Arriva Far West Gazette, giornale western!

A cura di Sergio Mura

La copertina – clicca per INGRANDIRE
Cari amici della frontiera, oggi siamo lieti di darvi una bella e buona notizia.
Bella e buona, ovviamente, secondo i nostri particolari parametri di giudizio di appassionati di storia del west, degli indiani e della guerra civile americana; appassionati di cose e cosette che ruotano intorno all’amato west.
Ebbene, dopo una lunga preparazione, dai prossimi giorni, nelle migliori edicole del paese, arriva una bella rivista dedicata proprio alla storia del west: Far West Gazette.
E’ una rivista coraggiosa portata avanti da persone coraggiose e da una casa editrice, la SPREA, certamente assai coraggiosa. E parliamo di coraggio perché ce ne vuole tanto, in questi tempi di gran prova, per pensare e realizzare una rivista come Far West Gazette.
All’interno del giornale – la cui cadenza sarà sapientemente bimestrale – troveremo tutto ciò che rende saporito e leggendario il west: il mondo degli indiani, quello delle grandi ed epiche battaglie, il mondo dei bianchi, dei pistoleri, delle sparatorie e delle rapine, quello della guerra civile, il mondo dei cavalli e quello delle armi e tanto altro ancora. Leggi il resto

Buffalo Bill in Italia (e, in gondola, a Venezia)

A cura di Luciano Guglielmi

Buffalo Bill a VeneziaIl Wild West Show di Buffalo Bill, Cody, venne in italia 2 volte, rispettivamente nella seconda tournèe Europea, del 1890, e nella terza tournèe, del 1906.
In quest’ultima approdò a Torino all’inizio d’Aprile e vi rimase per tutto il mese.
L’accampamento era situato in piazza d’armi del tempo, tra corso Siccardi e via Montevecchio, in un area di 40.000 metri quadrati.
La troupe arrivò trasportata da cinque treni speciali, i giornali cittadini ne parlarono tutti i giorni, al tempo il giornale cittadino più importante era “La Gazzetta del Popolo”, venivano dopo “La Gazzetta Piemontese” e “La Stampa”.

GDP del 5 aprile 1906
“Il Colonnello Cody, non ha risparmiato nulla per far conoscere ai torinesi che l’arrivo della sua troupe e le operazioni di attendamento costituivano per se stesse uno spettacolo interessante”.
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I giornali nel west

A cura di Mario Raciti

Il reporter Fred Loring
Nel West, come sappiamo, la maggior parte degli agglomerati urbani, dei villaggi, degli accampamenti minerari, delle città del bestiame e degli avamposti dell’esercito o della ferrovia erano per la maggior parte tagliati fuori dal mondo. Era di conseguenza molto difficile reperire notizie su ciò che succedeva all’Est o nelle altre parti del mondo. Una cosa che quindi gli abitanti dei villaggi salutavano con gioia era l’arrivo di un coraggioso “scribacchino” che si spingeva nei rudi accampamenti portandosi dietro pressa per la stampa, carta e inchiostro. Tutti quelli che intraprendevano questa impresa di solito si informavano sulle aspettative della cittadina dove impiantare il loro giornale.
Tutti erano affamati di notizie, ma gli editori necessitavano di una stabilità urbana che gli evitasse di dover chiudere il giornale dopo pochi giorni e poche pubblicazioni. Leggi il resto

La guerra del carbone

Grazie a Sergio Bonelli Editore

Eureka, 1880
La ricerca dei metalli nella regione del Nevada (piombo, ferro, antimonio e argento) cominciò nel 1860, e la prima fornace per fusioni nacque sei anni dopo, a opera di Moses Wilson.
Nel 1872, il distretto vantava ormai 1500 miniere e una popolazione di più di 4000 individui, molti dei quali italiani, svizzeri e cinesi, tutti impegnati nella produzione del carbone necessario alle fabbriche. Entro il 1874 le fornaci in città diventarono una dozzina.
La cittadina di Eureka rischiò più volte di finire distrutta dalle fiamme a causa della cenere incandescente che volava sui tetti.
L’aria, densa di fumo e di fuliggine, era irrespirabile. Il carbone non bastava mai. I fonditori di piombo e argento ne richiedevano da 200 a 250 chili per raffinare una tonnellata di metallo. L’impatto sul patrimonio boschivo del territorio fu devastante. Entro il 1878 per cinquanta miglia attorno a Eureka non restò più un solo albero.
Al principio, la legna veniva gettata in larghi pozzi scavati nel terreno e poi incendiata e coperta di terra. Leggi il resto

Inchiostro bollente: i giornalisti nel west

Grazie a Sergio Bonelli Editore

Nei film western si sono visti una quantità di sceriffi, di reverendi con o senza la pistola, di avvocati e di maestrine. Ma nella realtà del West nessuna di queste figure assunse mai l’importanza dei giornalisti.
Le maestre, in particolare, non esistevano quasi. Quelle poche, quando arrivavano in un paese, trovavano subito chi se le sposava e non insegnavano più.
I veri maestri erano invece i giornalisti che tenevano frequentatissime conferenze su ogni possibile argomento e venivano venerati anche perché un loro articolo, pubblicato sui giornali dell’Est, poteva rappresentare un’ottima promozione per i paesi della Frontiera e portare investimenti.
Nell’ambito delle professioni intellettuali, il loro numero era in percentuale molto maggiore di quanto non sia attualmente, nell’era della comunicazione di massa! Leggi il resto

La geografia dei giornali del west

A cura di Mario Raciti

L’incendio di Chicago sul NYT
Dopo aver ampiamente disquisito sui giornali del tempo del West, non ci resta che affrontare un altro capitolo parimenti rilevante, ossia la geografia dei giornali della frontiera.
In questo articolo proviamo a fare una sintesi dell’incredibile copertura che i giornali del tempo erano in grado di garantire lungo tutti i principali territori della frontiera, quando ancora era da venire la trasformazione in veri e propri stati dell’Unione.
Ciò che più impressiona è la mole di notizie curiose legate alla nascita di questo o quel giornale e come non sempre a monte della nascita di un periodico vi fosse la normale preparazione giornalistica, ma anzi una certa improvvisazione.
Ad ogni buon conto resta vero che quasi ogni paese di certe dimensioni potesse contare su un giornale locale.
Di seguito pubblichiamo una sintetica geografia dei giornali del west. Leggi il resto

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