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Doc Holliday, il mito contro la realtà

A cura di Paolo Scanabucci

Che cosa ha realmente reso straordinaria l’esistenza del dentista-pistolero-giocatore d’azzardo più famoso del West?
Quando pensiamo a Doc Holliday la nostra mente corre subito al duello dell’OK Corral. C’è però un altro duello, a mio avviso, che ha caratterizzato la vita di questo formidabile personaggio. Si tratta del confronto tra la leggenda, che ha reso reali alcuni episodi attribuiti al medico georgiano e che sono entrati nell’immaginario collettivo, e ciò che effettivamente fu la vita del grande amico di Wyatt Earp.
Un duello tra finzione e realtà, tra episodi inventati e fatti concreti, un confronto ininterrotto che si concluse solo l’8 novembre del 1887 quando Holliday, malato da tempo, lasciò questo mondo.
John Henry Holliday vide la luce il 14 agosto del 1851 a Griffin, Georgia. Era il secondo figlio di Henry Burroughs Holliday e Alice Jane McKey, in quanto la prima figlia, Martha Eleanora era vissuta solo sei mesi. La madre di John Henry era un’autentica bellezza del Sud ed ebbe sempre con suo figlio un legame molto forte. Per questo, la morte della donna, avvenuta dopo lunga malattia quando il futuro ‘Doc’ aveva solo quindici anni fu un duro colpo per il figlio. Non fu di aiuto al giovane John H. neanche il fatto che il padre, dopo appena tre mesi, si risposasse con Rachel Martin, di pochi anni più grande del figliastro.
Il padre di John fu un farmacista, proprietario di piantagione e soldato. Henry Holliday combattè contro gli indiani, i messicani e gli Yankees. Arrivo’ anche al grado di maggiore durante la guerra di Secessione, conflitto che per lui finì nel 1862 a causa di una malattia. Nel 1864 si trasferì a Valdosta, sempre in Georgia, vicino al confine con la Florida, città di cui divenne uno dei cittadini più in vista e dove, nel 1876, fu eletto sindaco.
Il fatto di intraprendere la carriera di dentista fu una scelta obbligata per il giovane John a causa dello status della sua famiglia. Lucian Frink fu il medico specialista che seguì il giovane tirocinante Holliday per circa 11 anni. Holliday si iscrisse nel 1870 all’università, diede una tesi sulle “Malattie dei denti” e si laureò nel 1872.


Una fotografia di Doc Holliday

La carriera di medico durò poco. Dopo aver aperto uno studio dentistico con il Dr. Arthur Ford, il destino, attraverso il parere di diversi medici, sentenziò che la vita di Holliday sarebbe stata breve e ciò a causa di un nemico inesorabile: la tubercolosi.
Era, perciò, inevitabile cambiare mestiere: tossire frequentemente mentre i pazienti erano …a bocca aperta non era il massimo. In più il declino dell’attività di dentista aveva causato ad Holliday alcuni problemi finanziari.
Fu così che la sua vita prese una piega inaspettata. Per vivere, John ‘Doc’ (diminutivo di Doctor, dottore, che gli rimase appiccicato per sempre) intraprese la carriera di giocatore di professione. Naturalmente l’ambiente del saloon non era un luogo per educande ed il dottorino dovette imparare ben presto a maneggiare il coltello e la pistola. Il giovane John, però, non aveva, come dicono i francesi, le physique du rôle per fare il giocatore d’azzardo. Infatti, il suo fisico, già gracile e minato ancora di più dalla malattia, non era fatto per stare alla pari dei molti ceffi da galera che bazzicavano i saloon.
Ed è a questo punto, molto tempo prima del celeberrimo duello all’OK Corral, che incominciò il vero e più importante duello nella vita di ‘Doc’ Holliday: quello tra leggenda e realtà. Per garantirsi la sopravvivenza nei locali malfamati che, a causa della sua nuova professione, fu costretto a frequentare, John Henry capì fin da subito che doveva alimentare , riguardo se’ stesso,la leggenda di pistolero infallibile e spietato.
