legno e vennero serviti.
Nel frattempo Roberts era arrivato su un’altura, da cui poteva scorgere il mulino, ma non il recinto con i cavalli, né tantomeno i suoi inseguitori all’interno del ristorante. Convinto che avessero proseguito oltre, Roberts legò il cavallo e condusse il suo mulo giù per il pendio, fino al mulino.


Blazer’s Mills

Superato il torrente, si fermò a chiacchierare con i ragazzi, ma essi non dissero niente riguardo l’arrivo dei Regolatori.
Continuò ad avanzare, si fermò all’angolo sud-ovest dell’agenzia e legò il mulo.
Poi, sapendo che Blazer non consentiva l’ingresso nel ristorante a chiunque fosse armato, si slacciò il cinturone e lo appoggiò attorno al pomolo della sella.
Lasciò anche il suo fucile nel fodero e si avviò verso il ristorante. Aveva fatto pochi passi, quando vide numerosi fucili appoggiati ad un muro del ristorante. Si fermò e in quel momento qualcuno, dalla porta anteriore, gridò “Roberts è qui!”. Buckshot si girò, corse verso il mulo ed afferrò il suo fucile. Avvisò i tre ragazzi di allontanarsi e corse verso l’angolo, appoggiandosi con la schiena sul muro ovest.
Brewer disse a Frank Coe, vecchio amico di Roberts, di ordinare allo stesso di arrendersi. I due uomini parlarono per diversi minuti, ma alla fine Roberts disse: “No, mai vivo! Billy the Kid è con voi, e ci penserà lui ad uccidermi”.
La settimana prima, Roberts aveva tentato di uccidere il Kid sparandogli mentre usciva da una casa nella città di San Patricio. Billy aveva giurato di vendicarsi alla prima opportunità, uccidendo Roberts.


La tomba di Brewer

Roberts seppe anche di ciò che i Regolatori avevano fatto a Morton e Baker. Disse: “Se fosse per voi, Brewer e Coe, io mi arrenderei. Ma con voi ci sono anche Bowdre e Billy the Kid, ed io non mi arrenderò!”.
Quando divenne chiaro che il tentativo non avrebbe avuto successo, Brewer ordinò a Middleton, Bowdre e Coe di arrestarlo. Arrivati di fronte a Roberts, Bowdre gli ordinò di alzare le mani, ma Roberts gridò “No!” e sparò. La pallottola colpì la fibbia della cintura di Bowdre, gettandolo a terra, quindi rimbalzò e fracassò il dito che George Coe teneva sul grilletto, rendendoglielo inutilizzabile per sempre. La maggior parte dei testimoni dicono che Roberts e Bowdre spararono nello stesso momento. Secondo Coe, “Bowdre sparò a Roberts e il colpo lo trapassò da parte a parte […]”. Middleton rimase assordato dagli spari, e indugiò in piedi, immobile. Roberts gli sparò nel petto.
Quando udirono gli spari, gli altri membri della banda uscirono dalla casa. Roberts, ferito, arretrò. Secondo gli storici, Roberts si fermò lungo il muro e dentro la rientranza dell’ingresso dell’agenzia, sparò altri tre colpi e corse via.


Il libro “The West Of Billy The Kid”

Secondo lo storico Frederick Nolan, tuttavia, come scrive nel suo libro The West of Billy the Kid, “mentre la sparatoria si svolgeva fuori dall’agenzia, Roberts indietreggiò sparando, fin quando arrivò alla casa di adobe ad un piano”. In ogni caso, una delle pallottole colpì il manico della pistola che Doc Scurlock teneva nella fondina e corse giù lungo la sua gamba, mentre un’altra sfiorò il braccio di Billy the Kid.
Il Kid, come avrebbe detto lui stesso tre anni più tardi, nell’Aprile del 1881, sarebbe corso verso il mulo di Roberts e avrebbe visto la pistola appesa alla sella. Sapendo il tipo di fucile che Roberts utilizzava – un’arma a sei colpi – ne dedusse che, non essendosi portato dietro le munizioni, ne fosse rimasto sprovvisto.
Così corse verso l’angolo, lo girò e scivolò lungo il muro verso la porta dove aveva sostato Roberts. Non vi era ancora arrivato, che sparò verso Roberts: la pallottola attraversò la porta e si ficcò nell’anca di Roberts, risalendo fino a raggiungere lo stomaco.
Ferito da Bowdre o da Billy the Kid, Roberts si rintanò nella casa di adobe ad un piano, chiuse la porta e la barricò con un materasso, quindi prese il fucile di Blazer – uno Springfield .45-.70 ad un colpo – si appostò alla finestra e attese che qualcuno si facesse vedere.


