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Le guerre Sioux – 1

A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate dell’articolo: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16.

Mappa 1. I Sioux e le Grandi Pianure
Uno dei più famosi fra tutti i nomi di tribù indiane è quello dei Sioux. Sebbene numerose tribù parlino un dialetto Siuan, il nome tribale Sioux è attribuito solo al più grande di questi gruppi. Il nome ebbe origine a causa dei Chippewa (oppure: Ojibwa), che modificarono il termine francese nadouessioux, a sua volta derivato da una parola algonchina che aveva il significato di “piccoli serpenti”, e lo applicarono ai loro nemici tradizionali, i Sioux.
In origine i Sioux vivevano come Indiani delle Foreste Orientali lungo il corso superiore del Mississippi e dominavano porzioni degli odierni stati di Minnesota, Iowa e Wisconsin. All’inizio del ‘700 i Chippewa, armati con fucili francesi, spinsero gradual-mente i Sioux verso ovest. A metà del 18° secolo molti Sioux erano migrati attraverso il fiume Missouri, sia per evitare i Chippewa, sia per cercare zone più ricche di pelli e selvaggina. Migrando verso ovest, i Sioux si separarono in tre grandi gruppi, che rappresentavano i tre principali dialetti Sioux: Eastern Dakota, Western Dakota e Lakota, parlati rispettivamente dai Santee, Yankton e Teton. Il nome di ciascuna divisione linguistica significa “alleato” nel suo rispettivo dialetto.


Le tribù delle Grandi Pianure. In rosso le tribù “ostili”; in blu quelle generalmente alleate degli Stati Uniti; in nero quelle non coinvolte nelle Guerre delle Pianure

I Dakota restarono nel Midwest superiore e vivevano soprattutto in territori dell’attuale Minnesota. Vengono anche designati col nome Santee o Sioux Orientali. Furono soprattutto i Santee Sioux ad essere coinvolti nell’insurrezione del Minnesota del 1862.
In un territorio molto più ad ovest, nella prateria del Minnesota occidentale, vi erano altri Sioux, divisi in due bande principali: gli Yankton e gli Yanktonai. Nel loro complesso vengono designati come Yankton oppure Sioux Centrali.
Il gruppo Lakota, che era la più grande e il meglio conosciuta delle divisioni dei Sioux, aveva il suo territorio nelle Grandi Pianure settentrionali. La divisione Lakota era costituita da sette bande, o Fuochi del Consiglio: Brulé (Sicangu), Sans Arc (Itàzipcho), Hunkpapa, Oglala, Miniconjou, Blackfeet (Sihasapa) e Two Kettles (Oohenunpa). Erano tutte bande di cacciatori nomadi, la cui fonte primaria di cibo era costituita dalla carne, specialmente di bisonte. Tutte parlavano un dialetto comune Teton e vengono comunemente definite Sioux Teton o Sioux Occidentali.


Le suddivisioni della Nazione Sioux

Queste bande avevano costituito una potente confederazione che, all’inizio, facevano poco più che infastidire le carovane che attraversavano le Grandi Pianure. Più tardi, quando l’avanzare della civiltà dei Bianchi minacciò sempre più il loro stile di vita, le scaramucce si svilupparono in una fiera resistenza. I Lakota furono i principali oppositori dell’esercito americano nelle Guerre Sioux del 1866-68, del 1876-77 e ancora nella tragedia finale di Wounded Knee.
Oltre ai Sioux, numerose altre tribù occupavano le Grandi Pianure del Nord America. Il termine Sioux verrà usato qui come si usava nel XIX secolo e sarà invariabilmente riferito a tribù in opposizione armata alle politiche del governo U.S.A.
Poiché lo stato di guerra era una parte centrale della cultura degli Indiani delle Pianure, è facile capire la loro violenta resistenza. Occorse il massiccio impiego di forze armate per invadere e occupare le loro terre. Poiché la cultura delle armi era impressa profondamente anche nella cultura dei coloni americani, lo scenario era preparato per lunghi periodi di violenza, interrotti solo da brevi soste di pace, fino a che, alla fine, una delle due parti ottenne il dominio definitivo.