La sua vita reale, però, non fu meno avvincente e solo conoscendola si può valutare se i posteri hanno ancora bisogno di menzogne per ritenere Doc Holliday, un grande, oppure possono tranquillamente basarsi sulla fedele cronaca dei fatti che hanno caratterizzato la sua vita.
Uno dei fatti reali, fu quando nel 1877 Holliday, di ritorno a Fort Griffin e precisamente nel Flat, cioè gli insediamenti vicino al Forte, scoprì dove si nascondeva un certo Dave Rudabaugh, un fuorilegge ricercato da Wyatt Earp che venne informato al riguardo proprio dall’ex dentista. A seguito di ciò i due divennero amici per sempre.
Fu a questo punto che avvenne uno dei grandi scontri tra realtà e mito nella vita di DOC: durante una partita a poker Holliday avvertì più volte un suo avversario, Ed Bailey, di non setacciare gli scarti che non era per niente legale. Dopo l’ennesimo, inascoltato, avvertimento, Doc raccolse il piatto senza mostrare la sua mano, agendo quindi secondo le regole. La leggenda racconta che Bailey spianò la sua pistola contro Doc ma questi fu più svelto ad estrarre il coltello e far fuori Bailey. Holliday fu quindi gettato in carcere mentre fuori la folla si radunava per linciarlo. Fu a questo punto che entra in scena Mary Katherine Harony la quale liberò Doc, dando alle fiamme un granaio come diversivo. La Harony poi si introdusse furtivamente nella prigione e, mostrando al guardiano due’ sei colpi’, liberò Doc e, con i cavalli pronti, filarono via al galoppo verso Dodge City nel Kansas.
Mary Katherine era una donna di origine ungherese anche lei incontrata da Holliday nel Flat.
Era soprannominata Big Nose Kate, a causa del naso prominente. Quella però non era l’unica parte del suo corpo dalle misure rilevanti; la donna frequentava i saloon e talvolta esercitava il mestiere più antico del mondo. Fu l’unica donna a tenere compagnia a Holliday negli anni della maturità del pistolero e tra i due c’erano evidenti affinità elettive. La donna era prostituta per passione e non aveva padroni. I due si incontrarono, come già in precedenza accennato, a Fort Griffin, nel salone di John Shanssey mentre Doc distribuiva le carte.


Big Nose Kate

La realtà riguardo all’omicidio di Bailey era ben diversa. Holliday, infatti, era stato arrestato per gioco illegale e non per omicidio. Inoltre venne detenuto sotto scorta in una camera d’albergo poichè la città non aveva ancora il carcere. E’ vero comunque che Kate diede fuoco al granaio dietro all’hotel come diversivo e riuscì a liberare Doc.
La coppia arrivò a Dodge City dove presero alloggio all’Hotel Deacon Cox. Visto che la città, rinomata per il mercato del bestiame, non aveva il dentista, Doc, tramite una piccola insegna, offrì i suoi servizi professionali, promettendo il rimborso qualora il cliente non fosse stato soddisfatto. Intanto Kate cercò di recitare la parte della signora rispettabile per circa 3 mesi sino a quando mando tutto al diavolo e riprese la bella vita nel locale saloon. Il guaio è che la donna si presentava come la signora Holliday e questo fece andare su tutte le furie Doc, nonostante che la prima cosa che la coppia aveva fatto arrivando in città fu quella di registrarsi alla reception dell’albergo come “i coniugi Holliday”.
I due si divisero e presero strade diverse.
Se ci atteniamo alla realta, dunque, la vita di Doc fu abbastanza movimentata. Eppure ad alimentare la leggenda di quest’uomo ci furono ulteriori episodi, i piu’ creati ad arte sempre dallo stesso Holliday unicamente per sopravvivere in quel contesto a dir poco difficile in cui si trovava ad operare. Eccone alcuni esempi.
Una volta si dice che avesse litigato con alcuni giovanotti di colore a proposito di un punto ove si poteva nuotare nel fiume Withlacoochee a Valdosta. Pare che avesse ucciso piu’ di uno dei suoi contendenti; in realtà non aveva ucciso nessuno di loro, limitandosi a spaventarli sparando sopra le loro teste.
