La guerra della Contea di Johnson

A cura di Omar Vicari

Il 25 giugno 1876, giorno del massacro di Custer al Little Big Horn, è una data di fondamentale importanza nella storia degli Stati Uniti d’America.
A parte la riluttanza dell’intera nazione ad accettare la cruda realtà, l’annientamento cioè di circa 260 cavalleggeri col loro generale, l’evento costrinse il Congresso degli Stati Uniti a risolvere una volta per tutte la questione indiana. Gli scontri successivi avrebbero portato alla definitiva sconfitta della nazione Sioux, alla scomparsa di personaggi come Cavallo Pazzo e al trasferimento nelle riserve dei pochi sopravvissuti. Leggi il resto

La grande siccità

A cura di Paolo Scanabucci da un lavoro di Preston Lewis

La popolazione vissuta ai tempi del Far West era spesso costretta a subire la costante minaccia di gentaglia senza scrupoli e dal grilletto facile. Non parliamo poi delle incursioni micidiali di tribù ostili, peraltro provocate il più delle volte dallo sleale comportamento dello Stato verso i nativi, che rappresentavano un vero incubo per i coloni. Ma c’erano anche le calamità naturali che reclamavano il loro posto sul palcoscenico della vita. Tra queste sciagure una delle più rilevanti era la siccità.
A farne le spese negli States erano soprattutto certe zone del Texas. Leggi il resto

Il ranch e l’allevamento del bestiame

A cura di Sergio Mura

Un classico ranch del vecchio west
Il ranch è quel luogo in cui i cowboy vivevano e lavoravano e, in fondo, alla vita di ogni cowboy era sempre associato un ranch. Il ranch era una casa, in cui viveva il proprietario con la sua famiglia, circondata da altri edifici in cui vivevano i cowboy e in generale tutti i lavoranti. Vi erano poi le aree per il ricovero del bestiame, i magazzini ed i corral. Intorno agli edifici ed alle strutture vi erano i pascoli di pertinenza del ranch.
Nei ranch si allevava prevalentemente il bestiame che per una lunga fase della storia del west era costituito da manzi o cavalli; in seguito, in tempi diversi, l’allevamento venne esteso agli ovini. Leggi il resto

La guerra della Contea di Lincoln

A cura di Omar Vicari


Gli Stati Uniti d’America sono stati da sempre terra di emigranti. Sin dai tempi dei Padri Pellegrini nel secolo diciassettesimo, milioni di emigranti si sono riversati in America per le più svariate ragioni.
Una volta sul suolo americano, inevitabilmente i nuovi arrivati si spingevano verso ovest, verso quelle terre vergini dove da secoli gli indiani cacciavano e vivevano.
Col tempo molti di questi avventurieri si stanziarono sul posto, domarono la natura avversa, combatterono e contesero la terra agli indiani e con la cocciutaggine che li contraddistingueva crearono grandi ranch per l’allevamento del loro bestiame. Leggi il resto

Il duro lavoro del cow-boy

A cura di Sergio Mura
Un cow-boy
Dopo la metà del XIX secolo il cow-boy americano ha saputo conquistarsi una fetta piuttosto rilevante dell’attenzione del grande pubblico per via della considerevole importanza del
suo lavoro. Il suo lavoro è unico: nello svolgimento delle sue mansioni sta sempre in groppa al suo cavallo. Il suo ruolo all’interno del business del bestiame lo porta talvolta a spostarsi dietro i capi che si sono spostati troppo dal limite assegnato alla mandria.
Altre volte contribuisce alla conduzione delle mandrie da una località ad un’altra. Ancora, talvolta si occupa di radunare i capi dispersi (round-up) allo scopo di marchiare i vitelli o di selezionare i buoi da macello che in seguito vengono condotti alla ferrovia ed imbarcati sui treni diretti ai mercati del bestiame. Leggi il resto

