Le storiche città fluviali di McGregor e Marquette
A cura di Sergio Mura basato sul lavoro di Dave Alexander
Alexander MacGregor e una città fluviale
Alexander MacGregor nacque il 23 maggio 1804 in una fattoria a Wilson Junction, New York, da una famiglia di nobili origini scozzesi. Trascorse ben 28 anni nella terra dei suoi genitori, ma come molti altri giovani del suo tempo, sentiva forte il richiamo dell’Ovest. Il suo viaggio lo portò nel 1832 a Chicago, allora poco più che un villaggio cresciuto attorno a Fort Dearborn.
Fu lì che, insieme ad alcuni amici fidati, fondò la “Land Company No. 1”, che – secondo quanto riportato dalla città di McGregor – acquistò un vasto appezzamento di terra dal governo nella zona di Chicago per suddividerlo in lotti da vendere a scopo speculativo. Tuttavia, né la compagnia né lo stesso MacGregor risultano nei registri storici ufficiali di Chicago o della contea di Cook.
Nonostante i buoni affari, lo spirito pionieristico di MacGregor lo spinse ancora più a Ovest. Nel 1834 si stabilì nelle terre da poco aperte al governo nei pressi dell’attuale Aurora, in Illinois. Lì rivendicò circa 2.400 acri di foresta, li migliorò e li rivendette rapidamente in appezzamenti da 160 acri ciascuno. Così rapidamente che, già nel 1835, era nuovamente in movimento. La sua nuova meta era la colonia francese di Prairie du Chien, nel punto in cui il fiume Wisconsin si unisce al possente Mississippi. Questa volta, però, decise di fermarsi e partecipare attivamente alla crescita della comunità.

Prairie du Chien
Nel 1836, MacGregor aiutò ad allestire una barca per attraversare il Mississippi da Fort Crawford, nei pressi di Prairie du Chien, intuendo subito il potenziale di un servizio di traghetto. Insieme ai soci Thomas Burnett e James Lockwood, acquistò parte di un antico “Spanish Claim”, chiamandolo inizialmente “The Ferry Property”. La zona aveva una lunga storia: era stata scoperta dagli europei nel giugno 1673 dal missionario gesuita francese padre Marquette e dal commerciante Louis Joliet. Nel 1800, la concessione di terra “Giard Tract” fu assegnata a Basil Giard, uno dei tre territori di origine spagnola in Iowa. Nel 1837, gli eredi di Giard avevano venduto le loro quote a Lockwood e Burnett. Per proteggere la propria attività dalla concorrenza, MacGregor acquistò altri terreni, consolidando il controllo sulla zona del traghetto.

L’imbarco
Sebbene vivesse ancora sul lato del Wisconsin, nel 1841 il primo traghettatore, James King, si stabilì sulla sponda dell’Iowa, diventando il primo abitante bianco dell’area su cui sarebbe sorta la città. Alla sua morte nel 1872, un necrologio lo definì:
“Il più anziano cittadino di McGregor e il primo uomo bianco a occupare il terreno su cui è stata costruita la città… Un uomo tranquillo, molto stimato, e un pioniere amato da tutti.”
Nel 1843, Alexander MacGregor sposò Ann Gardner. Quattro anni dopo, la coppia si trasferì definitivamente sulla sponda opposta del fiume, nel nascente insediamento che cresceva a vista d’occhio. Ebbero quattro figli, ma due morirono in tenera età.
Nel 1847, lo stesso anno del trasferimento, il villaggio cominciò a essere conosciuto come MacGregor’s Landing, diventando rapidamente una vivace comunità fluviale. Dieci anni dopo, nel 1857, fu ufficialmente incorporato come McGregor e conobbe uno sviluppo impressionante. Sempre in quell’anno, la Milwaukee & Mississippi Railroad completò una linea fino a Prairie du Chien, collegando il Lago Michigan al Mississippi. Altri binari furono costruiti verso Ovest a partire da McGregor, con North McGregor (oggi Marquette) come capolinea ferroviario. Da lì, i treni venivano smontati, trasportati in traghetto attraverso il fiume e rimontati per proseguire verso est.

La Milwaukee & Mississippi Railroad
Alexander MacGregor morì nel dicembre del 1858, a soli 54 anni. La moglie Ann restò nella comunità fino alla sua morte, nel 1890. Durante gli anni di massimo splendore, McGregor contava oltre 5.500 abitanti ed era il porto commerciale più attivo a ovest di Chicago. Negli anni ’70 dell’Ottocento, ospitava 120 attività commerciali, 20 delle quali legate alla spedizione di granaglie e merci. Per chi si dirigeva alla conquista della frontiera, qui si trovava tutto il necessario.
Il traffico fluviale a vapore fu fondamentale per la crescita della città. Tra il 1871 e il 1872, oltre 400.000 bushel di frumento, orzo, avena e mais furono spediti lungo il Mississippi. Nello stesso periodo, le bilance cittadine pesarono 20.000 maiali, per un totale di cinque milioni di libbre di carne suina.
Ma l’innovazione non si fece attendere. L’arrivo di mezzi di trasporto terrestri più moderni e della ferrovia ridusse la necessità dei battelli. Nel 1874, l’imprenditore John Lawler fece costruire un ponte di barche permanente che collegava le due sponde per via ferroviaria.

Il ponte di barche con sopra la ferrovia
Questo sviluppo eliminò la necessità di smontare i treni, ma anche molti posti di lavoro, causando un calo demografico. Sempre nel 1874, fu incorporata la cittadina di North McGregor, poi rinominata Marquette nel 1920.
Nel frattempo, tre traghetti – il Wanamingo, il Lorese e il Rob Roy – continuavano a trasportare persone e merci sul fiume, compiendo fino a otto traversate al giorno. Nel 1932, questi battelli lasciarono il posto a un ponte sospeso, che rimase in uso fino agli anni ’70, quando fu sostituito nel 1974 dal Marquette-Joliet Memorial Bridge.
Oggi, McGregor e Marquette hanno conservato tutto il loro fascino storico, anche se la popolazione è scesa a meno di mille abitanti. Il centro storico, riconosciuto a livello nazionale, ospita ancora molti edifici dell’epoca d’oro. Situata lungo il Mississippi, McGregor è diventata una rinomata meta turistica, apprezzata per i vicini Effigy Mounds dei nativi americani, il Pike’s Peak State Park e la Driftless Area, famosa per le sue profonde vallate fluviali. Oggi, McGregor è una comunità di artisti, viva di musica locale, buona cucina e un patrimonio storico che merita davvero una visita.