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Il test del DNA per Billy The Kid

A cura di Omar Vicari

Brushy Roberts
In un giorno di caldo torrido, più o meno attorno al 1948, in una di quelle “Highways” solitarie del Sud-Ovest degli Stati Uniti, un cronista di un giornale locale aspettava qualcuno in un punto prestabilito dell’autostrada. All’ora convenuta, un qualcosa di irreale, certamente una figura d’altri tempi sbucata chissà da dove, gli si parò davanti gli occhi.
Un vecchissimo cowboy con un’altrettanta vecchia colt appesa a un lurido cinturone cominciò a dire che Pat Garrett non l’aveva ucciso. No, non poteva averlo fatto visto che ora era là e che poteva finalmente gridare al mondo come erano andate le cose dal momento che era vivo.
Il Kid, scappato alla pistola di Garrett quella notte del 13 luglio 1881, se cosi fosse, sarebbe vissuto per altri settanta anni col nome di Brushy Bill Roberts nella città di Hico (Texas), dove sarebbe morto nel 1950 per un attacco di cuore.
Siamo ai confini della realtà in cui è lecito credere tutto e il contrario di tutto. La questione, comunque, per quanto singolare, è aperta alle più svariate ipotesi e quanto è accaduto già per Jesse James, Butch Cassidy e Sundance Kid, ora vale anche per William Bonney, alias Henry Mc Carty, ovvero Billy the Kid.
Nell’estate del 2003 è stato annunciato sulla stampa americana che sarebbe stata fatta un’indagine sui misteri che ancora circondano la morte di Billy the Kid.
A distanza di circa un secolo si vuole sapere, una volta per tutte, se il desperado è stato realmente ucciso quella notte di luglio del 1881 dallo sceriffo Pat Garrett a Fort Sumner (New Mexico).


