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Guai a Tombstone

A cura di Omar Vicari

Due soli mesi dopo lo scontro all’OK Corral, la notte del 28 dicembre 1881, Allen Street fu testimone di un grave fatto di sangue. Virgil Earp stava uscendo dall’Oriental Saloon per raggiungere il Cosmopolitan Hotel quando la scarica di uno shot-gun risuonò nel buio della strada. I colpi, in rapida successione, raggiunsero Virgil nella schiena e nel braccio sinistro. L’Epitaph, il giornale di John P. Clum, amico del clan degli Earp, riportò sulle righe del giornale che furono cinque i colpi sparati in rapida successione da sconosciuti nascosti nel buio dietro il Crystal Palace Saloon.
Sempre secondo l’Epitaph, tre furono gli uomini coinvolti nella sparatoria. Il fatto fu confermato da un minatore che vide fuggire i tre pochi istanti dopo gli spari.
L’articolo del giornale finiva sostenendo che in città c’era una banda di assassini che in più di una occasione aveva minacciato le vite del giudice Spicer, dello stesso Clum, quelle dei fratelli Earp e di Doc Holliday.
Il braccio sinistro di Virgil Earp era stato spezzato al di sopra del gomito e anche la schiena aveva riportato gravi danni. Il Dott. George Goodfellow rimosse una significante porzione dell’osso del braccio lasciando Virgil definitivamente menomato.
Sebbene mai nessuno fu condannato, si suppose che furono Ike Clanton, Curly Bill Brocius e Bill Mc Lowery quelli che parteciparono all’imboscata.
Bill Mc Lowery, però, pare fosse partito per Fort Worth (Texas) due giorni prima dell’attentato.
A riguardo di Ike Clanton, Wyatt Earp dichiarò più tardi di aver trovato il suo cappello sul luogo dell’agguato.
In verità un cappello fu veramente trovato sul luogo dell’attentato, ma non fu mai identificato per quello di Ike Clanton, che peraltro pare fosse anch’egli fuori città.
Anche Johnny Ringo è stato spesso indicato come uno dei partecipanti all’imboscata e assieme a lui Frank Stilwell, Pete Spence e Johnny Barnes. Ma pure questi non furono mai identificati da fonti sicure come esecutori dell’agguato.
Come partecipante all’imboscata, fu sospettato addirittura Milt Joyce, gestore dell’Oriental Saloon.
Il Dr. George Goodfellow
Joyce sembra avesse del rancore verso gli Earp, ma questa è solo una teoria e non un fatto certo.
Insomma i sospettati furono molti, ma prove certe non furono mai trovate e nessuno fu mai condannato. Le ferite di Virgil erano gravi e certamente avrebbe potuto anche morire.
Il 29 dicembre Wyatt Earp spedì un telegramma all’ US Marshal Crawley P. Dake in cui scriveva che suo fratello Virgil era stato ferito gravemente.
Wyatt richiedeva inoltre di essere nominato Deputy. Era una mossa coraggiosa e Wyatt Earp si comportò di conseguenza. Il Marshal Dake rispose al telegramma scrivendo che in conseguenza delle ferite riportate da Virgil Earp, veniva nominato Wyatt come Deputy al posto del fratello Virgil e lo pregava di non lesinare spese e coraggio al fine di scoprire gli esecutori dell’imboscata.
Ora Wyatt Earp aveva una stella sul petto, la prima carica da quando aveva dato le dimissioni da vice sceriffo della contea di Pima nel novembre 1880.
Wyatt nominò altri Deputy nelle persone di Doc Holliday, Warren Earp, Sherman Mc Master,
Dan Tipton, Turkey Creek Johnson e Texas Jack Vermillion.
La reputazione di Doc Holliday era ben documentata, una persona a detta di Bat Masterson tra le più pericolose sul palcoscenico della frontiera.
Warren Earp, nato il 9 marzo 1855, era arrivato a Tombstone seguendo il fratello Wyatt. Qualche storico lo ha descritto come il più litigioso dei fratelli Earp. Di umore instabile, trovava facilmente il modo di ficcarsi nei guai. Nel 1894 fu ucciso per futili motivi in un saloon di Willcox (Arizona) per mano di un cowboy del ranch del colonnello Hooker.
Poco notizie si hanno a proposito di Dan Tipton, se non che fece parte della squadra che prese parte alla vendetta di Wyatt Earp in seguito all’uccisione del fratello Morgan.
Nel 1897, Tipton fu arrestato in seguito all’accusa di aver favorito l’immigrazione clandestina di cinesi negli Stati Uniti e per questo fu recluso nel penitenziario federale dello stato dell’Ohio dove morì l’anno successivo.


