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Il trading post di Jean Louis Légaré

A cura di Sergio Mura

Il trading post di Jean Louis Légaré
Il famoso Jean-Louis Légaré era un mercante franco-canadese e uno dei membri fondatori di Willow Bunch, una comunità della regione del Saskatchewan in Canada. Una parte della sua fama la si deve anche all’attività di scambi commerciali praticata presso il suo omonimo trading post di frontiera. E tra gli scambi del trading post una grandissima notorietà la conquistarono quelli sviluppatisi con i Sioux di Toro Seduto, a quei tempi in esilio nella “Terra della Nonna” (così gli indiani chiamavano il Canada con riferimento alla Regina inglese, ndr).
Légaré nacque a Saint-Jacques, in Quebec (Canada), il 25 ottobre 1841 e abbastanza giovane, nel 1866, partì alla ricerca di un lavoro redditizio.
Si recò anzitutto negli Stati Uniti orientali, successivamente fece sosta nel Minnesota. Neppure il Minnesota si dimostrò capace di trattenere Légaré che aveva un’intelligenza viva ed era dotato di grande intraprendenza. La tappa successiva lo vede a lavorare come impiegato e commerciante in giro per Pembina, nel North Dakota, ma anche quello fu un periodo di transizione. Il cerchio si chiude quando Légaré fa ritorno in Canada e nel 1871 apre un trading post a Wood Mountain, nel Saskatchewan e successivamente un insediamento di Métis. Nel 1873 si sposò con Marie Ouellette da cui ebbe un figlio che i due chiamarono Albert Joseph. Sua moglie morì pochissimi anni dopo, nel 1876, e Jean Louis Légaré non si risposò mai più.
Jean-Louis Légaré
Tra il 1876 e il 1881 c’è la svolta nella vita e nell’attività commerciale di Jean Louis Légaré perché, come anticipato nell’introduzione, quasi 5.000 Sioux e il loro famosissimo capo Toro Seduto si rifugiarono nella regione di Wood Mountain subito dopo la Battaglia del fiume Little Big Horn (nel Montana). Da quel momento, infatti, la vita di Légaré e quella dei Sioux si lega in maniera molto forte. Inizialmente i contatti avvennero esclusivamente per motivi commerciali e gli indiani portavano con sé una notevole e giustificatissima dose di diffidenza nei confronti di qualsiasi uomo bianco, perciò la confidenza tra le parti non venne rapidamente. Successivamente, però, l’onestà di Jean Louis Légaré e la bontà del commercio convinsero Toro Seduto a fidarsi maggiormente e questo condusse ad un infittirsi degli scambi e delle relazioni.
Purtroppo non ci volle molto per comprendere che i Sioux erano costretti nella povertà più assoluta perché già nel 1879 il bufalo era scomparso dalla zona come da quasi tutte le pianure del nord. Restavano ormai pochi capi e per i guerrieri e le loro famiglie tutto il sistema economico era saltato data la grandissima dipendenza dal bisonte per qualsiasi suppellettile e per gli scambi con i commercianti bianchi. A Légaré fu sufficiente fare visita ai Sioux per capire la portata della disperazione e della fame che stava sconvolgendo quei profughi. Perciò spese generosamente ogni suo possibile sforzo e ogni risorsa per nutrire quel popolo Sioux così affamato. Utilizzò in tal senso molte delle sue stesse provviste che sottraeva al commercio nel trading post.
Questi gesti non scivolarono nell’indifferenza, tanto che Jean Louis Légaré e Toro Seduto divennero amici e tutti i Sioux si fidavano del commerciante bianco amico del loro capo.
Dagli Stati Uniti – anche e sopratutto per iniziativa del Governo del Canada – iniziarono a trapelare insistenti richieste di riavere i Sioux nelle loro terre, all’interno di riserve. Gli americani dicevano che la rabbia e l’odio dovevano essere sepolti come lo erano stati i rispettivi morti in battaglia e che nel sistema delle riserve era possibile trovare un posto da cui ripartire con lo sguardo verso il futuro, con la garanzia della protezione e dell’aiuto del Governo.


L’ultimo incontro tra Légaré e Toro Seduto – fai clic per ingrandire

Le lusinghe si moltiplicarono e le insistenze pure. Ci furono alcune visite di importanti mediatori che alla fine convinsero Toro Seduto. E d’altra parte non c’era più spazio per la scelta… I canadesi, infatti, volevano che i Sioux ritornassero a casa loro perché non legavano con le altre tribù delle Terre della Nonna e non era possibile garantire anche la loro sussistenza. La miseria e la fame imposero a Toro Seduto l’unica scelta che restava: la resa con il ritorno negli Stati Uniti.
Dal momento che il governo degli Stati Uniti aveva ufficialmente offerto l’amnistia per tutti i Sioux provenienti dalla battaglia in cui avevano ucciso Custer e gran parte degli uomini del 7° Cavalleria e anche forniture di cibo e vestiti, Légaré venne incaricato da Crozier (un ufficiale della N.W.M.P. – North-West Mounted Police, le Giacche Rosse) di persuadere Toro Seduto a tornare a casa.
Légaré si impegnò e riuscì a smuovere le resistenze di Toro Seduto e dei suoi e come ulteriore impegno – sempre con il mandato del Governo del Canada – si propose come accompagnatore fino a Fort Buford, il luogo che era stato individuato per la resa degli indiani.
Légaré accompagnò Toro Seduto ed i Sioux a Fort Buford nel 1881.
Entrando nel forte, si dice che Sitting Bull abbia detto agli ufficiali americani:

“Ho sentito che il governo vuole che io ritorni, Jean Louis mi ha detto così; ho accolto la sua parola e sono tornato con il mio amico”.

Durante la rivolta del Nord-Ovest del 1885, Légaré si impegnò personalmente e con decisione in una trattativa con il governo federale canadese, affinché esso provvedesse ad assumere 40 Métis della zona, cosa che poi avvenne. Questi Métis neo-assunti furono impegnati come scout nel pattugliamento del tribolato confine tra Canada e Stati Uniti nel tempo della resistenza del popolo Métis.
Negli anni 1880 Légaré era ormai un affermato allevatore e commerciante di bestiame e di cavalli nella zona di Willow Bunch. In quella stessa zona divenne tenutario della stazione di posta di Willow Bunch prima nel 1898 e poi nel 1902 e mantenne quell’incarico fino alla sua morte avvenuta il 1° febbraio del 1918.
Una lapide a Willow Bunch recita:
“Commercianter e pioniere tra i coloni di Willow Bunch, dove aprì un post nel 1880, Jean-Louis Légaré, originario del Quebec, era entrato nel commercio delle pellicce a Wood Mountain nel 1870. Diventò l’amico fidato e il portavoce non ufficiale per gli indiani e il popolo di Métis. Quando i Sioux di Toro Seduto fuggirono in Canada nel 1876, Légaré giocò un ruolo chiave, con il corpo della N.W.M.P., nel mantenere la pace e persuadere i Sioux a tornare negli Stati Uniti”.