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L’avventura del Pony Express

A cura di Omar Vicari

Tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, la popolazione del nord America era concentrata essenzialmente lungo la costa orientale. Dopo la rivoluzione e l’affrancamento dall’Inghilterra, gli americani cominciarono a guardare all’ovest, verso quelle terre inesplorate che permettevano loro di raggiungere nuovi traguardi. Il Mississippi River poteva essere stato una naturale barriera alla nuova espansione, ma l’acquisto della Louisiana nel 1803 rimosse quella barriera e nell’arco di circa quarant’anni quattro nuovi stati vennero creati in quelle regioni selvagge.
La frontiera, che prima aveva come margine il fiume Mississippi, ora veniva spostata al fiume Missouri. Quando il 24 gennaio 1848 venne data la notizia della scoperta dell’oro in California, decine di migliaia di coloni attraversarono il Missouri per riversarsi nelle sconfinate pianure dell’odierno Nebraska in direzione della California.
Il tragitto, che fiancheggiava il fiume Platte, si snodava attraverso gli attuali stati del Nebraska, il Wyoming nella zona delle Rocky Mountains e la Sierra Nevada, ultimo ostacolo verso i campi auriferi della California. La popolazione crebbe notevolmente e nel 1850 il territorio della California divenne uno stato.
Tra la California e il fiume Missouri si estendeva una vastissima zona ancora inesplorata abitata in prevalenza dalle sole tribù indiane. Solo i Mormoni, gruppo di coraggiosi spinti dalla loro fede, si inoltrarono per quelle terre selvagge stabilendosi in quello che oggi è lo stato dello Utah.
Una delle prime preoccupazioni del Governo degli Stati Uniti fu quello di istituire un servizio di posta per quei cittadini che risiedevano in quelle terre lontane. A quei tempi una lettera poteva essere recapitata dalla costa orientale alla California in un tempo che poteva arrivare alle sei settimane, per cui i cittadini del nuovo stato chiesero a gran voce un servizio di posta più rapido.

In risposta a quella domanda, il Governo propose lucrosi contratti a quelle compagnie che avessero assicurato un più veloce servizio di posta.
Dopo la scoperta dell’oro e quando la popolazione crebbe notevolmente di numero in California, la “Pacific Mail Steamship Company” si assicurò il primo contratto per la consegna della posta.
Il progetto prevedeva il trasporto della posta via nave dalla costa dell’est sino alla costa orientale dell’istmo di Panama. Quindi i pacchi postali venivano caricati a dorso di mulo e successivamente trasportati alla costa occidentale dell’istmo, dove, sempre per nave, la posta veniva recapitata a San Francisco. Il tutto con un tempo che poteva aggirarsi sulle quattro o cinque settimane.
Il record fu di 21 giorni, 2 ore e13 minuti.
La “Pacific Mail Steamship Company” continuò ad assicurare il servizio anche quando subentrò il “Pony Express” in quanto decisamente più a buon mercato. Infatti se il recapito di una singola lettera tramite il “Pony Express” costava 5 dollari, la stessa veniva a costare solo 10 centesimi con la “Pacific Mail“.
Un’altra compagnia che riuscì nel 1858 a procurarsi un contratto dal Governo centrale degli Stati Uniti fu la”Overland Mail Company“, meglio conosciuta come “Butterfield Company” dal nome del suo proprietario. Grazie alla rete ferroviaria, a quei tempi già relativamente sviluppata, la compagnia caricava la posta dagli stati dell’est sino alla stazione di Tipton nel Missouri.
La ferrovia prendeva poi la via verso Fort Smith (Arkansas), quindi El Paso (Texas), Tucson (Arizona) e infine Los Angeles e San Francisco. Il tutto per circa 2800 miglia coperte nell’arco di 21 o 22 giorni. Il record fu di 19 giorni e 15 ore.
Anche in questo caso il recapito di una singola lettera costava solo 10 centesimi.
Attorno a quegli anni,un’altra compagnia fondata da William Russel, Alexander Majors e William Waddell, nota col nome di “Central Overland California & Pike’s Peak Express Company“ (COC & PP), cercò di accaparrarsi parte dei proventi che lo Stato Centrale erogava ai servizi postali. Questa compagnia, nata dalle ceneri della “Leavenworth & Pike’s Peak Company”, non ebbe la fortuna sperata. Il Governo, infatti, non pagò i suddetti proprietari con denaro contante, ma con dei “pagherò” che in seguito non vennero onorati. Quando nel 1860 arrivarono alla scadenza i prestiti delle banche, la “COC & PP” non fu in grado di soddisfare i creditori.
Ma si sa, le difficoltà aguzzano l’ingegno, per cui Russell, Majors e Waddell partorirono l’idea di creare un servizio di posta più celere il cui profitto avrebbe riportato denaro fresco nelle casse esauste della compagnia. Era nato in tal modo il “Pony Express”, un servizio che si esplicava tramite l’impiego di cavalieri i quali, senza sosta e a tappe, coprivano l’intero percorso da St. Joseph nel Missouri sino a Sacramento in California.
Vennero costruite stazioni, acquistati centinaia di cavalli e assunti uomini giovani, leggeri di peso e possibilmente scapoli oppure orfani. Il pericolo di imboscate da parte degli indiani nelle varie tappe del percorso era alto per cui si preferivano soggetti che non avessero legami familiari.
Le stazioni di sosta dove i cavalieri potevano approvvigionarsi di cavalli freschi erano distanti più o meno 15 miglia l’una dall’altra, mentre le stazioni di cambio, dove un nuovo cavaliere prendeva il posto del precedente, distavano tra loro dalle 75 alle100 miglia.
Per rendere effettivo il servizio vennero costruite circa 165 stazioni e durante i diciotto mesi delle operazioni vennero impiegati almeno 195 cavalieri.

