Le più famose sparatorie del west
A cura di Matteo Pastore
Le sparatorie del “selvaggio West” fanno parte del nostro immaginario collettivo grazie ad opere
letterarie ma specialmente ai film. Ovviamente la realtà era molto diversa rispetto agli eventi, tendenzialmente romanzati o esagerati, mostrati nelle opere cinematografiche. L’unico punto in comune era che questi fatti erano solitamente drammatici e, solitamente, non lasciavano scampo a chi vi partecipava per via delle ferite o con il rischio di rimanere uccisi.
Gli scontri a fuoco erano variegati, da sparatorie con più partecipanti (ad esempio bande rivali o contro le forze dell’ordine) oppure singoli scontri (i famosi “duelli” resi famosi dalla cinematografia e dai fumetti).
Qui di seguito sono riportate alcuni degli scontri a fuoco più famosi che, molti anni dopo, sono entrati a far parte della leggendaria epopea del West.
La sparatoria tra Wild Bill Hickok contro Davis Tutt jr
A causa di una lite durante una partita a carte, il 21 luglio 1865 a Springfield (Missouri) fu organizzato il più famoso, se non l’unico, duello organizzato tra due contendenti.
Il motivo ufficiale dello scontro non fu mai appurato ma le cronache dell’epoca raccontavano di una possibile discussione per motivi sentimentali oppure per un orologio.

Lo scontro fu organizzato per la sera del 21 luglio e Hickok ne uscì vincitore accrescendo così la sua leggenda. L’uomo non riuscì ad estrarre subito l’arma, infatti Tutt fu il primo a sparare, ma quando lo fece colpì, rapidamente, l’avversario con un colpo mortale.
Scontro ad El Paso del 14 aprile 1881
Soprannominata “la sparatoria dei quattro morti in cinque secondi” fu uno dei più famosi scontri a fuoco del Texas causati dall’omicidio di due giovani vaqueros. La comunità messicana locale chiese a gran voce di investigare sulle cause dell’assassinio e in poco tempo le autorità accettarono la richiesta. L’unico agente che conosceva lo spagnolo era Gus Krempaku e per questo motivo gli fu assegnata l’indagine. Egli scoprì che il principale sospettato era Johnny Hale, un ladro di bestiame già noto alle autorità locali. Tempo dopo incontrò l’uomo al saloon della città; egli era insieme a George Campbell, un ex marshall e amico di Hale, che iniziò a discutere con l’agente schernendolo
per essere “simpatizzante dei messicani”.

Hale era ubriaco, ma riuscì a prendere una delle pistole di Campbell e, sparando, uccise Krempaku.
Nel ristorante vicino stava pranzando Dallas Stoudenmire, il nuovo marshall di El Paso, il quale, sentendo gli spari, accorse nel saloon. Egli puntò subito la sua pistola contro Hale ma il primo colpo non andò a segno uccidendo, invece, un signore messicano che si trovava vicino al bancone del saloon; il secondo colpo colpì alla testa Hale e i successivi due raggiunsero Campbell che stava
fuggendo.
La battaglia di Ingalls
A settembre 1893 fu combattuta, ad Ingalls (Oklahoma), la più grande battaglia tra fuorilegge e uomini di legge della storia del West così come descritto dalle cronache dell’epoca.
Tutto iniziò quando i membri della gang Doolin-Dalto, passati alla storia come “il mucchio selvaggio”, furono rintracciati mentre si nascondevano nei pressi della piccola città di Ingalls.

