Seppellite il mio cuore a Wounded Knee

Chi è debole di cuore o facile alla commozione non potrà leggere questo libro. E’ davvero troppo “forte” per essere accessibile agli animi sensibili. Scritto da un pellerossa che sa bene quel che scrive, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee è un capolavoro che racconta la vera storia della conquista del west non dimenticando di restituirle il sapore e gli odori delle persone che l’hanno vissuta; soprattutto non mancano i dolori e la disperazione delle nazioni indiane, imbrogliate, maltrattate, scacciate e sterminate nelle loro terre. Tutti i capitoli principali riferiti ai movimenti indotti nelle nazioni pellerossa sono trattati con grande sapienza e ottime capacità narrative. Il trentennio della “soluzione finale” per il problema indiano è questo: 1860-1890. E’ quello che approda alla distruzione della cultura e della civiltà dei pellerossa. In questo periodo nascono tutti i grandi miti del West, un’epopea a esclusivo beneficio degli uomini bianchi.
I racconti dei commercianti di pellicce, dei missionari, dei cercatori d’oro, delle Giacche Blu, degli avventurieri, dei costruttori di ferrovie e di città stendono una fitta coltre che nasconde la versione indiana sulla conquista del West. Leggi il resto