Doppio ritratto per colui che dichiarava di essere Billy The Kid

Le persone deputate a condurre le indagini sono lo sceriffo della contea di Lincoln Tom Sullivan, il suo amico Steve Sederwall e il nuovo sceriffo della contea di Baca, Gary Graves.
Lo scopo dei tre è riesumare i resti del famoso fuorilegge situati nel vecchio cimitero di Fort Sumner e quelli di sua madre, Catherine Antrim, in quello di Silver City. Una volta fatto questo, comparare il loro DNA con quelli di Brushy Bill Roberts e di John Miller, due pittoreschi personaggi che hanno gridato al mondo di essere loro il vero Billy the Kid.
I tre uomini di legge hanno affermato che il loro scopo era salvaguardare la “reputazione” di Pat Garrett, accusato da più parti di aver ucciso un innocente e di averlo fatto passare per Billy the Kid, mentre il vero fuorilegge scappava da Fort Sumner. L’identificazione certa del corpo del giovane desperado fugherebbe in tal modo ogni possibile dubbio sul fatto che William Bonney possa essere arrivato a vivere sino alla vecchiaia.
Sfortunatamente la tomba di Billy the Kid è stata spazzata via dall’alluvione del fiume Pecos nel settembre del 1904 e l’attuale collocazione della pietra tombale del fuorilegge non corrisponde alla posizione originale. Una riesumazione dei resti per un eventuale ” cross-match ” del DNA sarebbe di conseguenza quantomeno opinabile.
Billy The Kid
William Bonney, dopo l’assassinio di Pat Garrett (perché di assassinio si trattò), fu veramente sepolto nel vecchio cimitero di Fort Sumner, ma è anche vero che la sua tomba rimase non contrassegnata per più di trenta anni dopo che il cimitero, come già detto, subì l’alluvione del fiume Pecos nel 1904. Il cimitero riportò notevoli danni tanto che i resti di molti scheletri che affioravano da fosse non contrassegnate dovettero essere seppelliti di nuovo in tutta fretta, cosa che creò una plausibile confusione.
In sostanza, dopo l’alluvione il cimitero non esisteva più e, complice il caos più completo, fu impossibile identificare i resti di quei corpi. In altre parole il corpo di William Bonney era sicuramente tra quelle salme, ma sapere con certezza quale fossero i suoi resti tra quelli affioranti dal fango era impresa ardua.
Nel 1932 una nuova pietra tombale venne sistemata in memoria di Billy the Kid, ma la probabilità che sotto possano esserci le ossa del Kid è assai scarsa. Certo, al fine di ritrovare con certezza i resti del Kid si potrebbero scoperchiare tutte le numerose tombe del vecchio cimitero e prendere da ogni salma alcuni reperti da analizzare in laboratorio, ma questo sarebbe un lavoro impegnativo, per di più dispendioso a cui bisognerebbe aggiungere la considerazione di violentare le tombe di altre persone con aspetti legali non indifferenti.
Catherine Antrim
Per ciò che riguarda la madre del Kid, la tomba di Catherine Antrim fu trasferita nel 1882 quando venne deciso di spostare il vecchio cimitero di Silver City fuori dall’abitato della città.
Non ci sono prove che i resti della madre di Billy siano stati di nuovo sepolti nel modo appropriato.
La persona che a suo tempo si occupò dei trasferimenti delle varie salme era l’acquirente dell’intera area del cimitero adibita in seguito per altri usi. Quella persona dovette occuparsi della riesumazione e poi della successiva nuova sepoltura delle varie salme in un’altra area.
Non esiste un documento che accerti l’esecuzione appropriata del lavoro, anzi esiste la possibilità che più salme siano state risistemate insieme o anche singolarmente, ma senza una precisa indicazione. Questo potrebbe essere accaduto per Catherine Antrim.
Così, se si volesse pensare a una riesumazione dei resti della madre del Kid, la probabilità di avere a che fare coi veri reperti di Catherine Antrim sarebbe pari a zero.
William Antrim
Se poi con testardaggine si volesse comunque procedere a un “cross-match” tra gli eventuali reperti provenienti dal cimitero di Silver City con quelli di chi Dio solo sa di Fort Sumner e la prova desse esito negativo (cosa assai probabile), questo non vorrebbe dire che il Kid non sia mai stato sepolto lì e che sia veramente vissuto sino in tarda età. Semplicemente bisognerebbe ammettere che non sono stati testati i resti del vero William Bonney oppure quelli della madre.
E’ molto facile che, dopo 122 anni, i resti del Kid (129 per quelli della madre) si siano quasi completamente decomposti e che sia rimasto poco o nulla di lui.
Per quanto riguarda Brushy Bill Roberts, secondo le sue affermazioni, Catherine Antrim non sarebbe stata sua madre, ma una sua lontana parente e questo fatto di per se già alimenta seri dubbi sul risultato di un’analisi genetica tra i suoi resti e quelli (presunti) della Antrim.
Insomma in poche parole non ci vuole un genio per capire che il test del DNA tra i vari reperti possa risolversi in una bolla di sapone e che non aggiunga niente di più a quanto già conosciamo del Kid.
Sebbene a corto di storia e privi dei più elementari strumenti di archeologia, i tre investigatori hanno creduto che la loro posizione, in quanto rappresentanti della legge, potesse autorizzarli a occuparsi di cose delle quali non hanno competenza. Ma proprio in quanto esperti in cose legali dovrebbero capire che l’esecuzione del test del DNA con reperti di dubbia provenienza sarebbe cosa assurda, il cui risultato sarebbe solo quello di inquinare il test stesso. In simili circostanze i campioni di DNA verrebbero sicuramente invalidati in un qualsiasi tribunale.
E’ lecito chiedersi se, aldilà della “salvaguardia della reputazione di Pat Garrett”, alla base della questione non ci siano altri motivi come per esempio denaro o speculazioni pubblicitarie con l’intento magari di incrementare il turismo nel New Mexico.
Coloro che si oppongono ai test genetici e tra questi giornalisti, storici ecc., non sono infastiditi più di tanto dal fatto che Brushy Bill Roberts o altri reclamino al mondo di essere il vero William Bonney. E’ risaputo che ormai da circa 122 anni il corpo del Kid riposa da qualche parte nel cimitero del vecchio Fort Sumner ucciso a tradimento da una pallottola di Patrick F. Garrett.


