Le Nancy Harts

A cura di Angelo D’Ambra

Le Nancy Harts in azione
Una milizia totalmente femminile, costituita da quaranta donne di LaGrange, in Georgia, era pronta a scendere in guerra. Il ruolo delle donne, si sa, nel corso della Guerra Civile, si ascrive in massima parte all’infermeria. Non mancarono vere e proprie spie attive in segrete e avventurose azioni di intelligence, ma che qualcuna si fosse preparata per combattere è singolare. La curiosa storia di quelle che presero il nome di Nancy Harts ebbe origine nel 1861, mentre gli uomini di LaGrange si affrettavano ad arruolarsi.
Sostennero un lungo periodo di addestramento, diventando abili nel tiro a segno ed approfondite conoscitrici delle tattiche di battaglia. Se solo il nemico avesse adombrato ad accostarsi a LaGrange, sarebbero entrate in azione, pronte a difendere la loro città ad ogni costo.


Nancy Hart

Oltre milletrecento uomini avevano lasciato LaGrange per affluire nell’esercito della Confederazione e la città, snodo ferroviario in un punto di strategico peso, perché a metà strada tra Atlanta, in Georgia, e Montgomery, in Alabama, era pressoché sguarnita. Ciò la rendeva un bersaglio vulnerabile e ambito dall’Unione.
Un gruppo di donne capeggiate da J. Brown Morgan detta da allora “Nancy Hill”, moglie di un ufficiale in partenza, senza mariti, né fidanzati, né figli in età adulta e capaci di impugnare un fucile, col fardello di numerosi anziani non autosufficienti, pensarono di organizzarsi e formare una propria milizia. Le donne dovevano prendersi cura delle case, dei campi, del bestiame, delle fattorie, ma vollero anche imparare a combattere.
Nancy Hill Morgan
E’ una bizzarria, un fatto inconsueto e anomalo. Nancy era sposata da soli 6 mesi e aveva solo 21 anni quando suo marito partì per la guerra. La prima volta che Nancy propose la sua idea, si sentì ribattere dall’amica Mary Alford Heard: “Nessuno ha mai sentito parlare di una compagnia militare di donne!”. Mary era disorientata, aveva 27 anni quando suo marito se ne andò, lasciandola a capo della loro piantagione e di quella dei suoceri, a gestire più di 100 schiavi. Eppure, la compagnia nacque e anche la scettica Heard ne fece parte.
Presero il nome da una celebre eroina, la georgiana Ann Morgan “Nancy” Hart, che combatté i lealisti britannici durante la guerra d’indipendenza americana, partecipando alla battaglia di Kettle Creek del 1779. Si incontrarono per la prima volta per discuterne in una scuola sul terreno della casa del senatore americano Benjamin Hill. Riconobbero d’essere inesperte, di non avere grande familiarità con le armi, di non capirne di questioni militari, ma erano certe che armarsi era la cosa giusta da fare. Si fecero aiutare da Augustus C. Ware, un medico che, a causa della sua disabilità, era rimasto in città, e ricevettero un supporto di base.
Si riunivano due volte a settimana in aperta campagna provare le armi e per studiare il volume “Rifle and Light Infantry Tactics” di William Hardee, il manuale standard delle scuole militari, durante la guerra in uso sia nell’esercito degli Stati Uniti che nell’esercito degli Stati confederati.


Le Nancy Harts si allenano usando un manuale militare

Imbracciavano moschetti e pistole, armi obsolete, abbandonate dai loro uomini prima della partenza ed impararono da sole, preparandosi come un vero reggimento di fanteria, stabilendo dei gradi e dei compiti. Nancy Morgan divenne capitano, Mary Heard il primo luogotenente e c’erano sergenti, caporali e un tesoriere: Augusta Hill e ME Colquitt erano sergenti, Sally Bull, Leila Pullen e Caroline Poythress i caporali, Ella Key era tesoriere, Andelia Bull e Aley Smith furono gli altri luogotenenti.
Dal 1861 sino al 1865, continuarono ad addestrarsi, sebbene non di rado prestassero servizio come infermiere per i feriti delle battaglie che avvenivano nei paraggi. Furono stabiliti premi per le migliori tiratrici e, dopo qualche incidente come l’uccisione di una mucca e il centro di un vespaio, divennero tutte tiratrici esperte.


Le Nancy Harts operavano anche come infermiere da campo

Quando ormai pensavano che il conflitto sarebbe finito senza che avessero mai sparato un colpo, inaspettatamente, la guerra le andò a cercare. Era il 17 aprile del 1865. Le truppe dell’Unione avevano fatto irruzione nella Georgia occidentale, nell’operazione che prese il nome di Raid di Wilson, e, sotto il comando del generale di brigata James H. Wilson, avevano distrutto le infrastrutture confederate a Tuscaloosa, Selma, Montgomery, smantellato e appiccato le fiamme ad arsenali, depositi, strutture ferroviarie, fonderie, siti produttivi, battelli fluviali. Quando il telegrafo fece sapere che West Point era sotto assedio, le Nancy Harts si prepararono alla battaglia.
Si mobilitarono prontamente, determinate a resistere a qualsiasi tentativo di depredazione. Rifiutando ogni invito a desistere e scappare, attraversarono la città, marciando in formazione verso il LaGrange Female College, che si trovava ai margini del perimetro urbano, mentre gli altri civili fuggivano. Lì si schierarono, pronte a combattere.


Pronte a combattere

Fu presto in vista una colonna blu di 3.000 soldati. Erano gli uomini della seconda brigata della Prima Divisione del corpo di cavalleria di Wilson. I nemici s’avvidero presto che si trattava di donne e ne furono perplessi. Stettero ad osservare i loro movimenti marziali, il loro posizionamento, la loro disciplina, poi il colonnello Oscar Hugh La Grange, loro comandante, ottenne di parlare col capo della milizia. Quando gli si presentò Nancy Hill Morgan dovette prima stupirsi e poi forse gli spuntò un sorriso sulle labbra. La Grange si complimentò per lo spirito intrepido di quelle donne e la loro raffinata aria marziale. Nancy, per nulla impaurita, gli fece sapere di essere disposta a non dare battaglia se il colonnello avesse promesso di non saccheggiare le case. La Grange accettò.
E’ vero anche che le donne furono colpite dalla triste visione dei molti prigionieri confederati di West Point. Capirono pure che sparando li avrebbero messo a repentaglio.


Il cippo posto nel 1957 dalla Georgia Historical Commission

L’accordo sembrò soddisfare tutti. I soldati dell’Unione rimasero fedeli alla loro parola e non attaccarono le abitazioni civili, tuttavia distrussero i binari della linea ferroviarie. Per le Nancy Harts fu comunque una vittoria.

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