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George W. Parsons, un “piedidolci” a Tombstone

A cura di Sergio Mura

George W. Parsons a Tombstone
Di George Whitwell Parsons (26 agosto 1850 – 5 gennaio 1933) in pochi sanno qualcosa. Eppure c’è una parte della sua vita che è per tutti noi, appassionati di storia del west, molto importante. Parliamo del lungo periodo che Parsons trascorse a Tombstone (Territorio dell’Arizona) dal 1879 al 1887, ossia nel periodo forse più turbolento per la cittadina della frontiera. Parsons era nei fatto una sorta di avventuriero, amante della frontiera, coraggioso e azzardato. Era stato anche avvocato e persino banchiere.
In tutto il tempo che trascorse a Tombstone, Parsons mantenne un accurato diario in cui annotava ogni cosa con una certa meticolosità che oggi è preziosissima perché ci sonsente di conoscere tante cose che altrimenti ci sfuggirebbero.
Parsons descrisse dettagliatamente la vita a Tombstone, compresi i suoi rapporti con individui divenuti poi leggendari come come Wyatt Earp e Ike Clanton.
Parsons nacque a Washington, DC, e crebbe con la certezza che avrebbe lavorato come avvocato nell’affermato studio legale di suo padre. Tuttavia, quel mestiere gli venne ben presto a noia mortale, al punto che a partire dal 1874 lasciò le sue certezze per andare a vivere in Florida mantenendosi come addetto al salvataggio nei frequenti naufragi.
In un’occasione, però, Parsons rischiò la pellaccia durante un uragano, mentre lavorava a Cape Sable e per questo decise di cambiare nuovamente vita. Si trasferì in California in cerca di un nuovo lavoro e lo trovò, a partire dal 1876, sfruttando in qualche modo le sue conoscenze legali, facendosi assumere come impiegato in una banca di Los Angeles. Lavorò per la National Gold Bank & Trust Co. fino a quando la banca chiuse nel 1880 e si trovò nuovamente senza lavoro.
Come abbiamo detto, ciò che rese famoso Parsons fu il suo diario che iniziò a scrivere a partire dal 1869, dopo la morte di sua madre. In esso annotava diligentemente ogni cosa gli accadesse. Parsons ha scritto sul suo diario ogni giorno per circa sessanta anni, dal 1869 al 1929.


Uno scorcio della main street della vecchia Tombstone

Dopo l’esperienza californiana, Parsons si trasferì con il suo amico Milton Clapp in quella che allora era la “boomtown” di Tombstone, nel Territorio dell’Arizona.
All’inizio lavorò come semplice operaio nelle miniere della zona e in seguito divenne socio di J.L. Redfern in una azienda mineraria. Conobbe John Clum, che a quel tempo era sindaco della cittadina ed anche editore di The Tombstone Epitaff.
A Tombstone Parsons assistette ad una serie di eventi, ordinari e straordinari, che hanno reso il suo diario interessante per studiosi e ricercatori. Divenne anche membro del “Comitato di Vigilanza” e prestò servizio nel coordinamento del comitato, il cosiddetto “Consiglio dei Dieci”.
Parsons divenne un buon amico di Wyatt Earp e di John Clum. Conosceva altri uomini di legge come Fred White, Virgil Earp, Johnny Behan e Morgan Earp. Ma conosceva anche uomini che praticavano oltre la legge, tra cui Ike Clanton, “Curly Bill” Brocius, Johnny Ringo e altri ancora di un certo rilievo. Per i successivi sette anni Parsons tenne il registro quotidiano degli avvenimenti e tra questi poté annotare dettagliatamente cosa accadde prima, durante e dopo la famosissima sparatoria all’OK Corral.
Durante l’incendio di Tombstone, avvenuto nel giugno 1881, Parsons aiutò a demolire un balcone per impedire che il fuoco si diffondesse ad altre case, ma improvvisamente gli cadde addosso un tronco bruciato. Venne ferito in maniera profonda al labbro superiore e al naso. Proprio il naso si deformò in maniera grave. Il Dr. George E. Goodfellow ideò un sistema per curare quella deformità con l’uso di una piccola struttura metallica da applicare per mezzo di rudimentali trattamenti di “chirurgia plastica” e ottenne un risultato soddisfacente. Il dottore rifiutò di essere pagato per il suo lavoro perché – disse – “Parsons era stato ferito mentre stava assistendo gli altri”.


L’unico ritratto fotografico esistente di George W. Parsons

Il suo diario fornisce preziose informazioni sulle personalità e i personaggi coinvolti nei diversi eventi. Parsons ha anche documentato e descritto altri eventi degni di nota, tra cui la grande apertura del famoso Oriental Saloon. Divenne amico del reverendo Endicott Peabody durante i suoi sei mesi di residenza a Tombstone all’inizio del 1882 e quando Parsons apprese che il reverendo era anche un buon pugile, organizzò un incontro tra quello e il ministro metodista Joseph P. “Mac” McIntyre. L’incontro, assai combattuto, fu vinto da Endicott.
Nel 1885 Parsons fu anche il primo bibliotecario della Tombstone Library e quello fu l’ultimo incarico lavorativo a Tombstone. Infatti, nel 1887 lasciò la cittadina quando aveva già passato il suo momento d’oro e si avviava verso un leggero declino.
Parsons si trasferì a Los Angeles, in California, nel 1887. Divenne direttore della Camera di Commercio di Los Angeles e fu presidente della Los Angeles Mining and Stock Exchange.
Parti del diario sono state donate alla Arizona Pioneers Historical Society negli anni ’30 da Emma Parsons, vedova di George.
Parsons smise di scrivere nel suo diario nel 1929. L’editore Carl Chafin in seguito passò diversi anni a ricercare il diario per pubblicarne la parte che copriva il periodo dal 1879 al 1887.
Parsons morì a Los Angeles e fu sepolto nell’Evergreen Cemetery.
I suoi diari sono ancora oggi ristampati, in particolare nel libro “A Tenderfoot in Tombstone”.