L’organizzazione del”Pony Express“

I fondatori: Alexander Majors, William Russell e William Waddell.

A. E. Lewis, fu il sovrintendente per la sezione St. Joseph (Missouri) e Fort Kearny (Nebraska)

Joseph Slade, fu il sovrintendente per la sezione tra Fort Kearny (Nebraska) e Horse Shoe Station (Wyoming)

James Bromley, fu il sovrintendente per la sezione tra Horse Shoe Station (Wyoming) e Salt Lake City (Utah)

Howard Egan, fu il sovrintendente per il percorso tra Salt Lake City (Utah) e Robert’s Creek (oggi nel Nevada)

Bolivar Roberts, fu il sovrintendente per il tragitto da Robert’s Creek (Nevada) a Sacramento (California)

Benjamin Ficklin, fu il sovrintendente dell’intero percorso.


Il percorso del servizio Pony Express

L’intero tragitto si snodava attraverso gli odierni Stati del Missouri, Kansas, Nebraska, Colorado, Wyoming, Utah, Nevada e California.
Pietre miliari molto conosciute lungo il tragitto erano il fiume Platte, Fort Kearny, Chimney Rock, Fort Laramie, Sweetwater River, Indipendence Rock, Devil’s Gate, South Pass, Green River, Fort Bridger, Echo Canyon, Fort Churchill, Carson City e Sierra Mountains.
La sella del “Pony Express” aveva una foggia particolare come pure la “mochila”, la borsa entro la quale veniva sistemata la posta.
Nel momento in cui un cavaliere arrivava alla stazione di posta, un cavallo fresco era lì in attesa pronto a ripartire per la prossima stazione. Il tempo di smonta, trasferimento della mochila e rimonta non richiedeva più di due minuti di tempo.
La mochila aveva quattro tasche (cantine) delle quali tre erano serrate. La quarta, non chiusa, oltre ad avere una sorta di taccuino dove erano riportati gli orari di arrivo e della partenza, serviva per la posta da aggiungere.
La posta conservata nella mochila non poteva eccedere il peso di 20 pounds (circa 9 kg).
All’inizio il costo della spedizione di una lettera tramite il “Pony Express” era di cinque dollari per mezza oncia (14,2 grammi). Verso la fine del servizio, il prezzo per mezza oncia era sceso a un dollaro. Un timbro con la data di partenza e arrivo veniva impresso sulla posta da inviare.
L’alto costo della spedizione della posta fece si che dei 35000 pezzi che il “Pony Express” recapitò in California durante il periodo di un anno e mezzo, l’80% circa erano stampe governative.
Gli uffici del “Pony Express” asserivano di essere in grado di recapitare la posta nell’arco di 10 giorni (dai 12 ai 16 in inverno). A questo tempo bisognava aggiungere quello dovuto al trasporto della posta, via treno, dalla costa orientale a St. Joseph (Missouri).
L’intero tragitto non era scevro da pericoli. La neve, le piene dei fiumi, il caldo estivo, le cariche dei bisonti ancora presenti a milioni nelle praterie americane e gli attacchi degli indiani ostacolarono non poco i cavalieri del “Pony Express”.
Il successo delle operazioni del “Pony Express” convinse il Governo a stanziare i fondi, circa un milione di dollari, per favorire i trasporti nelle grandi pianure centrali, ma invece di assegnare il contratto alla “COC & PP”, il governo preferì continuare con la “Butterfield Overland Mail Company”. A conti fatti, comunque, ne beneficiò anche la “COC &PP” che era sotto contratto con la “Butterfield Company” per il trasporto della posta del tratto da St. Joseph a Salt Lake City. Nelle casse della “COC & PP” entrò la somma di mezzo milione di dollari e in aggiunta la società si sbarazzò del tratto più difficile e pericoloso, quello da Salt Lake City a Sacramento.
