Charley “One-Eyed” Parkhurst

A cura di Giacomo Ferrari

Charley Parkhurst
Per diversi decenni nel XIX secolo, le diligenze erano il principale mezzo di trasporto per le persone, per le merci e per la posta nella California del Nord. Guidare una diligenza, trainata da quattro o sei cavalli richiedeva molta abilità, molto coraggio, forza nelle braccia e agilità. Le strade erano sconnesse, strette e piene di ostacoli, talvolta improvvisi, e dovevano essere percorse a elevata velocità. Ogni conducente non sapeva cosa avrebbe incontrato sulla pista: una rapina a mano armata, un assalto degli indiani, un animale selvatico che poteva innervosire o spaventare i cavalli o altre imprevedibili situazioni di pericolo. Il conducente doveva essere in grado di risolvere tutte queste situazioni.
Parkhurst aveva la reputazione di saper affrontare qualunque evenienza nella quale si fosse venuto a trovare ed era, inoltre, considerato uno dei più veloci e affidabili guidatori del suo tempo. Nella California vi erano altri “whips” (fruste), così venivano chiamati i conducenti di diligenze abili come Parkhurst. Foss, Hank Monk, Gerorge Gordon, solo per citarne alcuni, erano veramente competenti ma solo Charley Parkhurst riuscì a diventare una leggenda del Old West. Perché? Semplicemente perché Charley non era un uomo ma una donna, che per la maggior parte della sua vita si vestì da uomo e intraprese l’insolito mestiere del guidatore di diligenze.
Charley era di bassa statura, robusta e aveva occhi svegli di colore grigio. Come gli altri “whips”, il suo viso era bruciato dal sole e i suoi vestiti erano sempre impolverati. Il suo viso era segnato dalle intemperie e portava una pezza nera sull’occhio sinistro, che aveva perso la funzionalità a causa di un calcio datole da un cavallo. Per questo motivo aveva il soprannome di “One-Eyed” e il suo aspetto non invitava certamente a osservarla intensamente.


