La nascita della Confederazione

A cura di Giovanni Oro
Jefferson Davis
In una giornata di febbraio a Montgomery, capitale dell’Alabama e capitale provvisoria degli Stati Confederati d’America, due ali di folla si accalcavano acclamando al passaggio di una carrozza diretta verso il Campidoglio.
All’interno c’erano Howell Cobb, georgiano Presidente della Convenzione, Alexander Stephens, georgiano, vice Presidente e Jefferson Davis, del Mississippi, il Presidente di una nuova nazione.
Giunti al Campidoglio Davis scese dalla carrozza, salì sul podio e pronunciò il suo primo discorso presidenziale.
“Gentiluomini del Congresso degli Stati Confederati D’America, amici, e cittadini…”
Queste furono le prime parole che i cittadini di Montgomery udirono pronunciare all’uomo che per quattro terribili anni sarebbe stato il loro Presidente.


Jefferson Davis e il suo gabinetto presidenziale
Fu un discorso che ribadiva il diritto degli stati a separarsi pacificamente (secessione), con la rassicurazione alle genti nordiste che il sud non avrebbe cercato di fare concorrenza sul piano industriale al nord.


L’insediamento del Presidente Davis

Una foto del giorno del discorso di Jefferson Davis a Montgomery

Subito dopo il Presidente prestò il suo giuramento e, mentre l’entusiasmo coinvolgeva tutti, la banda intonò un motivetto ben noto a cui presto ognuno si sarebbe unito:
“Dixieland I will take my hand to live and die for Dixie.”
La Confederazione era nata.

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