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Nella terra degli indiani Pelones

A cura di Armando Morganti

Una popolazione particolarmente sconosciuta sembra essere quella dei Pelones (Pelón). Difficile risalirne le origini ma, sicuramente, le prime spedizioni spagnole entrarono sicuramente in contatto con questi indiani, il cui termine “Pelón” significava “calvo” o “teste rotonde”. Alcuni studiosi ritengono che la loro migrazione da nord, verso il basso corso del Rio Grande, indicherebbe una non appartenenza al ceppo Athapaskan. La nazione si sarebbe formata a sud del Rio Grande.
Nel 1649 l’Alonso de Leon li localizzava nelle terre tra Cadereyta e Cerralvo (Nuevo Leon) e nelle vicinanze della Sierra Papaguayos; la stessa localizzazione era portata avanti anche dal Chapa. Questo ultimo riportava una sollevazione della tribù nell’anno 1676; qualche decennio dopo, il Joseph de Urrutia (1733) affermava che i Pelones avevano combattuto gli Apaches nel periodo 1693-1700 ma, dopo il 1707 i rapporti tra i due gruppi migliorarono sensibilmente.
Il Diego Ramon dovette combattere duramente contro i Pelones (1707) i quali, al fianco di gruppi di etnia Coahuiltecan, come gli Ervipiames, avevano dato vita ad una “Rancheria grande”; molti indiani della rancheria erano fuggiti dalle missioni spagnole del Texas e del Coahuila. La tribù venne notata anche da padre Isidro Espinosa (1707), mentre il diario di Diego Ramon, alla data 25 febbraio 1707, riportava che i Pelones erano in stretto contatto con gli indiani della “Rancheria grande”. E’ probabile che dopo il 1720 i due gruppi si siano staccati e i Pelones sarebbero saliti a nord fin nelle Pianure meridionali del Texas, entrando definitivamente in contatto con gli Apache Lipans. Il Morris Opler ipotizzava che i Pelones del Rio Grande erano in verità un gruppo diverso da quello che si era collegato ai Lipans; ma è probabile che qualcuno non sia consapevole del ruolo giocato dalla “Rancheria grande” nella formazione del popolo Lipans. L’integrazione di alcuni gruppi Pelones nella “Rancheria grande” permise agli Apaches una maggiore conoscenza della valle del Rio Grande, ed infine, la fusione di vari gruppi Apaches sul fiume Colorado (Texas) avrebbe permesso loro di entrare in contatto con i Jumanos di La Junta de los Rios, dove si intensificarono i commerci intertribali. Nell’anno 1707 le fonti riportavano i continui attacchi dei Pelones contro le missioni spagnole, erano “Ladinos della nazione Pelón fuggiti dalle missioni”.


