Gli indiani Oto

A cura di Armando Morganti

Delegazione di Oto a Washigton
Gli indiani Oto, il cui nome derivava da “ota-wat” o “wat’ota”, significante “i libidinosi”, erano una popolazione di lingua Siouan appartenente al gruppo dialettale “Chiwere”, come gli affini Missouri ed Iowa, le cui lingua differivano ben poco dalla loro. In alcune fonti venivano indicati come “Hoctatas” o “Octoctatas”, ma la tribù si definiva “Che-wae-rae”; gli Shawnee li chiamavano “Matokatági”, i Fox “Mot?tatak”, i Ponca e gli Omaha “Wacútada”, i Kansa “Wadótata”, i Dakota “Watohtata” e gli Osage “Watútata”.
I riferimenti più antichi della tribù ci vengono dalle loro tradizioni tribali, le quali si riferiscono principalmente alla loro separazione dagli altri gruppi. Questa tradizione venne riferita ad un Agente Indiano da un vecchio leader della nazione. Prima dell’arrivo dei bianchi un grande gruppo tribale, noto come “Hotonga” – “Mangiatori di Pesci” -, abitava nelle terre dei Grandi Laghi occidentali, dalla quale si spostò verso sud-ovest alla ricerca di bisonti da cacciare.
Presso la Green Bay, nel Wisconsin, questi indiani si sarebbero separati lasciando nella zona soltanto i Winnebago; gli altri gruppi si spostarono continuando la marcia verso il Mississippi, in vicinanza della foce del Missouri, dove gli Hotonga si “accamparono su una spiaggia sabbiosa”. In queste terre gli Iowa vi sarebbero rimasti, mentre gli altri due gruppi si sarebbero mossi proprio verso la foce del Missouri; questi due ultimi gruppi avrebbero preso il nome di “Neutache”, un termine significante “quelli che arrivano sulla foce del fiume”, e in seguito conosciuti dai bianchi come “Missouri”.


Standing Eating, del popolo Oto

I due capi entrarono però ben presto in collisione fra loro, quando il figlio di un leader sedusse la figlia dell’altro, la diatriba avrebbe provocato la scissione da cui, dal padre del seduttore, sarebbe nata la tribù “Waghtochtatta”, poi conosciuta come “Oto”, la quale si sarebbe spostata in altre terre comunque vicine. L’altro gruppo, i Missouri, per evitare i continui attacchi degli Osage, negli anni seguenti si sarebbe anch’esso diviso ed una parte di questi si sarebbero poi riuniti agli Oto, mentre gli altri agli Iowa. Gli Oto vissero sul fiume Missouri fin quando decisero di attraversare il Platte andando, per un certo periodo, a vivere nelle terre a nord della sua foce; successivamente si sarebbero spinti verso l’interno per stabilirsi sempre sul Platte, a circa 80 miglia dal Missouri, dove il loro insediamento fu posto presso l’attuale città di Yutan, circa 11 miglia a nord della foce. Questo villaggio era la vera capitale degli Oto e i suoi resti sono ancora visibili a quell’insediamento. Secondo il Dorsey la tribù doveva essere strettamente associata ed imparentata con gli Iowa, i quali mai avrebbero raggiunto la foce del Missouri, nonostante le tradizioni indicano che gli Iowa e i Missouri avessero raggiunto insieme quelle terre. Il fatto che gli Oto furono al fianco degli Iowa nel Minnesota sud-occidentale, nelle terre del Blue River ancor prima dell’arrivo del Le Sueur, intorno al 1700, indica chiaramente che il loro movimento aveva raggiunto il Minnesota attraversando il fiume Mississippi, anziché seguendone il corso.


Un ritratto di Buffalo Chief

Il Le Sueur venne informato dai Dakota Sioux, con i quali era venuto in contatto, che “questo fiume stava nel paese dei Sioux occidentali, degli Ayavois (gli Iowa) e degli Otoctatas (gli Oto)”; soltanto allora il francese si decise ad inviare messaggeri alle tribù Oto ed Iowa per invitarli a stabilirsi nelle vicinanze della sua postazione commerciale posta alla foce del Blue River. Il Le Sueur seppe proprio allora che le due tribù si erano nuovamente spostate a occidente, per stabilirsi in prossimità delle terre degli Omaha. Nel 1673 padre Marquette individuava la tribù sul corso superiore del Des Moines mentre il Membré, nel 1680, li disponeva a circa 130 leghe dagli indiani Illinois, quasi di fronte alla foce del Wisconsin. Nel 1700 l’Iberville diceva che le tribù “Otoand e Iowa” vivevano ancora nelle vicinanze degli Omaha, tra i fiumi Mississippi e Missouri, a circa 100 leghe dalle terre degli Illinois. Le ultime due dichiarazioni confermano sostanzialmente quelle del Le Sueur, è quindi poco probabile che – come veniva detto in alcune fonti dell’epoca – gli Oto fossero stanziati sul fiume Osage nel 1687. Il Lahontan visitò il loro villaggio nell’anno 1690, era “sul fiume Otentas alla relativa giunzione con il Mississippi”, noi purtroppo non sappiamo se questo fiume “Otentas” sia il Des Moines o l’Iowa, e non possiamo neppure escludere che fosse invece un semplice accampamento temporaneo. Nel 1721 il Charlevoix diceva che gli Oto erano stabiliti a sud degli Iowa, a est del Missouri e a nord del fiume Kansas, che scorreva più a ovest; nel 1758 il Le Page du Pratz accennava agli Oto come una piccola tribù del fiume Missouri; il Jeffreys, nel 1761, li disponeva sulla riva meridionale del “fiume dei Panis”, probabilmente il Platte, fra la sua foce e le terre dei Pawnee; invece in un’altra parte del suo lavoro li individuava a nord dei Kansa e a ovest del Missouri. Nel 1804, Lewis e Clark li trovarono a sud del Platte, a circa 30 miglia dalla sua bocca, ma essi dichiaravano che precedentemente avevano vissuto circa 20 miglia sopra lo stesso fiume, sulla riva meridionale del Missouri, inoltre affermavano che un tempo erano “una nazione potente”.