Mappa 2. Il Massacro di Grattan e reazione U.S.A. – 1854-55

Nel 1851 il governo degli Stati Uniti negoziò a Fort Laramie, nel Wyoming, un trattato con i Sioux e i loro alleati, per rendere sicuro il passaggio degli emigranti diretti ad ovest sulla Oregon Trail. La pace era esile, ad essere ottimisti, quando, nell’agosto 1854, un emigrante riferì al comandante di Fort Laramie che un guerriero Sioux aveva rubato e macellato una mucca randagia. L’inesperto ma entusiasta sottotenente John L. Grattan richiese il permesso al suo comandante di andare con un distaccamento ad arrestare il guerriero colpevole. Il comandante aderì alla richiesta di Grattan e autorizzò il giovane ufficiale a prendere 29 uomini e due pezzi d’artiglieria e a portarsi su un grande accampamento indiano dove si credeva si trovasse il colpevole. Il campo contro cui marciò il giovane ufficiale consisteva di una serie di villaggi lungo il fiume Platte. Ogni anno i Sioux Brulé, Miniconjou e Oglala si riunivano in prossimità del forte per ricevere i loro rifornimenti annuali. In totale i villaggi contavano qualcosa come 4.000 abitanti. Il capo Conquering Bear, considerato dagli Stati Uniti comandante in capo dei Brulé, tentò di placare l’esagitato tenente offrendosi di pagare la mucca. Nonostante ciò, Grattan chiese che il colpevole fosse consegnato a sue mani per la punizione. A questo punto non è chiaro se Grattan ordinò ai suoi uomini di aprire il fuoco o se un soldato nervoso si spaventò e sparò sulla folla che si stava radunando. Tralasciando come cominciò il fatto, il combattimento che ne seguì fu brutalmente breve. Sebbene i due pezzi d’artiglieria del distaccamento causassero pochi danni al villaggio indiano, tuttavia ferirono mortalmente Conquering Bear. Il rapido contrattacco degli arrabbiati guerrieri Sioux sopraffece il piccolo drappello di Grattan, uccidendo lo stesso ufficiale e tutti i suoi uomini meno uno. In conseguenza, nei mesi successivi i Sioux lanciarono molte incursioni di ritorsione contro le carovane di emigranti lungo le piste della California e dell’Oregon.


Una rappresentazione del massacro di Grattan

Per ritorsione per il massacro e gli attacchi contro gli emigranti, il governo U.S.A. diede ordine al Brigadiere Generale William S. Harney di punire i Sioux. Nell’agosto 1855 Harney partì con un’armata di 600 uomini tra fanteria e dragoni da Fort Kearny, nel Nebraska, verso Fort Laramie. Il 2 settembre egli localizzò il villaggio Sioux di Piccolo Tuono, il successore di Conquering Bear, a Blue Water Creek, nelle vicinanze dell’attuale Ash Hollow (Nebraska). Harney respinse l’offerta di negoziati di Piccolo Tuono e richiese che tutti quelli che avevano partecipato agli attacchi contro Grattan e gli emigranti fossero consegnati all’esercito. Il giorno dopo gli occupanti del villaggio tentarono una fuga, ma furono intercettati dai soldati. Harney ordinò un attacco immediato. I guerrieri di Piccolo Tuono tentarono di resistere con un’azione di retroguardia, per dar modo alle donne e ai bambini di avere il tempo di scappare. Anche così, i soldati travolsero ogni resistenza e distrussero totalmente il villaggio. I Sioux ebbero 85 uccisi e 70 fra donne e bambini catturati; meno della metà dei 250 abitanti del villaggio riuscì a fuggire. Haney perse soltanto cinque uomini, sette furono i feriti. Dopo aver vendicato la distruzione della pattuglia di Grattan, Harney si diede a rendere sicuro il passaggio lungo la Pista dell’Oregon. Minacciando una ripetizione dei metodi di trattamento pesanti usati contro Piccolo Tuono, Harney fece pressioni presso gli altri capi Sioux perché acconsentissero ad un incontro a Fort Laramie per negoziare la fine delle ostilità. A Fort Laramie Harney domandò che i Sioux smettessero di interferire con il traffico lungo la pista dell’Oregon e insistette perché fossero consegnati tutti gli individui coinvolti nel massacro di Grattan. Al momento i Sioux avevano poche scuse per non acconsentire alle richieste di Harney. Ciò nonostante la cosa non sarebbe stata dimenticata e i Sioux rimasero in attesa del giorno in cui si sarebbero vendicati delle azioni di Harney.


Le piste

Molte bande Sioux decisero invece di muoversi più ad ovest, nel territorio del fiume Powder, lontano dalle travagliate piste dei pionieri. Il loro spostamento a occidente provocò la rimozione dei Crow dai ricchi territori di caccia del bacino del Powder e preparò lo scenario per futuri conflitti fra i Sioux e l’uomo bianco.