I trading post, avanguardie della frontiera

A cura di Pietro Costantini


Un trading post della Hudson Bay Company

Il termine trading post fa in particolare riferimento a quelle strutture che nel Nord America del XVII e XVIII secolo erano situate lungo le rotte commerciali ed in modo particolare in luoghi di frontiera o scarsamente abitati per commerciare o barattare beni con le popolazioni native.
Il trading post, nato con finalità puramente commerciali, finì per svolgere nel tempo anche un ruolo sociale, sia ai fini dell’integrazione fra colonizzatori e popolazioni native, sia in quanto punto di incontro e aggregazione per lo scambio di notizie sulle evoluzioni politiche ed anche militari. Leggi il resto

Le compagnie delle pellicce

A cura di Enrico Rizzo

Cacciatori di pellicce – clicca per INGRANDIRE
Le “compagnie delle pellicce” si svilupparono nel continente nord-americano per soddisfare le necessità commerciali delle potenze europee nell’ambito delle pelli da trattare, ad esempio, per la realizzazione di abiti o altri accessori. Inghilterra e Francia fecero certamente la parte del leone in quei traffici, almeno finché tra un conflitto e l’altro non divenne importante anche la presenza degli Stati Uniti che, alla fine, fagocitarono il mercato. Leggi il resto

Il commercio delle pellicce – Pillole di storia del west 5

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Cacciatori e commercianti
Con l’acquisto della Louisiana, agli intraprendenti americani si aprì di colpo un vasto scenario aperto all’esplorazione, e con esso si cominciò a rendersi conto e a pensare alle ricchezze del nuovo territorio. Le più visibili erano costituite dagli animali da pelliccia pronti a soddisfare gli agi e la moda delle persone che vivevano nelle regioni orientali del Paese. Gli uomini duri andavano sulle montagne, quelli intraprendenti fondavano società e organizzavano la caccia, Ognuno di loro, dal solitario uomo della montagna ai voyageurs franco-canadesi, ebbe un ruolo nella esplorazione e nello sfruttamento di quelle risorse. Leggi il resto

Gli uomini della montagna – Pillole di storia del west 4

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Un “mountain men” in esplorazione
Il 1822 fu l’anno in cui cominciò una delle più romantiche e romanzate epoche della storia del West. Accadde quando una barca carica di cacciatori di pellicce risalì il fiume Missouri fino alle remote regioni montagnese. Là i cacciatori avrebbero catturato castori e altri animali da pelliccia, ne avrebbero ricavato pelli da portare a valle tre anni più tardi per essere vendute in un incontro organizzato con i mercanti di pellicce. Costoro li avrebbero pagati con whisky e rifornimenti. Furono circa 120, in quegli anni, gli uomini duri che affrontarono una vita simile, e quando ricomparvero nel 1825 ai piedi dei Monti Uinta portavano con sé più di novanta zaini pieni di pelli. Leggi il resto

Cacciatori di pellicce


Nella storia del west la caccia organizzata agli animali da pelliccia fu alla base di gran parte delle esplorazioni di zone sconosciute ai bianchi, di una larga fetta dei primissimi contatti con i gruppi tribali che risiedevano nelle regioni occidentali degli attuali USA, di una forte incentivazione al movimento di massa che avrebbe caratterizzato, infine, gran parte del XIX secolo. Talvolta i cacciatori venivano in qualche modo reclutati dalle compagnie alle quali finivano per fare riferimento in maniera pressoché esclusiva. Le compagnie delle pellicce, poi, talvolta si pestavano i piedi l’un l’altra arrivando persino a muoversi guerra. Leggi il resto

La caccia agli animali da pelliccia


Cacciatori di animali da pelliccia
Nella storia del west la caccia organizzata agli animali da pelliccia fu alla base di gran parte delle esplorazioni di zone sconosciute ai bianchi, di una larga fetta dei primissimi contatti con i gruppi tribali che risiedevano nelle regioni occidentali degli attuali USA, di una forte incentivazione al movimento di massa che avrebbe caratterizzato, infine, gran parte del XIX secolo.
La Compagnia delle Pellicce delle Montagne Rocciose (Rocky Mountains Fur Company) nacque nel 1822 per iniziativa del Generale H. Ashley e di Andrew Henry, due mercanti di pellicce della regione di Saint Louis. Leggi il resto