Una vignetta dedicata a Billy The Kid

A testimonianza del fatto ci sono numerose prove e sarebbe ormai auspicabile una volta per tutte porre fine alla discussione anche se probabilmente ci sarà sempre qualcuno che continuerà a pensare che il Kid quella notte sia veramente sfuggito a Garrett e che in qualche modo sia vissuto sino alla vecchiaia in Texas.
Data la dubbia provenienza dei reperti, il “cross-match” del DNA risulterebbe sicuramente non attendibile e rischierebbe di aggiungere nuove ombre alla storia di Billy the Kid. La più che certa negatività del test oltretutto potrebbe avere anche ripercussioni negative sul turismo del Nuovo Messico. In definitiva, la riesumazione di reperti certamente dubbi e l’esecuzione su di essi del test del DNA non apporterebbe nulla di concreto se non quello di arrecare danno sia allo storico cimitero di Fort Sumner che a quello di Silver City.
L’opinione di Fred Nolan
Per concludere questo speciale abbiamo pensato di pubblicare una lettera scritta da Fred Nolan, il noto biografo di Billy The Kid ed autore di numerosi libri. Ci sembra che chiarisca molto bene il suo personale punto di vista che, aldilà dell’alone romantico che circonda sempre questo genere di discussioni, aggiunge un tocco di sana e robusta concretezza che non guasta mai.
Io credo che l’intera faccenda (il test del DNA) sia una cosa senza senso e non sarei del tutto sorpreso se anche Tom Sullivan e Steve Sederwall abbiano avuto qualche ragionevole dubbio sulla questione della riesumazione della salma del Kid.
Dopo 129 anni per Catherine Antrim e 122 anni per il caso del Kid, ci dovrebbe essere rimasto veramente poco dei loro resti sempre che essi appartengano veramente al Kid e a sua madre.


Fort Sumner

Sappiamo infatti che i cimiteri di Fort Sumner e di Silver City sono stati nel tempo rimaneggiati per diversi motivi. Uno è stato letteralmente distrutto da una piena del fiume Pecos, mentre l’altro è stato semplicemente trasferito in un’altra zona della città. La collocazione delle nuove tombe risulta quantomeno dubbia.
Per quanto riguarda Brushy Bill Roberts, è strano che sulla faccia della terra possa esserci ancora qualcuno che creda a quel patetico vecchio ciarlatano.
In quanto allo sceriffo della contea di Lincoln, dovrebbe essere suo il compito di zittire voci a riguardo di possibili “ familiari “ in grado di concedere permessi per la riesumazione dei corpi del Kid e di sua madre. L’intera faccenda è assurda e non mi sembra ci siano gli estremi per avventurarsi in qualcosa del genere.
Dal momento che sono uno tra i tanti contribuenti degli Stai Uniti d’America, vorrei che lo sceriffo della contea di Lincoln mi spiegasse perché perde tempo e denaro in cose fantasiose invece di occuparsi del mantenimento dell’ordine per il quale è pagato.
A mio parere tutto questo chiasso a proposito della salvaguardia della “ reputazione “ di Pat Garrett è sospetto e io credo che il vero motivo delle richieste di Sullivan e Sederwall presso il governatore Richardson sia da ricercare più che altro nella voglia di occuparsi di qualcosa che permetta loro di usufruire di frequenti viaggi, di ottenere somme di denaro e non ultimo alcuni titoli di testata che concedano loro una mezz’ora di notorietà.
Fred Nolan