Una sparatoria selvaggia

Nel frattempo Brewer si posizionò su una catasta di legna nei pressi del corral, di fronte alla casa di adobe. Sparò alcuni colpi in direzione della porta, ma Roberts si accorse di lui e puntò il fucile nella sua direzione. Brewer sparò di nuovo, ma il colpo di Roberts partì subito dopo, gli entrò nell’occhio sinistro e lo uccise all’istante.
Il Kid provò a convincere Blazer a far uscire il suo amico, ma il dentista era impegnato con gli altri feriti.
Vista la situazione, i Regolatori risalirono a cavallo e scapparono via, portandosi dietro il cavallo di scorta di Roberts e senza pagare il pranzo.
Non appena furono andati via, Blazer tentò di chiamare Roberts ma non ebbe risposta. Dopo vari tentativi, chiamò Johnny Ryan, un amico di Roberts, e ai richiami di quest’ultimo Roberts rispose. Ryan entrò seguito da Blazer. Sistemarono Roberts il più comodamente possibile e mandarono a chiamare un dottore da Fort Stanton. Il medico arrivò la sera stessa, e operò Roberts alla luce di una candela tenuta da Blazer. Disse che la pallottola era entrata dall’anca, era risalita e aveva leso organi vitali e tranciato un’arteria. Roberts non sarebbe sopravvissuto fino al mattino. Tuttavia sarebbe morto il giorno dopo, a mezzogiorno.


La baracca intorno alla quale si scatenò la sparatoria

Mentre il dottore stava operandolo, Roberts iniziò a parlare, dicendo di essere stato uno stupido a far ritorno al mulino. Disse anche che era stato colpito a morte dal Kid.
Questo non concorda con quello detto da Coe, testimone attendibile dei fatti, alle autorità. Secondo la sua versione, ad uccidere Roberts sarebbe stato il colpo di Bowdre. Inoltre, la sparatoria sarebbe avvenuta nella casa ad un piano, non in quella dell’Agenzia. Gli storici sono d’accordo.
Roberts venne messo in una bara costruita la mattina dopo e seppellito accanto a Brewer su una bassa collina. Non vennero erette lapidi.
Middleton avrebbe recuperato dalle ferite e continuato a cavalcare con i Regolatori (benché la ferita al torace potrebbe essere stata una delle cause della sua morte, otto anni più tardi), l’indice e il pollice di George Coe dovettero essere amputati.
La lapide che ricorda Buckshot
Billy the Kid, Charlie Bowdre, John Middleton, Doc Scurlock, George Coe e molti altri furono accusati dell’uccisione di Buckshot Roberts. A fine Marzo 1881, il Kid – che era stato catturato a Stinking Springs, Territorio del New Mexico, il 21 Dicembre 1881 (in quella battaglia era morto Charlie Bowdre) – fu processato a Mesilla e si dichiarò innocente. Ira Leonard, avvocato difensore, disse che la battaglia si era svolta su proprietà privata e che il governo non vi aveva autorità. L’accusa venne allora respinta, ma ciò non tolse alla corte di accusare il Kid per l’assassinio dello sceriffo Brady. Il fuorilegge si dichiarò innocente, ma fu condannato all’impiccagione, da svolgersi il 13 Aprile 1881.
Come sappiamo, però, riuscì a fuggire, e venne ucciso la notte del 13 Luglio da Pat Garrett.
Il vero eroe della sparatoria di Blazer’s Mill, nonostante sia morto, è stato sicuramente Buckshot Roberts, un uomo che grazie a questo evento entrò nella Storia, o sarebbe rimasto uno dei tanti vagabondi della Frontiera.