Le guerre indiane dal 1680 al 1840 – 15

A cura di Domenico Rizzi
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LA NUOVA FRONTIERA

Mentre gli Stati Uniti ponevano fine alla dominazione spagnola in Florida e i Seminole arretravano verso l’interno della regione, la Vecchia Frontiera si trasferiva sempre più ad occidente.
Il West dei primi decenni dell’Ottocento – Kentucky, Tennessee, Ohio, Louisiana, Indiana, Illinois, Mississippi, Alabama e Missouri – era passato, nel periodo 1810-1820, da 1 milione a 2.200.000 abitanti, rappresentando il 23% della popolazione USA, salita complessivamente ad oltre 9 milioni e mezzo di persone. Dalla conquista dell’indipendenza, nel 1783, la popolazione americana di razza bianca aveva registrato un aumento di 6.800.000 unità, quella nera di 1.270.000, costituendo, con 1.771.000 individui, oltre il 18% degli abitanti degli Stati Uniti. Leggi il resto

I bisonti

A cura di Gaetano Della Pepa
Link dello speciale sui bisonti e gli indiani: 1) I bisonti, 2) Gli indiani e la conoscenza del bisonte, 3) Gli indiani a caccia del bisonte, 4) L’utilità del bisonte, 5) I mantelli di pelle di bisonte, 6) Ritualità della caccia al bisonte


La presenza dei bisonti nel territorio americano – specialmente in quella parte che oggi si riconosce negli USA – è stata ampiamente documentata fin dalla prima apparizione di uomini bianchi nelle terre degli indiani.
Le mandrie erano talmente grandi che gli osservatori non riuscivano ad esprimerne la dimensione se non facendo riferimento a termini noti. Ad esempio, alcuni esploratori dei primi dell’800 riferivano di mandrie che attraversavano certe zone lungo un arco temporale di tre giorni.
Altri provarono a riferire di mandrie gigantesche che riempivano il campo visivo, fino all’orizzonte, in tutte le direzioni. Leggi il resto

I mantelli di pelle di bisonte

A cura di Gaetano Della Pepa
Link dello speciale sui bisonti e gli indiani: 1) I bisonti, 2) Gli indiani e la conoscenza del bisonte, 3) Gli indiani a caccia del bisonte, 4) L’utilità del bisonte, 5) I mantelli di pelle di bisonte, 6) Ritualità della caccia al bisonte

I mantelli di pelle di bisonte (buffalo robe) erano gli oggetti più spesso dipinti oltre ai parfleche, contenitori in pelle grezza, e costituivano un capo di abbigliamento di grande importanza presso le tribù delle praterie. Il disegno dipinto o ricamato con aculei di porcospino era indicativo dello status sociale di chi lo indossava sottolineandone il sesso, talvolta l’età, e se si era sposati o single.
Il mantello di una donna nubile era spesso decorato con una riga di medaglioni e pendenti lungo tutta la parte inferiore, mentre un giovane guerriero scapolo ne portava uno con strisce orizzontali di ricami in porcospino con quattro grandi medaglioni, il primo posto a sinistra dove era la testa della pelle. Leggi il resto

I grandi traffici della frontiera

A cura di Luana Leonini

Nei primi tempi della colonizzazione, i francesi sfruttarono per lo più il commercio delle pelli, mentre gli spagnoli si dedicarono soprattutto all’estrazione dei minerali e all’allevamento del bestiame. Nei territori colonizzati dagli inglesi predominava l’agricoltura.
Il commercio franco-indiano delle pellicce iniziò con Jacques Cartier nel 1534, lungo il fiume S. Lorenzo. La loro intenzione era stata quella di trovare un passaggio a nord-ovest per raggiungere l’Oriente, e invece trovarono il ricco commercio delle pellicce e l’interesse degli indiani che desideravano i prodotti europei.
Basandosi sui risultati delle spezioni di Cartier, Samuel de Champlain arrivò nella Nuova Francia nel 1603 con lo scopo di avviare trattative con gli indiani per lo sfruttamento delle pelli. Leggi il resto

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