Durante una tranquilla mattina di inizio settembre, un gruppo ben equipaggiato di marshal e altri uomini di legge entrarono nella cittadina nascosti dentro dei carri coperti. In poco tempo scoppiò un violento conflitto a fuoco dove persero la vita tre uomini di legge e un civile. Alcuni criminali, feriti, furono arrestati mentre gli altri vennero catturati o uccisi negli anni successivi.
Massacro di Newton
Il 20 agosto 1871, si verificò a Newton, cittadina del Kansas, una delle più violente sparatorie della storia dello Stato. In quel periodo la città era tappa abituale per mandriani, criminali, lavoratori della ferrovia e altri avventurieri.
L’11 agosto 1871, Mike McCluskie, caposquadra delle ferrovie e agente di polizia part time si scontrò con un giocatore d’azzardo, noto come William Bailey, per motivi riguardanti alle elezioni locali. La rissa nel saloon locale si trasformò presto in una sparatoria; McCluskie sparò per primo uccidendo Bailey e poco dopo fuggì dalla città. Gli amici dell’uomo ucciso promisero di vendicarsi se il suo assassino fosse mai tornato a Newton.
Pochi giorni dopo, il 20 agosto, McCluskie tornò di nuovo in città così gli amici di Bailey, guidati da un uomo conosciuto come Hugh Anderson, riuscirono a rintracciarlo in breve tempo. L’uomo si trovava in una piccola sala da ballo e, dopo i primi insulti tra Anderson e McCluskie, iniziò la sparatoria. Il primo sparò al collo del secondo uccidendolo. Negli istanti successivi alcuni uomini
aprirono il fuoco, tra cui Jim Riley amico di McCluskie, e la sala si riempì di fumo. Il bilancio totale fu di cinque morti e sei feriti. La città venne ribattezzata da un quotidiano locale come “la città più malvagia dell’ovest, sanguinaria e senza legge”.

Anni dopo, Anderson, fu sfidato a duello dal fratello di McCluskie, Arthur, che rimase ucciso. Le fonti dicono che Anderson rimase anche lui ferito mortalmente altre che venne ucciso da un fulmine nel 1914 mentre faceva pascolare il bestiame.
Razzia alla banca di Northfield
Il 7 settembre 1876, Jesse James insieme a suo fratello Frank, gli Younger e un paio di complici entrarono nella banca di una tranquilla cittadina del Minnesota per tentare una rapina considerata molto facile. Purtroppo i fatti andarono diversamente poiché un impiegato si rifiutò di aprire la cassaforte e in poco tempo fu dato l’allarme così molti cittadini accorsero in aiuto facendo
scoppiare una violenta sparatoria.

I fratelli James riuscirono a scappare, per poi riunirsi con i Ford, e i cittadini furono elogiati per aver affrontato la gang più pericolosa di quegli anni.
La sparatoria dell’O.K, Corral
Il 26 ottobre 1881, in Arizona, si verificò la sparatoria più famosa della storia della frontiera: quella dell’OK Corral. Da una parte vi erano lo sceriffo di Tombstone Virgil Earp con i fratelli Morgan e Wyatt, oltre all’amico Doc Holliday, che si scontrarono contro i fratelli Clanton e McLaury in un piazzale dietro l’OK Corral.

La sparatoria si svolse in circa trenta secondi e il bilancio fu molto alto oltre a tre morti anche i fratelli Earp rimasero feriti così come Doc Holliday mentre Wyatt fu l’unico ad uscirne illeso.
Questa famosa sparatoria diventò parte del folklore americano e, negli anni, fu ricreata e romanzata in numerose opere letterarie e cinematografiche.
Harry Morse contro Juan Soto
Nella valle di Saucelito, California, nel maggio 1871 si verificò una sparatoria tra lo sceriffo e cacciatore di taglie Harry Morse e il bandito Juan Soto. Grazie ad una soffiata, Morse e i suoi uomini raggiunsero l’ultima posizione nota del bandito. Egli si trovava in una radura della Saucelito Valley nascosto in una delle case di adobe presenti in quell’area. Dopo essersi divisi Morse entrò in una casa e incredibilmente incontrò subito Juan Soto
che era seduto a tavola insieme alcuni uomini e donne. Lo sceriffo estrasse subito la sua pistola e Soto prese il suo fucile, scoppiò uno scontro a fuoco uno contro uno.

