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La tomba solitaria nei pressi di Nevada City

A cura di Valentina Santoli


Un piccolo pioniere che solcò la pianura
Nel corso dell’800, migliaia di persone si avventurarono verso il selvaggio West in cerca di fortuna: alcuni di loro la trovarono, mentre altri non solo non riuscirono nel loro intento, ma furono colpiti da vere e proprie tragedie.
Prima del 1849 la maggioranza dei coloni si dirigeva verso l’Oregon ma, quando si sparse la voce che nel nord della California era stato trovato l’oro, in breve vi si riversò un’incredibile moltitudine di persone.
La famiglia Apperson lasciò Independence, nel Missouri, per unirsi ad una carovana diretta in California. Quando dopo ben quattro mesi di viaggio fecero una sosta nei pressi di Nevada City, in California, trovarono il luogo ed i suoi boschi talmente idilliaci da decidere di non continuare oltre e di stabilirvisi. Fu così che gli Apperson costruirono per sé e i loro figli una casa e, per un certo periodo, vissero tranquillamente, fino a che il 6 maggio 1858 non furono colpiti da una disgrazia che avrebbe sconvolto le loro esistenze.
Un giorno i bambini, su richiesta del padre, stavano bruciando dei detriti sul fuoco quando il più piccolo fra loro, di circa due anni, inavvertitamente si avventurò troppo vicino alle fiamme ed i suoi pantaloni si incendiarono. I fratelli intervennero subito ma non riuscirono a spegnere le fiamme; udendo le urla strazianti del bimbo, la madre accorse disperatamente e, dopo averlo avvolto fra le sue vesti, riuscì a buttarlo in un vicino abbeveratoio pieno d’acqua. Nonostante le gravi ustioni alle gambe, il bambino in un primo momento sembrò non essere in pericolo in vita: purtroppo le speranze che sopravvivesse si rivelarono infondate e, dopo un mese di agonia, il piccolo morì.


La lapide

Gli Apperson, distrutti dal dolore, lo seppellirono in un angolo della loro proprietà, ma riuscirono a resistere solo qualche mese prima di decidere di andarsene da quel luogo in cui avevano cercato la felicità per poi essere colpiti da una così grave tragedia.
La piccola tomba restò così lì, abbandonata dai suoi cari e segnalata soltanto da due piantine di cedro. Tuttavia, dei vicini premurosi ed in seguito anche i responsabili della comunità iniziarono a prendersene cura, circondandola con una recinzione e apponendovi un’insegna.
Ancora oggi, la tomba solitaria sorge tra due cedri su di un lato della US Highway 20, e gli automobilisti che la percorrono provenendo da Nevada City spesso si fermano per visitarla. C’è una targa in pietra, dono dell’associazione “Native Sons of the Golden West”, recita:

Julius Albert Apperson
Nato nel Giugno 1855, morto il 6 Maggio 1858
Un pioniere che solcò la pianura verso la California che morì e qui fu sepolto

La Pista degli Emigranti prosegue lungo il crinale e attraverso Nevada City. Il luogo in cui sorge questa tomba solitaria ricorda tutte le sepolture dimenticate sparse in tutto lo Stato.