L’avanzata dei Sioux a ovest del Missouri
I “Winter Count” Sioux ricordano il loro arrivo. E’ accertato che gli indiani stavano commerciando fra loro, specialmente in armi da fuoco portate dai bianchi ai villaggi degli Arikara ma, è molto probabile che non fosse il Truteau, ma il d’Eglise a portare le mercanzie. Stando ad American Horse, nel 1794-95, due bianchi entrarono nell’accampamento dei Teton, sarebbero stati ben accolti, avrebbero commerciato, per poi ripartire con un grosso carico di pellicce. Nel 1797-98 apparve un trader chiamato “Little Beaver” (Registre Loisel), avrebbe commerciato con i Teton e sarebbe ritornato nel 1799-1800 con un carico di armi da fuoco. Il d’Eglise resta comunque l’unico francese conosciuto per aver commerciato sull’Upper Mississippi in questi anni; quando il Truteau risalì il Missouri (autunno 1794), venne bloccato e derubato nelle zone meridionali del Great Bend, i razziatori erano indiscutibilmente Teton accompagnati da alcuni Yankton in visita al loro villaggio.
E’ probabile che fossero un gruppo Brulé che attraversava saltuariamente il Missouri; questi indiani stavano cacciando nel “Couteau du Missouri”, avevano catturato poca selvaggina e prevalentemente si sostentavano ancora con il “riso selvatico”. Questi riferirono al Truteau che una banda del loro popolo, composta da 22 logge, stava cacciando più a ovest del Missouri, lungo il corso del White. La stessa banda venne notata nel successivo autunno ancora sullo stesso fiume, quando John Evans, uno degli uomini del Mackay, venne vanamente inseguito. I Teton che bloccarono il Truteau cercarono di dissuaderlo dal visitare gli Arikara, descrivendoli come “indiani poveri e di spirito meschino”; inoltre, parlavano dei Saone come di un gruppo Sioux che viveva a est del Missouri e che si spingeva verso nord, li consideravano un gruppo distinto. Asserivano che durante l’estate i Saone, “divisi in cinque bande”, avevano attaccato gli Arikara “sospingendoli all’interno dei loro villaggi”, impedendo loro di raccogliere anche i frutti della loro agricoltura. Dopo aver lasciato i Teton, il Truteau, a piedi, risalì il fiume lungo la riva occidentale per raggiungere gli insediamenti Arikara, poco sotto la foce del Cheyenne; avrebbe trovato i villaggi completamente deserti, ma molti segni della presenza dei Teton erano ben visibili lungo tutta la riva del fiume e fino al Great Bend, posto più a nord. Dopo aver trascorso l’inverno sul Missouri, nella primavera del 1795 il Truteau ebbe parecchi contatti con gli Arikara, da cui seppe che buona parte dei Saone erano “brava gente” e che una delle loro bande viveva nelle vicinanze. E’ probabile che fossero i Minneconjou, il cui termine indicava la pratica di stabilirsi lungo il fiume per coltivare. Nel giugno dello stesso anno il Truteau ricordava la banda Teton dei “Ta Corpa”, la quale avvisava gli Arikara che diverse bande Sioux, composte da circa 500 guerrieri, avevano seria intenzione di attaccarli. Questa banda veniva ricordata dal Lewis e Clark come “Ta-co-eh-pa” e appartenente alla tribù Minneconjou. Secondo l’Hyde, da questo importante riferimento, risulterebbe che i Minneconjou furono la prima banda Saone a spostarsi a ovest del Missouri per stabilirsi nelle vicinanze dei villaggi Arikara, presso la foce del Cheyenne River; infatti, nel 1804, questa banda veniva localizzata proprio sul Cheyenne. Per quanto riguarda gli Oglala, erano certamente la banda Teton che il Truteau ricordava in prossimità degli Cheyenne, ma non ci fornisce ulteriori notizie. Dalle informazioni risulta chiaramente che gli Oglala, nel 1795, avevano già raggiunto le Black Hills, dove stavano terrorizzando le tribù della zona; dal canto loro i Brulé cacciavano ancora sul White River, ma sembra non fossero ancora in gran numero. I Saone vagavano prevalentemente a est del Missouri dove, frequentemente, assalivano in forze gli Arikara, ma continuavano comunque a visitare i loro villaggi; comunque, buona parte dei Saone continuavano a mantenere rapporti amichevoli con gli Arikara, si stavano gradatamente stanziando a ovest del fiume e continuavano a spostarsi verso occidente.
