- www.farwest.it - https://www.farwest.it -

La corsa all’oro nella Carolina del Nord

A cura di Angelo D’Ambra

Un cercatore d’oro nella Carolina del Nord
Pochi sanno che la prima corsa all’oro che esplose negli Stati Uniti si verificò nel North Carolina. Era il 1799 e John Reed si ritrovò tra le mani una strana pietra senza però rendersi esattamente conto di cosa fosse. Suo figlio, il dodicenne Conrad, l’aveva raccolta al Little Meadow Creek, il torrente che attraversava la fattoria, catturato dalla sua lucentezza mentre era intento a pescare. La famiglia usò l’insolita pietra come fermaporta fino al 1802, quando un gioielliere di Fayetteville, riconobbe che quella roccia era piena d’oro. La comprò per tre dollari e mezzo, denaro con cui Reed acquistò del caffè ed un abito per sua moglie. Solo più tardi il poveretto si rese conto che il valore di quella pietra superava i 3.500 dollari.
Reed si mise allora a cercare altre pietre come quella e le rivendette allo stesso gioielliere ma stando ben attento ad ottenere il giusto guadagno. La notizia della scoperta si diffuse presto e quello che fino a quel momento era stato un angolo tranquillo della Contea di Cabarrus fu inondato da cercatori d’oro. La Carolina del Nord restò il principale produttore americano di oro fino alla California Gold Rush. La fattoria di Reed divenne una vera e propria miniera d’oro e si espanse a dismisura, aiutando la crescita della vicina città di Charlotte. Reed non mancò di servirsi di schiavi, ma ingaggiò pure minatori esperti della Cornovaglia per estrarre l’oro in una proprietà che aveva raggiunto circa duemila acri di terra. Per quasi quarant’anni, la Carolina del Nord ha fornito alla zecca degli Stati Uniti una parte sostanziale del suo oro, raggiungendo l’incredibile cifra di $ 11.000 nel solo 1804. Così Reed, un immigrato tedesco, analfabeta ed ex-soldato durante la Rivoluzione americana, divenne ricchissimo e fondò una società con suo cognato Frederick Kiser, il reverendo James Love ed il ricco proprietario terriero Martin Phifer.


Il 12enne figlio di John Reed scopre l’oro

Non mancarono però profittatori e canaglie. Un tale di nome “Skinflint” McIntosh, nella contea di Cabarrus, assunse Joe McGee come minatore affinché raggiungesse una vena d’oro di quattrocentocinquanta piedi lungo un pozzo stretto in una profonda miniera di sua proprietà, promettendo, se fosse morto, una pensione di duemila dollari per sua moglie Jennie. L’uomo poco dopo scomparve e sua moglie, cercatolo invano per più settimane, si rassegnò alla sua morte e chiese a McIntosh i soldi promessi. Skinflint rispose alla donna che suo marito non era morto, ma fuggito. Quella notte, Shaun, un amico del minatore, fu svegliato dal fantasma di McGee che bussò alla sua porta e gli disse che McIntosh aveva tagliato i costi per la costruzione della miniera e aveva usato legni verdi non sicuri per fissare l’albero. Lo spettro di McGee disse a Shaun esattamente quali legni avevano ceduto causando la sua morte. Il fantasma chiese pure se McIntosh avesse pagato i soldi a Jennie e quando sentì che le cose non erano andate così, scomparve dicendo: “Lo perseguiterò per sempre”.


Cercatori d’oro in North Carolina

Il giorno successivo, Shaun, con gli altri minatori, scoprì il corpo di Joe proprio dove il fantasma gli aveva detto di cercare. Arrabbiati, affrontarono McIntosh, che confessò di aver saputo della morte di Joe e di averlo nascosto alla moglie per non pagargli i duemila dollari promessi. Nei giorni seguenti però il fantasma prese ad apparire nella miniera mettendo tutti in fuga. I minatori spaventati si licenziarono e McIntosh non riuscì a trovare più nessuno disposto a lavorare per lui. McIntosh impazzì al pensiero di avere una gran fortuna, ma di non avere un modo per raggiungerla.
Nel frattempo i cercatori d’oro si erano riversati negli stati vicini. Nell’inverno del 1828 Frank Logan scoprì l’oro presso il Dukes Creek, un affluente del fiume Chattahoochee, nella contea di White, in Georgia. Nonostante quel territorio fosse sotto il controllo dei cherokee, i cercatori d’oro vi si riversarono, dilagando anche nelle contee di Lumpkin, Carroll, Union e Cherokee, e facendo sorgere le boom town di Auraria e Dahlonega.