- www.farwest.it - https://www.farwest.it -

San Francisco e la corsa all’oro

A cura di Angelo D’Ambra

Cercatori d’oro fissano i confini di un “claim”
La storia di San Francisco è in gran parte la storia bancaria della California.
Il commercio di pellicce e di sementi che fiorì nei primi anni del diciannovesimo secolo non richiedeva banchieri. Si pagava in contati o si usava il baratto.
Henry M. Naglee aprì la prima banca della città a Portsmouth Square il 9 gennaio 1849. In realtà si trattava di un commerciante che era in possesso di una cassaforte. Nulla di strano. A quei tempi, infatti, il requisito principale per diventare un banchiere era il possedere una cassaforte.
Tutto qui. Non era necessaria alcuna conoscenza del settore bancario e, sulla scia di Naglee, quindici o venti altri banchieri privati si improvvisarono al servizio dei propri clienti, e tra essi James King of William, che per breve tempo ebbe reputazione di “uomo più ricco della costa orientale”.


Henry M. Naglee

La zecca a San Francisco fu aperta solo nel 1854 e la Costituzione della California del 1850 proibiva l’emissione di banconote da parte di banche, dunque la banca poteva al più assicurare i cambi di valuta, convertire denaro sudamericano in dollari. Pochi erano del resto i cercatori che andavano a depositare il loro oro. Il vero affare le banche lo fecero finanziando le ferrovie qualche tempo dopo.
Intorno a Portsmouth Square e Montgomery Street sorse il centro finanziario della città… ed è qui che, nel 1855, minatori arrabbiati per essere stati truffati da una banca, attuarono una violenta protesta assalendo ogni ufficio bancario. La città era diventata il centro bancario della California senza che nessuno se ne fosse accorto.


Abbigliamento per cercatori d’oro

Travolta da una incredibile crescita demografica, San Francisco si ritrovava ad essere un crogiuolo di strade strette, la più grande città d’America ad ovest del Mississipi sino al 1920! Il quartiere Chinatown della città erà il più grande del Paese. Il suo porto era un cimitero di navi, abbandonate a marcire da equipaggi che erano scappati a cercare oro nei giacimenti auriferi della California. Queste navi fornirono tutta la legna indispensabile all’ampliamento urbano di San Francisco!


La chinatown di San Francisco

In questo contesto si consumò “l’ultimo duello americano”. Era il 13 settembre del 1859 ed il senatore della California David C. Broderic sfidò l’ex giudice capo della Corte Suprema David S. Terry. I due uomini erano stati amici e alleati politici all’interno del Partito Democratico, tuttavia Broderick era un abolizionista, mentre Terry era pro-schiavitù. A questi disaccordi si unirono i risentimenti personali di Terry per la sua mancata elezione all Corte Suprema ed alla fine i due arrivarono alla resa dei conti presso il Lago Merced a San Francisco. Un primo tentativo di tenere il duello era stato interrotto 4 giorni prima dall’intervento della polizia. I due nemici si ritrovarono il 13 settembre ciascuno con la sua Belgian.58 in pugno. Broderick fu ferito e cadde a terra. Combattè tra la vita e la morte per tre giorni, poi morì il 16 settebre 1859. Broderick divenne per l’opinione pubblica un martire antischiavista, Terry fu invece arrestato, ma riuscì ad a far valere le sue ragioni in tribunale.


La baia e il porto di San Francisco

Nel 1846 la città aveva appena 200 residenti. Tra il gennaio 1848 e il dicembre 1852, la popolazione di San Francisco aumentò da 1.000 a 36.000 unità. In quel groviglio di strade che pullulava di gente c’erano saloon, taverne, botteghe d’ogni genere, locali in cui si esercitava la prostitutzione, soprattutto omosessuale, i negozi di Levi Strauss, la cioccolateria di Ghirardelli, la banca Wells Fargo, le case dei maganti delle ferrovie, delle banche e dell’estrazione mineraria.
Samuel Brannan, che aveva aperto il suo primo negozio per minatori a Sacramento con grande successo, investì le sue ricchezze nell’edilizia e nel giornalismo a San Francisco, aprendo empori, ristoranti, alberghi…
A svegliare tutti da quel sogno arrivò una nave dall’estremo oriente che portava il colera.


San Francisco ai tempi della corso all’oro

Era l’autunno del 1855 e scoppiò rapidamente una grave epidemia che impose le scelte amministrative che portarono poi San Francisco a crescere nei decenni successivi.