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Inchiostro bollente: i giornalisti nel west

Grazie a Sergio Bonelli Editore

Nei film western si sono visti una quantità di sceriffi, di reverendi con o senza la pistola, di avvocati e di maestrine. Ma nella realtà del West nessuna di queste figure assunse mai l’importanza dei giornalisti.
Le maestre, in particolare, non esistevano quasi. Quelle poche, quando arrivavano in un paese, trovavano subito chi se le sposava e non insegnavano più.
I veri maestri erano invece i giornalisti che tenevano frequentatissime conferenze su ogni possibile argomento e venivano venerati anche perché un loro articolo, pubblicato sui giornali dell’Est, poteva rappresentare un’ottima promozione per i paesi della Frontiera e portare investimenti.
Nell’ambito delle professioni intellettuali, il loro numero era in percentuale molto maggiore di quanto non sia attualmente, nell’era della comunicazione di massa!


Un giornale del 1871

Quello dei giornalisti era un compito difficilissimo. I giornali delle grandi città come Chicago erano bene organizzati, ma quelli della Frontiera erano spesso redatti e stampati da una sola persona e in condizioni di assoluta emergenza: poche scorte di carta e d’inchiostro, macchine tipografiche vetuste, caratteri così logori e sporchi da rendere quasi illeggibili gli articoli. In compenso i pionieri del giornalismo americano avevano un linguaggio schietto e diretto.


Il New York Times del 1864

Le polemiche rimbalzavano da un giornale all’altro come schioppettate.
Un esempio?
Ecco un franco scambio di opinioni tra due giornali rivali di Gallup: il Gleaner, giornale democratico, accusato di simpatie anarchiche, e il conservatore News Register.
“Il Direttore del Register è un serpente, un bugiardo, un ruffiano, un ipocrita spaventapasseri dai baffi puzzolenti…” scrive il Gleaner.


Un giornalista al lavoro nel west

E il News Register risponde così all’altro Direttore: “Possa la sfortuna perseguitarlo, e la malattia corrodergli la pelle; possa la morte strappargli la famiglia; gli amici schifarlo; fantasmi femminili turbare i suoi sogni; e che sia infine sepolto, povero, miserabile, dimenticato dagli uomini, disprezzato da Dio, e consegnato per sempre all’inferno!”
Fate leggere queste righe a chi protesta contro la stampa troppo poco anglosassone e la televisione gridata…