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Allora il West è vivo e vegeto!

A cura di Sergio Mura

Da qualche anno, troppi, assistiamo sconcertati alla sparizione dal palcoscenico mediatico di tutto quel che ha costituito le certezze della nostra passione per il west: libri, fumetti e film.
Un lento degradare – almeno quanto a potenza dei semplici numeri – verso livelli così bassi da far gridare alla morte del west e del genere western. E così, dappertutto, si dice che il West non interessa più nessuno, che i giovani non sanno neppure cosa sia e che gli adulti si stanno dedicando ad altro.
I fumetti western sono pressochè tutti spariti dalla circolazione e gli unici baluardi sono Tex e Magico Vento, ma quest’ultimo chiuderà i battenti (purtroppo!) a fine anno.
I libri che escono in Italia, quando escono, sono delle semplici ristampe e siano benedette almeno queste, ma non si intravvede all’orizzonte alcuna scelta coraggiosa e imprenditoriale di investire un po’ di soldi su un settore di nicchia, magari con prudenza, per vedere quale tipo di risposta se ne può avere.
I film western sono l’icona della decadenza del settore. Quasi non se ne producono e quando questo accade, è raro che arrivino in Italia.
Contro questo stato di cose noi di Farwest.it abbiamo investito tutto il nostro tempo libero in scelte molto precise: divulgazione, gratuità, comunità. Il nostro impegno è per una divulgazione semplice ma completa, di quelle che possano strizzare l’occhio – anche nella titolazione – ai ragazzi e ai giovani, affinchè possano essere incuriositi da argomenti poco noti. Le nostre porte sono aperte al contributo di tutti e non a caso abbiamo anche articoli che affrontano da angolature diverse lo stesso problema o la stessa situazione. Non rifiutiamo le traduzioni di articoli stranieri, a patto che siano personalizzate secondo uno stile personale.
Da sempre rifiutiamo qualunque tipo di rapporto con il business legato ai siti web e pratichiamo la gratuità anche nel sostegno ad iniziative collegate al mondo del west.
E da sempre teniamo viva e attiva una ricca e preziosa comunità di appassionati che con le discussioni nel nostro Forum contribuisce a far crescere il numero degli articoli di questo sito. E, sopratutto, aiuta a sentire che il West non è per niente morto!
E’ vero, sono passati gli anni d’oro, ma se siamo riusciti a superare lo scoglio del revisionismo a tutti i costi e, peggio ancora, della propugnazione dell’idea “new age” dell’indiano buono a tutti i costi e del bianco cattivo a tutti i costi… beh! allora possiamo dirci vivi e vegeti.
Questo sito – sia pure in diverse forme tecniche – è in piedi dal 1997 e dopo un po’ di incertezza è riuscito a catalizzare l’attenzione e la simpatia di un numero sempre crescente di persone che vagano senza meta alla ricerca del west dei bianchi e degli indiani e dei contenuti della guerra civile americana.
Da un paio d’anni a questa parte i risultati “d’ascolto”, metodicamente e fedelmente registrati attraverso un serio meccanismo di calcolo dei contatti giornalieri, ci consegnano un ritratto di una passione fatta di migliaia e migliaia di inesauribili westernofili.
Nel tempo sono anche cresciuti gli appassionati che ci leggono dall’estero, grazie al sistema automatico, sia pure piuttosto elementare, di traduzione.
Occasionalmente questo numero di contatti ha un’impennata che ci colpisce duro, ci ricorda che il West è sempre vivo e che la sua storia, le sue storie continuano a piacere ed interessare. Poi, per un po’ di tempo il dato tende a stabilizzarsi, fino all’exploit successivo.
E siamo a ieri, 3 gennaio, con l’ennesimo, graditissimo, impagabile record di contatti per Farwest.it. Record di cui, con orgoglio, vogliamo condividere un grafico.

Da questo dato partiamo per nuove ed entusiasmanti sfide, chiamando a raccolta tutti e invitando i più volenterosi a rimboccarsi le maniche e mandarci i loro contributi. Se manca il materiale di partenza, saremo noi a distribuirlo; se mancano le idee, saremo noi a suggerirne alcune; se manca la prosa, forniremo qualcosa da rielaborare; se si conosce la lingua Inglese, potremo tradurre qualcosa che ancora è poco nota in Italia.
E tutti insieme potremo finalmente sentirci forti di una passione che è viva e vegeta!