Tutto ciò non fu comunque abbastanza per salvare la ”COC & PP” dal fallimento. La compagnia non riuscì mai a recuperare le perdite dovute al mancato pagamento da parte del Governo circa i trasporti effettuati precedentemente. William Russell tentò di recuperare presso il Dipartimento della guerra il denaro dovutogli per i trasporti effettuati durante la guerra dei Mormoni del 1857, ma invece di contante liquido gli vennero offerti dei titoli a garanzia di prestiti bancari. I titoli che Russell accettò dal Governo risultarono illegali per cui le banche non solo non concessero il credito, ma addirittura denunciarono Russell che venne arrestato il 25 dicembre 1860. Scoppiò uno scandalo, ma presto il caso venne insabbiato a causa della pesante situazione in cui gli Stati Uniti si sarebbero presto trovati per la imminente guerra civile.
Il “Pony Express” continuò ad operare sino al 24 ottobre 1861, data in cui le linee del telegrafo cominciarono a funzionare. Era naturalmente impensabile essere in concorrenza con un sistema che impiegava pochissimo tempo nel trasmettere un qualsiasi messaggio.
La maggior parte dei cavalieri del “Pony Express” avevano una età intorno ai 20 anni. Il più giovane, 11 anni, è stato Broncho Charlie Miller mentre il più vecchio fu il maggiore Howard Egan.
Circa la paga che essi percepivano, si crede fosse intorno ai 100 dollari al mese, un salario decoroso, ma non abbastanza se rapportato ai pericoli a cui andavano incontro.
Questi uomini, una volta finita l’era del “Pony Express”, abbracciarono i lavori più disparati.
Alcuni divennero fabbri, altri soldati e altri ancora minatori oppure rancheri. Qualcuno seguì la via del crimine e almeno uno (Jack Slade) venne impiccato.
Molti di questi uomini arrivarono a vivere sino alla prima o alla seconda decade del 20° secolo.
Charles B. Miller, l’ultimo dei cavalieri del “Pony Express”, viveva ancora nel 1955 e morì alla veneranda età di 105 anni.

“Pony Express”: i numeri

Obiettivi: creare un più rapido collegamento di posta tra St. Joseph (Missouri) e Sacramento (California).

Fondatori: William Russell, Alexander Major e William Waddell (COC & PP Company).

Date: dal 3 aprile 1860 all’ottobre 1861.

Meccanismi: Consegna della posta tramite uso di cavalli. Il “Pony Express “funzionava giorno e notte, estate e inverno.

Cavalieri: più di 190 sono stati i cavalieri che hanno cavalcato per il “Pony Express “durante i diciotto mesi del servizio.

Stazioni: approssimativamente 165.

Lunghezza del percorso: circa 2000 miglia.

Tragitto: da St. Joseph (Missouri) a Sacramento (California) passando per il Kansas, Nebraska, Colorado, Wyoming, Utah, Nevada e California.

Il primo a cavalcare da St. Joseph in direzione ovest verso Sacramento fu Johnny Fry. Billy Hamilton fu invece il primo a cavalcare in direzione opposta verso St. Joseph.
Tra i cavalieri del “Pony Express” ve ne fu anche uno di origine italiana, Guglielmo Sangiovanni.
Un singolo cavallo poteva coprire una distanza di circa 10-15 miglia.
Un singolo cavaliere poteva, con più cavalli, coprire una distanza di circa 75-100 miglia.

Alexander Majors, nato nel Kentucky il 3 ottobre 1814 fu uno dei fondatori del “Pony Express”.


