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La rapina al treno di Kinsley

A cura di Omar Vicari

Rapina al treno
L’inverno nelle pianure del Kansas si presentava come al solito freddo e gelido e quel gennaio del 1878 non aveva fatto eccezione. A Kinsley, un piccolo assembramento di case a nord-est di Dodge City, la gente probabilmente era intenta ad affrontare il freddo intenso e non immaginava certo i guai che un pugno di fuorilegge avrebbero causato quando con le pistole in pugno arrivarono allo scalo ferroviario della città.
La banda in questione era condotta da Mike Rourke, un esperto del mestiere, autore di un certo numero di rapine andate a buon fine. Quella notte però le cose sembrarono andare per il verso sbagliato già dall’inizio. Il piano originale dei fuorilegge tra le cui fila spiccava il nome di Dave Rudabaugh, un desperado noto in tutto il west, prevedeva di bloccare il treno che proveniva da Dodge quando si sarebbe fermato al punto di rifornimento dell’acqua situato a diverse miglia a ovest di Kinsley.
I fuorilegge si trovavano già sul posto, pronti a saltare fuori dal loro nascondiglio e a prendere il treno, ma quando la locomotiva arrivò al serbatoio dell’acqua posto lungo la ferrovia, il macchinista non rallentò e il treno sembrò continuare la sua corsa. Il convoglio anzi sembrò accelerare in direzione di Kinsley. All’insaputa di Rourke e Rudabaugh, il treno non si era fermato al punto di rifornimento poiché lo aveva già fatto a Dodge City.
Saltato il rifornimento dell’acqua, ai fuorilegge non rimase che guardare il treno che si allontanava.
Superata la comprensibile sorpresa, i fuorilegge, inforcati i loro cavalli, corsero dietro al treno con l’intenzione di assalirlo quando si sarebbe fermato a Kinsley.
Raggiunta la stazione del piccolo paese, sempre più sorpresi, i fuorilegge si accorsero che sui binari non c’era neanche lo straccio di un treno. Pensando di essere in anticipo, i banditi smontarono dai loro cavalli e attesero il suo arrivo con le pistole in pugno. Solo un uomo era presente in quel momento all’interno della stazione, un giovane telegrafista di nome Andrew Kinkade.
Bat Masterson
Mike Rourke, che era un uomo pratico e non lasciava nulla al caso, pensò tra se e se che forse era il caso di appropriarsi, oltre al bottino del treno, anche del denaro che sicuramente doveva trovarsi presso il deposito della stazione. Rourke avvicinò allora la sua pistola alla tempia di Kinkade e gli domandò dove fossero i soldi. L’uomo, mantenendo una buona dose di sangue freddo, aprì il cassetto del tavolo e mostrò al fuorilegge che non vi erano soldi. In preda a un impeto d’ira, Rourke domandò allora dove fosse la cassaforte. Kinkade spiegò che era chiusa e che non poteva aprirla.
L’unico che potesse farlo era l’agente di polizia che aveva la chiave in custodia e che in quel momento, data la tarda ora, stava dormendo nell’albergo del paese.
Nel mentre che i fuorilegge discutevano su che pesci prendere, un fischio in lontananza li avvertì che un treno stava per giungere in stazione. Quello era il segnale che Rourke aspettava, ma una volta messo fuori il naso dalla stazione, Mike dovette certamente pensare di trovarsi nel mezzo di una notte stregata visto che il treno che aspettava non stava arrivando da ovest, bensì da est, cioè dalla direzione opposta. L’arrivo di un treno da quella direzione voleva dire soltanto una cosa. In altre parole, il treno che avrebbe dovuto essere l’obiettivo del loro assalto proveniente da Dodge City, sicuramente doveva essere arrivato a Kinsley prima di loro. Ora un altro treno stava arrivando e quel che è peggio Rourke si accorse di due persone che stavano per entrare in stazione.
Il telegrafista Kinkade individuò i due uomini attraverso i vetri della finestra e, ignorando le minacce dei banditi, cercò di avvisarli del pericolo. Prontamente i fuorilegge non attesero l’ingresso dei due, anzi uscirono con l’intenzione di catturarli per evitare una loro fuga.
Nella confusione del momento Kikade riuscì a sottrarsi al controllo di Rourke e con un balzo attraverso la porta guadagnò l’uscita proprio nel momento in cui il treno raggiungeva la stazione.
Con un ulteriore salto Kinkade superò i binari evitando la locomotiva che stava per fermarsi. Coperto dalle carrozze che lo dividevano dai banditi, Kinkade si portò le mani alla bocca e gridò al macchinista che il treno stava per essere attaccato. All’urlo del giovane telegrafista, il treno sembrò continuare la sua corsa spiazzando in tal modo i fuorilegge. Ma le cose non stavano così.


La testa di Rudabaugh in cima a un palo

Il macchinista non si era accorto delle urla di Kinkade e il treno non si era fermato unicamente perché i freni non avevano funzionato. Il macchinista riuscì a fermarsi solo dopo un centinaio di yards dopo il deposito. Mike Rourke e il resto della banda si precipitarono dietro al treno raggiungendolo senza che il macchinista si rendesse conto di cosa stava accadendo.
Pistola alla mano, Rourke ordinò al manovratore di far ripartire il treno volendo in tal modo allontanarsi al più presto da Kinsley. Il macchinista, sebbene minacciato, ebbe la prontezza di informare il fuorilegge che il treno non poteva più essere mosso. Entrando in stazione spiegò che aveva scaricato il vapore dalla caldaia della locomotiva e che ora non c’e ne era abbastanza per far ripartire il convoglio. L’affermazione del macchinista non era vera, ma poteva essere plausibile per convincere Mike Rourke.
Nel frattempo alcuni membri della banda si erano portati verso il vagone della posta con l’intenzione di costringere il fattorino ad aprire la cassaforte. Questi, capita al volo la situazione, munitosi del fucile a canne mozze in dotazione, sparò in direzione dei banditi nel momento in cui quelli forzarono lo sportello del vagone. Il colpo uccise uno dei fuorilegge e questo bastò per tenere a bada gli altri. Sentito il boato del fucile, Mike Rourke che si trovava presso la locomotiva, scese e inforcato il cavallo, corse lungo il treno portandosi verso il vagone della posta. Il macchinista allora non più minacciato dalla pistola di Rourke, ne approfittò per spingere decisamente in avanti la manetta e il treno cominciò a muoversi. Tutto era andato storto per i banditi e in quel momento Mike Rourke realizzò che forse era arrivato il momento di lasciar perdere. Richiamati a gran voce gli uomini, Rourke e Rudabaugh fuggirono coi loro cavalli protetti dal buio della notte.
Ancorala testa di Rudabaugh
Mai guai per i banditi non erano finiti. La compagnia ferroviaria infatti, sebbene nulla era andato perso, incaricò delle ricerche dei fuorilegge il nuovo sceriffo della Contea di Ford.
Questi, sebbene ancora giovane, si era già fatto un nome sulla frontiera per aver preso parte nel 1874 alla battaglia di Adobe Walls in Texas contro i Comanche di Quanah Parker e per aver ucciso a Mobeetie nel 1876 il caporale King.
Il suo nome era Bat Masterson.
Bat, che era stato anni prima un cacciatore di bufali, aveva vinto le elezioni per la carica di sceriffo per soli tre voti. Conscio che la eventuale cattura di Rudabaugh e Rourke, avrebbe in qualche modo fatto dimenticare ai cittadini di Dodge City lo stretto scarto di voti ottenuti, Bat organizzò una squadra che comprendeva alcuni esperti uomini della frontiera.
Accompagnato da Kingh Riley che era stato con lui alla battaglia di Adobe Walls, da “Praire Dog“ Dave Morrow e da John Joshua Webb, Bat Masterson si mise sulle tracce di Mike Rourke e la sua banda. Guidato dal suo istinto, Bat condusse la sua squadra in quelle terre che conosceva bene avendo cacciato i bufali anni prima assieme a Wyatt Earp. La neve in quel mese di gennaio cadde copiosa e in poco tempo tutte le piste vennero coperte da una spessa coltre che impediva di proseguire celermente. Raggiunto il Crooked Creek, il blizzard costrinse la squadra di Masterson a riparare in una capanna di un ranch di proprietà di Harry Lovell.
Il maltempo naturalmente contrastava anche il movimento dei fuorilegge e Masterson pensò che anche essi avrebbero avuto bisogno di un riparo e per tale ragione non potevano essere lontani.
Bat pensò che se Mike Rourke conosceva l’ubicazione del ranch di Lovell sicuramente avrebbe tentato di raggiungerlo, ragion per cui si proponeva di arrestarlo lì. Il giorno dopo i sospetti di Bat Masterson si concretizzarono. Due cavalieri infatti si avvicinarono alla capanna e tra la neve che continuava a scendere, Bat credé di riconoscere in essi Dave Rudabaugh e Edgar West.
Rudabaugh sicuramente era uno degli assaltatori del treno di Kinsley e probabilmente lo era anche Edgar West. John Joshua Webb, che non era noto ai banditi, si offrì di uscire volontariamente dalla capanna per cavalcare verso i due uomini in modo che i fuorilegge non sospettassero imboscate da parte di chicchessia.


L’uomo al centro della foto è John Joshua Webb

La trappola funzionò bene; Webb infatti condusse gli ignari fuorilegge verso la capanna e lasciò che essi entrassero per primi. Una volta dentro, Bat Masterson dal retro della porta d’ingresso intimò ai due fuorilegge di tenere in alto le mani. Sotto il tiro delle pistole di Masterson, Edgar West pensò di non opporre resistenza. Dave Rudabaugh invece, tanto per tenere fede alla propria reputazione, cercò con la mano di raggiungere la pistola che aveva al fianco.
Nello stesso istante in cui Rudabaugh tentò di prendere l’arma, inconfondibile risuonò alle sue spalle il rumore provocato dallo scatto del cane della pistola di Webb. Dave Rudabaugh si irrigidì e un secondo dopo si affrettò ad alzare le mani. I due banditi vennero ammanettati e il giorno seguente la squadra fece ritorno a Dodge City.
Assicurati alla legge Rudabaugh e West, Bat Masterson si mise sulle tracce dei rimanenti banditi che sembravano svaniti nel nulla. Un paio di mesi dopo due di quei fuorilegge fecero una sortita a Dodge, ma quando Bat venne avvertito della cosa, i due erano già spariti.
Masterson, seduta stante, con l’aiuto del fratello Jim e di J. J. Webb si mise ad inseguirli e li arrestò appena fuori Dodge City senza che neanche un colpo fosse sparato.
Il solo Mike Rourke, il leader della banda, sembrava essere imprendibile. Ma Mike non eluse la legge per sempre. Meno di un anno dopo, egli venne tradito da un suo stesso compagno per cui, catturato, venne tradotto in prigione e al processo che ne seguì, condannato a dieci anni di lavori forzati.
L’arresto dei fuorilegge fu un grande successo per Bat Masterson, uno dei tanti che coronarono la sua carriera di uomo del west. La sorte invece non aiutò Mike Rourke. Nella rapina al treno di Kinsley errori e sfortuna si sommarono e purtroppo per lui tutto andò per il verso sbagliato in quella notte di un freddo inverno nel Kansas.
Quanto a Dave Rudabaugh, dopo la cattura da parte di Bat Masterson, venne in seguito rilasciato in cambio della testimonianza contro i suoi stessi compagni. Dopo il rilascio accettò l’offerta dello stesso Masterson di unirsi a un gruppo di pistoleri (c’era anche Doc Holliday) a combattere per la Santa Fè Railrod nella guerra tra compagnie ferroviarie per il diritto di passo di un valico.
Successivamente, assieme a J. J. Webb di cui era in seguito diventato amico, si spostò a Las Vegas (New Mexico) dove i due divennero importanti membri della “Dodge City Gang“ capitanata da Hyman G. Neill (Hoodoo Brown).


Una foto di recente ritrovamento in cui Billy The Kid è il giovane a destra

Dopo ulteriori vicissitudini, Rudabaugh si unì nel New Mexico alla banda di Billy The Kid e assieme al Kid venne arrestato nel 1880 da Pat Garrett.
Riuscito a fuggire, si diresse in Arizona dove si unì alla fazione dei Clanton nella lotta contro gli Earp. Finita la faida tra gli Earp e i Clanton, Rudabaugh si diresse in Messico dove nel febbraio del 1886 si trovò coinvolto in un saloon di Parral nell’ennesima sparatoria. Riuscì ad uccidere due uomini, ma nel tentativo di recuperare il cavallo venne ucciso a sua volta e decapitato.