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“America”, pitture del Nuovo Mondo

A cura di Alessandro Rosa

La prateria brucia!
Nella mostra “America!” si racconta di storie di pittura dal Nuovo Mondo, si ammirano su indiani, cowboy e si guarda in una diversa ottica il mito della frontiera.
Per chi ama il continente americano, la storia di almeno 100 anni degli Stati Uniti è esemplarmente raccolta e raffigurata grazie a diversi contributi anche di grandi musei americani.
Tra questi spicca il Buffalo Bill Historical Center di Cody, nel Wyoming, grazie al quale il Museo di Santa Giulia di Brescia offre in visione (dal 24 novembre 2007 fino al 4 maggio 2008) 20 dipinti, 40 fotografie e 50 oggetti volti a ricostruire la storia di Buffalo Bill e la sua epopea, così come la storia egli Indiani d’America.
La Frontiera è, infatti, uno degli approfondimenti della mostra che si articola non solo tramite la pittura, ma anche tramite oggetti e manufatti per dare un’immagine all’Ovest, alla conquista dei territori ed alla cultura dei nativi americani. Nelle tele di Remington e di Russell, pittori western, si coglie il dramma storico del conflitto tra indiani e cowboy in uno scenario ambientale che mostra la meraviglia della Montagne Rocciose, in ambienti naturali aspri e duri.


Una tela di Frederic Remington

Remington viaggiò in North Dakota ed in Canada e fu considerato una sorta di pittore-giornalista che ritraeva la terra non civilizzata, ancora selvaggia, colma di pericoli e battuta dagli indiani. La sua ricca produzione di tele raffigura per lo più l’Ovest americano alle soglie del XX secolo, quando in pratica l’epopea del west era oramai giunta a termine e gli indiani erano stati confinati nelle riserve.
Ugualmente Russell s’ispirò al mondo cowboy del Montana – ove visse in gioventù lavorando appunto come cowboy – e realizza più di 2000 quadri che ritraggono indiani, cowboy e paesaggi dell’ovest, e anche delle sculture in bronzo che sono presto considerate un modello di riferimento. Non ultimo il pittore Thomas Moran artista d’origine inglese, che nel 1871 viaggia all’ovest con l’Hayden Expedition per documentare le meraviglie dell’area di Yellowstone, facendo disegni, notazioni e acquerelli, in seguito per illustrare articoli per la stampa popolare ma anche per servizi giornalistici ufficiali. Le sue immagini sono d’interesse etnologico e documentario.


Lo Yellowstone nei colori di Thomas Moran

I manufatti e le tele prestate dal Buffalo Bill Historical Center di Cody per questa mostra che per la prima volta illustra in Italia la cultura americana del 19° secolo, sono un esempio di contributo all’intera immagine che la mostra vuole esaltare. Tra i pezzi, le tele: il “Golden Gate” del Parco Nazionale di Yellowstone del pittore Moran ed il “Bottino di guerra” di Charles Russell, quindi manufatti quali un abito della tribù Kiowa, un copricapo di corna di bisonte, una bambola Sioux di stoffa decorata con perline ed altre preziose testimonianze dell’arte nativa Sioux.


Vita da cow-boy, secondo Charles Russell

Il Buffalo Bill Historical Center fu fondato nel 1917 con l’intento di preservare la tradizione e la visione del Colonnello William F.Cody, ed é il museo più antico e più completo del West americano. Il Centro ospita 34.977 manufatti, 20.000 libri e 260.000 foto d’archivio ed é costituito da cinque esposizioni e da una biblioteca.
Il Buffalo Bill Museum incentrato sulla vita del mitico personaggio, Cody, ovvero Buffalo Bill; la Whitney Gallery of Western Art che espone opere d’arte western pitture, acquarelli e sculture; il Draper Museum of Natural History che focalizza la storia naturalistica del sistema del Greater Yellowstone, per il quale la cittadina western di Cody è una delle porte d’accesso al Parco Nazionale omonimo; il Plains Indian Museum che illustra la cultura dei nativi delle praterie, costituta prevalentemente dalle tribù Sioux – cacciatori nomadi delle Rocciose – tra le quali troviamo Arapaho, Cheyenne, Blackfeet, Mandan, Hidatsa e Crow; il Cody Firearms Museum che espone una collezione d’armi da fuoco.


Una bellissima tela di George Catlin

Infine la McCracken Research Library.
Il Buffalo Bill Historical Center ha a disposizione l’importo di 7,9 Milioni di dollari per la gestione annuale e crea un impatto economico pari a 35,5 Milioni di dollari l’anno.
E’ visitato da circa 250.000 visitatori.