Cartuccère militari del Far West

A cura di Gian Carlo Benedetti

La cartuccèra (od ugualmente corretto cartucciera) si diffuse dopo la Guerra di Secessione con l’avvento della munizione metallica a percussione anulare e poi centrale.
Prima e durante il conflitto fratricida quando erano comparse le prime cartucce metalliche rimfire per carabine Henry e Spencer era comune l’uso di cartucce di carta per fucile o revolver portate in borsette di cuoio (“Cartridge Box” o “Cartridge Pouch”) agganciate al cinturone, in sacche oppure sciolte nelle capaci tasche. Leggi il resto

La cartuccia 44 – 40 (44 W.C.F.)

A cura di Gian Carlo Benedetti

Winchester 1873 Sporting Rifle cal. 44 – 40 canna da 24 pollici
Il 1873 fu un anno veramente fecondo per le armi e munizioni nordamericane. Ne vennero alla luce ben tre, tutte diventate icone di un epoca mitica: la Colt “Peacemaker” cal. 45, lo Springfield Allin “trapdoor” cal. 45 – 70 ed il Winchester ’73 cal. 44 WCF.
Il Winchester ’73 enfaticamente, ma non senza buona dose di verità, fu poi reclamizzato come “L’arma che conquistò il West”. Mutuava, con leggeri miglioramenti (chiusura e leveraggio irrobustiti e “dust cover”), la meccanica dello snodo a ginocchio dal suo predecessore “Yellow boy” mod. 1866 che, a sua volta, l’aveva ereditata dall’Henry 1860. Leggi il resto

Archi e frecce

A cura di Maurizio Biagini

Per tutte le popolazioni native del nord America, archi e frecce hanno rappresentato per secoli indispensabili strumenti per la caccia e la guerra. L’invasione degli europei, le guerre coloniali e quella di indipendenza diffusero le armi da fuoco rapidamente anche tra le tribù indiane, spesso coinvolte in questi conflitti, ma ciò nonostante, archi e frecce non furono mai abbandonati, e furono uno dei simboli della disperata resistenza all’uomo bianco, protrattasi fino alla fine del XIX secolo. Leggi il resto

I revolvers del Texas nella Guerra di Secessione

A cura di Gian Carlo Benedetti

Una Colt Dragoon “Second Model” e sotto una Dance & Bros calibro .44
Allo scoppio della Guerra Civile il Sud esclusivamente agricolo, privo di industrie e con penuria di materie, prime si scoprì carente di armi dato che le ditte produttrici e gli arsenali sedevano al Nord.
La situazione venne affrontata con grande capacità sin dal 1862 pur con limitati mezzi da Josiah Gorgas (1818 – 1883) ufficiale diplomato a West Point nato in Pennsylvania ma, siccome sposato con Amelia figlia dell’ex Governatore dell’Alabama John Gayle, aveva optato per la Confederazione da cui fu nominato Capo degli Armamenti. Leggi il resto

I Revolvers della Metropolitan Arms Co.

A cura di Gian Carlo Benedetti

L’elegante Metropolitan Police mod. 1862
Il 4 febbraio 1864 la fabbrica Colt Arms di Hartford (CT) fu investita da un violento incendio che per anni ne limitò grandemente la capacità produttiva secondo alcuni doloso e provocato da sabotatori confederati. Alle otto del mattino le fiamme divamparono ormai incontrollabili nell’ala orientale del secondo piano favorite dal pavimento in legno di pino e dalla sospetta mancanza di funzionamento delle bocchette di presa di acqua del sistema antincendio. I danni ammontarono a ben due milioni di dollari e 900 operai rimasero senza lavoro. Poteva essere la fine della gloriosa ditta che si salvò grazie alla vedova del fondatore Elizabeth Jarvis Colt aiutata dal fratello Richard. Leggi il resto

I fucili Sharps

A cura di Lorenzo Barruscotto

Il famosissimo fucile Sharps del 1874
I simboli della Frontiera non sono stati solo la Colt 45 Peacemaker o il Winchester “Yellow boy”. Nel West avreste avuto a disposizione un’ampia scelta di sputa-fuoco. Una tra le più potenti e micidiali armi che si potevano trovare sulla piazza era lo Sharps Creedmoor 1874.
Gli Sharps erano una serie di fucili a colpo singolo di grande calibro, sviluppati a partire da un progetto di Christian Sharps del 1848. Divennero famosi per la precisione a lungo raggio. Leggi il resto

La Colt Dragoon

A cura di Gian Carlo Benedetti

Una trattazione sulla Colt Dragoon deve necessariamente partire dalla antecedente Colt Walker. Il Capitano dei Rangers Sam Walker (1817-1847) eroico combattente nella guerra contro il Messico del 1846/48, ove perse la vita, durante il servizio nella frontiera contro Comanches e bandidos aveva apprezzato la Colt Paterson nr, 5 “Holster” ma ne aveva compreso i limiti e suggerito le possibili migliorie a Samuel Colt. Consistevano in una canna di 9 pollici, un tamburo a sei colpi più lungo per contenere una maggior carica di polvere, un grilletto fisso (non a scomparsa) con guardia squadrata ed il calibro .44. Leggi il resto

La Colt Navy 1851

A cura di Gian Carlo Benedetti

Uno dei più eleganti, bilanciati, maneggevoli e diffusi revolver a percussione ad avancarica del tamburo di Sam Colt è la Navy 1851.
Prodotta dal 1850 al 1873 in 215348 esemplari nel calibro .36 della Marina dalla quale mutua il nome, diversamente dall’esercito che preferiva il .44, fu prodotta principalmente presso la Colt di Hartford (Connecticut).
Si tratta di un arma collezionisticamente ambita e caratterizzata da molte varianti costruttive che rendono il suo studio assai complesso. Ai numeri suesposti va aggiunta inoltre la minore produzione presso la London Armory per la Gran Bretagna ed il Commonwealth, che vanta lievi caratteristiche e matricole distinte dalle statunitensi. Leggi il resto

Non solo Colt: le sei colpi fedeli compagne nel west

A cura di Sergio Mura da un lavoro di Marshall Trimble


Fedeli compagne di vita
Chi ha costruito la propria base di conoscenza dei fatti del vecchio e selvaggio west basandosi principalmente sui romanzi “pulp-western” o guardando i famosi “B-western-movies” potrebbe essere portato, accompagnato quasi per mano a ritenere e concludere che il revolver “Colt” fosse l’unica pistola disponibile e utilizzata nel turbolento Far-West.
Le cose, come noi appassionati di Farwest.it ben sappiamo, non stavano esattamente così. Ci sono state numerose e valide eccezioni e noi, qui, proviamo a parlarne. Leggi il resto

La Colt 1873 in uniforme blu

A cura di Gian Carlo Benedetti

Il 3 aprile 1869 scadde brevetto nr. 12648 del 3 aprile 1855 di Rollin White concernente la retrocarica del tamburo posseduto della Smith &Wesson. Ciò fu di impulso alla progettazione dei revolvers rimasta ferma al sistema “cap&ball” (avancarica del tamburo) della Guerra Civile. Dalla conversione a cartuccia metallica “rimfire” si passò presto alla produzione ex novo delle retrocarica “centerfire”.
L’U.S. Army si risolse infine ad adottare un moderno revolver. Leggi il resto

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