La corsa di una diligenza

In quel periodo la maggior parte degli uomini portava barba e baffi. Pur non avendo nessuna di queste due caratteristiche, Parkhurst riuscì a passare come uomo.
Nessuno, nell’Ottocento, avrebbe mai pensato che una donna potesse essere in grado di eccellere come guidatore di diligenze, mestiere tipicamente maschile. Inoltre Charley usava particolari accorgimenti nella scelta dei vestiti. Indossava camicie con ampie pieghe, bloccate da alte cinture di cuoio, per nascondere la sua reale figura. Portava blue jeans, cappelli a larga tesa e indossava spessi guanti di pelle di daino, sia in estate come in inverno, per nascondere le sue piccole mani. Era esperta nell’uso della pistola ed eccelleva con la frusta. Era in grado di fare a pugni con altri uomini e non si ritirava mai quando era il caso di fare a cazzotti. Parkhurst era famosa per le sue bestemmie. Amava bere, masticare tabacco e fumare sigari. Un suo amico parlando di lei disse: ”Beveva, bestemmiava e masticava tabacco, peggio di un baleniere di Monterey”. Pur dedicandosi a frequenti e copiose bevute, che avrebbero potuto portarla a non essere più padrona della sua lingua, riuscì sempre a mantenere il suo segreto.
Era noto che era una persona gentile e caritatevole con i bisognosi.
Parkhurst non diede mai, volontariamente, informazioni sulla sua vita trascorsa. Cosa che a quei tempi era abbastanza normale nel Far West americano. Quando doveva scrivere il suo nome lo scriveva sempre nell’ortografia maschile Charley. Quando alla sua morte si scoprì che Parkhurst era una donna e la notizia divenne di dominio pubblico Charley “One-Eyed” Parkhurst entrò nel mito. Un altro motivo per diventare leggenda è che si ritiene che nel 1868 votò alle elezioni presidenziali nelle quali si era presentato come candidato il generale Ulysse Grant, diventando la prima donna americana a partecipare a una votazione presidenziale.
Charley “One-Eyed” nasce come Charlotte Darkey Parkhurst a Lebon, New Hampshire, nell’inverno del 1821. Secondo la leggenda elle venne abbandonata, subito dopo la nascita, dai genitori a causa della loro estrema povertà. Venne, probabilmente, allevata in un orfanotrofio del New Hampshire. Adolescente, vestita da ragazzo, lasciò l’orfanotrofio. Non è noto se fuggì dall’istituto oppure sia stata autorizzata ad allontanarsi.
Una sosta per Charley
Molti scrittori sostengono che l’istituzione era sia per le fanciulle come per i fanciulli. E questo spiegherebbe come Charlotte abbia potuto procurarsi abiti maschili. Inoltre si pensa che il taglio dei capelli fosse unico per entrambi i sessi. E questo spiegherebbe la ragione della riuscita del suo travestimento. A quei tempi una ragazza sola in una città sarebbe stata subito notata mentre un ragazzo poteva passare inosservato. Per recarsi a Worcester, Massachusetts, dovette prendere il treno. Una ragazza sola in una stazione avrebbe potuto muoversi liberamente? No!
A Worcester, presso la scuderia di Ebenez Blach, che forniva carrozze e cavalli con conducente, Parkhurst trovò vitto e alloggio pulendo la stalla, lavando le carrozze e scopando i pavimenti. Il giovane mozzo di stalla si dimostrò ansioso di sapere tutto quello che si doveva sapere sui cavalli e di carpire i segreti dei conducenti di Concords (diligenze). Il proprietario vedendo questo comportamento comprese che il “ragazzo” sarebbe stato, in poco tempo, capace di gestire autonomamente i cavalli e le insegnò a guidare le carrozze, prima con tiri a due cavalli, poi a quattro cavalli e infine a sei cavalli. Parkhurst capì che se voleva restare nel trasporto con i cavalli avrebbe dovuto mantenere il suo travestimento. Cosa che fece. Per inciso, gli scrittori non sono stati in grado di chiarire se Balch fosse o no a conoscenza dello stato di Parkhurst.