Il bandito, nonostante fosse ferito, riuscì a fuggire fuori dalla casa e la sparatoria continuò all’aperto. Morse, mentre schivava i proiettili sparati dalle pistole di Soto, riuscì ad ucciderlo con un colpo alla testa da oltre 90 metri.
Sparatoria di Frisco
Nell’ottobre 1884 a Frisco Plaza, Nuovo Messico, un giovanissimo vice sceriffo (appena diciannovenne) di nome Elfego Baca decise di arrestare Charlie McCarty che, ubriaco, stava sparando ai piedi ad alcuni cittadini di origine messicana.
Qualche ora dopo l’arresto, il caposquadra di McCarty e alcuni uomini, si recarono presso la prigione locale chiedendo il rilascio dell’uomo. Baca gli diede pochi secondi per andarsene e poi iniziò a sparare uccidendo il caposquadra e ferendo altri uomini.
Poco dopo iniziò una seconda sparatoria; Baca, rannicchiato sul pavimento di fango dell’edificio, resistette per circa 33 ore. Lo scontro finì grazie all’arrivo dello sceriffo della città e con la resa di Baca. Il giovane aveva ucciso quattro uomini e venne accusato e condannato per omicidio ma la
condanna fu annullata grazie all’avvocato che, al processo, mostrò la porta con 400 fori di proiettili.

Successivamente, Baca, divenne sceriffo della contea di Socorro e poi marshal. Egli si candidò anche come governatore ma fu sconfitto e allo scoppio della Prima Guerra Mondiale cercò di arruolarsi ma non venne accettato per via della sua età. Terminò la sua carriera come investigatore del governatore del Nuovo Messico prima di morire nel 1945.
Luke Short contro Longhair Jim Courtright
L’8 febbraio 1887 a Forth Worth vi fu quello che si considera l’ultimo duello della frontiera quando due pistoleri si scontrarono a causa delle tangenti delle sale da gioco della città.
Luke Short era un giocatore d’azzardo molto ricco, proprietario di un saloon ed investitore mentre Timothy “Longhair Jim” Courtright era un ex sceriffo di Forth Worth che dirigeva un’agenzia investigativa non molto onesta.
Courtright, un giorno, si presentò al White Elephant di Short per chiedergli una tangente. Il proprietario si infuriò in poco tempo e forse a causa dell’alcool, entrambi avevano bevuto, decisero di scontrarsi.

Nonostante l’abilità di Courtright, Short fu molto più rapido perché lo uccise in pochissimi secondi. L’uomo ebbe, successivamente, problemi legali è morì nel 1893 di insufficienza venosa.
Sparatoria al Ranch di KC
L’8 aprile 1892, in Wyoming, si verificò uno scontro a fuoco nel KC Ranch tra Nate Champion e alcuni sicari di un ricco allevatore.
Si racconta che Nate Champion riuscì a tenere a bada circa cinquanta uomini, per un giorno interno, armato soltanto di una pistola e un Winchester con accanto un suo amico morente e nel frattempo annotava sul suo diario gli eventi che stavano accadendo.
Durante la notte un gruppo di sicari della Wyoming Stock Growers Association circondò la proprietà di Champion, catturarono due cacciatori e uccisero il socio di Champion, Nick Ray, che si era avventurato nei dintorni per capire cosa stesse accadendo. Champion riuscì a recuperare l’amico, a medicarlo e nel frattempo resistette per ore mentre attendeva aiuti da parte di qualche
vicino. Alla fine, gli assalitori, a corto di munizioni decisero di ritirarsi ma non prima di tentare un’irruzione nell’edificio in cui si era rifugiato Champion. L’uomo riuscì a respingere anche quest’ultimo assalto e da quel momento fu l’inizio della sua leggenda.

Ormai adirati decisero di dare fuoco alla casa; Champion annotò: “La casa è in fiamme, addio ragazzi” e poco dopo corse fuori, superando le fiamme, sparando senza sosta. Fu ucciso da quattro uomini con circa trenta colpi di pistola. Sul suo corpo fu appeso un cartello con scritto “attenzione, ladro di bestiame”.
Questo scontro fu l’apice di un periodo di tensioni, noto come la guerra della contea di Johnson, che portarono il governo degli Stati Uniti ad inviare un reggimento di cavalleria per ristabilire l’ordine.