I Dog Soldiers del popolo Cheyenne
I Dog Soldiers, o Uomini Cane (in lingua cheyenne Hotamétaneo’o), furono storicamente una delle sei società militari dei Cheyenne. A partire dalla fine degli anni Trenta dell’Ottocento, questa società si trasformò in una banda militarizzata a sé stante, che ebbe un ruolo determinante nella resistenza dei Cheyenne contro l’espansione verso ovest degli Stati Uniti, nelle zone che oggi comprendono Kansas, Nebraska, Colorado e Wyoming, dove i Cheyenne si erano insediati agli inizi del XIX secolo.
Dopo che quasi metà dei Cheyenne del Sud morì nella pandemia di colera del 1849, molti dei sopravvissuti appartenenti alla banda Masikota si unirono ai Dog Soldiers, che di fatto divennero una banda autonoma, stanziata nel territorio tra i Cheyenne del Nord e quelli del Sud. I suoi membri spesso si opposero alle politiche pacifiche di capi come Black Kettle. Nel 1869, le forze dell’esercito statunitense uccisero la maggior parte della banda nella battaglia di Summit Springs, nel territorio del Colorado.

Uno scorcio della battaglia di Summit Springs
Le società superstiti dei Cheyenne si ridussero di numero e divennero più riservate nelle loro attività.
Nel XXI secolo si è assistito a una rinascita della società dei Dog Soldiers, in particolare presso la riserva dei Cheyenne del Nord in Montana e tra i Cheyenne e Arapaho in Oklahoma.
Le due istituzioni centrali del governo tradizionale cheyenne erano il Consiglio dei Quarantaquattro e le società militari, tra cui i Dog Soldiers. Il Consiglio dei Quarantaquattro era formato da quattro capi per ciascuna delle dieci bande cheyenne, più altri quattro capi anziani che avevano già servito con distinzione nel consiglio. Mentre i capi governavano i singoli gruppi e l’intera tribù, i capi delle società guerriere avevano il compito di mantenere la disciplina interna, sovrintendere alle cacce collettive e alle cerimonie, e fornire la guida militare.
I Dog Soldiers erano considerati combattenti aggressivi ed efficaci. Secondo una tradizione, in battaglia si “inchiodavano” letteralmente a un pezzo di terreno scelto, fissando l’estremità posteriore del loro perizoma, particolarmente lungo, con una delle tre “Frecce Sacre” che portavano con sé.
Prima del consiglio di pace tenuto a Bent’s Fort nel 1840, i Cheyenne del Sud e gli Arapaho, di lingua algonchina, erano alleati contro i loro nemici tradizionali, i Comanche, i Kiowa e gli Apache delle Pianure, appartenenti a famiglie linguistiche e culture differenti. Nel 1837, durante una razzia di cavalli ai danni dei Kiowa lungo il ramo nord del Red River, un gruppo di 48 guerrieri Cheyenne appartenenti alla società Bowstring venne scoperto e sterminato da guerrieri Kiowa e Comanche. Porcupine Bear, capo dei Dog Soldiers, prese allora la pipa di guerra dei Cheyenne e la portò nei vari accampamenti Cheyenne e Arapaho per ottenere sostegno in vista di una vendetta contro i Kiowa. Raggiunse un accampamento dei Cheyenne del Nord lungo il South Platte, poco dopo che questi avevano fatto scambi di liquore con la American Fur Company a Fort Laramie.

Un guerriero dei Dog Soldiers
Porcupine Bear si unì ai festeggiamenti e al bere. Seduto, cantò i canti di guerra dei Dog Soldiers. Due suoi cugini, Little Creek e Around, si accapigliarono in una rissa ubriaca. Little Creek riuscì a sopraffare Around e gli puntò un coltello contro per finirlo, ma Porcupine Bear, risvegliato dalle grida di aiuto di Around, strappò il coltello a Little Creek e lo pugnalò più volte. Poi costrinse Around a dare il colpo di grazia a Little Creek.
Secondo le regole delle società militari, chi uccideva, anche per errore, un altro membro della propria tribù si macchiava di sangue ed era escluso dalla società. Un membro che commetteva simile crimine veniva bandito ed emarginato. Porcupine Bear fu dunque espulso dai Dog Soldiers, e lui e i suoi familiari dovettero accamparsi lontano dagli altri Cheyenne. L’atto di Porcupine Bear gettò discredito sui Dog Soldiers, e gli altri capi vietarono loro di guidare la guerra contro i Kiowa.
Fu Wolf a riorganizzare la società Bowstring, quasi annientata nello scontro coi Kiowa, prendendo la guida delle operazioni belliche contro questi ultimi. Nonostante fosse stato bandito dal resto dei Cheyenne, Porcupine Bear guidò i Dog Soldiers in battaglia contro Kiowa e Comanche a Wolf Creek. I suoi guerrieri furono i primi a colpire il nemico, un gesto considerato onorevole, ma il loro status di fuorilegge fece sì che l’impresa non fosse celebrata.
L’allontanamento di Porcupine Bear, dei suoi parenti e dei suoi seguaci determinò la trasformazione dei Dog Soldiers da società guerriera a vera e propria banda distinta all’interno della tribù. Dopo l’epidemia di colera del 1849, che colpì duramente la banda Masikota, i superstiti di questa si unirono ai Dog Soldiers.