A Dallas, il 2 gennaio 1875 Doc litigò con un tenutario di saloon di nome Austin: entrambi si confrontarono con una ‘sei colpi’, ci fu una sparatoria ma nessuno rimase ferito. I due finirono al fresco. Qualche tempo dopo si dice che Doc sparò e uccise un importante cittadino e il “Dentista Letale”, come ormai veniva chiamato il pistolero georgiano, dovette fuggire da Dallas. A Jacksboro si disse anche che Doc accrebbe la sua fama con altri tre duelli. Secondo il conteggio a quel momento Doc avrebbe fatto fuori un giocatore d’azzardo, un membro del 6° Cavalleggeri e altri due giocatori feriti ma era tutto falso.
Nell’inverno del 1876 a Denver, Doc si faceva chiamare Tom MacKey, nome molto simile, per assonanza, al cognome della madre da nubile. In questa città si vociferava che Doc avesse tagliato la gola, senza ucciderlo, ad un certo Buddy Ryan. In realtà un fatto del genere capitò molto tempo dopo ma Ryan era l’accoltellatore e Doc non era nemmeno coinvolto nella vicenda. In seguito fu attribuito a Doc un triplice omicidio mentre il nostro amico si trovava in Wyoming ma non esiste alcuna prova di ciò.
Un’altra volta, mentre si recava nel terrritorio del Colorado, si dice che Holliday avesse ucciso altri due giocatori d’azzardo; sempre nella stessa zona, precisamente a Trinidad, Doc avrebbe sparato ad un inafferabile pistolero di nome Kid Colton, mandandolo al cimitero. Storia falsa anche questa.
Nel 1879, nel territorio del New Mexico, Doc litigò con una persona sconosciuta presso il cantiere di Otero, ove era in costruzione una ferrovia; dopo il litigio lo sconosciuto trovò un nuovo alloggio presso il locale cimitero. Anche in questo caso si trattò di una fake new.
Sempre nello stesso anno, venne attribuito a Doc l’omicidio di un certo Mike Gordon ma una inchiesta del coroner appurò che Gordon venne ucciso da qualcun altro.
A dare una mano a Holliday ci pensò anche il famoso Bat Masterson quando, durante un’intervista sul presunto omicidio di Gordon tirò in ballo uno sconosciuto messicano anche lui caduto sotto i colpi del terribile Doc. Anche Masterson, che pure aveva una vita fuori dall’ordinario, amava ricorrere alla fantasia sia per se’ che per altri.
Un’altra presunta vittima fu Charley White che un certo Otero, futuro governatore del Nuovo Messico disse essere stato ucciso dal Dentista Letale, ma anche qui il pistolero, scontratosi effettivamente con Doc rimase solo tramortito e quando si riebbe pensò bene di cambiare aria e alla svelta.
Intanto a Tombstone si andava delineando la rivalità tra il cosidetto partito dei Cowboy costituito dal vecchio Newton Haynes Clanton, i figli Phin, Ike e Billy, Frank e Tom McLaury, Curly Bill Brocius, John Ringo ed altri, ed i fratelli Earp ed il loro amico Doc Holliday. Tutti nomi consacrati dalla storia. Gli Earp avevano contro anche lo sceriffo della Contea di Cochise, John Behan.
Nel frattempo i guai per Doc non erano finiti. Il 12 ottobre 1880 il pistolero comparve davanti alla corte per difendersi dall’accusa di aggressione con un’arma nell’intento di uccidere. Nessuno dei testimoni dell’accusa si presentò in aula. Doc patteggiò,cavandosela solo con una multa. Intanto Doc, che era tornato a vivere con Kate, sprofondava sempre più nell’alcool e nel gioco mentre la donna lo imitava nel bere e dedicandosi ad ..altre incombenze come intrattenitrice di saloon. Litigavano spesso e Doc alla fine la tagliòss nuovamente fuori dalla sua vita.
