La ballata di Jonah Hex: il western secondo DC Comics

A cura di Gian Mario Mollar


Il suo nome è Jonah Hex. Tutti sanno che non ha amici. Solo due compagni sono sempre al suo fianco: “la morte e l’odore acre della polvere da sparo”.
A ben guardarlo, non c’è da stupirsi: metà del suo volto è deturpata da un’orrenda ustione. Tra le cicatrici spunta un impassibile occhio di vetro dal colore sbagliato e solo un repellente lacerto di carne collega mascella e mandibola, lasciando intravedere i denti, digrignati in una perenne smorfia di disprezzo.
Per rendersi ancora meno amabile, Jonah indossa una divisa grigia – non proprio fresca di bucato – sebbene la guerra di secessione sia finita da tempo e abbiano vinto le giacche blu. Le sue mani non orbitano mai troppo lontane dal calcio di una pistola, e un tomahawk gli è di aiuto per porre fine alle discussioni più animate.
Nel caso di Jonah Hex, il vecchio proverbio che dice che l’abito non fa il monaco è sbagliato: anche il suo carattere, infatti, è amabile quanto il suo aspetto. È freddo, cinico, scostante: per lui uccidere è come respirare.


Lo sguardo attonito di Jonah Hex

Nelle sue avventure, lo vediamo scorrazzare nei territori di frontiera, un cacciatore di taglie che non va troppo per il sottile quando si tratta di bagnare di sangue la polvere del deserto.
Dietro alla sua maschera di odio e violenza, si nasconde un passato costellato di orribili traumi e sofferenze. Il padre di Jonah, Woodson Hex, ubriacone e violento, riversò sul figlio la frustrazione causata dall’abbandono della moglie, fuggita con un altro. Botte e disprezzo sono il pane quotidiano del piccolo Jonah.
Spinto dalla miseria e dalla disperazione, il padre decide di lasciare il Colorado per andare a cercare l’oro in California. La strada verso la fortuna, però, attraversa il territorio apache, e gli indiani esigono un pedaggio per lasciarlo transitare. Senza la minima esitazione, il padre decide di abbandonare il figlio agli Apache, con la vaga promessa di tornarlo a prendere: per Jonah Hex trascorreranno altri anni di dolore e fatica, che però forgeranno come acciaio il corpo quanto la mente. La sua condizione cambierà quando riuscirà a salvare il capo tribù dall’assalto di un puma, ma l’invidia e il tradimento di Noh-Tante, figlio del capo, innamorato come Jonah di una squaw di nome Cerva Bianca, lo porteranno di nuovo in disgrazia.


Il momento più tragico per Jonah Hex

Tradito, e ingiustamente accusato da tutta la tribù, Jonah abbandona gli Apache per arruolarsi nell’esercito confederato. Dopo anni di battaglie e sconfitte, farà ritorno alla tribù per chiudere la partita con Noh-Tante, che nel frattempo ha sposato Cerva Bianca. Il momento della verità è un duello al tomahawk, rischiarato dai fuochi del villaggio. Jonah riuscirà a prevalere, ma la vittoria gli costerà cara. Gli indiani, ancora una volta ingannati dall’astuzia di Noh-Tante, apporranno sul suo volto il “Marchio del Diavolo”: l’ustione che deturperà il suo volto per sempre è causata da un tomahawk arroventato sul fuoco.
Da allora, Jonah Hex cavalca nell’ovest, a caccia di taglie: “per alcuni era un eroe, per altri un delinquente, ma ovunque andasse la gente pronunciava il suo nome sussurrando”.
Questa, in breve, la story line di Jonah Hex, un personaggio dei fumetti della DC Comics. Proprio come Batman, il super-eroe più famoso (dopo Superman) di questa casa editrice, Jonah Hex ha una personalità travagliata e un passato oscuro e doloroso. Ed è proprio sulle pagine di Batman, oltre che su quelle di una rivista di fumetti western prodotta dalla DC con il titolo di “All Star Western”, che l’antieroe sfregiato farà il suo esordio nel 1971, grazie alla penna dello scrittore John Albano e alle chine di Tony DeZuniga.


Josh Brolin, l’attore che impersona Jonah Hex nell’omonimo film

Fin dall’inizio, le sue avventure hanno un taglio particolare: alle sparatorie e alle cavalcate di rito si accompagna sempre un tocco weird. A Jonah, infatti, succedono spesso cose strane e misteriose: la sua pista incrocia quella di zombie, di mostri p, addirittura viaggerà nel futuro e combatterà contro robot. Proprio in questa ibridazione di generi distanti fra loro si nasconde il fascino spigoloso di questo personaggio, che ricorda da vicino un altro cacciatore di taglie made in DC, ovvero Lobo, il sicario interstellare proveniente dal pianeta Czarnia. Malgrado il diverso look del personaggio, che ricorda quello di un “metallaro” degli anni Ottanta, con la faccia dipinta come i Kiss, anche in questa serie la fantascienza si mescola con le influenze più varie – inclusa quella western – e in entrambi i casi la violenza è utilizzata in modo esplicito e scanzonato, fine a se stesso e decisamente “diseducativo”, come si diceva un tempo.
Al di là delle affinità elettive presenti tra i due personaggi, le pista di Batman e quella di Jonah Hex si incrociano anche sul piano narrativo: in una storia memorabile dal titolo Guns and Gotham, scritta da Jimmy Palmiotti e Justin Gray e illustrata da Moritat, Hex abbandona gli sconfinati orizzonti del West per avventurarsi nella tentacolare e claustrofobica città del Pipistrello più famoso del mondo.


