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I revolvers del Texas nella Guerra di Secessione

A cura di Gian Carlo Benedetti

Una Colt Dragoon “Second Model” e sotto una Dance & Bros calibro .44
Allo scoppio della Guerra Civile il Sud esclusivamente agricolo, privo di industrie e con penuria di materie, prime si scoprì carente di armi dato che le ditte produttrici e gli arsenali sedevano al Nord.
La situazione venne affrontata con grande capacità sin dal 1862 pur con limitati mezzi da Josiah Gorgas (1818 – 1883) ufficiale diplomato a West Point nato in Pennsylvania ma, siccome sposato con Amelia figlia dell’ex Governatore dell’Alabama John Gayle, aveva optato per la Confederazione da cui fu nominato Capo degli Armamenti.
Fece un massiccio ricorso alle armi importate dall’Europa sino a quando il blocco navale non strangolò il Sud. La qualità delle armi prodotte negli arsenali di Dixieland organizzati in fretta e furia e dalle improvvisate fabbriche artigianali site in Georgia, Louisiana, Sud Carolina, Mississipi e Texas andava dall’onesta all’oltraggiosa. Non era neppure lontanamente paragonabile a quella del nemico: sono note lettere dal fronte di lagnanze sulla loro scarsa affidabilità dovuta alla manodopera non qualificata, bassa qualità dell’acciaio pure con ricorso al “ferro ritorto” (twisted iron) ed al malleabile ottone (valve bronze) per il castello. I revolvers prodotti nel Sud sovente venivano gettati alle ortiche quando Johnny Reb riusciva a procurarsi una Colt o Remington.
Naturalmente si copiavano modelli già esistenti ad avancarica del tamburo con cartuccia combustibile (cap and ball) soprattutto Colt Navy 1851 o Dragoon 1849. Era preferito il calibro .36 rispetto al potente .44 che esercitava maggior pressione sullo scadente metallo. L’unico progetto veramente innovativo fu il revolver del virginiano Thomas W. Cofer a cartuccia metallica.
Nemesi della storia: oggi tra i collezionisti il valore delle armi confederate è di gran lunga superiore alle unioniste coeve complice la limitatissima produzione e rarità.
Il Texas, terra di confine stretta tra mire messicane e le incursioni dei Comanche, Kiowa ed Apache, era da sempre un gran fruitore di armi individuali tanto che si diceva nello Stato della Stella Solitaria vi fossero più armi che abitanti. Durante la Guerra di Secessione qualche improvvisata fabbrica cercò di attivare una produzione locale con scarsa o nulla fortuna.
Si tratta delle ditte Dance & Bros, Tucker & Sherrod e Sisterdale. quest’ultima senza alcun contratto militare.
Dance & Bros.
L’antica famiglia Dance, originaria della Virginia dopo varie migrazioni era giunta nella Contea di Brazoria (Texas) nel 1853. I Dance divennero costruttori di armi ed i resti della loro fabbrica sono tuttora visibili.
Si tratta dei fratelli James Henry, George Perry. David Etheldred ed Isaac Claudius Dance che, insieme al cugino Harrison Perry Dance, fondarono senza sovvenzioni governative nel 1862 la “J. H. Dance & Bros Co” presso Columbia (TX) vicino al fiume Brazos divenendo fornitrice di revolvers per la Confederazione alla quale poi vendettero la fabbrica. Due dei fratelli si arruolarono nel 35 RgT. Cavalleria del Texas mentre gli altri mandarono avanti la produzione sino al loro analogo arruolamento. A causa della coscrizione obbligatoria era difficile reperire manodopera qualificata e la ditta impiegava 35 operai.
La fabbrica nel novembre 1863 fu spostata ad Anderson (TX) vicino ad un arsenale sudista e fuori del raggio di azione della Marina dell’Unione.


Due Dance & Bros cal. 36, sopra una priva dello scudo (recoil shield) e con la canna tonda, l’altra con lo scudo e canna ottagonale.


L’unica Dance in cal. .44 con marchi rullati sulla canna ottagonale che non si riferiscono al produttore bensì al rivenditore texano G. Herichson di Houston.


L’anziano “diyin” Apache Geronimo armato di un improbabile revolver Dance & Bros cal. .44 e con inutile cartucciera trattandosi di una cap & ball.