Il 15 marzo del 1881 alcuni uomini mascherati commettono una rapina a mano armata. Obiettivo è la diligenza di Kinnear & Company nei pressi di Contention City. Un passeggero e il conducente della diligenza perdono la vita. Il partito dei cowboy accusa Doc di aver preso parte alla rapina. Inoltre Milt Joyce, supervisore della Contea e proprietario dell’Oriental Saloon e lo sceriffo Behan trovarono Kate ubriaca e arrabbiatissima con Doc. I due la fecero ubriacare ancora di più e le dissero che lei avrebbe potuto pareggiare i conti con DOC firmando una dichiarazione giurata da loro stessi preparata. Nella dichiarazione si coinvolgeva Holliday nel duplice omicidio della diligenza. Fortunatamente Kate, una volta ritornata sobria, ritrattò tutto , accusando Behan e Joyce di averla circuita per danneggiare Doc.
Questo fatto, più l’intervento di alcune persone che testimoniarono che Holliday all’epoca dei fatti si trovava altrove, prosciolsero l’ex dentista. Holliday diede alcuni soldi a Kate, mettendola su una diligenza per lasciare la città. Il conto con la donna era saldato.
Nel frattempo crescevano le tensioni al confine tra USA e Messico e questo deteriorava le relazioni tra i due governi. Alla fine nel 1881 la situazione prese una brutta piega.
Il gruppo dei Clanton, con a capo il patriarca Old Man Clanton, era diretto verso Tombstone guidando una mandria, con l’intenzione di trarne ampio profitto. Purtroppo per loro le cose andarono ben diversamente. La mattina del 13 agosto, nei pressi di Guadalupe Canyon, degli uomini armati di fucile fecero una strage lasciando sul terreno cinque morti tra cui proprio Old Man Clanton e Jim Crane, il bandito che cinque mesi prima aveva tentato di rapinare la diligenza vicino Contention City.
Non è mai stata completamente chiarita la responsabilità di questa strage. E’ da ricordare che il gruppo dei Cowboy era solito sconfinare in Messico per razziare le mandrie del posto, senza preoccuparsi troppo se c’era da uccidere qualcuno che si metteva in mezzo.
E’ quindi probabile che i responsabili del massacro fossero messicani oppure una posse federale guidata dal marshal Dake il quale era molto amico di Wyatt Earp. Forse lo stesso Earp era coinvolto. Ed anche Doc poteva essere stato della partita insieme a Warren Earp. Questo potrebbe spiegare il perchè al famoso Duello all’OK Corra,l Doc aveva un bastone e Warren non era presente.
Ed eccoci finalmente arrivati al duello più famoso del west. Ormai la lunga faida tra il gruppo dei Cowboy e il gruppo costituito dai fratelli Earp con l’apporto di John Holliday aveva lacerato la cittadina di Tombstone. Il regolamento dei conti si avvicinava.Già dalla notte del 25 ottobre 1881, Ike Clanton e Doc avevano bevuto e cominciarono a provocarsi a vicenda. Doc arrivo a dire a Ike che era stato lui ad uccidere suo padre, Old Man Clanton, e che moriva dalla voglia di premere il grilletto e far fuori lo stesso Ike.


Doc impersonato da Val Kilmer nel film Tombstone

Il giorno dopo sarebbe stato ricordato per sempre nella storia del West. Ike Clanton, Billy Clanton, Frank McLaury e Tom McLaury oltre a Billy Claibourne erano decisi a sbarazzarsi degli Earp e del loro amico Holliday una volta per tutte. Non sapevano ancora che cosa il destino aveva loro riservato. Gli Earp erano stati informati che i cinque si trovavano vicino al parcheggio del treno vicino alla Galleria delle Foto di Fly ed erano armati, violando le leggi della città. Mentre si dirigevano verso i loro nemici, gli Earp incontrarono Doc che chiese ed ottenne di unirsi a loro.
Nel frattempo i cinque Cowboys erano diventati quattro perchè Claibourne era fuggito prima che lo scontro iniziasse seguito poi da Ike Clanton che se andò quando lo scontro era iniziato.