Jonah Hex tra i suoi nemici ormai morti

Ovviamente, ai tempi di Jonah, Batman e il Commissario Gordon sono ancora ben lontani dal venire al mondo, eppure ci sono dei legami narrativi. Jonah Hex, infatti, svolgerà un’indagine per trovare un misterioso assassino di prostitute e si accompagnerà al dottor Amadeus Arkham, il futuro fondatore della Arkham House, il manicomio che un giorno rinchiuderà il ghignate Joker, Due Facce, il Pinguino e tanti altri futuri nemici dell’uomo pipistrello. Non solo, ma la loro avventura, dal sapore un po’ steam punk, li porterà, in un vortice di scazzottate e sparatorie, a scoprire una caverna abitata da un enorme pipistrello e da una inquietante tribù di suoi adoratori: anche questo luogo è famigliare ai lettori di Batman, perché un giorno diventerà la sua Bat Caverna.
Un’altra interpretazione assolutamente vincente del personaggio è quella data dallo scrittore texano Joe Robert Lansdale, classe 1951, in “Jonah Hex, i cavalieri del verme e simili”. Con l’ironia e la vivacità che lo contraddistinguono, Lansdale traccia una storia divertente e violenta per le chine Timothy Truman e i colori di Sam Glanzman, che confezionano dei disegni insoliti: schematici e poco coinvolgenti dal punto di vista grafico, ma comunque capaci di trasmettere il dinamismo e la verve del racconto. Quest’avventura, pubblicata nel 2015 da Vertigo Comics su licenza della DC, si apre con Jonah Hex che affronta il pericoloso bandito Jack Pancia di Stufa: inutile specificarlo, l’incontro culmina in un tripudio di piombo e cervella che saltano.


Si diceva che avesse ucciso più persone di quante ve ne fossero all’inferno

In seguito, si imbatte nel Wilde West Rach, così chiamato perché il signor Graves, è un grande ammiratore di Oscar Wilde e cerca di diffondere l’amore per l’arte e la bellezza tra i rozzi vaccari che vi lavorano, con risultati discutibili. Purtroppo, l’idillio agreste è interrotto dall’irruzione di giganteschi vermi che, un po’ come nel film Tremors, sbucano dal sottosuolo per nutrirsi del bestiame e dei cowboys. Come spiega il signor Graves, “sono una razza più antica degli uomini. Strisciavano negli intestini della terra quando noi eravamo solo lumache che strisciavano dal mare verso la terraferma.” Nel seguito, Lansdale saprà mescolare con maestria le suggestioni lovecraftiane con i classici stilemi del western, regalandoci delle atmosfere sorprendenti e grottesche, ma anche qualche genuina risata.
Nel 2010, le gesta del cacciatore di taglie sfregiato hanno ispirato un film, con Jimmy Hayward alla regia (l’animatore del cartone animato Monsters & Co.). Il granitico Jonah è interpretato da Josh Brolin. Nel cast troviamo anche John Malcovic e Megane Fox. Onestamente, non è un bel film, però ci sono modi peggiori per sopravvivere a un pomeriggio di pioggia.
In conclusione, possiamo affermare che Jonah Hex sia un ottimo esempio di quello che viene definito Weird Wild West, la frontiera della Frontiera, il luogo in cui sogni e incubi si mescolano per dare vita alla leggenda.

Bibliografia essenziale:

– Joe R. Lansdale, Timothy Truman, Sam Glanzman, Jonah Hex, I cavalieri del verme e simili, Vertigo Lion, 2015
– Gray, Palmiotti, Moritat, Winslade, Bernet, All Star Western, Guns and Gotham, vol. 1., DC Comics, 2012
– Justin Gray, Jimmi Palmiotti, Jonah Hex, Il volto della violenza, Pulp DC – Planeta De Agostini, 2006
– Justin Gray, Jimmi Palmiotti, Jonah Hex, Origini, Pulp DC – Planeta De Agostini, 2006
– Justin Gray, Jimmi Palmiotti, Jonah Hex, La guerra delle 6 colpi, Pulp DC – Planeta De Agostini, 2006
– Justin Gray, Jimmi Palmiotti, Jonah Hex, Le armi della vendetta, Pulp DC – Planeta De Agostini, 2006

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