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Il capitano John R. Hughes, Lone Star Ranger

A cura di Angelo D’Ambra

John R. Hughes, Lone Star Ranger
Durante i ventotto anni in cui fu un Texas ranger, John Reynolds Hughes affrontò un’ampia varietà di casi tra cui ruberie nelle miniere d’argento di Shafter, furti di bestiame e di cavalli e omicidi al confine tra Texas e Messico. Velocissimo a sparare con la sinistra, dotato di intelligenza e iniziativa, lo chiamarono “The border boss”. Hughes fu l’uomo che ispirò il mito letterario di Lone Ranger.
Hughes nacque da Thomas e Jennie Augusta Bond l’11 febbraio 1855 nella contea di Henry, vicino a Cambridge, Illinois.
Seguì i genitori a Mound City, in Kansas, dove poté frequentare la scuola, ma solo di rado poiché era impegnato a lavorare nella fattoria di famiglia.
All’età di 14 anni, lasciò casa per vivere in un vicino ranch di bestiame. L’esperienza da cowboy durò poco, preferì andare all’avventura nel Territorio indiano. Visse quattro anni tra i choctaw e gli osage, poi tra i comanche nell’area di Fort Sill, imparando molto sulle loro culture e tradizioni e facendo amicizia, tra l’altro, con Quanah Parker. In un combattimento perse parzialmente l’uso del braccio destro e allora si mise con zelo ad imparare a sparare con la sinistra. Complessivamente visse sei anni nel Territorio indiano facendo il cacciatore e commerciante di pellicce poi ebbe un breve lavoro come guida sul Chisholm Trail. Coi soldi guadagnati acquistò una fattoria vicino a Liberty Hill, in Texas. Era il 1880. La sua principale occupazione divenne allora l’allevamento ed il commercio di cavalli.


La compagnia di ranger in cui militava John R. Hughes (seduto a destra)

Nel maggio 1886, una banda di ladri gliene portò via un po’ e lui si mise sulle loro tracce, determinato a trovarli. Usando le abilità che aveva imparato come trapper e guida nel Territorio indiano, li inseguì per quasi un anno, spingendosi fin nel New Mexico e quando li trovò ne uccise due e ne catturò tre, recuperando pure i cavalli che avevano rubato a lui e ad altri rancheros texani e restituendoli ai loro proprietari.
La notizia di tale impresa lo portò all’attenzione del texas ranger Ira Aten. Hughes faceva ancora l’allevatore ma Aten chiese il suo aiuto per rintracciare un pericoloso criminale. Nel luglio 1887, i due andarono all’inseguimento di un assassino di nome Judd Roberts che era fuggito. Trovato il malvivente in una casa in Hill Country, lo uccisero in un rapido scontro a fuoco. La missione era compiuta e Ira Aten aveva avuto modo di conoscere meglio Hughes. Il texas ranger aveva avuto prova di tutte le abilità di quell’allevatore e fu così volle raccomandarlo al suo corpo. Hughes ne fu entuasiasta e, il 10 agosto del 1887, il nostro prestò giuramento a Georgetown. Fu assegnato alla Compagnia D, Frontier Battalion, con l’idea di prestare servizio per pochi mesi. Vi restò invece tutta la vita.
Il Frontier Battalion era stato costituito nel 1874 per volere del governatore Richard Coke al fine di proteggere la frontiera. Era composto da sei compagnie di settantacinque uomini ciascuna, inizialmente sotto il comando del maggiore John B. Jones. I suoi uomini pattugliavano il confine tra Texas e Messico con una linea di corrieri che comunicavano informazioni e sorvegliavano i movimenti di indiani e banditi. Durante i primi diciassette mesi della sua vita, il battaglione contò ben ventuno combattimenti contro gli indiani, poi nessun nativo apparve più sul confine. Fu allora che le attività di questa forza si orientarono alla caccia a contrabbandieri e banditi.


John R. Hughes, in basso a destra

Huges fu assegnato a Camp Wood, dove trascorse la maggior parte del suo tempo a cercare contrabbandieri e fuorilegge che tentavano di fuggire in Messico. Nel 1890, col resto della compagnia D, fu assegnato a proteggere la miniera d’argento di Shafter e nel 1893 fu nominato sergente e responsabile di un distaccamento di ranger ad Alpine. Durante questo periodo, il famigerato killer James Miller stava escogitando un piano per uccidere lo sceriffo della contea di Reeves, Bud Frazer, a Pecos, in Texas. Hughes e i suoi uomini arrestarono i killer prima che il complotto potesse avere luogo.
Nel 1893, dopo l’omicidio di Frank Jones, capitano dei Texas Ranger, caduto durante la battaglia di Tres Jacales, Hughes fu nominato capitano al comando della compagnia D a El Paso. Lui e i suoi uomini si occuparono degli assassini di Jones, molti dei quali erano membri della famiglia Olguin. Questi banditi lavoravano tra Texas e Messico ed erano ricercati per numerosi crimini commessi negli Stati Uniti. Alla fine, Hughes e la sua compagnia ne rintracciarono diciotto e li uccisero tutti in sparatorie e impiccagioni, ponendo fine alla follia criminale della famiglia Olguin.
John R. Hughes si dedicò alla caccia a disparati fuorilegge accusati di furto di cibo, estorsione, truffa, furti di cavallo e aggressioni. Spesso i criminali sconfinavano nello stato di Chihuahua in cerca di libertà e impunità sicura, ma il capitano non esitava ad inseguirli. Ciò gli valse il soprannome di “The border boss”. Era pure presente quando, su un letto di sabbia del Rio Grande prossimo a Langtry, pretestuosamente assegnato allo stato di Coahuila de Zaragoza, si scontrarono Bob Fitzsimmons e Peter Maher in un incontro di boxe, sport illegale in Texas.


Una foto in età avanzata di Lone Star Ranger

Quando il Frontier Battalion fu abolito era il 1900. Un tribunale stabilì che solo gli ufficiali da esso incaricati potessero eseguire processi ed effettuare arresti. Furono formati allora gli State Rangers e Hughes fu nominato “senior captain” e lavorò presso il quartier generale dei Ranger ad Austin.
Nel 1940 John R. Hughes ricevette il Certificate of Valor, un premio che commemora il coraggio degli ufficiali di pace. Più tardi Zane Gray volle conoscerlo.


Il libro di Zane Gray

Il romanziere apprese tutte le storie vissute da Hughes e nel 1914 pubblicò il libro The Lone Star Ranger, dedicandolo a John Hughes e ai suoi colleghi. Il personaggio del titolo e il libro sarebbero poi diventati l’ispirazione per il personaggio di Lone Ranger.
Dopo che Hughes aveva servito come texas ranger per ventotto anni con onestà e orgoglio, guadagnandosi il rispetto di tutti, più a lungo di qualsiasi altro uomo, si ritirò il 31 gennaio 1915. Divenne presidente del consiglio di amministrazione e maggiore azionista della Citizens Industrial Bank. Ormai avanti negli anni e impossibilitato a vivere ancora avventure alla frontiera, si tolse la vita il 3 giugno del 1947 ad Austin.