Il duello fu breve e cruento e si consumò nel giro di neanche mezzo minuto. Ad avere la peggio furono i McLaury ed il fratello di Ike, Billy Clanton, mentre Virgil e Morgan Earp rimasero feriti. Sicuramente fu Doc ad uccidere Tom McLaury.
Ike Clanton fece ancora parlare di se’ perchè pochissimi giorni dopo presentò una denuncia sulla base della quale Wyatt e Doc furono arrestati, processati e prosciolti in quanto – come deliberato dal giudice Wells Spicer “…gli imputati sono pienamente assolti dai crimini a loro ascritti in quanto (Wyatt e Doc) hanno agito nell’adempimento del proprio dovere”.
Come in ogni faida che si rispetti, la cosa non finì qui e prese il via la vendetta dei Cowboy.
Il primo a cadere sotto i colpi di Ike Clanton, John Ringo, Frank Stilwell, Hank Swilling, Pete Spencer e Johnny Barnes fu Virgil Earp. Lo sfortunato fratello di Wyatt uscì vivo ma restò invalido per tutta la vita. Gli autori del ferimento non poterono essere perseguiti in quanto alcuni loro amici testimoniarono che al momento della sparatoria si trovavano tutti a Charleston.
Il 18 marzo 1882, mentre Morgan Earp stava giocando a biliardo al Saloon Cambell ed Hatch, un colpo di arma da fuoco proveniente da un vicolo pose fine alla sua esistenza.
Wyatt Earp fu molto scosso dalla perdita del fratello anche perche’ sapeva, come nel caso del ferimento di Virgil, che non poteva aspettarsi nulla dalla Legge.
Doc Holliday fu addirittura una furia e mancò poco che per mano sua ci fosse una nuova strage a Tombstone; per buona sorte degli assassini, pur mettendo a ferro e fuoco la città, Holliday non trovo’ nessuno dei responsabili di questo nuovo crimine.
Come previsto, i criminali furono tutti identificati ma non perseguiti e tra questi spiccava di nuovo Frank Stilwell il quale si era addirittura vantato di essere stato lui a sparare il colpo fatale a Morgan. Ora era il momento del lutto. La salma di Morgan sarebbe stata destinata ad essere seppellita a Colton in California dove abitavano i genitori.
Dopo essere stato imbalsamato e vestito con un abito blu messo a disposizione da Doc Holliday, il corpo di Morgan venne esposto all’Hotel Cosmopolitan. Il corteo funebre, accompagnato dai rintocchi della campana che scandiva l’inno “Terra alla terra, polvere alla polvere” , si avviò verso Tucson. Al corteo parteciparono la moglie di Morgan, Virgil e la consorte; nutrita era la scorta: Wyatt Earp, Warren Earp, Sherman McMasters, Turkey Creek Jack Johnson, Texas Jack Vermillion e naturalmente il fedelissimo Doc accompagnarono la salma fino a Tucson.
Alla stazione di Tucson, un nuovo fatto di sangue: gli Earp incontrarono Stilwel e per quest’ultimo fu la fine. Wyatt lo riempì di piombo e, sebbene già ampiamente defunto,ricevette altre due pallottole anche da Holliday, tanto per gradire. Un settimanale di Tucson titolerà il 28 marzo 1882: “Frank Silwell è stato sepolto oggi pomeriggio, dopo essere arrivato al cimitero tramite un vagone espresso: nessuno ha pianto la sua dipartita”.
Quest’ultimo omicidio diede il via ad una scia di sangue che annoverò Florentino Cruz, crivellato di colpi, Curly Bill Brocius, freddato da un fucile a doppia canna e Johnny Barnes. Quest’ultimo conservò la pelle ma fu ferito così gravemente che non si riprese mai del tutto. Nel frattempo anche gli Earp e Holliday si erano messi nei guai con la legge, dato il loro modo non proprio ortodosso nel risolvere i problemi. Incuranti di cio’ erano rimasti in Arizona nella speranza di incontrare Ringo, Swilling, Spencer o Clanton. Questi signori avevano trovato rifugio nei pressi di Fronteras, in Messico.