Nei primi anni del 1840 Blach si trasferì a Providence, Rhode Island e Parkhurst lo seguì. Presto divenne uno dei più popolari cocchieri fra le persone che usufruivano dei servizi di Blach sia per il trasporto in città come nella campagna circostante. Con il tempo Parkhurst venne conosciuto come il migliore guidatore della costa orientale. Si verificarono casi in cui le carrozze venivano prese a noleggio solo se era assicurata la presenza di Parkhurst e della sua squadra.


Una diligenza “Concord”

Fu qui a Providence che Parkhurst corse il pericolo che il suo segreto fosse svelato. Era il 1° gennaio, Parkhurst aspettava, insieme ad altri cocchieri all’aperto e al gelo, i clienti, che avevano condotto a un veglione di capodanno, per riportarli a casa e le sue mani si congelarono. Impossibilitato a guidare, Charley chiese aiuto a un suo aiutante Liberty Childs. Dopo questo episodio, Parkhurst lasciò il New England per recarsi in Georgia.
Perché Parkhurst lasciò, improvvisamente e inspiegabilmente Providence? Una teoria è quella che afferma che ella si allontanò sopraffatta dalle vergogna di aver dovuto chiedere aiuto. Un’altra sostiene che il suo segreto poteva essere conosciuto e svelato oppure potesse essere ricattata. Infatti Childs era un ragazzo pronto e intelligente e inoltre era molto ambizioso e desiderava migliorare la sua posizione nella ditta.
In Georgia Parkhurst lavorò per Jim Birch e godette della reputazione di “essere una mano sicura nella guida”.
La scoperta dell’oro in California e la conseguente “corsa all’oro” cambiò la vita di Parkhurst come ad altre centinaia di migliaia di persone. Il suo datore di lavoro Jim Birch, abbandonata l’attività in Georgia, si portò in California convinto che il grande bisogno di trasporti gli avrebbe offerto prospettive migliori. Anche Charley ritenne che in California vi fosse la necessità di guidatori di diligenze e nel 1851 la ritroviamo a San Francisco. Arrivata rimase delusa. La corsa all’oro era ormai “terminata” e molti minatori disoccupati si offrivano come conducenti di diligenze. Con la sua esperienza e con la sua vitalità, tuttavia, Parkhurst non ebbe difficoltà a trovare subito lavoro.
Presto, Parkhurst si accorse che vi era una notevole differenza tra il guidare una diligenza sulla costa occidentale rispetto a quella orientale.
Poteva accadere che dopo una curva apparisse un uomo mascherato con una pistola in mano, che costringeva il conducente a fermare la diligenza e a consegnargli la cassetta dei valori. Quando questo accadde per la prima volta a Parkhurst egli fu preso alla sprovvista, fermò la diligenza e consegnò la cassetta contenente oro e oggetti preziosi. Dopo questo incidente Charley decise di impratichirsi nell’uso delle armi e in particolare nell’uso della pistola. Parkhurst, dopo questa esperienza, aveva sempre a cassetta a portata di mano una pistola. Al secondo incontro con l’uomo mascherato, invece di consegnare la cassetta estrasse la pistola, sparò e uccise il bandito.