Tucker & Sherrad.
Le vicende sociali della Tucker & Sherrad sedente in Lancaster (Texas) sono avvolte dal mistero. Secondo alcuni era una ditta che produceva munizioni che si convertì alle armi nel 1862, per altri la società fu creata per fruire dell’esenzione dal servizio militare accordato ai lavoratori nelle fabbriche di natura strategica. Il succedersi della ragione sociale è controversa quale “Tucker &Sherrad”, “Tucker & Sherrod”, “Tyler & Sherrod”, “Clark & Sherrad” o forse più corretto “Clark, Sherrard & Co,”.
Il fondatore dovrebbe individuarsi in tale Laban Tucker ed esistono lettere ove il dirigente esortato caldamente dal Governo Confederato a produrre più armi si profonde in scuse lamentando mancanza di materie prime e manodopera.
Alcuni propongono che durante la guerra il nome della ditta fosse di “Tucker & Sherrad” mentre la produzione post conflitto sarebbe di “Clark & Sherrad”, questa venduta nel mercato civile a cura dell’Unione vincitrice.
Resta il fatto che durante il conflitto furono costruiti pochissimi pezzi e ancor meno
ne sono sopravvissuti mentre la maggiore produzione avvenne a guerra finita anche assemblando anche parti in giacenza il che rende difficile stimarne la quantità e data. Il revolver cal. 44 della “Tucker & Sherrad” è simile al Secondo Modello della Colt Dragoon, con guardia squadrata e gole del fermo tamburo rettangolari, con la differenza del tamburo leggermente più corto e l’assenza della fresatura ogivale sul lato destro per abboccare la palla al calcatoio. La canna ha sette rigature progressive. Il numero di matricola è posizionato come nelle Colt. sul tamburo, castello, recoil lug, guardia del grilletto e top strap.


Tucker & Sherrad cal. 44. Ne sopravvivono solo quattro esemplari censiti.

Esistono invero altri tre esemplari privi di marchi ma ascrivibili alla stessa produttrice che hanno una particolare variante della cresta del cane chiamati “Mormon Dragoon” perchè rinvenuti in Utah. Hanno otto solchi di rigatura invece dei sette.


Sopra. La Tucker & Sherrad .44 “Mormon Dragoon”con la cresta del cane ribassata (low spur hammer) per facilitare l’armamento e tiro rapido.

La “Clark, Sherrard & Co.” di Lancaster è simile al Terzo Modello della Colt Dragoon con guardia del grilletto ovale e gole di serraggio del tamburo rettangolari. Il suo cilindro è lungo quanto quello della Colt e come le “Tucker” & Sharrod difetta della fresatura di invito della palla nel recoil lug. La canna ha sei rigature leggermente progressive. Vi sono degli esemplari marcati dal costruttore con sul tamburo rullata una scena allegorica del Texas con tanto di stella solitaria.


La “Clark, Sherrard & Co.” cal. .44.


Il nome del produttore rullato sulla canna. Da notare che la scritta è “Sherrard” e non “Sherrad” mentre tutti gli autori insistono ad indicarla senza una “r”.


Le incisioni agiografiche del Texas rullate sul tamburo della “Clark, Sherrard & Co.” Alcuni stimano la produzione delle “Tucker & Sherrad” in 130 pezzi mentre della “Clark & Sherrard” in 400, ma altri optano per una complessiva di 1500 esemplari.

Altro revolver, prodotto in sei esemplari, di cui soltanto uno sopravvissuto, è il “SISTERDALE”. Vuolsi costruito a Sisterdale nella Kendall County (Texas) da Alfred Kapp, figlio maggiore di Ernst Kapp di Minden immigrato a Galveston dalla Germania nel 1849. La famiglia si stabilì nell’omonimo borgo sul Sister Creek un tributario del Guadalupe a 40 miglia da New Braumsfeld ove esisteva una comunità di lingua tedesca. Il Dr. Ernst Kapp, affermato medico e giudice di pace, venne nominato a capo dell’Ufficio Arruolamento allo scoppio della C.W. mentre il figlio Alfred divenne capitano nella Comp, “F” del 31 Texas State Guard. Alfred Kapp aveva lavorato alla Colt MfG di Hartford e pertanto si ritenne di sfruttare la sua abilità per produrre revolver estremamente necessari alla causa. Si mise all’opera presso la fattoria paterna insieme ai commilitoni H. Kemmerling, A. Munzberger, R, Wupprecht ed ai fratelli “Charles” Karl, Rudolph e Johann Coreth. La produzione è a dir poco scarsissima e forse l’iniziativa è ascrivile alla rammentata normativa che esentava i costruttori di armamenti dal servizio al fronte. Sembra che la fase di progettazione sia stata troppo lunga e la fine della guerra ne abbia fatto cessare la produzione appena avviata.


L’unica originale Sisterdale (sopra) oggi esistente è una .44 a sei colpi, pesante 4 libbre con canna da 7 pollici e 3?4 e calcio in osso. Con il castello chiuso (solid frame) e priva di marchi, ha il poco funzionale braccio di rotazione del tamburo esterno come nelle obsolete Remington Pocket 1856 ideate da Fordyce Beals.


Altra e e più misteriosa unica arma marcata “Albert Kapp – Sisterdale TEX.”

Albert Kapp – Sisterdale TEX (il nome Albert è sconosciuto: un fratello di Alfred?) cal .36 a cinque colpi e castello aperto. Concettualmente è diversa dalla precedente di Alfred Kapp ed è più simile alle copie delle Colt prodotte in Austria per la sua Marina Militare.