Un accampamento Cheyenne
Quando le bande Cheyenne si accampavano insieme, i Dog Soldiers presero la posizione nel cerchio dell’accampamento che prima spettava ai Masikota. Anche guerrieri di altre bande, ambiziosi o di prestigio, finirono per unirsi a loro. Col tempo, i Dog Soldiers assunsero un ruolo di primo piano nelle guerre contro i bianchi, conquistando il rispetto del resto della tribù, che non li considerò più fuorilegge.
I Dog Soldiers contribuirono alla disgregazione del sistema clanico matrilineare tradizionale dei Cheyenne. Secondo l’usanza, un uomo che si sposava andava a vivere nel campo della banda della moglie, ma i Dog Soldiers, mantenendo la loro separazione, portavano invece tutte le proprie mogli nel loro stesso accampamento. Altri fattori che incrinarono il sistema tradizionale furono l’alto numero di morti per colera nel 1849, che distrusse metà della popolazione dei Cheyenne del Sud e quasi annientò le bande Masikota e Oktoguna, oltre alle gravi perdite del Massacro di Sand Creek nel 1864, che colpirono la banda di Black Kettle e decimarono gli Hevhaitaniu guidati da Yellow Wolf e Big Man, gli Oivimana di War Bonnet, e molti dei Ridge Men di White Antelope. I Dog Soldiers e i Masikota, ormai riuniti in un’unica banda, non si trovavano a Sand Creek durante il massacro.
La banda dei Dog Soldiers si stabilì nelle zone di origine dei fiumi Republican e Smoky Hill, a cavallo tra il sud del Nebraska, il nord del Kansas e il nord-est del Colorado. Essi furono alleati dei Lakota e dei Brulé Lakota di lingua sioux, che frequentavano la stessa regione. I Cheyenne cominciarono a sposarsi con i Lakota, e molti Dog Soldiers erano mezzi Lakota, incluso il loro capo Tall Bull. Verso la metà degli anni Sessanta, i leader dei Dog Soldiers, come Tall Bull e White Horse, ricorrevano spesso al grande guerriero Roman Nose, appartenente alla società Crooked Lance, per guidare attacchi contro obiettivi civili e militari bianchi. Roman Nose condusse ad esempio un attacco a Fort Wallace nel giugno 1867.

L’attacco al forte
Con l’aumentare delle divergenze tra i Dog Soldiers e i capi del consiglio sulle politiche verso i bianchi, i Dog Soldiers si separarono dalle altre bande dei Cheyenne del Sud, diventando di fatto una terza divisione del popolo cheyenne, a metà strada tra i Cheyenne del Nord, stanziati a nord del Platte, e i Cheyenne del Sud a nord dell’Arkansas.
I Dog Soldiers erano una banda forte, con circa un centinaio di tende, e ostili all’avanzata dei bianchi. Negli anni Sessanta, mentre i conflitti tra indigeni e coloni si inasprivano, la loro influenza crebbe assieme a quella delle altre società guerriere dei Cheyenne. I guerrieri finirono per costituire un contrappeso importante al Consiglio dei Quarantaquattro, più incline a cercare accordi di pace con i bianchi.
Alla fine degli anni Sessanta dell’Ottocento, i Dog Soldiers furono protagonisti della resistenza cheyenne contro l’espansione nel loro territorio. Rifiutarono di firmare trattati che riducevano i loro territori di caccia e li confinavano in una riserva a sud del fiume Arkansas. Cercarono di mantenere le loro terre tradizionali sullo Smoky Hill, ma le campagne militari del generale Philip Sheridan li costrinsero a ritirarsi a sud dell’Arkansas.
Nella primavera del 1867 tornarono a nord con l’intenzione di unirsi a Red Cloud e al suo gruppo Oglala nel Powder River. Attaccati dal generale Eugene Carr, iniziarono incursioni di rappresaglia lungo lo Smoky Hill. Alla fine, il capo Tall Bull li guidò verso ovest in Colorado. Dopo aver razziato insediamenti in Kansas, furono assaliti da un reparto di scout Pawnee guidati dal maggiore Frank North insieme alla cavalleria statunitense, che nella battaglia di Summit Springs del giugno 1869 uccise 23 dei circa 450 guerrieri cheyenne presenti, compreso Tall Bull.