Le “boom-towns”

A cura di Luca Barbieri
Una boom-town
Il fenomeno è ben noto agli appassionati del West: città che sorgono in tempi brevissimi, dette appunto “boom towns” per via del loro sviluppo “esplosivo”.
Queste cittadine erano, per usare una metafora un po’ inconsueta, come le piante di bamboo: andavi a letto la sera dopo aver visto un piccolo germoglio affiorare dalla terra ed il mattino dopo ti trovavi di fronte ad una pianta alta una spanna e verde come un folletto irlandese.
Il record nel settore spetta senza alcun dubbio a Guthrie (Oklahoma), edificata nel 1889, in un giorno soltanto, da diecimila pionieri sciamati come locuste in un territorio strappato agli indiani e poi concesso dal governo ai primi che se ne fossero appropriati. Leggi il resto

I saloon

A cura di Sergio Mura

Un cowboy entra a cavallo dentro un tipico saloon del west
Non è davvero possibile parlare di Far West senza menzionare le migliaia di saloon che ne hanno punteggiato la storia e lo sviluppo. Lo stesso termine “saloon” è un’icona del west, almeno nella nostra mente. Lo immaginiamo con la facciata di legno e l’insegna che invita ad entrare ed i classici vicoletti scuri ai lati della costruzione.
Immaginiamo anche le classiche porte cigolanti che si aprono e chiudono al passaggio dei cow-boys che cercano un sollievo nel whisky per le loro gole riarse dal sole e dalla polvere.
Quando l’America decise di diventare una grande nazione e di conquistare ogni spazio del suo territorio a ovest, ebbene i saloon si misero subito al seguito della gente che si spostava. Leggi il resto

La lotta degli indiani contro la Union Pacific Railroad

A cura di Sergio Mura, da un saggio di William Francis Bailey (1906)

Il rapporto che accostò gli indiani ed il loro mondo al treno e a tutto ciò che con esso viaggiava, non fu mai semplice. All’inizio, come sempre nelle questioni indiane, le tribù non colsero con prontezza il pericolo che per la loro cultura rappresentava il “cavallo di ferro” che avanzava nelle loro terre sbuffando il pestilenziale fumo nero. Sul treno viaggiava tutto il mondo dei bianchi e il loro desiderio di farsi spazio ad ovest, occupando spazi che, anche per induzione, crescevano senza limiti. Leggi il resto

The Wilcox Train Robbery

A cura di Omar Vicari

The Wilcox Train Robbery – clicca per INGRANDIRE
Le identità dei fuorilegge che rapinarono il treno della Union Pacific Railroad a Wilcox (Wyoming) nelle prime ore del mattino di venerdì 2 Giugno 1899, sono sempre state oggetto di dibattito. Da alcuni resoconti sembra fossero Harvey Logan (Kid Curry), Sundance Kid, Lonnie Logan, George Currie (Naso piatto) e Elza Lay. Da altre fonti invece pare fossero Ben Kilpatrick, Bill Carver, Lonnie Logan e forse Butch Cassidy e Sundance Kid. Leggi il resto

I difficili rapporti tra bianchi e Cheyenne

A cura di Alessandro Giannubilo


Verso la metà del 1800 il progresso spingeva i bianchi verso ovest con una velocità e una voracità mai viste prima. Le città nascevano improvvisamente e rapidamente lungo le piste di transito, sia come punti di riferimento per i coloni che si stabilivano in quelle terre pianeggianti e coltivabili, sia come punti di smistamento della ferrovia. Infatti, è proprio in questo periodo che si dà inizio alla costruzione della ferrovia transcontinentale da parte della Union Pacific e della Central Pacific (1862-1869). Leggi il resto

La Guerra delle Black Hills del 1876-1877

A cura di Massimo Bencivenga

Con la Grande Guerra Sioux del 1876, nota anche come guerra per le Black Hills, si va ad intendere una serie di battaglie e negoziazioni occorse tra il 1876 ed il 1877 che coinvolsero i Sioux Lakota e i Cheyenne settentrionali contro gli Stati Uniti d’America.
Da quelle parti, una prima guerra tra Governo e Nativi si era già conclusa con il trattato di Fort Laramie (1868) che trasformò una parte del territorio Lakota in grande riserva Sioux, istituendo altresì un ampio “territorio non ceduto” in Wyoming e Montana, il Powder River Country, come territorio di caccia Cheyenne e Lakota, con restrizioni d’accesso a tutti i non nativi, eccezion fatta per gli ufficiali governativi. Leggi il resto

L’avventuroso carovaniere che tracciò il percorso dell’Atlantic and Pacific Railroad

A cura di Angelo D’Ambra

Francis Aubry, dopo un attacco indiano alla sua carovana
François Xavier Aubry (Francis Aubry) nacque in una fattoria canadese, a Maskinonge, Quebec, nel 1824. A diciotto anni era commesso in un negozio di St. Louis, in Missouri, a ventuno, con una carovana di commercianti partita da Independence, raggiunse Santa Fe e qui vendette tutte le sue merci, tornando in Missouri con le tasche piene di dollari. Decise allora di comprare carri e animali da tiro con l’intenzione di rifare quel viaggio almeno due volte l’anno.
Sfidando tribù indiane ostili e il rigido inverno, percorse il Santa Fe Trail in quattordici giorni, abbattendo di circa la metà il tempo comunemente impiegato sul quel cammino. Capì che il successo era legato alla velocità. Leggi il resto

La “Dodge City War”

A cura di Omar Vicari

Quando a Luke Short, giocatore e proprietario del “Long Branch“ saloon, venne imposto di lasciare Dodge City, egli se ne andò. Ma tornò presto e quando lo fece era accompagnato da amici come Wyatt Earp, Bat Masterson, Doc Holliday.
Dodge City, regina incontrastata delle città di frontiera, venne fondata nell’arco di una notte come posto di smercio di wisky.
All’inizio, il paese, se cosi si poteva chiamare, era composto da un’unica tenda piantata in mezzo alla prateria dove era possibile rifornirsi di alcool, dato che nel vicino forte, il colonnello Richard I. Dodge ne aveva vietato la vendita. Leggi il resto

Chisholm Trail, la Pista di Chisholm


Lungo il Chisholm Trail con il bestiame – clicca per INGRANDIRE
Il Chisholm Trail (la Pista di Chisholm) era una pista usata dopo la guerra civile americana. Essa era uno dei numerosi percorsi originariamente tracciati da cacciatori e commercianti di bestiame per condurre le mandrie via terra dai ranch del Texas (dove non era ancora arrivata la strada ferrata) fino alle stazioni ferroviarie del Kansas. Da lì il bestiame veniva smistato verso i mercati dell’est e dell’ovest raggiunti dal treno. Leggi il resto

La prima ferrovia transcontinentale

A cura di Sergio Amendolia


Il 1° luglio 1862 il Presidente Abraham Lincoln, dopo decenni di dibattiti e disaccordi, diede vita con un tratto di penna sul “Pacific Railroad Act” ad uno dei progetti umani più ambiziosi ed avventurosi degli ultimi secoli: la creazione di una immensa strada ferrata in grado di unire il sistema ferroviario degli Stati della costa atlantica con la California e l’oceano Pacifico.
Nei successivi 6 anni la ferrovia transcontinentale avrebbe conquistato, metro dopo metro, gli sterminati territori ad Ovest del fiume Missouri, superando le grandi pianure erbose, le alte montagne innevate ed i profondi canyons rocciosi, scontrandosi con indiani bellicosi e banditi di ogni risma. Leggi il resto

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