Milt Joyce, Pete Spence e Crawley P. Dake

Anche a proposito di Sherman Mc Masters si hanno poche e confuse notizie. Fu un fuorilegge e in seguito a Tombstone si schierò dalla parte della legge. Prese sicuramente parte alla vendetta di Wyatt e per quanto riguarda la sua morte, si dice che fu ucciso dai cowboy del clan dei Clanton. Wyatt Earp invece asserì che Mc Masters fu ucciso nel 1898 nelle Filippine durante la guerra contro la Spagna.
Turkey Creek Johnson, nato il 9 dicembre 1847 come John William Blount, nei primi anni 70’ era a capo di una banda con i suoi tre fratelli, che operò in Colorado e in Arkansas.
Texas Jack Vermillion, il cui vero nome era John Wilson Vermillion era nato nel 1842 nella contea di Russel in Virginia. Forte bevitore, era noto come individuo violento, autore di diversi omicidi prima di approdare a Tombstone. Per un certo periodo ebbe a che fare anche col noto criminale Jefferson “Soapy” Smith.
Come si può notare dai vari curriculum di questi individui, le asserzioni di Wyatt Earp circa il loro candore, erano quantomeno discutibili.
La nomina di Wyatt Earp da parte dell’US Marshal Crawley Dake quale suo vice, non aveva trovato l’ approvazione di tutta la popolazione di Tombstone, sebbene Wyatt avesse ancora dalla sua qualche irriducibile come George W. Parsons. Nel gennaio 1882 si tennero le elezioni a Tombstone.
L’Epitaph, il giornale amico degli Earp, sostenne Lewis W. Blinn per la carica di sindaco e James Flynn per quella di capo della polizia. All’opposizione, si direbbe oggi, c’erano John Carr e Dave Neagle.
Al di la del loro valore politico, le elezioni furono nient’altro che un referendum sui fatti di sangue relativi allo scontro dell’OK Corral dell’Ottobre 1881. In altre parole le elezioni furono il termometro di come la gente di Tombstone la pensava a proposito di quel tragico scontro. Un avvenimento che l’Epitaph tendeva a giustificare data l’amicizia dell’editore John P. Clum con i fratelli Earp.
Doc Holliday e Wyatt Earp sostenevano Lewis Blinn e James Flynn. Le elezioni si risolsero con una schiacciante vittoria di John Carr e Dave Neagle. Il clan degli Earp evidentemente aveva fatto il suo tempo a Tombstone.


Dan Tipton, Texas Jack Vermillion e Warren Earp

John P. Clum, editore dell’Epitaph, non fu il solo a lasciare Tombstone nel dicembre 1881 dopo l’esito delle elezioni. Anche Josephine Sarah Marcus lasciò la città in dicembre o forse nel gennaio 1882. A dispetto della’atteggiamento ostile della popolazione, Gli Earp rimasero a Tombstone, probabilmente perché Virgil non era ancora in grado di muoversi o forse perché gli autori dell’imboscata erano ancora a piede libero e Wyatt voleva la sua vendetta.
Il 6 gennaio 1882 ci fu un attacco alla diligenza partita da Tombstone in direzione di Bisbee. A otto miglia dalla città, tre individui apparvero improvvisamente sulla strada e aprirono il fuoco. A diligenza ferma, i banditi chiesero la cassetta dei valori minacciando di uccidere chiunque si fosse opposto alla consegna. I sospetti della rapina caddero su Johnny Ringo, Curly Bill, Frank Stilwell e Pete Spence.
Questi uomini erano solo sospettati poiché nessuno li riconobbe. Il fatto fu citato addirittura dall’ “Los Angeles Times”, un giornale distante dal luogo del crimine centinaia di miglia.
Il 17 gennaio 1882, Johnny Ringo, probabilmente ubriaco e ancora pieno di rancore per le morti dei fratelli Mc Lowery e Billy Clanton all’Ok Corral, si scontrò in Allen Street con Doc Holliday e Wyatt Earp.
Ringo vomitò una serie di epiteti irripetibili alla volta dei due amici, poi li sfidò apertamente a duello. Wyatt rifiutò lo scontro ma Doc Holliday, coerente alla sua natura, accettò il gioco.
Solo l’intervento di James Flynn evitò lo scontro.
Wyatt, Holliday e Ringo furono portati davanti al giudice Wallace. Holliday e Ringo furono condannati al pagamento di trenta dollari ciascuno mentre Wyatt fu scagionato.
I sostenitori del clan degli Earp si affrettarono a dire che Wyatt aveva rifiutato lo scontro solo perché intendeva correre per la carica di sceriffo della contea nelle elezioni d’autunno.


George W. Parsons e Frank Stilwell

Un’asserzione, a dire il vero, poco convincente dato che Wyatt Earp avrebbe avuto poche probabilità di vincere alle elezioni. Infatti, il partito repubblicano al quale apparteneva, aveva già perso quelle recenti di gennaio.
James C. Hancock sostenne invece che “Johnny Ringo dette a Wyatt Earp l’opportunità per combattere e che lo ignorò quando si accorse della sua codardia”.
Hancock disse anche che quella non era la sola volta che Ringo offriva a Wyatt l’opportunità di una sfida e che la sua non era una smargiassata. Ci fu addirittura chi disse che Wyatt Earp, un giorno o l’altro avrebbe sparato a Johnny Ringo alle spalle.
Ora noi tutti sappiamo chi è stato Wyatt Earp. Non era certo uno stinco di santo, ma da lì a dire che avrebbe sparato a Ringo alle spalle ce ne corre. Comunque questo è quanto asserirono quelli che non avevano in simpatia gli Earp.
Il rancore tra il clan degli Earp e quello dei Clanton in cui militava Johnny Ringo, esplose la notte di sabato del 18 marzo 1882 dentro il Bob Hatch & Campbell saloon in cui fu ucciso Morgan Earp.
Il corpo di Morgan fu accompagnato da James Earp a Colton in California. Le spoglie partirono la domenica pomeriggio. Wyatt seguì a cavallo il carro funebre sino alla ferrovia, poi girò e tornò a Tombstone.
I sospetti dell’omicidio di Morgan caddero su Frank Stilwell, Hank Swilling, Indian Charlie e Pete Spence.
Da Charleston qualcuno mandò a dire che Stilwell, Swilling e Pete Spence avevano preso dei cavalli freschi ed erano partiti per Tucson.
La soffiata arrivò con un telegramma lunedì mattina alle orecchie di Wyatt Earp.
Wyatt chiamò a raccolta la sua pattuglia federale: Doc Holliday, Sherman Mc Masters, Texas Jack Vermillion, Turkey Creek Johnson e Warren Earp partirono assieme a lui alla volta di Tucson
Grosse nuvole si stavano addensando sul cielo di Tombstone e Wyatt Earp avrebbe avuto la sua vendetta.