La leggenda dei trapper

A cura di Angelo D’Ambra

Le imprese dei trapper divennero leggendarie storie di fatica, pericolo e privazione. Molti di questi uomini sfuggivano alla legge, molti avevano un’indole avventurosa, molti erano sedotti dalle avvincenti storie illustrate dai pochissimi ai quali la fortuna aveva sorriso. Si stima che mille trapper vagassero nell’Ovest americano dal 1820 al 1830, l’epoca d’oro del commercio di pellicce delle Montagne Rocciose. Avevano solo attrezzature essenziali, trappole, fucili, pistole, corni di polvere da sparo, coltelli per scuoiatura, accette per tagliare legna da ardere, qualcuno la compagnia di una squaw. Leggi il resto

I trapper, cacciatori, esploratori e commercianti

A cura di Paolo Scanabucci

Il trapper
Il lato piu’ romantico del West è senz’altro rappresentato dal pistolero solitario, dal giustiziere senza paura, spesso in bilico tra bene e male, ma alla fine orientato decisamente al bene ed al salvataggio dei “buoni”.
C’è però un altro personaggio del West che, nell’immaginario collettivo, fa una notevole concorrenza al pistolero: è l’uomo che, rifiutando di diventare un colonizzatore, preferiva una vita errabonda, alla stregua degli stessi nativi americani, spesso vestito come un guerriero sempre pronto al combattimento e lottando non poco per vivere o per sopravvivere. Leggi il resto

Dai coureurs des bois ai trapper

A cura di Angelo D’Ambra

I coureurs des bois
In Europa il manto dei castori era estremamente ricercato e apprezzato. La moda dei cappelli aveva portato, all’alba del XVI secolo, all’estinzione di questi animali e, tuttavia, la domanda di pellicce restava alta. Fu il Nuovo Mondo a rispondere ai mercati e così prese inizio quella “corsa alle pellicce” che finì col rappresentare una delle più energiche spinte all’esplorazione ed alla colonizzazione del Nord America. Una vicenda che solcò tre secoli e consegnò alla storia cacciatori animati da fiero spirito d’avventura, abituati a vivere all’aria aperta, in dispregio agli agi, usi a guadagnarsi da vivere in un solo modo: piazzare trappole. Leggi il resto

Jedediah Smith, scopritore di piste e trapper

A cura di Sergio Mura

Il grande Jedediah Smith è rimasto giustamente nella memoria della storia del west come il più famoso scopritore di piste, trapper, guida e persino buon partner di ben due aziende commerciali impegnate nel commercio e nei traffici collegati alle pellicce.
Fu grazie a queste peculiarità che Jedediah Smith ebbe modo e opportunità di esplorare lande che ai suoi tempi erano perlopiù sconosciute, oltreché considerate pericolose, nello Utah e più in generale nel West. Leggi il resto

Le armi dei trapper

A cura di Gualtiero Fabbri

“Il trapper girava sempre con in mano il suo fucile, stesse seduto sull’uscio di una capanna, o si spostasse di pochi metri, dalla sua tenda al fuoco del vicino, scendesse al ruscello per l’acqua del caffè o per esigenze primarie, il fucile era sempre con lui, l’arma riposava tra le braccia del suo padrone tutte le notti, sia che fosse da solo all’addiaccio nel bosco, o tra amici al sicuro in un campo sorvegliato da sentinelle. Leggi il resto

Le cronache dei 16 rendezvous dei trapper

A cura di Gualtiero Fabbri

Nella prima metà dell’ottocento, ad ogni estate, ai piedi delle Montagne rocciose si tenevano i grandi rendezvous, appuntamenti dove si incontravano i trapper e i commercianti, e nei quali venivano scambiate le pelli pregiate con i rifornimenti per la successiva stagione di caccia, con beni voluttuari e con denaro, anche se quest’ultimo spesso restava nelle tasche dei cacciatori giusto il tempo della grande kermesse… I rendezvous, che erano stati concepiti come una “piazza” per rifornire i cacciatori e ritirare le pellicce, non potevano, poi, non trasformarsi in una grande festa. Leggi il resto

La battaglia di Pierre’s Hole

A cura di Gualtiero Fabbri e di Giuseppe Santini

Nel 1832, l’avvenimento più importante dell’ottavo rendez-vous fu la battaglia di Pierre’s Hole. Questa battaglia è stata il più grande combattimento tra i mountain men e gli indiani nelle Montagne Rocciose durante il periodo dei grandi Rendez-vous.
Secondo il Dr. Fred Gowans, che ha svolto una ricerca meticolosa utilizzando immagini satellitari, la battaglia di Pierre’s Hole si è svolta nell’area paludosa nei pressi del bivio di Fox Creek e il fiume Teton. Gowans localizza l’accampamento principale della Società Rocky Mountain Fur Co. un poco a monte di dove la Highway 33 attraversa il Teton Creek sul lato sud di Driggs, Idaho. Leggi il resto

Esploratori, viaggiatori e mountain-men

A cura di Domenico Rizzi
Mentre erano impegnati a debellare le sacche di resistenza indiana ancora attive negli Stati dell’Est, gli Americani stavano già creando le basi del loro futuro, spingendosi oltre il Mississippi.
Nel 1803 riuscirono ad acquistare la Louisiana – molto più estesa dell’omonimo Stato attuale – che dal delta del grande fiume si estendeva fino ai confini dell’Oregon britannico, delimitata a sud e ad ovest dai possedimenti spagnoli (Texas, Nuovo Messico, Arizona, Colorado meridionale, Utah, Nevada e California). I suoi abitanti erano 400.000 Indiani, in buona parte nomadi che cacciavano il bisonte, e circa 40.000 Bianchi per lo più di origine francese o spagnola, concentrati per l’ottanta per cento nell’area sud-orientale del territorio. Leggi il resto

Kit Carson, leggenda del west

A cura di Federico Boggio Merlo

Kit Carson – clicca per INGRANDIRE
Uomo di frontiera, cacciatore di pellicce, soldato e guida, Christopher Carson, meglio noto come Kit Carson, è uno dei grandi eroi del vecchio West. Agli inizi del XIX secolo Carson era un leggendario uomo delle montagne e commerciante del sud-ovest americano, e si era guadagnato un’ottima reputazione per il suo commercio di pelli e per le sue eccezionali qualità di guida lungo le piste selvagge dal New Mexico alla California. Leggi il resto

Le mille ipotesi sull’avventurosa vita di John Colter

A cura di Gualtiero Fabbri

John Colter incontra gli indiani
John Colter nacque nel 1774 o nel 1775 ad Augusta County (Virginia) da Joseph Colter ed Ellen Shields e morì il 7 maggio 1812. Sulla data della morte esiste anche l’ipotesi del 22 novembre 1813. L’incertezza sulle date è strettamente collegata all’assenza, a tutt’oggi, di prove certe che avvalorino un’ipotesi piuttosto che un’altra.
Nel 1780 la famiglia si trasferisce in Kentuky nei pressi dell’odierna Maysville e qui, forse, Colter per un certo periodo ha servito nei Rangers di Simon Kenton. Leggi il resto

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