Nell’estate 1794 una spedizione di guerra Saone attaccava gli Arikara costringendoli ad evacuare i loro insediamenti; proprio in quel periodo il Truteau ricordava che una banda Arikara avrebbe risalito il corso del Missouri per chiedere protezione ai Mandan. Un’altra banda sarebbe invece discesa a sud per unirsi agli Skidi Pawnee del Nebraska. Il grande attacco contro gli Arikara sarebbe avvenuto nell’anno 1796, quando l’Evans incontrò gruppi di questi indiani presso i Mandan. E’ probabile che in questo periodo gli Arikara fossero anche divisi fra loro, alcuni gruppi vissero con i Mandan, mentre altri cercarono di pacificarsi con i Teton. Gruppi Teton avrebbero ricominciato a visitare i villaggi del Missouri, alcune notizie riferirebbero di un grande scontro dove i Teton e gli Arikara affrontarono i Mandan e gli Hidatsa; quando i Teton si spostarono poi nelle pianure, gli Hidatsa e i Mandan assalirono gli Arikara obbligandoli ad evacuare i loro insediamenti. Intorno al 1799 gli Arikara costruirono tre nuovi villaggi presso la foce del Grand River dove, subirono altri attacchi da parte dei Mandan e degli Hidatsa, combattendo almeno fino al 1825. In alcune fonti sembra che i Saone abbiano appoggiato parecchie incursioni degli Oglala, infatti, alcuni gruppi sarebbero stati integrati all’interno della tribù Oglala, ed entro l’anno 1840 molti Oglala avevano sangue Saone. Nel frattempo, i Minneconjou si spostavano seguendo il corso del Cheyenne River, al seguito vi erano i gruppi poi conosciuti come “Sans Arc” e “Two Kettle”. Gli altri gruppi Saone, successivamente conosciuti come “Hunkpapa” e “Blackfoot”, rimasero a est del Missouri frequentando spesso i villaggi degli Arikara per commerciare. Tra il 1795 e il 1804, i francesi di St. Louis risalivano il Missouri per commerciare con i Sioux, stabilendo temporaneamente un “trading-house” in vari punti nelle zone del Great Bend, dove gli Oglala e i Brulé trascorrevano l’inverno con questi traders presso la foce del Bad River, mentre i gruppi Saone si trovavano nelle vicinanze della foce del Cheyenne River. In questo periodo, alcuni gruppi Yankton stavano muovendosi sul Missouri per stabilirsi nelle terre dei Teton, proprio sotto il Great Bend; una parte dei Brulé – evidentemente i Lower Brulé – erano ormai strettamente associati a questi Yankton, infatti, nel 1804, il Lewis e il Clark, informati dagli interpreti francesi, menzionavano gli “Yankton-Bois Brulé” e ricordavano i Brulé come “Teton-Bois Brulé”. L’uso del termine “Bois-Brulé” indicava l’origine del nome, con alcuni indiani che, a est del Missouri, vennero sorpresi da un violento incendio; nel 1840 il Riggs li chiamava infatti “Sichangus” o “Yakora”, ovvero “Teton of the Burnt Wood” (“Teton del Legno Bruciato”). Quando, nell’autunno 1804, Lewis e Clark risalirono il corso del fiume, si resero conto che le descrizioni del Truteau erano affidabili.
I Brulé avevano attraversato il Missouri e le loro antiche terre, a est del fiume, erano state occupate dagli Yankton, provenienti dal Des Moines; ora, i Brulé e gli Oglala si trovavano alla foce del Bad River per commerciare con i francesi di St. Louis. Gli Arikara si erano spostati dalla foce del Cheyenne per stabilirsi sul Grand River, ben sapendo della presenza di gruppi Saone. Lewis e Clark ponevano i Brulé sulla foce del Bad River, e ricordavano un accampamento Sioux ad una certa distanza dal fiume, evidentemente quello degli Oglala. Gli esploratori annotavano che gli Oglala avevano soltanto “60 logge, 120 guerrieri e 360 anime” ma, in genere, sembra che abbiano sempre ridimensionato la consistenza numerica delle tribù del Missouri. Per molti anni gli studiosi si sarebbero divisi sulla questione delle stime dei due americani riguardo la popolazione Teton; alcuni studiosi accettano questi dati, mentre altri li respingono. L’Hyde ritiene che la loro consistenza numerica sia stata ben più grande, adducendo al fatto che, dopo aver attraversato il grande fiume, sconfissero gli Arikara per poi occupare le Black Hills scacciando i Crow e i Kiowa. Secondo l’Hyde non sarebbe ragionevole ritenere che gli Oglala e i Brulé, con una sola forza di 200-300 guerrieri, abbiano potuto scacciare le altre tribù.
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