Alexander Majors

Finito il Pony Express, Majors rimase comunque nel settore delle comunicazioni fornendo le traversine per la ferrovia della Union Pacific. Egli era a Promontory Point (Utah) nel 1869 durante le celebrazioni per il completamento della ferrovia transcontinentale. Majors morì a Chicago nel 1900.

William H. Russell, nato a Burlington (Vermont) nel 1812 fu anch’egli uno dei fondatori del “Pony Express”. Nel tentativo di recuperare dei crediti dal Governo, Russell accettò dei titoli che in seguito risultarono illegali e per i quali venne arrestato il 25 dicembre 1860.


William H. Russell

Non venne mai processato e il caso venne insabbiato poiché motivi più preoccupanti, come la guerra civile, bussavano alle porte.

William B.Waddell, nato in Virginia nel 1807 fu il terzo socio fondatore della “COC & PP Company” e poi del “Pony Express”.


William B.Waddell

Le perdite finanziarie della “COC & PP Company” e la morte di un figlio durante la guerra civile minarono la sua salute. William Waddell morì nel 1872 a Lexington (Missouri).

Benjamin F. Ficklin, (sovrintendente) nacque in Virginia nel 1827. Come sovrintendente dell’intero percorso del “Pony Express”, Ficklin ebbe la responsabilità della costruzione di numerose stazioni di sosta in zone perlopiù remote. Nel luglio 1860 Ficklin, causa divergenze con William Russell, rassegnò le dimissioni.


Benjamin F. Ficklin

Tornato in Virginia, durante la guerra civile superò più volte i blocchi nordisti portando i rifornimenti alle truppe della Confederazione. Il 10 marzo 1871, a Washington, durante una cena, Ficklin morì soffocato a causa di una lisca di pesce.

James E. Bromley, (sovrintendente) nacque a Sturgis Praire (Michigan) nel 1832. Come conducente di diligenze Bromley recapitava la posta dal Missouri allo Utah.


James E. Bromley

Quando nel 1857 scoppiò la guerra dei Mormoni e venne a cessare il servizio postale tra i due Stati, Bromley si improvvisò guida per l’esercito. Durante il periodo del “Pony Express”, Bromley fu il sovrintendente del tratto tra Horse Shoe Station (Wyoming) e Salt Lake City (Utah).
Più tardi, finito il “Pony Express”, Bromley si stabilì a Echo Canyon dove morì nel 1897.

Major Howard Egan, (sovrintendente) nato nel 1815 in Irlanda, fu il responsabile del tratto da Roberts Creek (odierno Nevada) a Salt Lake City (Utah) per il quale assunse uomini, comprò cavalli e rifornì le 29 stazioni esistenti lungo il percorso. Howard Egan fu egli stesso, assieme a due dei suoi figli, un cavaliere del Pony Express oltre a essere il sovrintendente del suo tratto.


Major Howard Egan

Più volte Howard Egan dovette intervenire personalmente per riparare e rifornire le stazioni danneggiate dai raid degli indiani Paiute nei primi mesi del 1860. Howard Egan morì il 15 marzo 1878 a Salt Lake City.

Bolivar Roberts, (sovrintendente) nacque nel 1831 a Winchester (Illinois). La sua famiglia, molto facoltosa, si spostò in numerosi stati del midwest e nel 1850 Roberts si stabilì a Provo nel territorio dello Utah.


Bolivar Roberts

Acquisì esperienza nel trasporto delle merci e questo gli permise di essere assunto quale sovrintendente del “Pony Express” per il tratto da Roberts Creek (odierno Nevada) a Sacramento in California. Dopo l’esperienza del “Pony Express”, Roberts, tra le altre cose, fu anche direttore di banche nello Utah dove morì a Salt Lake City nel 1893.

Joseph A. (Jack) Slade, (sovintendente) nato a Clinton in Illinois, fu l’unico caso tra i cavalieri del “Pony Express” a essere impiccato. Si dice che già a 13 anni Slade fu costretto a fuggire in Texas dopo aver ucciso un uomo. Combattè nella guerra con il Messico dove si distinse per il suo coraggio.


