Un cowboy del Texas: quindici anni di avventure a cavallo

Il libro che vi proponiamo oggi è un’autobiografia scritta a 28 anni da Charles A. Siringo. A quel tempo viveva da cowboy da ben 15 anni. Siringo era un cowboy texano di origine italiana per parte di padre che visse i momenti d’oro del vecchio e selvaggio West. La sua vita è scorsa tra la fine della Guerra Civile Americana alla fine degli anni Ottanta del XIX secolo, ossia l’era dei cowboy e, nel contempo, il tramonto delle nazioni indiane.
A quel tempo era molto forte la curiosità dell’est civilizzato degli Stati Uniti per tutto ciò che di avventuroso richiamava il solo sentire la parole “west”. Il modo di vivere di rancher e mandriani, così diverso da quello più comodo e sicuro delle cittadine della costa orientale è ciò che porta Siringo a scrivere, ancora trentenne, questa sua autobiografia che divenne rapidamente un classico imperdibile per il lettore americano. Successivamente Siringo scrisse ancora, concentrandosi sulle esperienze vissute in qualità di detective dell’agenzia investigativa Pinkerton.
In questa autobiografia c’è però un bel di più, totalmente inatteso e che saprà catturare l’interesse di ogni appassionato di Far West: la vita e le imprese di Billy the Kid. Siringo, infatti, conobbe personalmente il giovane fuorilegge e visse alcuni degli episodi legati alle sue vicende. Tre capitoli di “Un cowboy del Texas” sono dedicati proprio a Billy the Kid, così come la postfazione che si propone di analizzare il racconto di Siringo ponendolo a confronto con altre fonti di prima mano e con diversi studi successivi sull’argomento.
L’autobiografia “Un cowboy del Texas” riesce a trasmettere con rara freschezza l’entusiasmo del suo giovane protagonista per un mondo destinato via via a tramontare. E quelle vicende, insieme alle atmosfere del selvaggio West sono arrivate fino a noi, consentendoci di ascoltare le voci dei loro protagonisti quale modo migliore per poterle rivivere.

Una parola di lode e di incoraggiamento abbiamo il piacere di spenderla per questa giovane, intraprendente e coraggiosa piccola casa editrice, Liberty Bell, che tanto bene sta facendo per gli appassionati di storia del west.

Estratto del libro:

Un cowboy del Texas Quindici anni di avventure a cavallo
di Charles A. Siringo
Capitolo I – La mia infanzia

Era una mattinata di sole, quella del 7 febbraio 1855, per quanto io ne possa sapere, quando il vostro umile servitore arrivò trotterellando in questo vasto e perfido mondo. Dando un’occhiata alla cartina troverete il suo luogo natale all’estremità meridionale dello Stato della Stella Solitaria, nella penisola di Matagorda, una sottile striscia di terra delimitata dal golfo del Messico a sud e dalla baia di Matagorda a nord. Questa penisola è larga meno di due miglia ed è lunga settantacinque. Si collega con la terraferma in 1m punto vicino alla foce del Caney Creek, mentre la punta più estrema è Decros Point, o Saluria Pass. Circa a metà tra i due punti c’era rinsediamento tedesco”, e al centro di questo, che comprendeva solo una dozzina di case, c’era la piccola abitazione di legno che per prima mi diede riparo. Mio padre, che mori quando io avevo solo un anno, veniva dalla noleggiata Italia, mentre la mia cara madre era stata trasportata lì dalle paludi della buona, vecchia Irlanda. Non sono io forse una bizzarra combinazione, una mescolanza dal dolce profumo?
Il nostro vicino più prossimo era una persona di buon cuore di nome John Williams, la cui famiglia era costituita da moglie e undici figli. Nell’autunno del 1859 iniziai ad andare a scuola. Il mio maestro era un certo Mr. Hale, che veniva dall’Illinois. La scuola, un piccolo edificio in legno, si ergeva solitaria a circa un miglio dall’insediamento, e noi due piccoli biondini, io e mia sorella, dovevamo farci una bella scarpinata fin lì tutte le mattine attraversando le sterpaglie di spine a piedi nudi. I nostri piedini abbronzati fino a quel momento non avevano mai calzato delle vere e proprie scarpe. Per evitare le sterpaglie qualche volta ci avviavamo di buon’ora e passavamo per la spiaggia del golfo, che si allontanava parecchio dal nostro percorso. Facendo questa strada arrivavo solitamente tardi a scuola, perché c’erano così tante cose che mi trattenevano… come provare a catturare l’ombra di un gabbiano o prendere al lazo i granchi cavalcando un bastone. Gruppi di cowboy venivano spesso dalla terraferma sulla penisola, e qualche volta capitava che catturassero dei bovini allo stato brado in mia presenza… ecco chi cercavo di imitare. Ricordo che una volta sulla via della spiaggia, mentre andavo a scuola, finii per cacciarmi nei guai. Mia sorella, di un anno più grande di me, stava camminando lungo il bagnasciuga e raccogliendo conchigliette, mentre io cavalcavo il mio bastone cercando di sciogliere i nodi alla corda — un pezzo di lenza — così da essere pronto a prendere il primo granchio che si fosse fatto vedere. Questi granchi si muovevano a gruppi e talvolta si avventuravano ben lontano dal golfo, ma quando vedevano ma persona si ritiravano verso l’acqua.

Ciò che rende questo libro veramente speciale sono l’introduzione e la postfazione che aiutano il lettore meno esperto a inquadrare le vicende della vita di Siringo in un contesto storico ben documentato, anche in relazione ad un altro grande nome della storia del west, Billy the Kid.

Titolo: Un cowboy del Texas: quindici anni di avventure a cavallo
Autore: Charles Siringo
Traduzione: Amelia Chierici
Presentazione: Federico Pirani
Editore: Liberty Bell di F. Pirani
Rilegatura: Brossura leggera
Pagine: 259
Prezzo: € 13,47 (edizione cartacea), € 8,49 (edizione digitale per Kindle)

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