Keokuk, il capo dei Sauk

A cura di Sergio Mura

Il ritratto di Keokuk, realizzato da Thomas Easterly nel 1847
Keokuk, nato nel 1780 e morto nel giugno 1848, fu un capo influente della tribù dei Sauk dell’America settentrionale. Divenne noto per la sua lunga, fiduciosa e significativa collaborazione con il governo degli Stati Uniti, portata avanti anche a discapito delle buone relazioni con altri capi della sua stessa tribù. Nel corso della sua vita, Keokuk divenne uno dei leader nativi americani più rispettati, capace di portare avanti una politica di pacificazione e buone relazioni nei confronti degli americani, in contrasto con un altro capo Sauk assai famoso, Black Hawk, che invece guidò una parte della tribù nella sfortunata “Guerra di Black Hawk”.
Dopo la sconfitta di Black Hawk, fu proprio Keokuk a riceverlo e prenderlo sotto la sua custodia quando i militari statunitensi lo riportarono alla tribù. Black Hawk morì circa un decennio prima di Keokuk.
Keokuk nacque intorno al 1780 sulle rive del fiume Rock, in quello che sarebbe presto diventato il Territorio dell’Illinois. Non abbiamo una data precisa perché come spesso accadeva nei contatti con i bianchi, non era facile ottenerla. Keokuk era figlio di un guerriero Sauk del clan Fox e di una donna di discendenza nativo-americana mista. Cresciuto in un villaggio vicino all’odierna Peoria, nell’Illinois, lungo le rive del fiume Illinois, Keokuk riuscì presto a guadagnarsi un posto nel consiglio tribale, nonostante non appartenesse all’élite tradizionale della tribù. Era sposato, e si tramanda che sua moglie sia sepolta nella contea di Schuyler, nel Missouri.
Durante la Guerra del 1812, Keokuk dimostrò la sua saggezza (unita ad una buona astuzia) convincendo i membri della sua tribù a non abbandonare il loro villaggio principale, Saukenuk, e a non schierarsi con i britannici e con Black Hawk. Sebbene molti guerrieri fossero già partiti per combattere, Keokuk fu eletto capo di guerra e riuscì a proteggere il villaggio grazie alla sua abilità oratoria.


Sauk e Fox

Nel 1824, Keokuk visitò la capitale degli Stati Uniti, Washington, D.C., insieme ad altri leader nativi americani, tra cui il capo Wapello del popolo Meskwaki (noto anche come tribù dei Fox). Keokuk era ammirato per il suo coraggio e la sua eloquenza, qualità che gli permettevano di persuadere le assemblee tribali anche quando gli altri membri erano decisi a intraprendere una strada diversa. Un esempio significativo di ciò avvenne nel maggio del 1832, quando interruppe una danza di guerra preparatoria che la sua banda stava tenendo per unirsi a Black Hawk nella lotta contro i bianchi. In quell’occasione, riuscì a convincere i guerrieri, nonostante fossero già in preda alla furia, che tale azione sarebbe stata suicida.
Nel 1828, Keokuk trasferì la sua tribù oltre il fiume Mississippi, stabilendosi lungo il fiume Iowa. L’anno seguente, Caleb Atwater, un osservatore dell’epoca, descrisse Keokuk come un uomo astuto e coraggioso, rispettato nei consigli tribali e mai incline a chiedere nulla ai bianchi. Durante una risalita del Mississippi, Keokuk arrestò due soldati statunitensi che stavano disertando e li consegnò a Fort Crawford, rifiutando qualsiasi ricompensa in denaro, affermando di aver agito per amicizia verso gli Stati Uniti.
Nel luglio del 1830, Keokuk fu uno dei leader nativi che firmarono il Quarto Trattato di Prairie du Chien, cedendo vaste terre, tra cui il villaggio natale di Black Hawk, Saukenuk, agli Stati Uniti. Quando Black Hawk tornò e trovò coloni bianchi nel suo villaggio ancestrale, prese le armi e cercò di ottenere il sostegno della tribù. Tuttavia, Keokuk riuscì a mantenere la maggior parte della banda pacifica, diventando uno dei tre “capi del denaro” responsabili della distribuzione dei pagamenti previsti dal trattato.
Keokuk fece del suo meglio per persuadere Black Hawk a ritirarsi dalla sua posizione aggressiva, ma alla fine l’esercito statunitense e la milizia dell’Illinois sconfissero i guerrieri di Black Hawk. Nel settembre del 1832, un trattato negoziato a Fort Armstrong, vicino a Rock Island, concluse la guerra, esentando una striscia di 400 miglia quadrate intorno al villaggio di Keokuk in Iowa dalla cessione di terre. Nell’agosto del 1833, le autorità statunitensi consegnarono formalmente Black Hawk alla custodia di Keokuk, che era stato ufficialmente riconosciuto come capo principale dei Sauk e Fox.