Joseph A. (Jack) Slade

Più tardi, avendo acquisito esperienza nei trasporti, venne assunto come sovrintendente per la “Leavenworth & Pike’s Peak Express Company”. Quando questa compagnia venne assorbita dalla “COC & PP Company” e nel contempo iniziò a funzionare il “Pony Express”, Slade venne confermato responsabile del tratto da Fort Kearny (Nebraska) a Horse Shoe Station (Wyoming).
Questa sezione era infestata da numerosi fuorilegge e Slade si fece una reputazione nel contrastare le loro rapine alle varie stazioni di sosta. Un conflitto a fuoco che lo vide in prima persona in cui trovò la morte uno dei responsabili di una stazione della sua sezione, lo mise nei guai. Quello che già si diceva veniva confermato da questo fatto; in altre parole Slade veniva additato come un uomo pericoloso specialmente quando era ubriaco.
Nel 1863 in Virginia City ( Montana), Slade venne raggiunto da un ordine di cattura per disturbo della quiete pubblica. Per nulla intimorito, Slade, con una pistola in mano andò in cerca del giudice che lo aveva incriminato. Dopo un confronto coi vigilantes del posto, Slade venne arrestato e impiccato il 9 marzo 1864.

Le stazioni del “Pony Express “funzionanti dal 3 aprile 1860 al tardo ottobre 1861



Piste del Pony Express (tra parentesi quelle alternative

Quello che segue è un elenco dei cavalieri del “Pony Express”, 190 in tutto. Impossibile fare una escursione sulle avventure di tutti, per cui ci limiteremo a prendere in considerazione solo alcuni di essi.

Johnny Fry, nacque nel 1840 nel Kentucky. Giusto iniziare con lui in quanto fu il primo cavaliere a partire il 3 aprile 1860 da St.Joseph (Missouri) in direzione ovest verso Sacramento. Sino al maggio 1861 Fry si occupò della tratta da St. Joseph (Missouri) a Seneca (Kansas).


Johnny Fry

Durante la guerra civile Jonny Fry fu una guida per le forze dell’Unione. Nel 1863 venne sorpreso da un attacco dei guerriglieri di Quantrill a Baxter Springs nel quale venne ucciso.

Richard Cleve, nacque nel 1841 nella contea di Orleans (New York). Cleve fu uno dei primi cavalieri a essere assunto per il “Pony Express”, un lavoro che portò a termine sino alla fine del servizio. La sua tratta si snodava lungo il fiume Platte nel Nebraska da Fort Kearny a Cottonwood Springs (foto sotto).


Richard Cleve

Alla fine del “Pony Express” Cleve sposò una donna conosciuta alla stazione di sosta di Cottonwood e nel 1864 i due evitarono la morte durante un attacco che gli indiani portarono lungo il fiume Platte. Più tardi Richard Cleve si ritirò a vivere a Nebraska City dove morì nel 1916.


La stazione di Cottonwood Springs vicino al fiume Platte nel territorio del Nebraska

Charles Cliff, nacque nel 1844 nella contea di St. Louis (Missouri). Assieme a Gus, il fratello maggiore, Charles venne assunto nel “Pony Express” nel maggio 1861. I due si occuparono della tratta tra St.Joseph (Missouri) e Seneka (Kansas), un territorio che attraversava la riserva degli indiani Kickapoo.


Charles Cliff

Alla fine del “Pony Express”, Charles Cliff si trasferì nel New Mexico occupandosi sempre di trasporti per altre compagnie. Negli anni a venire Charles Cliff prese parte a numerose celebrazioni del periodo del “Pony Express”.


Charles Cliff (il primo a sinistra) nella celebrazione del “Pony Express “del 1923 a St Joseph (Missouri)

Guglielmo Sangiovanni, nacque il 17 aprile 1835 a Londra (Inghilterra). Di chiara origine italiana, Guglielmo nacque in Inghilterra dopo che il padre, emigrato a New York nel 1830, si trasferì nell’isola britannica. Dopo aver abbracciato la fede dei Mormoni, successivamente la madre si trasferì col figlio a Nauvoo nell’Illinois e nel 1852 a Salt Lake City (Utah).
Nel 1860 Guglielmo Sangiovanni venne assunto nel “Pony Express” per occuparsi della stazione di Wheaton Springs situata in una zona notoriamente infestata da ladri di cavalli.


