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Along the river, la frontiera spezzata


La copertina del libro – clicca per INGRANDIRE

New Mexico, 1905.
Due storie parallele che ad un certo punto si tingono di sangue, s’incrociano e proseguono verso un feroce destino.
Da un lato il dramma famigliare di Frank De Ville, malinconico sceriffo di uno sperduto villaggio di frontiera e dall’altro Timothy Suffolk, un cinico avvocato impegnato in una delicata trattativa con alcuni leader navajo. La posta in gioco è altissima: un immenso giacimento di oro e idrocarburi lungo il corso del fiume San Juan che cambierà per sempre la vita della tribù.
Suffolk usa la potente arma della corruzione per ottenere dagli indiani i permessi di sfruttamento minerario, ma un efferato omicidio all’interno della riserva sconvolge i suoi piani e innesca una spirale di cieca violenza che trascinerà tutti verso il baratro.
Duro e spietato, Along the River è una favola nera che devasta anche i rapporti più intimi come quelli tra padre e figlio; sarà la grandezza della natura selvaggia – muta ed impassibile dinanzi alle miserie umane – a dilatare i toni crepuscolari dell’intera vicenda e ad accentuarne il carattere epico.
E’ stato pubblicato in questi giorni ALONG THE RIVER, la frontiera spezzata, opera d’esordio di Giampaolo Galli.
Il romanzo nasce da un racconto breve diventato a sua volta un cortometraggio interpretato da Franco Nero e che ha già ottenuto diversi riconoscimenti internazionali, tra cui l’American Movie Awards 2016.
Se confrontato alla storia originale e alla fiction cinematografica, il plot narrativo dell’opera ne esce decisamente rafforzato, innesca nuove situazioni e approfondisce diverse tematiche, come il difficile rapporto tra padre e figlio, la sete di potere alimentata dalla corruzione, la violenza sulle donne e lo sfruttamento ambientale; temi universali che non sono esclusivi del mondo western, ma accompagnano da sempre, come ombre, il cammino dell’uomo.

INTERVISTA CON L’AUTORE

FARWEST.IT: Una domanda classica e di carattere generale : Che cosa rappresenta il west per Giampaolo Galli ?
G. GALLI: Dal punto di vista della narrativa, il west è il luogo nel quale amo ambientare le mie storie: lo considero un palcoscenico naturale – o se vogliamo – un vero e proprio set cinematografico, la cornice all’interno della quale far muovere i miei personaggi, creando dinamiche forti in grado di suscitare emozioni.

FARWEST.IT: Cinema e narrativa rappresentano quindi un connubio imprescindibile per un’opera western?
G. GALLI: In senso lato direi di no, ma nel caso dei film di genere, e del western in particolare, l’influenza che ha avuto il cinema è stata sicuramente preponderante rispetto alla narrativa. Trovo quindi naturale scrivere le mie storie con un ” occhio cinematografico” pur essendo estraneo al mondo della celluloide. Credo che chiunque scriva una storia western si trasformi virtualmente da scrittore a regista, almeno per un po’.

FARWEST.IT: Qual è stata l’ emozione più grande in questa avventura?
G. GALLI: La provai sul set, quando vidi Franco Nero recitare in inglese le frasi che io stesso avevo messo in bocca ai miei personaggi in una stesura di appena 20 pagine. Lì compresi che avevo dato inizio a qualcosa di importante e che avrei dovuto riprendere in mano il racconto, dilatarne i tempi e approfondire le tematiche che avevo lasciato in sospeso. Da queste sensazioni è nata l’idea di scrivere il romanzo che oggi presento per la prima volta.

FARWEST.IT: Tornando alla narrativa, ci sono alcuni scrittori ai quali ti ispiri maggiormente, o che ti hanno influenzato più di altri?
G. GALLI: Ce ne sono diversi, tutti americani ovviamente, e tra questi potrei citare alcuni classici come John Steinbeck o Jack London, ma finora nessuno mi ha coinvolto più di Cormac Mc Carthy, l’autore di Blood Meridian, The Crossing, Non è un paese per vecchi e molti altri. Credo di aver attinto molto dalle sue opere, soprattutto per quanto riguarda i toni noir e crepuscolari nella narrazione.

FARWEST.IT: Hai spesso definito Along the River un western crepuscolare. Questa definizione si riferisce al periodo storico nel quale si svolge la vicenda, o ai temi trattati?
G. GALLI: Ad ambedue gli aspetti. Il romanzo è ambientato nel 1905, un’epoca nella quale il mito del west è ormai sbiadito e alla storia si sostituisce la fiction. Il primo film western, The Great Train Robbery, venne infatti girato nel 1903 e – a parere di molti – diede l’inizio ufficiale alla grande avventura del cinema americano. Along the River riprende i temi classici del genere come le polverose città di frontiera, i saloon, le sparatorie e i difficili rapporti con gli indiani, ma il tutto è filtrato da una vena malinconica ed introspettiva. Il confine tra il bene e il male è molto sfumato e quasi mai emerge in modo netto, rigettando le categorizzazioni tipiche del western classico. I vari personaggi agiscono in un mondo nel quale le regole sono sovvertite e i vecchi valori di un tempo vengono piegati alle esigenze della nuova società industriale. L’avidità e la corruzione s’insinuano nella vicenda come una malattia silente, travolgendo gli stessi indiani navajo, ultimi custodi di un rapporto spirituale autentico tra l’uomo e la natura.