Pipestem

La tribù venne fortemente ridimensionata dalla continue guerre e dalle varie epidemie di vaiolo portate dai bianchi, decresciuti numericamente, gli Oto dovettero spostarsi sempre più a ovest per stabilirsi sui confini orientali delle terre dei Pawnee, sotto la cui protezione vissero per parecchi anni; fu proprio in questo periodo che alcune famiglie di Missouri vennero integrati all’interno della nazione. I rapporti tra gli Oto e i Pawnee sono poco chiari, ed anche se le fonti parlano di parecchi fra le due popolazioni, ben difficilmente questi due gruppi si sarebbero scannati fra loro. Quel che sappiamo è che gli Oto e i Pawnee cooperarono spesso fra loro, i primi avevano un accesso più vicino alle merci commerciali europee, e così potevano presentarsi come il condotto primario di questi prodotti con i Pawnee; inoltre, visto che nelle loro terre era presente la caolinite, gli Oto potevano commerciarla con gli alleati occidentali. Negli anni compresi tra il 1817 e il 1841 gli Oto vissero presso la foce del Platte, e sembra che avessero ancora quattro villaggi; nel 1880, però, una parte della tribù venne spostata nella riserva dei Sauk & Fox dell’Oklahoma, presto raggiunti dai loro fratelli due anni dopo; proprio in questa nuova terra gli Oto si spaccarono in due gruppi separati, chiamati “Coyotes” e “Quakers”. La tribù non fu mai ritenuta importante e la loro storia si riduce ad essere una continua difesa delle loro terre dagli attacchi nemici; nonostante ciò erano ottimi guerrieri, anche se non furono mai in grado di fronteggiare le tribù che avevano messo gli occhi sui loro territori. Gli Oto erano ritenuti particolarmente industriosi ed ottimi agricoltori, quando furono incontrati al Council Bluffs da Lewis e Clark, gli Oto vennero dipinti come indiani che portavano ben pochi indumenti, avevano soltanto una specie di braca con una coperta che ricopriva la parte superiore del corpo, oppure una specie di abito dipinto e di pelle di bisonte sulle spalle. I loro insediamenti erano permanenti e consistevano in grandi case di terra simili a quelle dei Kansa e degli Omaha, ma quando la tribù si spostava nelle pianure usava comunque i tipici “tepee” dei nomadi. Gli Oto, ma anche i Missouri, stipularono un Trattato di Pace con gli americani il 24 giugno 1817, partecipando anche al Trattato di Prairie du Chien (Wisconsin) del 15 luglio 1830, dove gli indiani cedettero tutte le loro terre a est del Missouri. Altri Trattati vennero da loro stipulati il 21 settembre 1833 al loro villaggio, quello di Bellevue (Nebraska) del 15 ottobre 1836, quello di Washington del 15 marzo 1854 e quello del Nebraska del 9 dicembre dello stesso anno.


Buffalo Chief, Medicine Horse e Baptiste Barnaby

Con questi Trattati la tribù perdeva tutte le sue terre tranne una piccola parte sul Blue River del Nebraska; in questa zone gli Oto vi rimasero fino al 1882, quando vennero spostati nelle riserve dell’Oklahoma, nell’Agenzia dei Ponca e dei Pawnee. La loro Riserva consisteva in 129.113 acri di territorio. Nel 1804 Lewis e Clark valutavano gli Oto in circa 1.200 anime, ma essi vi comprendevano anche i Missouri; il Burrows, nel 1849, parlava di circa 900 individui; nel 1843 un Rapporto americano li univa ai Missouri e li valutava in 931 individui; nel 1862 le due tribù vennero censite in 708 anime, nel 1867 in 511, nel 1877 in 457, nel 1886 in 334 e, nel 1906, in 390 anime. Il censimento del 1930 parlava di 627 indiani Oto e Missouri, di cui 13 in Oklahoma, 376 nella Noble County, 170 nella Pawnee County, 34 nella Kay County e 17 nella Osage County; inoltre, 7 individui erano in California, 1 nel Kansas e un altro nel Nebraska. Nell’anno 1937 in Oklahoma vi erano ancora 756 indiani Oto e Missouri. Il Dorsey ricordava i vari clan degli Oto, tutti distinti e patrilineari: Patha (clan del Castoro), Tunanpi (clan dell’Orso Nero), Munchirace, Arukhwa (clan del Bufalo), Rukhcha (clan del Piccione), Macache (clan del Gufo), Wakan (clan del Serpente) e Cheghita (clan dell’Aquila).

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