Stivali e sella, il vestiario del cow-boy

A cura di Luca Barbieri


Da un uomo che passava gran parte del suo tempo in sella ad un cavallo non c’è da aspettarsi un’eccessiva raffinatezza nel vestire; ed in effetti la massima attenzione del cowboy andava principalmente a due sole cose: stivali e sella.
I primi dovevano essere solidi (perché in viaggi che potevano durare mesi non si aveva certo la possibilità di cambiarli spesso), col tacco alto (lo esigeva la moda dell’epoca e, d’altronde, siffatte calzature non erano state concepite per camminare) e morbidi (per non trasformare i piedi dei cowboys in spugne gonfie di sangue). Leggi il resto

Il ranch nel west

A cura di Aquila Solitaria

Un ranch nel Montana – clicca per INGRANDIRE
Nelle grandi praterie i ranch dovevano essere autosufficienti per lunghi periodi. Verso la fine del 1800 i ranchers americani delle catene montuose settentrionali arrivavano a fare scorte di cibo sufficienti per un anno intero.
Distanze immense separavano gli allevamenti dagli insediamenti urbani, costringendo gli uomini ad un isolamento forzato. Il servizio Flying Doctor (Medico Volante), dal 1928, la School of the Air (cioè la scuola via radio), a partire dal 1951, e le moderne reti stradali hanno rappresentato un’importante svolta. Leggi il resto

Frank Canton

Frank Canton
Il vero nome di Frank Canton era Joe Horner. Nacque vicino Richmond, VA, nel 1849. Era bambino quando la sua famiglia si trasferì in Texas. Diventò un cowboy e incominciò a lavorare come mandriano nel Texas settentrionale, continuando poi in Kansas, fino alla fine del 1860.
Frank Canton non fu un vero fuorilegge, anzi, si potrebbe dire che partendo da quella condizione riuscì a divenire proprio l’opposto. Incominciò a rapinare banche e a rubare bestiame nel 1871. Il 10 ottobre del 1874 venne coinvolto in una sparatoria con alcuni soldati di cavalleria a Jacksboro, in Texas. Uccise un soldato e ne ferì un altro. Nel 1877 venne imprigionato per aver rapinato una banca di Comanche, nel Texas. Scappò di prigione e tornò a fare il mandriano, dirigendosi con la sua mandria verso Ogallala, Nebraska , dove cambiò ufficialmente il proprio nome in quello di Frank Canton. Giurò di abbandonare la vita da fuorilegge.
Successivamente venne assunto come detective da una potente Associazione di allevatori del Wyoming, formata da un gruppo di mandriani intenzionati a spazzar via i piccoli vaccari e i contadini che si erano stabiliti nella contea di Johnson. Leggi il resto

Il popolo Apache

A cura di William C. Sturtevant

La banda di Apache al seguito di Geronimo
Tutti hanno sentito parlare degli Apache e tuttavia ben pochi conoscono di loro qualcosa di più dello stereotipo di incursori bellicosi e predoni di tanti film. Ma questa è una visione unilaterale. Gli Apache erano certamente spietati guerriglieri, temuti per molte buone ragioni, ma avevano tuttavia sviluppato anche complesse culture, rimaste del tutto inesplorate.
Gli Athapaskan meridionali, o Apachean, furono dei nuovi venuti nel Sudovest, essendo arrivati poco prima del contatto con gli europei. Leggi il resto

Il “round-up”


Ai tempi dell’impero del bestiame, si svolgevano due round-up all’anno, in primavera ed in autunno. Durante questi raduni l’elemento essenziale era il cow boy. Lo scopo di tali incontri era quello di dividere le mandrie dei singoli ranch, i cui capi vagavano confusi tra loro nei vasti pascoli, quindi marchiare gli animali non ancora contrassegnati.
Per fare ciò bastava separare dalla mandria le vacche che avevano figliato, i vitellini seguivano prontamente la propria madre ed essendo questa già contrassegnata era semplice individuare il proprietario dei nuovi nati.
Una volta identificato l’allevatore che possedeva le bestie in questione, si poteva passare alla marchiatura dei piccoli. Leggi il resto

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