Guglielmo Sangiovanni

Per proteggere i cavalli della stazione mentre lui dormiva, Sangiovanni raccontò in seguito che usava legare l’estremità di una corda a una delle zampe dei cavalli e l’altra estremità al suo polso dopo aver fatto passare la corda stessa sotto la porta della stazione. Una notte, disse, fu svegliato dal forte strappo della corda e questo gli permise di mettere in fuga i fuorilegge con un paio di colpi di fucile. Alla fine del “Pony Express”, Sangiovanni rimase ancora nel settore dei trasporti e per qualche tempo fu anche in Europa come missionario della fede mormone.

Howard Egan, nacque il 1815 in Irlanda e nel 1823 emigrò con la famiglia negli Stati Uniti.
Dopo aver abbracciato la fede dei mormoni, Howard Egan si trasferì a Nauvoo (Illinois) dove fece da guardia del corpo a Joseph Smith, un individuo visionario e forse psicopatico che asseriva di essere stato visitato dall’angelo Moroni che gli comunicava che l’Onnipotente lo aveva chiamato per rivelare al mondo la vera religione.


Howard Egan

Howard Egan cavalcò per il “Pony Express” e nel contempo fu anche il sovrintendente del tratto da Salt Lake City (Utah) a Roberts Creek (odierno Nevada). Howard Egan e stato il più vecchio cavaliere del “Pony Express” (nel 1860 aveva 45 anni).
Finito il ” Pony Express”, Howard Egan si occupò del rifornimento delle diligenze che passavano per Deep Creek Station (foto sotto), la sua stazione di sosta. Howard Egan morì nel 1878 a Salt Lake City.


Deep Creek Station, la stazione di sosta di Howard Egan

Richard E. Egan, nacque nel 1842 a Salem (Massachusetts). Con la famiglia si trasferì a Nauvoo nell’Illinois dopo che questa abbracciò la fede dei mormoni e nel 1848, in seguito alla cacciata dall’Illinois, la famiglia si stabilì nello Stato dello Utah.


Richard E. Egan

Come cavaliere del “Pony Express”, Richard Egan fu il primo a trasportare la posta da Salt Lake City a Rush Valley.
Nel 1861 Richard sposò Minnie Fisher, sorella di altri due corrieri del “Pony Express”.
Richard Egan fu anche missionario in Inghilterra. Tornato negli Stati Uniti, Egan si stabilì a Byron nel Wyoming dove morì nel 1918.

Un irriconoscibile William Frederick Cody che, ancora giovanissimo, è stato un corriere del “Pony Express”. Cody, noto sulla frontiera come “Buffalo Bill”, nacque il 26 febbraio 1845 nell’Iowa.


Buffalo Bill

Ancora bambino si trasferì con la famiglia nel Kansas dove passò molto del suo tempo con gli indiani Kickapoo. Aveva solo15 anni quando venne assunto dal “Pony Exprees”.
Una dei tragitti che gli toccò cavalcare, da Red Buttes a Three Crossings, era tra i più pericolosi dell’intero percorso. La sua più lunga cavalcata superò le 320 miglia con una media di 15 miglia all’ora. Cody deve il suo soprannome al fatto di aver abbattuto migliaia di bisonti durante la costruzione della ferrovia nel Kansas. Ottenne fama mondiale per aver portato fuori dagli Stati Uniti il suo “Wild West Show” nel quale riviveva l’epopea del vecchio west.
Buffalo Bill morì a Denver (Colorado) nel 1917 dove tutt’ora è sepolto.


Buffalo Bill visita St. Joseph (Missouri) col suo “Wild West Show”

Questa fotografia fu presa nel 1914. L’immagine riprende William Cody proprio di fronte al monumento che testimonia il punto esatto della partenza dei corrieri del “Pony Express”.

Chi oggi ha l’occasione di girare per gli Stati Uniti può rendersi conto di quanto grande sia quella nazione. Le due coste, dall’atlantico al pacifico, sono collegate da una miriade di autostrade, da treni e da aerei che in poche ore coprono la distanza tra New York e San Francisco. Solo 150 anni fa tutto questo non esisteva. Esisteva solo un ambiente ostile contro il quale i pionieri hanno dovuto lottare per conquistare quelle terre e rendere grande l ‘America. E’ in quest’ottica e con quello spirito che nasceva il “Pony Express”, un servizio postale che rendeva, se pur coi propri limiti, più facili le comunicazioni nel paese. Non durò molto, ma le avventure di quei 190 cavalieri sono ancora stampate in modo indelebile nella mente degli americani.
E anche nella nostra, noi che sin dall’infanzia abbiamo imparato ad amare l’epopea del west.