Una diligenza carica di passeggeri

Le strade dell’Ovest non erano quelle dell’Est: terreni accidentati, strade strette, curve a gomito ed elevata pendenza.
Durante uno dei suoi viaggi, Parkhurst arrivò a elevata velocità su un ponte, che traballava perché il fiume si era gonfiato per le continue piogge. Avvertito il pericolo, arrestò la diligenza e si volse in dietro. Charley vide che la parte del ponte che aveva già percorso era sommersa dall’acqua. Allora Parkhurst frustò i cavalli e raggiunse la sponda in tempo per vedere crollare, completamente il ponte.
Un’altra spiacevole avventura per Charley fu quando essa affrontò una curva a velocità troppo sostenuta. Venne sbalzata dal suo seggiolino e buttata a terra. Parkhurst ebbe la prontezza di non abbandonare le redini e riuscì a dirigere i cavalli verso un cespuglio. L’ostacolo fermò la corsa della diligenza. I passeggeri apprezzarono il coraggio, la competenza e la rapidità nel prendere decisioni di Parkhurst, e organizzarono una colletta che fruttò venti dollari.
Quando la Wells- Fargo doveva trasportare carichi preziosi preferiva affidarli a Parkhurst, poiché la riteneva più affidabile delle altre “fruste”. La leggenda narra che anche il famoso bandito Black Bart tentò di rapinare Parkhurst. Risultato: il bandito si allontanò, di corsa, con il sedere pieno di pallini. Sembra che la Wells-Fargo abbia, una volta, affidato a Parkhurst un carico d’oro che doveva essere trasportato da San Francisco a New York.
Sinceramente, Parkhurst amava i cavalli, mentre non sempre i cavalli amarono Parkhurst. Un cavallo le diede un calcio in faccia facendole perdere la funzionalità dell’occhio sinistro. Parkhurst coprì l’occhio con una pezza nera e per questo motivo venne soprannominato Charley “One-Eyed”. Gli amici riferirono, poi, che nessuno osò mai pronunciare questo nomignolo in sua presenza.
Esistono varie versioni su questo incidente. Tutti concorrono nel ritenere che il cavallo che le diede il calcio fu Pete, l’animale dominante del tiro e suo preferito. Secondo alcuni l’incidente avvenne mentre Parkhurst mentre ferrava il cavallo: il cavallo reagì a un chiodo che gli procurava dolore oppure al tintinnio di un serpente. Altri sostengono che il fatto si ebbe durante uno dei viaggi. I cavalli si dimostravano nervosi, Parkhurst fermò la diligenza, scese e cercò di calmarli, in particolare Pete. Proprio in quel momento un serpente a sonagli decise di rivelare la sua presenza.
Charley al lavoro
Alla fine degli anni ‘60 Parkhurst decise che era giunto il momento di abbandonare la guida delle diligenze. Alla domanda del perché avesse deciso di cambiare lavoro, rispose:” Non sto meglio di quando ho incominciato. La paga è poca e il lavoro è duro. Ho i reumatismi nelle ossa. Non c’è più nessuno che cerchi guidatori esperti di diligenze. Uno di questi giorni morirò e sarà la fine del vecchio Charley”. Dobbiamo anche tenere presente che i binari stavano coprendo le piste delle diligenze. Parkhurst si stabilì nella contea di Santa Cruz. Lavorò prima in una stazione di posta, poi come allevatore di bestiame e infine come allevatore di polli. D’inverno lavorava come taglialegna e riusciva a guadagnare fino a cinque dollari al giorno, mentre uomini, molto più giovani di lei, riuscivano a guadagnare solo tre dollari al giorno.
Fu qui, nella contea di Santa Cruz, che per la seconda volta, il segreto di Parkhurst corse il pericolo di non essere più un segreto.
Ella, allora, lavorava nella fattoria di Andy Jackson Clark e una sera arrivò completamente ubriaco. La signora Clark invitò il figlio, di diciassette anni, di andare ad aiutare Parkhurst a coricarsi. Il figlio ritornò agitato esclamando: “Charley non è un uomo ma una donna!” I Clark ritenendo che sarebbe stata una umiliazione per Charley svelare il suo segreto decisero di tacere. Solo dopo la morte di Charley venne rivelato questo episodio.
Nel 1867 nelle liste elettorali della contea appare il nome di Charley Parkhurst. Nel 1868 vi furono le elezioni presidenziali nelle quali venne eletto il generale Ulysse Grant. Per questo motivo Parkhurst entrò nella leggenda come la prima donna che votò negli Stati Uniti, infatti il suffragio universale si ebbe solo nel XX secolo quando fu introdotto un emendamento alla Costituzione. I documenti che comprovano che il nome di Parkhurst fosse nelle liste elettorali esistono mentre quelli con i nomi di chi votò andarono dispersi. Pertanto questo episodio non è sicuro.
Il 19 dicembre 1879, assistita dai suoi vicini e dal suo socio e amico da molto tempo Frank Woodward, moriva Parkhurst per un cancro alla lingua. Il medico e l’impresario delle pompe funebri scoprirono che Parkhurst era una donna. Woodward si mostrò sconvolto nell’apprendere il verso sesso biologico “dell’amico” con una serie interminabile di imprecazioni. Successivamente dichiarò ”di essere stato estremamente offeso quando scoprì l’inganno che gli era stato perpetrato per così tanti anni”. La notizia della vera identità di Charley non ebbe uno sviluppo rapido.
La tomba di Charley
Il San Francisco Call, uscito dopo sei giorni dalla morte di Parkhurst riportava il seguente necrologio: “Egli fu, ai suoi tempi, uno dei più abili e celebrati fra i famosi guidatori della California…. ed era un onore poter occupare il posto libero acconto al guidatore quando l’impavido Charley teneva le redini di quattro o sei cavalli”.
Quando la notizia giunse alle redazioni dei vari giornali il tono degli articoli cambiò. Leggendo i giornali locali si trovano articoli addirittura deliranti insieme ad altri di maggior equilibrio.
Il Providence Journal, della prima città in cui Parkhurst divenne famosa scrisse: “Charley Parkhurst fu uno dei migliori guidatori di diligenze. Le sole persone che hanno motivo di essere disturbate dalla carriera di Charley sono i gentiluomini che hanno così tanto da dire circa ‘la sfera dell’attività della donna’ e sul ‘sesso debole‘ “.
Il San Francisco Chronicle evitò di fare congetture e fece questo commento come appropriato epitaffio: “… è inutile perdere tempo a immaginare cosa portò la morta a prendere la croce della vita con un lavoro maschile”.
Dopo la sua morte e dopo aver scoperto che Parkhurst era una donna, le storie divennero tante da renderla il più famoso conducente della California. Come Calamity Jane, Charley divenne un eroe popolare e molti fatti gli vennero attribuiti anche se molti non avvennero mai.

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