Gli Earp si spostarono nel Colorado. Il Territorio dell’Arizona chiese l’estradizione di Holliday il che avrebbe fatto certamente gola alla fazione dei Cowboy e allo sceriffo Behan, loro degno compare. Il Governatore del Colorado, però, rifiuto’.
Il 14 luglio 1882 nel Territorio dell’Arizona venne ritrovato morto uno tra i più famosi della banda dei Cowboys, nientemeno che John Ringo. Il cadavere era in posizione seduta vicino a delle querce. Un proiettile gli aveva trapassato il cranio. Qualcuno parlò di suicidio, ma la realtà era ben diversa.
Doc Holliday e Wyatt Earp erano tornati in Arizona per incontrarsi con diversi loro amici e avevano preso la pista che conduce a Galeyville. Dopo aver avvistato Ringo, accampato a Turkey Creek, gli uomini si avvicinarono per sistemarlo una volta per tutte. Ringo cercò scampo verso un canyon ma fu raggiunto da una pallottola fatale sparata dall’arma di Wyatt. Venne poi collocato tra le querce. A costruire l’alibi per Wyatt e Doc ci pensarono Bat Masterson, Warren Earp ed alcuni amici giornalisti. Attraverso alcuni articoli si diede ad intendere all’opinione pubblica che Wyatt e Doc non avevano mai lasciato il Colorado.
Holliday tornò in Colorado, precisamente a Leadville, sperando di vivere in pace.
Purtroppo incontrò dei vecchi nemici, in particolare Billy Allen. Messo in guardia da alcuni amici, Doc si appostò dentro l’Hyman Saloon e fu solo grazie alla prontezza degli astanti e alla mira, in questo frangente, non eccezionale, che non fece fuori il malcapitato Allen.
Comunque il 28 marzo 1885 una giuria lo dichiarò non colpevole.
Ormai Doc aveva i giorni contati non perchè qualche pistolero ancora lo cercasse ma piuttosto perche’ la tubercolosi gli stava presentando il conto finale.
Trascorse gli ultimi giorni all’Hotel Glenwood e non in una casa di cura; ormai non c’era più niente da fare per lui. Si narra che l’8 novembre 1887, John “DOC” Holliday,svegliandosi di buon umore, chiese ed ottenne un bicchiere di whiskey. Dopo esserselo gustato, DOC disse: “Questo è divertirsi”. Furono le sue ultime parole.
E’ dunque finità la storia di DOC? Come sapete c’è ancora un duello in corso, quello tra la storia e la leggenda della sua vita. Il giornale DENVER REPUBLICAN scrisse nel suo necrologio che DOC aveva ucciso diversi uomini durante la sua vita. Niente di più falso. Come è vero che non esisteva nessuna prova che suffragasse i vari delitti a lui ascritti. La verità era che secondo molti scrittori e reporter, a Holliday venivano attribuiti delitti contro persone che non aveva mai incontrato, in posti dove non era mai stato oppure delitti commessi semplicemente da qualcun altro.


Una foto ancora non ufficiale con Doc molto malato

Quante persone aveva allora ucciso Doc? Secondo calcoli attendibili e suffragati da prove concrete, Doc uccise “solamente” Tom McLaury durante il famoso duello all’Ok Corral ed il vecchio Clanton in una precedente occasione. La sua vita fu senz’altro avventurosa anche se ci si basa solo sulle prove concrete e le varie fandonie che si dicono sul suo conto hanno avuto la loro utilità solo come assicurazione sulla vita. Infatti, come in precedenza accennato, chi aveva la fama del duro poteva, forse, sentirsi più tranquillo in un mondo selvaggio come quello del Far West.
A far entrare Doc nell’Olimpo dei Grandi del West fu, quindi, una speciale miscela costituita dai vari fatti che lo hanno visto coinvolto, dall’amicizia inossidabile con un altro Grande personaggio come Wyatt Earp e quel suo nomignolo che lo ha consegnato per sempre alla storia.