Nanyehi, la guerriera cherokee

A cura di Angelo D’Ambra

Nanyehi
Tra le grandi donne cherokee si ricorda Nanyehi, anche nota come Nancy Ward (1738 – 1822). Nanyehi lottò per i diritti del suo popolo e introdusse tra la sua gente l’uso del telaio e dei prodotti lattiero-caseari, prima sconosciuti.
Sua madre era la sorella di Attakullakulla, di suo padre non si sa nulla, forse era un membro dei Delaware…
Adolescente, Nanyehi sposò “Tsu-la” dal quale ebbe due figli. Con Tsu-la prese parte attiva alla Battaglia di Taliwa contro i creek. Leggi il resto

I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 1

A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11.

Il ruolo degli Indiani d’America durante la Rivoluzione Americana fu confuso e tragico. Può avere come simbolo il dipinto di Benjamin West, che oggi si trova alla National Gallery of Art, che ritrae il colonnello Guy Johnson, sovrintendente inglese agli Affari Indiani nel Nord, e Joseph Brant, il grande guerriero Mohawk. Era un ruolo in ombra, ma importante, non solo perché gli Indiani operavano fisicamente dalle foreste dell’interno del Nord America e manifestavano la loro presenza improvvisamente e violentemente contro gli insediamenti costieri, ma perché gli Indiani erano presenti anche nel subconscio dei coloni come una componente essenziale nel conflitto con la madrepatria. Leggi il resto

La Guerra Yamasee (1715 – 1717)

A cura di Pietro Costantini

“The Yamasee Indians in South Carolina” di Chester B. DePratter
La Guerra Yamasee fu uno dei conflitti più distruttivi e dirompenti dell’America coloniale. Fu una delle sfide più serie che gli Indiani americani lanciarono alla dominazione europea. Per oltre un anno la colonia della South Carolina fronteggiò la possibilità di essere annientata. Venne ucciso circa il 7% della cittadinanza bianca del territorio, rendendo questa guerra una seria aspirante al titolo di guerra più sanguinosa della storia americana in termini percentuali di popolazione uccisa. Leggi il resto

Sioux a Washington contro l’oleodotto dell’Uomo Bianco

A cura di Vittorio Zucconi

Alla fine di un lungo sentiero delle lacrime, a duemila e cinquecento chilometri dalla loro terra all’altro capo del tempo e dell’America, Lakota Sioux, Cheyenne, Arapaho, Corvi, Cherokee hanno portato a Washington la loro invincibile sconfitta. Nel gelo di un weekend che li aveva accompagnati dalla tundra delle Grandi Pianure del Nord, hanno tentato l’ultima battaglia contro l’ennesimo stupro che il “Uasìchu”, l’Uomo Bianco, “colui che si prende il grasso e lascia le ossa agli altri” in lingua Lakota, sta compiendo nel corpo della loro terra. Ma sanno che il tubo di acciaio che il nuovo oleodotto pomperà dai giacimenti del Nord Dakota fino a Chicago sotto la terra, i laghi, i ruscelli delle loro riserve si farà, si sta facendo. Leggi il resto

Le guerre indiane dal 1680 al 1840 – 17

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19.


LA CRESCITA DEL WEST

La crescita del West, – come veniva intesa, nei primi decenni dell’Ottocento, l’area compresa fra i Monti Appalachiani ed il fiume Mississippi – era un fenomeno inarrestabile.
Dal 1810 al 1830 la popolazione di Kentucky, Tennessee, Ohio, Louisiana, Indiana, Illinois, Mississippi, Alabama e Missouri era aumentata da 1.073.000 persone di razza bianca o mista a quasi 3.400.000 e rappresentava oltre un quarto degli abitanti degli Stati Uniti. Leggi il resto

Le guerre indiane dal 1680 al 1840 – 16

A cura di Domenico Rizzi
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LA NAZIONE CHEROKEE

Durante il secondo mandato del presidente James Monroe, terminato nel 1825, una valutazione globale degli Indiani residenti ad est del fiume Mississippi aveva fissato il loro numero in sole 97.000 unità. La drastica riduzione demografica, rispetto al XVII secolo, era dovuta ad una molteplicità di cause: guerre coloniali e conflitti intertribali, epidemie, emigrazioni dalle aree orientali verso quelle più occidentali, come avevano fatto diversi gruppi siouan (Dakota, Nakota, Lakota, Assiniboine, Absaroka, ecc.) ed algonchini (Cheyenne, Arapaho, Piedi Neri, Kootenay). Leggi il resto

Le guerre indiane dal 1680 al 1840 – 14

A cura di Domenico Rizzi
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UN BAGNO DI SANGUE

Il 39° Battaglione Fanteria fu il primo ad irrompere nella postazione fortificata, perdendo subito un maggiore ed alcuni soldati. Poi il grosso delle truppe di Jackson avanzò risolutamente incontro agli Indiani, con le baionette inastate.
Diversi Creek, comprendendo che la battaglia era perduta in partenza, cercarono scampo verso il fiume, ma i tiratori scelti li sterminarono senza pietà, uccidendo anche coloro che tentavano di salvarsi a nuoto. Comunque, la maggior parte dei guerrieri – che erano comandati da Menawa – si mostrarono determinati a resistere ad oltranza, nonostante la schiacciante superiorità numerica degli avversari. Leggi il resto

Le guerre indiane dal 1680 al 1840 – 7

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19.


LA FRONTIERA

La rivolta di Pontiac non era stata l’unica ad insanguinare la Frontiera nella seconda metà del XVIII secolo. Nonostante fra i Cherokee e gli Inglesi vi fossero sempre stati rapporti di amicizia e collaborazione, suggellati nel 1730 dal trattato di Dover, dopo la costruzione dei forti Prince George in South Carolina e Loundon nel Tennessee le relazioni cominciarono a guastarsi. Leggi il resto

Juan Pardo nelle terre dei Cherokee

A cura di Gianni Albertoli


Quando Juan Pardo attraversò le Blue Ridge Mountains ebbe modo di incontrare parecchi gruppi nativi che probabilmente appartenevano alle etnie Cherokee. Il primo insediamento trovato fu quello di Tocae, posto nelle vicinanze dell’odierna Asheville (North Carolina). Nessun cronista della precedente spedizione, quella dell’Hernando de Soto, ricordava un villaggio posto nelle vicinanze di Asheville; questi parlavano di una terra desertica e allora gli spagnoli si sarebbero spostati velocemente verso Joara. Leggi il resto

Cherokee Bill

A cura di Giacomo Ferrari

Cherokee Bill
Crawford Goldsby fu il più famoso bandito che vagò nel Territorio Indiano, sebbene quando morì non avesse ancora compiuto vent’anni.
Per un periodo di due anni, nell’ultima decade del XIX secolo, egli creò un regime di terrore nel Territorio Indiano con furti e omicidi. Poiché era molto famoso, molte leggende furono create intorno a lui.
Alcuni biografi di Cherokee Bill affermano che egli iniziò le imprese che lo resero famoso come malvivente, dopo aver compiuto diciotto anni, altri invece sostengono che egli abbia ucciso la sua prima vittima all’età di dodici anni. I biografi sono discordi anche nel definire il tempo in cui venne chiamato “Cherokee Bill”. Secondo alcuni fu Bill Cook a dare a Crawford il nomignolo “Cherokee Bill”. Leggi il resto

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