Gli oscar del cinema western – 40

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40.


ADDIO AL WEST

Gli Americani sono da sempre gente che non rimane troppo a lungo in un posto. Come fecero i loro antenati, si spostano dalla Costa Atlantica al Midwest, agli Stati del Sud o nella parte più occidentale del Paese, in California, Arizona, Utah, Oregon o Washington. Quasi sempre il trasferimento è determinato dal lavoro, rappresentato sia dall’offerta di nuove opportunità, che dall’esigenza di trovare un altro impiego dopo averlo perduto. Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 39

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39.


L’ETICA PERDUTA

“L’unica cosa che chiedo ad una donna è a che ora rientra suo marito.” E’ una battuta sarcastica di Paul Newman nel film “Hud”, distribuito in Italia nel 1963 con il titolo “Hud il selvaggio”, uno splendido lungometraggio in bianco e nero di 112 minuti diretto da Martin Ritt, sceneggiato da Irving Ravetch e Harriet Frank junior, con la fotografia di James Wong Howe e la colonna sonora del celebre Elmer Bernstein. Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 38

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38.


IL TESORO DELLA SIERRA MADRE
Forse nessuno, come lo scrittore Berick Traven, autore di fama mondiale, ha saputo ricreare tanto bene le suggestive atmosfere che accompagnano l’avventura di tre Gringos alla ricerca dell’oro sulle montagne del Messico. “Il tesoro della Sierra Madre”, romanzo pubblicato nel 1927, offre lo spunto a John Huston per ricavarne l’omonimo prodotto cinematografico nel 1948, sceneggiato dallo stesso regista, con l’ottima fotografia in bianco e nero di Ted Mc Cord, la scenografia di John Hughes e Fred Mac Lean e le musiche di Max Steiner. Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 37

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37.


PER AMORE DI UN CAVALLO

Più che cowboy, i protagonisti di “The Misfits” (“Gli spostati”) di John Huston, su soggetto del celebre drammaturgo Arthur Miller, sono dei cacciatori di cavalli, da vendere ad un’industria che produce carne in scatola per i cani. Sceneggiato dallo stesso Huston, con la fotografia in bianco e nero di Russell Metty e musiche dello specialista Alex North, ne sono interpreti 4 attori famosi: Clark Gable (Gay Langland) Marylin Monroe (Roslyn Taber) all’epoca moglie di Miller, Montgomery Clift (Perce Howland) e Eli Wallach (Guido). Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 36

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.


CONTEMPORARY WESTERN

E’ difficile stabilire con precisione in quale anno il West abbia cessato di essere “selvaggio”, se dopo la cattura di Geronimo e dei pochi guerrieri ancora in armi (1886) la repressione militare di Wounded Knee (1890) o la distruzione dell’ultima banda di Apache ribelli sulla Sierra Madre messicana nel 1933.
Nel libro “I cavalieri del West”, scritto dall’autore insieme a Andrea Bosco, il termine viene spostato addirittura al 1934 – anno dell’uccisione di Bonnie Elizabeth Parker e Clyde Barrow, i famosi ”Bonnie & Clyde”, e di John Dillinger – o ancora più in là, fino alle soglie del secondo conflitto mondiale. Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 35

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.


LUGUBRI ATMOSFERE

Stando agli ultimi titoli presi in considerazione da questa rassegna, sembrerebbe esservi un nuovo, ennesimo revival del genere, che nel 2015-2016 ha distribuito sul mercato 19 film, dei quali 18 prodotti dagli Stati Uniti e 1 canadese.
Di questi, nelle sale italiane ne sono giunti soltanto un paio, peraltro assai reclamizzati: “The Hateful Eight” e “The Magnificent Seven”. Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 34

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.


FANTAWESTERN

Dopo “Il Grinta”, il western torna a sperimentare percorsi alternativi, discostandosi a volte dal solco classico quanto basta a fargli perdere ogni credibilità.
“Cowboys & Aliens” riecheggia vagamente l’inizio del romanzo di Edgar Rice Burroughs “Dejah Thoris, Princess of Mars” del 1917, nel quale il cercatore d’oro John Carter, assediato dagli Apache in una grotta, trova scampo sul fondo di un mare prosciugato di Marte, dove dovrà misurarsi con ogni sorta di mostriciattoli e creature strane. Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 33

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.


EROI DI CARTA

Il cinema western del nuovo millennio prova a riproporre alcuni eroi ricavati da romanzi o fumetti e assurti a popolarità universale, né più né meno di Tex Willer.
Il primo esperimento, del 2004, risulta abbastanza fallimentare. Diretto dall’olandese Jan Counen, “Blueberry” – co-produzione di Francia, Messico e USA distribuito nel 2005 – si ispira al fumetto omonimo ideato nel 1963 dai francesi Jean Michel Charlier e Jean Giraud. Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 32

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.


MOLTI FILM, POCHI SUCCESSI

Negli Stati Uniti ha ormai preso il sopravvento la televisione e diversi western, anche biografici (“Crazy Horse”, 1996) o tratti da romanzi di celebri artisti (“Riders of the Purple Sage”, 1996, dall’opera di Zane Grey; remake di 4 film omonimi girati rispettivamente nel 1918, 1925, 1931 e 1941) sono destinati soprattutto al piccolo schermo. Fra le varie produzioni cinematografiche del periodo si inseriscono anche horror-western (“From Dusk Till Down”, 1996; “Blood Trail”, 1997; “Vampires”, 1998) e fanta-western (“The Postman”, 1997; “Wild Wild West”, 1999) come pure film molto cupi e deprimenti, quali il grottesco “Dead Man” del 1995. Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 31

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.


AVANTI, FRA ALTI E BASSI

Nel nuovo panorama che si è creato, sono i film di Hollywood a dettare nuovamente legge con 12 prodotti nel 1993 e il doppio nel 1994, che nell’anno successivo scenderanno numericamente di poco, attestandosi a 20.
È quasi inutile puntualizzare che lo spaghetti western è praticamente scomparso: rimangono soltanto “Jonathan degli Orsi” di Enzo G. Castellari (1993) e il comico “Botte di Natale” (1994) diretto da Terence Hill (Mario Girotti) che ne è anche protagonista insieme all’inseparabile Bud Spencer. Leggi il resto

Pagina successiva »