Gli Spagnoli a contatto con gli indiani

Qualche gruppo Pelones veniva ancora segnalato nelle missioni di Montemorelos e, nel 1720, si parlava apertamente di una coalizione indiana, comprendente gli Apaches, i Pelones ed anche gruppi Jumanos, che stava compiendo scorrerie nel Texas e nel Coahuila. Le razzie continuarono negli anni 1720-40 e furono notate dalle fonti, il Governatore Falcón riferiva che, oltre alle tribù sopra elencate, vi erano anche i Tobosos e i Gavilan; nelle terre dei canyons lungo il Rio Grande, sulle due rive del Pecos, lungo il Rio San Diego e sulle Burro Mountains vivevano i nemici degli spagnoli. Nel 1729 il capitano Melchor Muzquiz localizzava i nemici come “Apaches, Jumanes e Pelones”, questi attaccavano i Presidi di San Antonio Valero e San Juan Bautista; quando le truppe si misero sulle loro tracce, gli indiani stavano assalendo gli insediamenti di Saltillo e Parras. Intorno al 1730 le fonti ricordavano gli indiani Ypandes, da molti ritenuti dei Lipans, ma essi rappresentavano il prodotto finale di varie fusioni fra gruppi culturalmente affini; il nome di questi indiani apparve sulla scena storica nell’anno 1732. Alcuni Rapporti suggerivano che il termine “Ypandes” fosse semplicemente un sinonimo di “Pelones”. Altre fonti – risalenti agli anni ’40 – ricordavano che gli Ypandes erano gli indiani Ysandis o Sandis, ovvero i Pelones.
Una donna al lavoro
Questi Ysandis rappresentavano probabilmente le bande dei fiumi Brazos e Colorado chiamate “Sautos” o “Apache Pelones”; comunque, a partire dal 1730 vengono ricordate parecchie spedizioni dei Pelones, degli Ysandis e dei Chentis contro la “Rancheria grande” degli Ervipiames, Yojuanes, Deadoses e Tonkawas. Qualche decennio dopo, quindi intorno al 1750-70, alcuni gruppi Pelones vennero assorbiti dai Mescaleros del Pecos. Gli “Apache Pelones” erano indubbiamente ancora connessi con i Lipans nell’anno 1740. Chiamati anche “Alitanes”, alcuni di loro si staccarono dai Lipans, intorno al 1760, per compiere incursioni nel Nuovo Messico. Questi Alitanes, o Pelones, avrebbero aperto anche rapporti commerciali con i Wichitas, cui fornivano schiavi. Il termine “Alitanes” ha notevoli rassomiglianze con il termine “Naytane”, questo ultimo apparve frequentemente nei documenti del XVIII secolo, era una forma derivata dal francese “allaiter”, significante “succhiare” o “bambinaia”. E’ probabile che i francesi rimanessero molto sorpresi nel vedere le donne indiane delle pianure allattare i loro bambini fino all’età di tre o quattro anni.
Ancora nel 1762, il Domingo del Valcárcel chiamava i Pelones con il termine “Alitanos”. Il Gaignard ricordava invece i Naytanes come una banda comanche degli Yamparicas, ma dichiarava che erano quasi sicuramente degli Apaches delle pianure che ora vivevano con gli Yamparicas. E’ probabile che questo gruppo avrebbe poi dato vita, nel XIX secolo, ai Cuampes. Il termine “Cuampes” divenne comune per un gruppo associato con i Naytanes o Alitanes, e prendevano il nome da un termine francese per le genti che nel secolo precedente erano conosciute come Pelones. Questa tesi dell’Anderson potrebbe anche essere veritiera. Una conferma, o presunta tale, di questa supposizione ci viene fornita da una lettera del 1825, nella quale venivano citati scambi commerciali in un villaggio indiano composto da Comanches, Pelones e Kiowas. Chiaramente, gli spagnoli avrebbero continuato a chiamarli Pelones, mentre i francesi li annotavano come Naytanes.


Un missionario viene accolto in un villaggio

Ancora nel 1762, padre Joseph Calahorra y Sáenz diceva che una banda apache, chiamata “Apaches Pelones” o “Sautos”, viveva stabilmente con i Comanches; il termine “Sautos” era semplicemente una parola Caddoan indicante gli indiani Pelones, ma poteva anche essere, secondo l’Anderson, una corruzione del termine “Ysandis”. Un anno prima, nel 1761, i francesi di Natchitoches acquistarono sei donne e bambini dai Cadohadachos, i quali li avevano avuti dai Tawakonis, ma questi prigionieri erano stati catturati proprio dagli “Apache Pelones”. Nelle terre più a sud, però, vagavano ancora bande Athapaskan, come i Faraones, i Natagés, i Mescaleros, i Lipans ed anche gruppi di Pelones. Una rancheria di questi gruppi Pelones era stata segnalata, intorno al 1750, sul Brushy Creek del Texas; su questa collocazione geografica, ma anche altre, il Dunn aveva impostato le sue teorie, secondo cui i Melenudos – un altro gruppo Apaches – sarebbero da identificare con i Pelones. Altre notizie su questi gruppi meridionali appaiono negli anni 1763-64, quando vagavano al fianco degli Apaches meridionali, sembra che, nel 1764, un capo noto come Cabellos Blancos sia entrato a far parte di un gruppo Lipans.

Ritornando ai Cuampes, questi erano già noti nel Nuovo Messico negli anni 1730-60, ma essi salirono alla ribalta soltanto nel XIX secolo. Nel 1805 il Joaquin de Real Alencaster, governatore del Nuovo Messico, ebbe modo di contattare due francesi e un americano che avevano raggiunto Santa Fe. Provenivano da una postazione sul Missouri ed erano stati assaliti dai Kiowas sul fiume Platte, riuscirono però a trovare rifugio in un villaggio dei Cuampes sul South Platte. Risulta evidente che questi indiani erano molto temuti ed importanti, visto che i Kiowas non poterono opporsi alla sistemazione dei tre bianchi. Nel 1818 veniva segnalato che “La Estrella”, un potente capo degli “indiani Cayguas” (Kiowas) si era alleato con i Cuampes. E’ possibile che da quel momento sia iniziata la stretta correlazione tra i Kiowas e i Cuampes, i quale sarebbero stati assorbiti entrando a far parte del cerchio tribale dei Kiowas. Per quanto riguarda i gruppi più meridionali dei Pelones, questi sarebbero stati assorbiti dai Lipans ed anche dai Mescaleros.