Il ritratto di Black Hawk, realizzato da Catlin

Nel 1837, Keokuk e altri capi della sua nazione visitarono Washington, dove fu stipulata una pace con i loro antichi avversari, i Sioux. Durante questo viaggio, visitarono anche New York, Boston e Cincinnati, dove i discorsi di Keokuk attirarono grande attenzione. Black Hawk, temuto da Keokuk per le sue possibili trame durante l’assenza di quest’ultimo, accompagnò la delegazione ma morì l’anno seguente.
Nel 1842, Keokuk visitò Nauvoo, Illinois, con diversi membri della tribù, inclusi alcuni dei suoi familiari, e negoziò la vendita delle terre tribali in Iowa. Così, nel 1845, la banda di Keokuk fu trasferita ulteriormente a ovest, in Kansas, nonostante una riserva di terra fosse stata prevista dal trattato del 1832.
Keokuk morì nella nuova riserva vicino a Ottawa, Kansas, nel giugno del 1848. Le cause della sua morte sono riportate in modo diverso dalle varie fonti: alcune parlano di dissenteria, altre di alcolismo, mentre altre ancora suggeriscono che sia stato avvelenato da un membro insoddisfatto della banda di Black Hawk, il quale fu poi giustiziato. Suo figlio, Moses Keokuk, gli succedette come capo e successivamente trasferì la tribù nel Territorio dell’Oklahoma.


Keokuk in un famoso ritratto di Catlin

Oggi, la contea di Keokuk e la città omonima in Iowa portano il suo nome, anche se il capo Keokuk non visitò mai la città prima che venisse fondata nel 1834. Nel 1883, grazie agli sforzi del giudice Caleb Davis, un collezionista di reliquie dei nativi americani, i presunti resti di Keokuk furono riesumati e sepolti nuovamente nella città di Keokuk, sebbene la medicina forense moderna abbia determinato che i resti appartenevano a un uomo molto più giovane. Una statua del capo, progettata da Nellie Walker, fu eretta nel 1913 nel Rand Park di Keokuk, a testimonianza del suo duraturo impatto.
Nel maggio del 1832, William Richard Grahame, un viaggiatore scozzese, assistette a due conferenze tra il governatore Clark e Keokuk a St. Louis, grazie alla sua conoscenza con il governatore Coles dell’Illinois. Nel suo diario, Grahame descrisse Keokuk come un uomo dal volto nobile e intellettuale, alto, robusto, e con una voce possente e chiara. Durante un viaggio in battello a St. Louis, Keokuk impressionò Grahame con un discorso pieno di gesti di sfida, che agli occhi dei suoi compagni di tribù fu un esempio di grande eloquenza. Grahame notò anche che, sebbene Keokuk non fosse un capo ereditario, aveva guadagnato il suo rango attraverso il valore dimostrato in battaglia e la sua abilità politica. Durante la Guerra del 1812, inizialmente si era schierato con i britannici, uccidendo quattro americani, ma poi, prevedendo la sconfitta britannica, si alleò con gli Stati Uniti prima della fine del conflitto.

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