FARWEST.IT: In questo c’è anche un forte richiamo con l’attualità…
G. GALLI: Infatti; Da circa un anno gli indiani Lakota Sioux hanno dato il via ad una serie di rimostranze contro il passaggio dell’oleodotto Dakota Access Pipeline nei pressi della riserva di Standing Rock, attraverso il fiume Missouri.
Inoltre, negli stessi luoghi nei quali è ambientato Along the River, le comunità navajo stanno fronteggiando da diversi mesi un grave problema di inquinamento del fiume San Juan, dovuto all’immissione di pericolosi agenti tossici provenienti dall’estrazione mineraria.
Il romanzo sembra quasi profetizzare questi tristi fatti di cronaca.

FARWEST.IT: Oltre alla passione per il west, cosa c’è di autobiografico tra le pagine di questo romanzo?
G. GALLI: Credo che ogni opera letteraria racchiuda al suo interno una parte importante di chi l’ha scritta ed Along the River non sfugge a questa regola. L’esercizio della scrittura è un’operazione che trascende le regole e lo stile, è un dialogo con la nostra intimità più profonda, aldilà dei temi trattati. Nel momento in cui pubblichiamo l’opera, ci esponiamo al mondo, mandiamo un messaggio agli altri e li rendiamo partecipi delle nostre emozioni.
Il dramma che travolge i protagonisti di Along the River, non rappresenta assolutamente un’esperienza vissuta ma è piuttosto un tentativo di esorcizzare ciò che ho maggiormente temuto ed osteggiato: la disgregazione dei valori della famiglia, la disonestà e la violenza. Scrivere delle nostre paure è un modo per liberarsene, un esercizio purificatore. In tutto ciò mi ha guidato l’esempio di mio padre, scomparso poco più di un mese fa, e a cui ho dedicato il libro.

FARWEST.IT: Molto spesso nella stesura di un romanzo ambientato in epoche e luoghi a noi lontani, dobbiamo rifarci a delle fonti attendibili e a documenti storici. Come ti sei documentato per Along the River e quanto c’è di vero nella fiction?
G. GALLI: La cittadina di La Jolla ed il Canyon Blanco, ubicati idealmente nel New Mexico nordoccidentale, sono frutto di fantasia, così come lo sono i nomi dei personaggi principali ed il plot dell’intera vicenda. Cionostante, compaiono nel romanzo alcuni riferimenti storici molto precisi e ai quali sono risalito grazie ad una meticolosa ricerca in rete e su Amazon. Il leader navajo By-a-lil-e, ad esempio, è un personaggio realmente esistito in quegli anni ed era rispettato e temuto dalla sua stessa comunità, che lo accusava di praticare la magia nera.
Lo sfruttamento delle ingenti risorse del bacino del San Juan da parte delle compagnie petrolifere e minerarie, iniziò dopo un lungo contenzioso tra l’Indian Office e il Department of Interior da un lato, e le organizzazioni tribali dall’altra.
Gran parte delle promesse d’indennizzo e d’impiego di manodopera locale nell’industria estrattiva furono però disattese, grazie alla manipolazione politica e finanziaria delle grandi compagnie che agirono senza scrupoli nei confronti dei navajo, proprio come denunciato in Along the River.

FARWEST.IT: Nel romanzo ci sono molte parti descrittive sul territorio e la fauna. Anche in questo caso sei ricorso ad internet o sono il frutto di osservazioni dirette?
G. GALLI: I luoghi descritti nel libro li ho visitati di persona nell’estate del 2009.
Non avevo ancora pensato alla trama del romanzo, ma in occasione di quel lungo viaggio raccolsi diversi appunti e molto materiale fotografico e documentario che mi ha poi permesso di descrivere in modo realistico o quantomeno verosimile, i diversi ambienti naturali e gli animali. Al lavoro sul campo ho poi affiancato un attento studio delle mappe tridimensionali con scansione e risoluzione fino a 100 metri dal suolo e in tutto ciò sono stato facilitato dalla mia formazione universitaria in geologia.

FARWEST.IT: Hai altri progetti letterari per il futuro?
G. GALLI: Sì, ne ho già alcuni nel cassetto che spero di mettere in pratica prossimamente. Oltre ad alcuni racconti, ho in preparazione un romanzo storico sulla rivoluzione messicana e un romanzo western ambientato nell’ultimo periodo della campagna contro gli apache.

FARWEST.IT: Con che parole vorresti concludere questa intervista per stimolare le persone a leggere Along the River?
G. GALLI: Vorrei riportare la recensione di Daniele Nicolosi, il giovane regista che ha già letto il libro e ha creduto fin dall’inizio nelle potenzialità di questo soggetto, trasformandolo in un’opera cinematografica.

“… Il miglior pregio di questa storia è quello di concentrarsi maggiormente sulla psicologia, sulle emozioni più nascoste di ogni singolo personaggio, di trattenere il genere in un certo senso, di non farlo esplodere come succedeva negli spaghetti western, di non renderlo stereotipato come fosse un western americano classico, ma di raccontare la drammaticità degli eventi attraverso sensazioni, anime che vagano senza una meta … ”

Il libro in versione ebook è disponibile da oggi sui principali bookstore on line quali Amazon, La Feltrinelli, Mondadori Store, Kobo Store, I-Tunes, Google Play e molti altri.
Sempre su Amazon, oltre al formato kindle, è possibile ordinare la versione cartacea del romanzo, di circa 250 pagine.

Autore: Giampaolo Galli
Editore: CreateSpace
Pagine: 386
Rilegatura: Brossura leggera
Costo del libro cartaceo: 14,99 €
Costo del libro digitale: 2,99 €

Ecco il link valido per l’acquisto: AMAZON

Ed ecco il book-trailer: