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Bucktails, gli uomini del codino di cervo

A cura di Renato Panizza


Nell’Aprile del 1861 sette Stati “ribelli” del Sud avevano già dichiarato la secessione e la guerra civile pareva inevitabile, ormai solo una questione di tempo. Poco prima che tuonassero i cannoni a forte Sumter, un certo Thomas L. Kane chiese al Governatore della Pennsylvania, Andrew Curtin, il permesso di reclutare un Reggimento di volontari.
Thomas Kane era un influente e ricco affarista della Pennsylvania, fratello del Dr. Kane, famoso esploratore artico dell’epoca; fu proprio dal fratello, uomo che sapeva bene come affrontare i pericoli della natura, che Thomas capì quali uomini avrebbe dovuto cercare per costituire un’unità combattente veramente unica.
Thomas, infatti, non voleva uomini qualunque ma uomini speciali; uomini duri, forti, resistenti a ogni fatica e rotti a tutti i disagi; e li voleva anche esperti tiratori, che avessero imparato a tenere il fucile in mano sin da bambini!
Dove avrebbe potuto trovare di meglio, se non tra le montagne e le foreste delle Contee più selvagge della Pennsylvania?!
Le Contee di Forest, McKean (la sua Contea di nascita) ed Elk, dove da sempre vivevano boscaioli rudi e temprati; cacciatori, traghettatori, trasportatori di legname e barcaioli; tutta gente che ogni giorno, per sopravvivere, doveva superare i mille pericoli di una natura ancora selvaggia e ostile.
Quelle Contee erano chiamate “Wildcat District”, il “Distretto del gatto selvaggio”, ma il riferimento non era al ben noto felino, bensì ai turbolenti, chiassosi, rissosi e impetuosi uomini dei boschi, che erano soliti portare sulle loro zattere un palo con appeso in cima il loro trofeo preferito: la bella coda del “Cervo dalla coda bianca”, l’Odocoileus virginianus, specie presente in tutta nell’America del Nord, e molto diffusa nelle foreste della Pennsylvania. Per questo motivo erano chiamati “bucktails”, gli uomini del codino di cervo.
La chiamata alle armi ebbe molto successo e nel giro di pochi giorni molti cominciarono a rispondere all’appello, non solo nel “Wildcat District” ma anche in altre Contee del nord montuoso della Pennsylvania, come Tioga, Cameron, Warren, e in Contee centrali come Clearfield e Carbon, o meridionali come Chester. L’appello di Kane era stato forte e chiaro, e vennero accettati solo uomini sani e robusti, tutti esaminati scrupolosamente da un medico. Per lo più -come già detto- erano boscaioli, barcaioli e cacciatori, ma vennero presi anche contadini, carrettieri… gente semplice, avvezza alla vita e al duro lavoro all’aperto e, soprattutto, brava a sparare!
Kane sottopose i suoi futuri soldati a una severa prova di tiro, che solo i migliori potevano superare. Entro poco tempo quasi tutte le Compagnie richieste per formare un Reggimento erano pronte (sette sulle 10 regolamentari), ognuna col suo Capitano, che a sua volta si era dato da fare in ogni Contea per raccogliere attorno a sé gli uomini necessari. Ogni Contea di quelle nominate fornì una Compagnia, e Tioga ben due.
Costruite le zattere, con tanto di palo e trofeo di cervo, il primo contingente dei futuri soldati di Kane -alcune centinaia- coi loro fidati fucili,discesero i fiumi della Pennsylvania diretti al centro di raccolta presso Harrisburg, la capitale dello Stato. Solo in seguito, in considerazione delle loro indiscutibili capacità di tiratori, sarebbero stati armati con fucili di qualità superiore.
Il codino del cervo
A dire il vero, l’avventura dei Bucktails avrebbe potuto finire… prima ancora di cominciare!
Infatti, il Governatore, pur avendo lui stesso concesso a Kane l’autorizzazione per l’arruolamento, non aveva ancora emanato l’ordine di marcia, e quando seppe che stava per arrivare quella massa di volontari, preparò un telegramma nel quale si diceva che solo alcuni sarebbero stati accettati, perché necessari, mentre gli altri non servivano, e dovevano tornarsene a casa! Nel 1861 si era ben lungi dal supporre che il conflitto sarebbe durato a lungo, addirittura per quattro anni, e avrebbe richiesto una massiccia mobilitazione, e quegli uomini giunti da poco ad Harrisburg, poiché provenivano da Contee già con una ridotta popolazione, sarebbero serviti di più a casa loro che nelle fila di un esercito che, oltretutto, bisognava anche stipendiare e sfamare.
Ma il telegramma, che oltre al malcontento e alla delusione avrebbe generato anche molta confusione, grazie alla complicità del generale Jackman, comandante della Milizia, non partì mai!
Quei rudi uomini delle foreste servivano, eccome che servivano!
I fatti avrebbero ben presto dato ragione a Jackman.
Quando i nostri giunsero ad Harrisburg , salutarono con salve dei loro fucili la cittadinanza accorsa a vederli, incuriosita dagli insoliti trofei che la maggior parte di loro ostentava.
Quando arrivarono le divise blu a nessuno venne in mente di tenersi il codino di cervo, tranne che a un soldato della Compagnia “I”, un certo James Landregan. Si dice che l’avesse tagliato da una carcassa di cervo appesa in una macelleria, e poi se lo fosse cucito sul berretto, forse per ricordarsi dei suoi boschi e di quando andava a caccia. A Kane, probabilmente, di quel codino all’inizio non importava proprio niente! Ma quando vide l’ornamento, probabilmente pensò che era proprio una bella e originale idea, e rese ufficiale per tutti quella foggia: un dettaglio estetico che avrebbe distinto i suoi soldati da ogni altro dell’Esercito dell’Unione!
Thomas Kane, Colonnello dei “Bucktails”
Il Reggimento venne confermato, ed entrò a far parte del Corpo della Riserva della Pennsylvania, come “13th Pennsylvania Reserves”. In quanto tale, avrebbe dovuto provvedere alla difesa dello Stato di appartenenza. Ben presto, però, con il nome di “42nd Pennsylvania Infantry Volunteers”, entrò a far parte della grande Armata del Potomac, assieme ad altre unità della Pennsylvania che nel frattempo si erano formate.
A comandare il Reggimento fu eletto Thomas Kane, ma questi, con un gesto che stupisce in quanto assai raro, declinò l’incarico adducendo come motivo il fatto che lui non era affatto preparato militarmente, mentre lo era Charles Biddle, veterano distintosi nella guerra contro il Messico. Egli dichiarò pertanto che avrebbe accettato solo il grado di Tenente-colonnello, sottoposto a Biddle.
E così fu: i soldati accettarono la decisione di Kane, ma per onorarlo chiesero di potersi chiamare “Fucilieri di Kane”.
Il 21 Giugno 1861 i Bucktails si mossero per la loro prima missione con destinazione l’area della Virginia occidentale, dove reparti di cavalleria sudista operavano incursioni sulla linea ferroviaria Baltimora-Ohio. Si trattava del 7th Virginia Cavalry, formato da uomini della Shenandoah Valley e delle Contee meridionali del Maryland, cavalleggeri che in seguito sarebbero diventati famosi sotto il comando di Turner Ashby.
Il reparto nordista dovette mettersi in marcia alla svelta per accorrere sul luogo delle scorrerie.
Fu in questa circostanza d’emergenza che i Bucktails cominciarono a far vedere al nemico di che “pasta fossero fatti”, e che era molto meglio tenersi a debita distanza dai loro fucili!
Ecco cosa successe.
Un Bucktail della Pennsylvania
Il 12 di Luglio, una sessantina di Bucktails mandati in avanscoperta sotto il diretto comando di Kane, vennero completamente circondati dai cavalleggeri sudisti nei pressi di New Creek Village, in Western Virginia (che diventerà nel 1863 lo stato nordista del West Viginia). Iniziò una furiosa schermaglia di fucileria. I tiri dei Bucktails erano di una precisione micidiale, tanto che il reparto di cavalleria fu messo in fuga e lasciò sul terreno otto morti e almeno il doppio di feriti! I Bucktails, senza aver subito alcuna perdita, e prima ancora dell’arrivo dei rinforzi mandati da Biddle, iniziarono quindi a muoversi in direzione del nemico, verso Romney, e giunsero fino a Ridgeville. Lì, di fronte a forze troppo superiori, dovettero arretrare e congiungersi con il centinaio di altri Bucktails che erano sopraggiunti. Ma ripresero subito l’attacco, sloggiarono il nemico dal villaggio, se ne impossessarono e attesero l’arrivo del resto del loro reggimento.
Non male come battesimo di fuoco!
Il 21 di Luglio del 1861 si combattè la battaglia di Bull Run, che vide la sconfitta dell’Esercito nordista, ma i Bucktails non vi parteciparono essendo stati mandati ad Harrisburg.
In Ottobre, il reparto si trasferì a Tenallytown per ricongiungersi con tutte le Reserves della Pennsylvania. Il generale Meade in persona (il futuro vincitore di Gettysburg!) visionò le truppe, assistette alle esercitazioni, ed ebbe parole di grande ammirazione per quei soldati dall’insolito copricapo:
«… prontezza e precisione nel manovrare… energia… vitalità… vigore di ufficiali e soldati… ottima disciplina… dimostrazione di evidenti capacità!»
Il 12 Dicembre 1861, quando ormai gli eserciti si erano acquartierati per passare l’inverno, Thomas Kane assunse il comando del reggimento col grado di Colonnello, dal momento che Biddle era stato nominato Parlamentare al Congresso.
Circa due mesi prima, Kane aveva condotto in un’azione di schermaglia alcune sue Compagnie (praticamente una forza della consistenza di un Battaglione) nei pressi di Hunter’s Mill, e si era scontrato con le famose “tigri” della Louisiana, costringendo i temuti zuavi di Wheat a ritirarsi con perdite.


Le tante Contee dello stato della Pennsylvania

Insomma, il Reggimento di Kane stava rivelandosi sempre di più una formazione d’élite dell’esercito nordista!
Ma prove ben più severe attendevano i Bucktails.
Nonostante fosse inverno, la guerra certo non si fermava. In un’operazione più che altro di reciproca perlustrazione, ma eseguita in forze, ci fu un grosso scontro presso Dranesville, nella Contea di Fairfax (Nord Virginia) il 20 Dicembre 1861.
Il Reggimento di Kane (ora nella Brigata del generale Ord, della Divisione M’Call) era posto a difesa di una batteria di cannoni; i reparti nemici vennero a contatto, e la battaglia iniziò con il fuoco reciproco delle artiglierie.
Quando il fuoco dei cannoni nemici incominciò a scemare, a un certo punto Kane si accorse che una massa di ribelli stava passando in lontananza in un’area scoperta del bosco, con l’evidente intenzione di operare una manovra di aggiramento; se avesse occupato una casa di pietra che distava solo un centinaio di metri, avrebbe potuto procurare dei grossi fastidi!
Con prontezza inviò una ventina dei suoi uomini a occupare prima del nemico quella casa, per tenergli testa. In parte nascosti nella boscaglia, i fucilieri iniziarono a sparare sui nemici che stavano avanzando. Kane sopraggiunse con altri uomini, e i Bucktails, rincuorati dalla presenza e dall’esempio del loro comandante, tennero duro! Il nemico non potè più resistere a un fuoco così persistente e preciso, e inoltre era difficile colpire soldati che sparavano e poi subito dopo si nascondevano. I Confederati incominciarono a ripiegare, ma quando i Bucktails uscirono dai loro nascondigli per aggredire e inseguire il nemico, Kane venne centrato al viso da un proiettile che gli fracassò la bocca. Incurante della ferita molto dolorosa, il comandante si bendò e continuò a guidare i suoi uomini. I “ribelli” si diedero alla fuga, abbandonando i morti e i feriti; il fianco destro nordista era stato salvato. Alla fine della battaglia, che risultò a favore dell’Unione, i Bucktails contarono tre morti e ventisette feriti, ma avevano messo in fuga ben tre reggimenti nemici e una batteria di cannoni!
Roy Stone, Generale di Brigata
Il 22 Gennaio 1862, per sostituire il comandante Kane ferito, venne nominato Hugh W. McNeil, prima Capitano della Compagnia D.
Quando alla fine dell’inverno Kane riuscì a ristabilirsi e tornare al Reggimento, volle inviare un rapporto dettagliato al generale McClellan, comandante supremo dell’Armata del Potomac,nel quale erano descritte le tattiche di combattimento che aveva personalmente sperimentato e messo a punto con i suoi soldati.
Si trattava di un modo di combattere completamente diverso da quello delle normali fanterie: i Bucktails non muovevano contro il nemico disposti in linea, spalla contro spalla, per sparare raffiche di fucileria e poi lanciarsi all’assalto; avanzavano invece a ranghi sparsi, cercando ogni riparo che il terreno poteva offrire; si nascondevano nell’erba alta, o tra gli alberi, per poter mirare con calma, e anche stando in campo aperto caricavano i loro fucili coricati a terra, per poi balzare improvvisamente in piedi, o mettersi in ginocchio e far fuoco.
Contemporaneamente a Kane, un altro ufficiale nordista stava impratichendo i suoi soldati con le stesse metodiche: si trattava di Iran Berdan, che avrebbe formato il 1st Berdan’s Sharpshooters, unità di tiratori scelti.
Il 7 Marzo arrivò la lettera di risposta del generale McClellan: la “tattica-bucktail” era stata ritenuta talmente utile, idonea e affiancabile alle tattiche di combattimento tradizionale, che veniva ordinato a Kane di consolidare specificamente in quel ruolo quattro delle sue Compagnie: le Compagnie C, G, H, I.
Ed è a questo punto che la storia dei Bucktails prende momentaneamente due strade. Nel mese di Maggio del 1862 il piccolo distaccamento specializzato con al comando direttamente il colonnello Kane venne inviato nella Valle dello Shenandoah, per sostenere il Colonnello Bayard nelle operazioni contro il generale “stonewall” Jackson. Le rimanenti Compagnie restavano con l’Armata del Potomac.


Turner Ashby creò molti fastidi agli Yankees, finché non morì per mano di un Bucktail

Per il momento, dunque, e fino alla seconda battaglia di Bull Run, quando alcuni mesi dopo si ritroveranno nuovamente insieme, i destini dei nostri Bucktails si separano, e noi li seguiremo entrambi.
Nel Maggio del 1862 scattò l’operazione di Jackson nella la valle dello Shenandoah, che si poneva l’obbiettivo di impedire il ricongiungimento delle forze nordiste nemiche.
“Stonewall” ( “muro di pietra”, così era soprannominato il generale Jackson) porterà a compimento brillantemente la sua missione, ma dovrà vedersela con i boscaioli della Pennsylvania, i soldati che tutti -compreso il nemico- avevano imparato a riconoscere per il codino bianco di cervo sul berretto e l’infallibile mira!
La fanteria di Jackson, nota come la “cavalleria a piedi” (a significare l’estrema velocità nel muoversi che gli era propria), mise severamente alla prova gli uomini di Kane: dal 25 Maggio al 6 Giugno, con poche razioni di gallette, un po’ di carne, caffè e zucchero, ma assolutamente privi di tende e coperte per ripararsi di notte, i Bucktails copersero in media una trentina di chilometri al giorno – e si tenga presente che furono spesso ingaggiati in combattimento. L’operazione fu pagata a un caro prezzo, perché in meno di quindici giorni la loro forza effettiva si ridusse a soli 128 uomini!
Ecco come si svolse una delle azioni che li vide protagonisti.
Il 6 di Giugno, ad Harrisonburg, cittadina di una Contea settentrionale della Valle dello Shenandoah, giunse la notizia che il 1st New Jersey Cavalry era caduto in un imboscata sudista, e che aveva dovuto abbandonare tutti i feriti.
Bisognava inviare al più presto un reparto in perlustrazione per accertarsi dell’attuale posizione del nemico, della sua forza, ed eventualmente recuperare i feriti.
Un centinaio di Bucktails al comando di Kane partirono immediatamente, nonostante fossero arrivati da poco ad Harrisonburg.


La battaglia di Dranesville del Dicembre 1861

Stavano avanzando all’interno di un bosco, tenendosi a distanza dalla strada principale, quando all’improvviso si parò loro di fronte un Reggimento nemico, già schierato in linea di battaglia e pronto a combattere! Subito Kane inviò un messaggero a riferire che il nemico era stato contattato, e che mandassero presto dei rinforzi. I Bucktails aprirono prontamente un intenso fuoco contro i sudisti che, colti di sorpresa, ruppero la linea e arretrarono, per riaggrupparsi subito dopo dietro la cresta di una collina.
Il comandante Kane stava per ordinare di avanzare, quando il soldato Martin Kelly della Compagnia “G” compì un gesto inatteso, e soprattutto non richiesto: «Colonnello, vado a saggiare il loro fuoco?!» – chiese; poi, senza attendere la risposta, uscì dalla linea di alberi che lo riparava e si lanciò in avanti. Venne subito falciato da una raffica di proiettili!
Così facendo, aveva però eroicamente salvato molti compagni, evitando loro di fare la stessa fine!
Fidando che presto arrivassero i rinforzi richiesti, i Bucktails rimasero nel bosco ad attendere la carica del nemico… che non tardò ad arrivare!
Appostati tra gli alberi, i fucilieri di Kane sparavano con calma e precisione. La linea nemica stava iniziando a vacillare quando, improvvisamente, un ufficiale vestito in grigio si fece avanti; si udì una voce forte che sovrastò ogni altro rumore: “VIRGINIAAANI!”
Era il generale Turner Ashby, uno dei più noti e capaci cavalleggeri sudisti,che incitava gli uomini della sua Brigata all’attacco. Questa era la reale consistenza del nemico che il “pugno” di Bucktails aveva davanti: quattro interi Reggimenti!


Il drammatico scontro tra i Bucktails e le forze nemiche nei boschi di Harrisonburg

Kane era stato colpito ad una gamba, sotto il ginocchio; continuava a dare ordini reggendosi ad un albero; ccanto a lui, il soldato Holmes, anch’egli ferito ma mortalmente, riuscì ad imbracciare il fucile e con un preciso colpo freddò il generale confederato. L’impeto del nemico subì un immediato arresto, ma la forza era soverchiante e Kane, con un filo di voce, ordinò di ripiegare; poi cadde svenuto a terra.Fu fatto prigioniero, assieme al capitano Taylor, che era tornato indietro per salvarlo. Entrambi saranno scambiati con prigionieri sudisti nell’Agosto di quell’anno.
Le perdite subite dal battaglione Bucktail furono di 52 soldati (praticamente la metà di quelli che avevano intrapreso l’operazione!), a fronte di 559 morti e feriti della Brigata nemica di Ashby, con l’uccisione dello stesso Generale sudista! I Bucktails avevano inflitto al nemico perdite dieci volte superiori!
Ora, il nostro interesse si sposta nell’area intorno a Richmond, dove si trovavano le altre sei Compagnie bucktails.
Nel Giugno del 1862 la capitale della Confederazione era stretta in una morsa. Si può dire che il nemico fosse già alle porte della città, dal momento che le avanguardie nordiste potevano intravedere i tetti delle prime case in periferia. I Corpi dell’esercito di McClellan distavano da Richmond meno di 10 chilometri!
Il 15 di Giugno la cavalleria sudista guidata da J.E.B. Stuart aveva compiuto una missione di estesa esplorazione alle spalle del nemico.Stuart, invece di tornare sui suoi passi, rischiando così di incappare nei soldati che erano stati mandati ad inseguirlo, aveva coraggiosamente continuato ad aggirare le forze nemiche dirigendosi verso sud-est. Varcato il fiume Chickahominy con un ponte improvvisato, aveva infine raggiunto le linee sudiste e comunicato a Lee che il punto vulnerabile del nemico si trovava nel suo fianco destro: lì, l’esercito nordista era più debole; lì, i Sudisti avrebbero concentrato una massa d’urto di 60.000 uomini, per scagliarli contro i 35.000 del Generale Porter!


Movimenti unionisti attorno a Mechanicsville

Il Corpo di Porter era costituito da 3 Divisioni, di cui la terza, la Divisione McCall, chiamata “Pennsylvania Reserves”, era tutta formata da Brigate di soldati pennsylvaniani. Una di queste Brigate,quella del generale John F. Reynolds (sarà ucciso nel 1863, il primo giorno della battaglia di Gettysburg), annoverava tra i suoi cinque Reggimenti anche il 13th Pennsylvania Reserves, i fucilieri di Kane, ancora sotto-organico per la mancanza del “distaccamento” inviato nella Valle dello Shenandoah.
A fronteggiare le altre soverchianti forze nordiste che minacciavano la capitale confederata sarebbero rimasti i generali Magruder e Huger, con soli 28.000 uomini, ma appoggiati alle fortificazioni che circondavano la città e protetti da molta artiglieria.
Il 26 Giugno 1862 l’attacco sudista partì, dando inizio a quella che è chiamata “la Battaglia dei Sette Giorni”, ma in realtà è una “campagna”, con famose e sanguinose battaglie quali Mechanicsville, Gaine’s Mill, Malvern Hill…Campagna che alla fine vide uscire vittorioso il generale Lee.
Durante il ripiegamento nordista da Mechanicsville, il compito di proteggere il grosso delle truppe fu affidato al Maggiore Stone e al suo Battaglione “bucktail”.
Egli distribuì i suoi uomini a destra e a sinistra , allargandoli nelle posizioni tenute in precedenza dalle truppe che ora si stavano ritirando. Mantenendo un fuoco sostenuto, diede al nemico la sensazione che nulla fosse cambiato nella consistenza dello schieramento.
Roy Stone, comandante dei bucktails
Ancora prima che fosse l’alba, la pressione confederata cominciò a farsi sentire così pesantemente che Stone dovette alla fine dare l’ordine di ripiegare.
La Compagnia del capitano Holland fu lasciata più indietro a cercare di rallentare il più possibile l’avanzata del nemico, mentre quella del capitano Wistar doveva distruggere un ponte. Parte delle Compagnie E e D, nella confusione e nella semi-oscurità, non riuscirono a muoversi in tempo e rimasero tagliate fuori dal comando: il fatto si rivelò paradossalmente una fortuna… ma non proprio per loro! Infatti, nascondendosi nella boscaglia e tra gli acquitrini, il gruppo disperso riuscì a contrastare così efficacemente i reparti nemici in quel settore, che impedì loro di arrivare in tempo utile alla battaglia che stava incominciando più a Est, nei pressi del mulino di Gaine.Alla fine, però, i valorosi (loro malgrado!) Bucktails vennero tutti presi; e cadde nelle mani dei Sudisti anche la bandiera del Reggimento, che per pura combinazione era rimasta proprio in mano a quel gruppo di soldati. La bandiera che era stata solennemente consegnata dal Governatore della Pennsylvania Andrew Curtin.
La copertura offerta dal Battaglione bucktail fu validissima, al punto che lo stesso generale Reynolds, che comandava la 1st Brigade dei “Pennsylvania Reserves”, ebbe parole di grande elogio:
«Provo grande soddisfazione nell’aver potuto assistere alla prova di valore e alla condotta del maggiore Stone, al comando del suo “1st Pennsylvania Rifles”, il quale ha così efficacemente protetto il nostro ripiegamento. Non conosco uomo migliore di lui che possa essere posto al comando di una Brigata di Fanteria Leggera!»
E infatti il nostro ufficiale “bucktail” farà carriera!
Il compimento di questa azione costò però al Battaglione più di metà dei loro effettivi!
A partire dal 28 di Giugno, tutto l’esercito nordista iniziò una manovra di lento ripiegamento e convergenza verso sud. Ci furono grossi scontri a Savage Station, Glendale (Frayser’s Farm) e Malvern Hill; poi, McClellan riuscì a porre al sicuro le sue demoralizzate truppe nella imprendibile posizione di Harrison’s Landing, sul fiume James.
Quando il 30 di Giugno il grosso dell’esercito di McClellan stava ancora ripiegando verso sud, al maggiore Stone e ai suoi Bucktails venne ordinato di proteggere il fianco sinistro di una batteria di cannoni Parrott, mentre tutta la 1st Brigade di Reynolds sferrava un contrattacco di successo. Ma una massa di nemici molto consistente continuò a venire avanti, attraversando la linea rotta e frammentata delle precedenti unità. I Bucktails tennero il terreno per alcuni minuti, continuando a sparare raffiche contro il nemico, poi Stone ordinò di ripiegare, appena in tempo prima di essere circondati!
«L’oscurità stava di colpo sopraggiungendo, quando dal fitto dei boschi vidi sbucare il generale McCall [ndr: il Comandante della Divisione “Pennsylvania Reserves”] solo e ferito – scrisse nel suo rapporto Stone- e mi venni a trovare a pochi passi da lui, mentre una colonna nemica aveva imboccato la strada che conduceva verso di noi, e si muoveva rapidamente. Cercammo immediatamente di sottrarci al fuoco nemico e di scappare, ma il Generale non fu fortunato come me e venne preso. Quando ritornai nelle mie linee, scopersi che era stato catturato un Colonnello nemico con un piccolo gruppo di scouts “ribelli” che si erano addentrati in profondità. Troppo provato a causa delle ferite, venni portato all’ospedale da campo e non partecipai alle ultime azioni della giornata, che ormai volgeva al termine.»
Quando tutte le truppe di McClellan giunsero finalmente all’agognata meta di Harrison’s Landing, sorse un grave problema: un fiume affluente del James, le cui acque erano rinforzate dalla corrente di marea, separava l’armata lasciandone metà da una parte e metà dall’altra.
Non c’erano ponti, e bisognava assolutamente costruirne uno… e al più presto! Prima che Lee si riorganizzasse e piombasse addosso a una delle due metà dell’esercito yankee, probabilmente distruggendola!
I Genieri dissero subito che per edificarlo ci sarebbero voluti diversi giorni. Il tratto di fiume più stretto misurava 150 metri, era profondo almeno 3 metri e non c’era abbastanza materiale già disponibile: bisognava procurarsi tronchi, legna e quant’altro direttamente sul posto.
Che fare???
La soluzione al problema venne dal generale Porter, che pensò subito ai suoi boscaioli della Pennsylvania: sarebbero riusciti i rudi e temprati Bucktails a costruire il ponte in soli due giorni ?!
Alle 5 del pomeriggio dello stesso giorno di arrivo del V Corpo ad Harrison’s Landing, il 1° Luglio, gli uomini di Stone si misero prontamente all’opera.
Lavorarono per tutta la notte, chi raccogliendo nei boschi il legname, chi lavorando febbrilmente alla edificazione del ponte, nuotando e immergendosi sott’acqua per piantare i pali e fermare la struttura.
Il giorno seguente, al sorgere del sole, con enorme soddisfazione dei Generali, il ponte era già pronto! Ed era così robusto che potè passarci anche l’artiglieria!
La grande prestazione data dai Bucktails, sia nella Valle dello Shenandoah, sia durante la “Battaglia dei sette giorni”, non poteva non essere notata dagli alti comandi. Nel Luglio del 1862 il Segretario alla Guerra, Edwin M.Stanton, ordinò al Maggiore Stone di tornare in Pennsylvania col compito di arruolare altri uomini, ma alla condizione che fossero della stessa tempra di quelli che già aveva.All’Unione servivano altri Bucktails!
Stone arruolò entro la fine di Agosto 20 Compagnie, che formarono due nuovi Reggimenti, anch’essi col codino di cervo sul berretto, il 149° e il 150°, i “Bogus Bucktails”, cioè i “falsi Bucktails”. Ai “veri”, originari, Bucktails, infatti, non andò mai tanto giù di vedersi affiancare dei “ doppioni”!
Ciononostante, combatterono insieme per il resto della guerra, costituendo una Brigata Bucktail, e divenendo senza ombra di dubbio una vera “punta di diamante” dell’esercito nordista!